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Rassegna stampa

Isteria Roma, quanti rossi: ma il club sta con Josè

«Alessio, devi fare il giro largo». «Non me ne frega nulla, io passo dove mi pare». È questo scambio di battute tra un addetto della Lazio e Alessio Romagnoli a dare il via all’acceso post-derby di domenica. Dai tempi del Covid esiste infatti una separazione dei percorsi dei gruppi squadra all’Olimpico, che le società hanno mantenuto anche quando l’emergenza è venuta meno. Evidentemente non domenica. Così prima Milinkovic, poi Luis Alberto ma soprattutto Romagnoli hanno deciso di passare volutamente davanti allo spogliatoio romanista.

Cosa che è stata letta dai giallorossi, già furibondi per la sconfitta, come una provocazione. Da qui lo scambio di battute con Mancini: «Alè, ma fai il serio, anche io ho vinto un derby, ma mica ho fatto tutto sto casino. La smetti di fare il fenomeno?», il tutto condito con espressioni a contorno non certo da educande. Alle quali il difensore laziale ha replicato. Solo in un secondo momento è arrivato il presidente Lotito che, accompagnato dal segretario Calveri, ha provato a sedare il battibecco, aprendone un altro con Mourinho.

Come scrive il Messaggero i Friedkin osservano. Di quanto accaduto domenica sono stati messi al corrente e sono vicini al loro allenatore. Ne è conferma la levata di scudi del loro dirigente di riferimento, Pinto, che ha difeso José con il presidente Lotito: «Non parlare così al nostro allenatore».

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