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All’Olimpico chi decide? Da Zaniolo a Ibra, Roma e Milan inseguono i gol

Una grande sfida, in fondo, è prima di tutto un crocevia di sentimenti, scrive La Gazzetta dello Sport. Al vertice della piramide quelli dei tifosi, i cinquantamila che affolleranno l’Olimpico in una Capitale paralizzata dal G20, e i milioni che la vedranno alla tv. Perché il confronto tra Roma e Milan è di quelli che non si può perdere, ma solo provare a metabolizzare, se l’esito non sarà quello che ciascun cuore si aspetta. La sensazione, d’altronde, è che il Grande Duello sia la somma di tanti scontri più piccoli, però decisivi. Da Zaniolo-Theo a Mancini-Ibra, passando per le zolle di Pellegrini-Kessie, sarà vietato perdere sul proprio fazzoletto di terreno. Potenza e tecnica è quello che ci si aspetta dal confronto fra Zaniolo e Hernandez. Non è un mistero che il romanista soffra il fatto che, da quando è rientrato dopo l’ultimo infortunio, non è ancora tornato a segnare in A. Resta nella memoria la rete agostana contro il Trazbonspor nei preliminari di Conference League, ma è ovvio che le sfide vere siano altre. Occhio, però, perché dall’altra parte c’è un terzino che sul proprio binario sa viaggiare veloce e vedere la porta. Come è già successo contro il Venezia e l’Atalanta – una rete e due assist – prima che il Covid lo fermasse. Sconfitto il virus, e scaldati i muscoli in 45 minuti contro il Torino, Hernandez è pronto a rimettersi in moto nello stadio dove è andato a segno al primo incrocio con la Roma, due anni fa. Quel gol era valso un 1-1 durato giusto qualche minuto: ci aveva pensato Zaniolo a riportare definitivamente avanti i suoi. Piccolo promemoria di come il duello da quelle parti possa incidere sulla storia della partita. Tra l’altro, chi potrebbe approfittare delle scorribande di Hernandez è proprio Re Ibra. La sensazione è che il centravanti rossonero, opposto a Mancini, non vivrà una delle giornate più agevoli della sua carriera, specialmente ora che la condizione non è ancora brillante come vorrebbe Zlatan. I tempi di recupero dall’intervento al ginocchio e i problemi al tendine di Achille lo hanno costretto a rimandare a lungo l’appuntamento con la continuità, anche se lo svedese si è difeso piuttosto bene, segnando due gol in tre spezzoni e una partita: a Bologna ha festeggiato la prima rete da 40enne, stasera cerca gloria in casa di Totti, che qui ha giocato e segnato fino a 40 anni, proprio come lui. Mancini sta bene, Mourinho lo ha santificato come uno dei suoi leader dandogli il ruolo di vice capitano, mentre la società fra poco annuncerà il suo rinnovo di contratto fino al 2026. Inutile dire, però, che attacco e difesa vivranno dell’estro e della potenza del centrocampo. Per la Roma la palla tocca a capitan Pellegrini, leader tecnico del gruppo, ma anche cannoniere. Il suo inizio è stato folgorante: 8 gol in 14 partite, cui andrebbe aggiunta la rete alla Spagna in Nations. Quanto basta perché Kessie debba temere una serata di super lavoro.

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Abraham il giovane contro i veterani Ibra-Giroud

Contro la Lazio, Juve e Napoli è arrivato un punto, domenica scorsa, fermando il grande ex Luciano Spalletti. Josè Mourinho, però, rifiuta il concetto che la sua Roma non sappia giocare i big match e contesta anche il fatto che la squadra segni poco nelle grandi occasioni: “Contro la Juventus, ad esempio, un gol lo avevamo fatto…“. L’arbitraggio di Orsato non è stato dimenticato, così come la sconfitta per 1-6 contro il Bodo, scrive il Corriere della Sera.  Lo Special One, ormai, ha deciso: al mercato di riparazione vuole liberarsi di tutti i calciatori che non ritiene funzionali al suo calcio, liberare spazio salariale e convincere i Friedkin a fare due o tre acquisti importanti. “La stessa formazione di Cagliari? Se non la stessa, non sarà molto diversa. Pensando al Milan puoi dire: gioca Bennacer, Kessiè o Tonali, gioca Ibrahimovic o Giroud, gioca Brahim Diaz o Krunic. Con noi, al massimo, potete sbagliare uno o due giocatori, non sei“. El Shaarawy è favorito su Mkhitaryan, Abraham, fermo a due gol, resta lo stesso un punto fermo e sfida Ibra o Giroud: new wave contro old school.

