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ROMA FEMMINILE

La Roma Femminile è inarrestabile: 2-1 sulla Juve e Scudetto ad un passo

La Roma Femminile prosegue la sua marcia trionfale verso il secondo Scudetto della storia giallorossa. Le ragazze di Spugna hanno battuto nello scontro diretto la Juventus al Tre Fontane per 2-1 grazie alle reti di Pilgrim e Viens.

Le giallorosse guadagnano quindi in classifica un distacco tale che potrebbero laurearsi a breve campionesse d’Italia. In tribuna presenti la CEO Souloukou e tra gli altri anche Philippe Mexes, ex centrale giallorosso.

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Infermeria

Ndicka, escluse patologie cardiache: l’ivoriano ha riportato un trauma toracico con minimo pneumotorace sinistro

Solo un grande spavento e nessun problema cardiaco.

Pochi minuti fa il club giallorosso ha emesso una nota ufficiale che annuncia le dimissioni dall’ospedale di Udine per Ndicka. Non riscontrate patologie cardiache. Effettuerà nuovi controlli nella capitale, ma è stato riscontrato solo un trauma toracico.

“In seguito a un dolore acuto precordiale e alterazioni aspecifiche all’elettrocardiogramma effettuato in sala di prima urgenza allo stadio il giocatore Evan N’Dicka e’ stato ricoverato presso l’Ospedale Santa Maria della misericordia di Udine. Sono stati effettuati controlli cardiologici di primo e secondo livello risultati negativi per patologia cardiaca.

Alla luce degli ultimi esami effettuati in mattinata il quadro clinico è compatibile per trauma toracico con minimo pneumotorace sinistro. Il calciatore è stato dimesso e effettuerà ulteriori controlli a Roma.

La AS Roma vuole ringraziare per la grande professionalità e disponibilità la società Udinese Calcio, l’arbitro il sig. Pairetto, il pubblico presente allo stadio di Udine e il personale medico e sanitario dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine. Tutti insieme, in quei minuti concitati e di apprensione, abbiamo dimostrato i valori dello sport e messo al primo posto la salvaguardia della vita.”

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NEWS

Roma, De Rossi cambia strategia: a riposo dopo Udine

ROMA DE ROSSI – La stanchezza accumulata dopo la lunga trasferta iniziata mercoledì scorso alla vigilia della gara d’andata contro il Milan, ma anche l’enorme dose di stress emotivo per il malore accusato da Ndicka, hanno spinto mister De Rossi a cambiare strategia rispetto al solito sul lavoro post partita e il ritorno agli allenamenti.

In genere infatti il tecnico giallorosso ha sempre fatto allenare la squadra nel giorno successivo agli impegni ufficiali, magari concedendo 24 ore di riposo il giorno seguente. Questa volta De Rossi ha concesso alla squadra le ore libere subito dopo il rientro nella notte per resettare la testa e i muscoli.

Da domani inizierà la preparazione in vista di Roma-Milan, sfida di ritorno d’Europa League in programma giovedì. Saranno due gli allenamenti, decisivi per capire quali strategie opporre ai rossoneri che sicuramente cambieranno uomini e atteggiamento rispetto alla sfida d’andata.

La Roma non avrà a disposizione Ndicka, Huijsen e Kristensen fuori dalla lista UEFA e probabilmente anche Azmoun che ancora non ha ripreso a lavorare in gruppo ma potrebbe farlo questa settimana. Mancherà anche Cristante squalificato e sulla sua sostituzione De Rossi questa volta si giocherà le strategie principali per provare a sorprendere nuovamente Pioli.

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Tifosi

La difesa di Mancini e il saluto degli ‘amici’ friulani: Udinese-Roma da una curva all’altra

Udinese-Roma non è stato solo uno spettacolo di civiltà e rispetto reciproco in campo, lo è stato anche sugli spalti. Da anni le due tifoserie hanno rapporti amichevoli, come testimoniato ieri in occasione della sfida per il momento sospesa sull’1-1 a seguito del malore accusato da Ndicka.

Nel primo tempo il settore giallorosso ha esposto un lungo striscione a difesa di Gianluca Mancini, bersagliato dalla curva laziale dopo l’esultanza con la bandiera col ratto biancoceleste: “Da voi non accettiamo nessuna morale… Gianluca Mancini ha ribadito che Roma è giallorossa e antilaziale”.

Dalla curva friulana invece è arrivato il saluto agli ultras giallorossi: “La nord saluta gli amici romanisti”.

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Interviste

Balzaretti: “Ndicka sta meglio, Kamara ci ha rassicurati. Recupero? Si deciderà dopo l’Europa League”

Il ragazzo sta bene, quello che so è quanto letto dagli aggiornamenti pubblicati, sarà il club stesso a dare maggiori informazioni. Le notizie sono positive rispetto allo spavento di ieri e questo ci fa bene sperare. Sembra che il peggio sia passato, però aspettiamo comunicazioni ufficiali da parte della Roma. Kamara è stato con lui ieri sera fino a tardi e ci ha fatto sapere che Evan era più tranquillo”. Così Federico Balzaretti, direttore sportivo dell’Udinese, ai microfoni di RDS, nello spazio dedicato ai contenuti sulla Serie A.

“In campo i giocatori sono stati molto bravi e devo fare i complimenti anche all’arbitro Pairetto che è stato bravissimo. Ha gestito in modo fantastico la cosa, con estrema sensibilità e calma, complimenti a Pairetto. Ieri ha vinto la parte umana che è la cosa più importante, è stato messo l’essere umano prima dell’evento stesso. Era la cosa giusta da fare. Non è mai facile in quei momenti prendere le decisioni giuste, ma ha prevalso il rispetto e i tifosi sono stati esemplari. Quando si vive il momento, si rischia di essere troppo coinvolti. De Rossi e Cioffi sono stati subito a colloquio anche con l’arbitro: la Roma aveva chiesto di aspettare per capire le condizioni di salute del ragazzo per capire se riprendere o sospendere la gara. Appena ci hanno comunicato del trasporto in ospedale, De Rossi ha chiesto ai ragazzi se se la fossero sentiti di giocare.

Il recupero sarà deciso dopo la partita di giovedì di Europa League, noi siamo a disposizione. Ci tengo a sottolineare ancora una volta come la gente di Udine sia stata sensibile, civile e preoccupata, dando la giusta importanza alla situazione. Qui la gente ha questi valori e sani principi e ieri ne è stata la dimostrazione lampante. C’era il giusto livello di stress, c’è stata la lucidità necessaria per capire la delicatezza del momento. Solo avendo lo stesso livello di civiltà si riescono a prendere le decisioni corrette in condivisione”, ha concluso Balzaretti.

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APPROFONDIMENTI

Aouar, altro passaggio a vuoto: a giugno può partire

Il gol di Firenze sembrava il momento della svolta e invece Aouar ha nuovamente tradito le attese, soprattutto di De Rossi che ieri si aspettava dall’algerino una prestazione di livello. Sostituito poco prima del 60′ con Paulo Dybala, l’algerino non è riuscito ad incidere neanche quando è stato schierato da trequartista centrale nel 4-2-3-1 dopo una prima parte di gara giocata da mezzala offensiva nei due uomini dietro Lukaku.

Foto Fraioli

La realtà è che l’ex Lione, a parte rare eccezioni e lampi di qualità, nelle 23 presenze stagionali, non ha mai dato la sensazione di poter trovare continuità di rendimento e rendere come accaduto in Francia. Al netto delle rassicurazioni del suo preparato atletico in Nazionale – Rongoni – che in una recente intervista al Corriere dello Sport aveva dichiarato di aver rivisto l’Aouar di Lione, il centrocampista sta effettivamente bene fisicamente da diverse settimane ma fatica comunque a scalare le gerarchie di De Rossi. Ogni volta che viene schierato sembra andare in difficoltà sul piano del ritmo e della voglia di combattere. A Lecce l’errore gravissimo a tu per tu con Falcone, ieri un’altra prova incolore.

Ingaggiato a giugno a costo zero con l’idea di poter essere l’alter ego di Pellegrini, Houssem Aouar ieri ha nuovamente steccato a Udine. Compassato, timido, quasi sempre con la postura del corpo sbagliata, non è mai riuscito a rendersi pericoloso, al contrario di Baldanzi che infatti DDR aveva tenuto in campo con Dybala prima del malore accusato da Ndicka.

E’ presumibile immaginare che le prove d’appello per Aouar siano agli sgoccioli e che al termine della stagione si farà, a bocce ferme, una valutazione sul futuro dell’algerino. Un’offerta discreta magari da una formazione di buon livello, soprattutto in Francia, potrebbe spingere Roma e Aouar a salutarsi anzitempo rispetto ai 3 anni di contratto ancora in corso. Senza grandi rimpianti.