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Roma-Milan, Pioli: “Sarà una sfida difficile: giallorossi pieni di talento e qualità”

Stefano Pioli ha rilasciato le seguenti dichiarazioni alla vigilia di Roma-Milan:

Troveremo una Roma più forte dopo la vittoria di Cagliari?
No, non credo. La Roma è imbattuta in casa, l’unica che ha pareggiato col Napoli; ha talento, qualità e carattere: è un avversario importante.

Il match di domani è un esame?
Tutte le partite sono degli esami, ci prepariamo per superare un esame difficile. Noi crediamo di essere ben preparati e pronti; la partita riserverà delle difficoltà. La Roma ha grande mentalità e carattere.

Come sta Brahim?
Brahim sta sicuramente meglio, ha fatto una settimana quasi completa. Vedremo domani.

Come stanno Ibra e Giroud?
Sia Zlatan che Olivier stanno meglio, la loro condizione è in crescendo. Uno giocherà dall’inizio, l’altro a gara in corso.

Che ne pensa delle dichiarazioni di Kjaer?
Mi fanno molto piacere le dichiarazioni di Kjaer. Noi dobbiamo continuare ad avere fame, affrontando ogni partita come se fosse l’ultima. Vogliamo provare a vincerle tutte.

Che cosa l’ha colpita di più della Roma? Qual è la mossa del Milan per fermare la Roma?
L’aspetto più importante è quello caratteriale: contro il Napoli sono stati aggressivi, con grande fisicità e determinazione. Dobbiamo aspettarci anche un tipo di ambiente caldo. Noi dobbiamo essere puliti dal punto di vista tecnico e lucidi nelle scelte.

Come sta Rebic?
Il dolore alla caviglia non è passato, non è a disposizione domani. Viaggiamo giorno per giorno per capire quando potrà essere disponibile.

Crede alle parole di Leonardo su Kessie e Theo?
Non ho intenzione di commentare le parole di Leonardo. Mi interessa vedere i giocatori dentro la situazione, voglio vedere giocatori determinati.

Napoli e Milan stanno facendo un grande campionato…
Napoli e Milan stanno facendo un percorso incredibile, eccezionale; noi cerchiamo di segnare un goal in più degli altri, ma è chiaro che se non li prendiamo è più facile vincere le partite.

Farà un po’ di turn over soprattutto a centrocampo?
Abbiamo quattro centrocampisti, Bakayoko sta molto meglio e mi auguro che possa essere presto titolare. Tutte e tre le prossime gare sono importanti, ma pensiamo a domani sera. Qualche turnazione la farà dopo domani sera. Non credo ci siano imprescindibili: dobbiamo avere idee, identità e passione. Brahim sta facendo molto bene, ma abbiamo caratteristiche da mettere in campo quando non c’è lui.

Ha preparato qualcosa per affrontare la Roma sui calci piazzati?
Le palle inattive sono sempre molto importanti, sappiamo le qualità dei nostri avversari e di Pellegrini e Veretout nel calciare. Ci siamo preparati per contrastarli bene.

Formazione?
Tengo presente anche i centimetri nella preparazione della gara, quindi magari preferisco un giocatore alto.

Qual è stata la scintilla della stagione?
Non ci interessa sapere cosa abbiamo fatto fino ad oggi, vogliamo mantenere gli stimoli. Ho una squadra vogliosa e affamata di mantenere questo livello alto.

Come sta Theo Hernandez?
Dopo il covid ci sono situazioni delicate. In questi giorni Theo l’ho visto bene, sarà titolare nonostante Ballo abbia recuperato e oggi si è allenato con la squadra. Dobbiamo essere bravi a valutare le condizioni dei nostri giocatori.