(di Francesco Oddo Casano)

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Le Voci di Retesport

Candela a RS: “Giocatori principali responsabili della brutta prova a Udine”

Vincent Candela ha parlato ai microfoni di Retesport dopo il pari tra Roma e Udinese, gara sospesa come noto, per il malore accusato da Ndicka:

“Non sono un amante del turnover, ma ritengo che ieri la formazione schierata da De Rossi contro l’Udinese avesse tutte le qualità per battere i friulani. Mi aspettavo molto di più da alcuni singoli che lo stesso De Rossi ha rilanciato con la speranza di vedere dei miglioramenti che non ci sono stati. Gente come Aouar deve dare di più se vuole indossare questa maglia. Sette cambi di formazione? Sì magari sono tanti, ma ribadisco, la Roma schierata dall’inizio poteva fare molto meglio. L’inerzia della gara portava a credere che alla fine i giallorossi l’avrebbero vinta. Ritengo i calciatori i principali responsabili per la cattiva prestazione di ieri, non l’allenatore”.

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Le Voci di Retesport

Petruzzi a RS: “Troppi 7 cambi, De Rossi ha esagerato”

Grande spavento per Ndicka, ma fortunatamente non sembra nulla di grave. Ha preso un paio di gomitate, speriamo sia solo un problema traumatico e che ritorni presto a giocare”, così Fabio Petruzzi ai microfoni di Retesport.

“Sulla partita penso abbiano inciso fortemente le scelte di De Rossi. Cambiare sette calciatori rispetto alla formazione tipo, si fa fatica a trovare i giusti equilibri. Da ex calciatore posso garantire che non è facile per chi gioca meno essere subito incisivi in una squadra che non è quella titolare”, ha proseguito l’ex difensore centrale.

“Non immaginavo così tanti cambi di formazione, ad esempio non capisco perchè Celik non possa giocare tutte le partite senza esser sostituito. La posizione di Llorente largo con Huijsen centrale non mi ha convinto, così come la scelta della difesa a tre che per l’ennesima volta non ha pagato. Dopo mezz’ora De Rossi ha cambiato sistema e la Roma ha meritatamente pareggiato, probabilmente l’avrebbe vinta”, ha concluso Petruzzi.

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NEWS

Ndicka, notte tranquilla a Udine: attesi aggiornamenti sulle dimissioni dall’ospedale

Si è pensato ad un infarto ma fortunatamente gli esami fatti in ospedale hanno escluso problematiche cardiache. Dalle cure iniziali e l’elettrocardiogramma fatto negli spogliatoi della Dacia Arena, erano emersi dubbi sulle condizioni dell’ivoriano che è stato trasportato d’urgenza in ospedale.

Fortunatamente già dai primi accertamenti è stato escludo l’infarto e il focus dei medici si è spostato su un possibile evento traumatico a livello polmonare accusato dopo le tre gomitate subite da un avversario in altrettanti contrasti aerei.

Il calciatore ha trascorso una notte serena e in giornata sarà stabilito il protocollo di recupero. La direzione dell’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale ha dichiarato che non sono previsti bollettini medici pubblici e che la gestione delle comunicazioni sulla salute del calciatore sarà affidata direttamente alla Roma. Si prevedono aggiornamenti nelle prossime ore riguardo alle possibili dimissioni e al ritorno di N’Dicka nella Capitale.

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Rassegna stampa

Udinese-Roma, cosa prescrive il regolamento sul recupero

La sospensione della partita tra Udinese e Roma e ciò che accadrà prossimamente è in parte regolamentato dalle normative federali e in parte dipenderà anche dal calendario europeo dei giallorossi.

A definire i criteri del recupero è l’articolo 30 dello Statuto Regolamento della Serie A. La gara dovrebbe essere giocata oggi, ma la Roma ha un impegno europeo infrasettimanale. Per questo la squadra giallorossa è rientrata nella notte nella capitale.

Secondo il regolamento la partita dovrebbe essere recuperata e terminata entro 15 giorni dalla sospensione. La gara ripartirà dal minuto 72′, cioè l’istante in cui il gioco è stato sospeso per soccorrere Ndicka.

Si potranno schierare “tutti i calciatori che erano tesserati per le due società al momento dell’interruzione, indipendentemente dal fatto che fossero o meno sulla distinta del direttore di gara il giorno dell’interruzione”. 

I calciatori scesi in campo e sostituiti prima nel corso della prima partita, non possono essere schierati nuovamente. Non potranno essere utilizzati i calciatori squalificati e nel recupero si possono effettuare solo le sostituzioni non ancora fatte nella prima partita. Lo scrive la Gazzetta dello Sport.