Come stanno Messias e Florenzi?
Non sono a disposizione per domani, dovrebbero tornare in gruppo nei prossimi giorni.

Domani Pioli sfiderà Mourinho…
Mourinho è un grandissimo allenatore e manager. È molto bravo sul piano tattico e mentale.

Vorrebbe essere ricordato più come un maestro o come un designer?
La mia esperienza al Milan è all’inizio. A me piacerebbe essere riconosciuto come il giocatore giusto per i miei giocatori.

Domani Tomori affronterà l’amico Abraham: come l’ha visto in settimana?
Tomori ha atteggiamento mentale e continuità impressionante. Continuo a pensare che se gli attaccanti lavorano bene tutti traiamo benefici. Poi Fikayo sta bene, è sempre motivato e quando sei così è difficile non essere pronti.

Preparare le partite è l’aspetto più bello per un allenatore?
Preparare le partite è quello che mi piace di più: cercheremo di trovare la strada giusta anche per domani.

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Mourinho: “Giochiamo sempre per vincere. Convocati? Gli stessi di Cagliari, tranne Volpato. Roma piazza difficile perchè…”

CONFERENZA STAMPA – Le parole di Josè Mourinho alla vigilia di Roma-Milan:

Sfida inedita tra lei e Pioli. Ci sono similitudini per obiettivi e cosa rappresenta questa sfida?
“Iniziamo dalla fine. A me piace giocare contro i migliori e trasmettere ai miei questo feeling. Mi fa piacere giocare contro le squadre che giocano bene e che sono in alto in classifica. Mi piace e in tal senso è solo motivazione, senza problemi. E’ vero che in due anni non ho affrontato Pioli, le nostre squadre non hanno mai giocato contro. Domani avrò il piacere di conoscerlo e salutarlo. Il lavoro che sta facendo magari avrà qualche similitudine con quello che devo fare io qui, la mia sensazione è che lui ha tanto merito in quello che sta facendo ma stiamo parlando di un lavoro di società. Da fuori mi sembra che dietro di lui ci sono delle persone come Maldini e altri con una struttura buona e stabile e una rosa che impara finestra di mercato dopo finestra di mercato. Se paragoni la squadra che ha trovato con quella attuale, noti una grande evoluzione di club. Giocano in Champions e sono primi o secondi in classifica.”

I non convocati torneranno?
Sei più interessata a chi non è convocato o a chi è convocato? Ovviamente i risultati della Primavera non sono così importanti per noi ma mi piace non demolire la Primavera e prenderne 3 o 4 di loro piuttosto che la metà. Per questo Volpato e Missori non sono stati convocati e hanno giocato ieri. I convocati sono gli stessi.”

Mkhitaryan?
“Sta facendo bene, non è più un ragazzino, non ha più 25 anni, ha giocato domenica 90 minuti contro il Napoli, poi 45 minuti col Cagliari, ha preso un colpo in testa, avevo bisogno di maggiore profondità con El Shaarawy che mi piace tanto. Gioca domani? Non ti rispondo, ma giocare o no domani non cambia niente, è un fedelissimo come tu dici, ma anche Fuzato lo è che non ha giocato neanche un minuto,  ma mi fido di lui, Miki è importante per noi certamente”

Giocherà la stessa formazione domani delle ultime sfide?
“Se non è la stessa non sarà molto diversa, nel Milan ad esempio ci sono tanti ballottaggi, come Giroud Ibra, o Romagnoli Kjaer, come Tonali o Kessiè, per noi è più facile, se sbagli, sbagli 1 o 2 non 5 o 6”

Come sta Spinazzola?
“Sta bene, sta procedendo molto bene il recupero, lo specialista che lo ha operato è stato qui due giorni per controllare bene la situazione, per controllare gli allenamenti con il nostro dipartimento medico. Non ci sono passi indietro, ma sul recupero non amo rischiare sulle date, non c’è nulla di negativo sul recupero di Spinazzola, preferisco dire questo”

Nelle ultime 4 giornate la Roma ha subito 2 gol e ne ha segnati 4, è un dato casuale o è cambiato qualcosa nell’assetto?
“Vogliamo segnare di più e se possibile subire di meno, però guardando ai gol subiti, è una media positiva, abbiamo giocato contro squadre importanti, contro la Juventus abbiamo segnato uno, ma contro squadre di qualità non è facile segnare, però l’importante è giocare, competere, andare ogni partita col sentimento che è possibile vincere. Per farlo bisogna essere equilibrati, difendere bene e segnare. Importante è avere una buona organizzazione difensiva, stiamo migliorando, ma piano piano”

Ha detto che non c’è nessun problema con le grandi. L’ultimo giudice è la classifica, domani serve la vittoria? Bisogna vincere contro il Milan?
“Sempre, non solo col Milan, contro il Cagliari, il Milan e il Venezia E’ sempre quello che vogliamo. Contro il Napoli si è visto, volevamo vincere fino all’ultimo minuto, nell’ultimo corner sembrava che ci giocassimo la vita, non cambia per noi lo spirito. La tua prospettiva la capisco, tu vuoi andare ad una realtà, che è obiettivo perchè sono numeri, ma non posso dire di più, magari domani non vinciamo ma nessuno mi potrà dire che non siamo scesi in campo per vincere. Credo che questo spirito porti tanta gente allo stadio, anche dopo le sconfitte in campionato o la vergogna di Bodo, la gente viene allo stadio per la passione di sangue, genetica ma anche per l’atteggiamento della squadra e noi questo non lo cambieremo”

In Serie A tanti gol arrivano da cross laterali dove i difensori sembrano perdersi gli attaccanti. Come si difende in queste situazioni?
“Prima di tutto non lasciarli crossare, senza cross non c’è gol in area. Capisco cosa mi chiedi, ma è molto difficile per una squadra avere il controllo totale per 90 minuti, magari altrove è possibile, in Italia no. C’è sempre un momento della partita in cui la tua difesa si abbassa, per merito del tuo avversario. Poi ci sono giocatori di qualità, nel caso di Milan, Ibra e Girous sono dei dominatori dell’area di rigore, sono difficili da fermare”

5 gol su 10 presi in A nel primo quarto d’ora della ripresa. Come mai?
“Potevo anche dire che noi entriamo bene e non subiamo gol all’inizio della partita. Voi trovate sempre il lato negativo della situazione. Per me sarebbe più frustante arrivare a subire gol i primi 5 minuti della partita. Può succedere, che ti posso dire? Posso farti i complimenti, voi trovate sempre una situazione negativa. Voi siete bravi e magari ora inizio a capire perché la piazza di Roma è difficile: negli altri club tu senti più protezione e positività, a Roma è più dura anche per questo. Ma va bene, è divertente così.

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Smalling assente. Dubbi sull’acquisto di un altro centrale

Ma che fine ha fatto Smalling? I problemi fisici dell’inglese quasi non fanno più notizia, soprattutto nello spogliatoio della Roma immerso nella rivoluzione dettata da Mourinho. Farebbe comodo il difensore, fermo fino a novembre per un problema muscolare al flessore della coscia destra. Per quello che è già il secondo infortunio stagionale per il difensore in teoria titolare della squadra. Il club giallorosso si sta ponendo una domanda: tornare sul mercato per acquistare un altro centrale affidabile visti i continui stop di Smalling, oppure dare fiducia all’inglese?

Come scrive la Repubblica, la Roma lo capirà tra un paio di settimane, dopo un nuovo consulto medico per capire le reali condizioni del giocatore. Kumbulla non convince Mourinho, giocatore che non fa parte del gruppi di quelli considerati affidabili dal portoghese, costretto però a tenerlo in rosa vista la carenza proprio di difensori centrali. Ibanez e Mancini sono i titolari di quell’undici di cui lo Special One si fida, ma la stagione è ancora molto lunga e serve un’alternativa di livello.

Il mercato di gennaio dovrà dare dei rinforzi alla rosa, entro fine novembre si capirà se i Friedkin dovranno investire, oltre che su un terzino, anche sul centrale.

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Abraham a caccia del gol perduto

Un mese esatto oggi. Era il 30 settembre quando, per la prima volta, Tammy Abraham gonfiava la rete in Ucraina contro lo Zorya. Il quarto centro stagionale, unito ai due assist decisivi forniti all’esordio in campionato con la Fiorentina e ai sei legni colpiti che già troppe volte hanno spezzato l’urlo in gola. Detto che l’inglese aveva segnato a Torino contro la Juventus, ma Orsato, preso dai suoi soliti slanci di “fenomenite”, ha deciso di cancellare quel gol fischiando un istante prima il rigore poi sbagliato da Veretout, l’asistenza inizia ad infastidire il 9 giallorosso.

Come scrive il Tempo, tutti gli attaccanti vivono per quella sensazione che solo un pallone spedito dentro la porta può dare. Va bene il lavoro per la squadra, benissimo i complimenti di Mourinho e dei tifosi, ma adesso Abraham ha una voglia pazza di tornare a vivere quell’emozione in prima persona. Così si spiega la sua idea di strappare il pallone dalle mani proprio di Veretout per calciare i rigori contro la Lazio e Juventus, ecco perché ogni volta che un compagno non gli passa il pallone in area lo vediamo disperarsi.

Quale occasione migliore per sbloccarsi quella di domani sera, di fronte alla prima in classifica, il Milan, che gli schiererà davanti l’amico-difensore Tomori. I due sono cresciuti inisieme al Chelsea, ora giocano entrambi nella nazionale inglese. Tomori ha avuto un ruolo nella decisione di Abraham di accettare l’offerta della Roma, visto che era arrivato sei mesi prima nel campionato italiano, imponendosi proprio a partire dalla sfida dello scorso campionato contro i giallorossi all’Olimpico.

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Felix ‘saluta’ la Primavera: Mou lo vuole fisso in prima squadra

Felix ieri ha tifato l’ormai sua “ex” Roma PrimaveraFino a dicembre, almeno, si allenerà e resterà con la prima squadra di José Mourinho. L’attaccante ha convinto tutti nello spogliatoio, a partire proprio dall’allenatore che l’ha schierato nel secondo tempo contro il CagliariFelix ha risposto con una bella presazione, con velocità, idee e freschezza che hanno cambiato il volo della squadra. Mourinho ha comunicato la sua decisione ad Alberto De Rossi che ora si ritroverà senza una pedina fondamentale. A gennaio poi sarà presa una decisione sul suo futuro. Per il ghanese 6 gol in 5 presenze nel campionato Primavera ed è sempre stato decisivo. Non potrà giocare in Conference League, ma chissà che non possa arrivare ancora qualche presenza in Serie A. Durante la sosta lavorerà con lo Special One a meno che il Ghana, che lo sta già monitorando, non lo convochi.

Fonte: corrieredellosport.it

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Spinazzola, visita di controllo superata: un mese per il rientro in gruppo

Leonardo Spinazzola ha superato un altro step importante, nel percorso di recupero dall’infortunio al tendine d’Achille. Come riferisce l’edizione online del Corriere dello Sport, Quest’oggi il terzino è stato visitato dal professor Lasse Lempainen, il chirurgo che lo scorso 5 luglio lo aveva operato in Finlandia.

Le risposte ai controlli effettuati al Fulvio Bernardini sono state positive: il recupero procede nel migliore dei modi e adesso il terzino può cominciare l’ultima fase del suo recupero. Palestra e campo forzando un più per cominciare la parte della riatletizzazione e sperare a fine nobvembre di poter essere aggregato al gruppo.

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Eto’o vota Mou: “E’ l’unico in grado di riportare lo Scudetto a Roma”

“Mourinho è un fenomeno, l’unico che vedo capace di far tornare la Roma campione d’Italia dopo tanto tempo”. Questo il giudizio di Samuel Eto’o, ex attaccante dell’Inter del Triplete, allenato proprio dallo Special One.

Fonte: Marca

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Mou, domani alle 15 la conferenza stampa alla vigilia di Roma-Milan

Si terrà domani alle 15 la conferenza stampa di Josè Mourinho alla vigilia di Roma-Milan. Il tecnico lusitano risponderà alle domande dei cronisti un’ora dopo le parole in conferenza stampa di Stefano Pioli, che invece parlerà a Milanello alle 14.00.