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Infermeria

Roma, il punto sugli infortunati in vista di Lecce

La Roma oggi ha ripreso a lavorare con sguardo rivolto alla trasferta di Lecce nel giorno di Pasquetta. La situazione dell’infermeria è sulla via del miglioramento e lo dimostra il ritorno in gruppo già oggi di tre calciatori: Baldanzi e Bove rientrati anzitempo dall’Under 21 oltre a Evan Ndicka che non era partito per il ritiro della nazionale ivoriana.

Cristante, Dybala, Sanches e Smalling hanno lavorato a parte ma lo staff medico giallorosso conta di recuperarli tutti in vista di Lecce. Permangono dubbi su Kristensen e Spinazzola. L’esterno azzurro lamenta ancora fastidi alla coscia per l’affaticamento muscolare potrebbe saltare la trasferta di lunedì.

Out anche Azmoun che sta rientrando a Roma in queste ore e presumibilmente domani svolgerà esami climinici all’adduttore.

Francesco Oddo Casano

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Rassegna stampa

Roma, pienone infortuni: 10 giocatori ai box

La sosta per le nazionali ha portato in dote a mister De Rossi ben dieci infortuni. L’ultimo a fermarsi è Azmoun per un problema al tendine del ginocchio sinistro. “È grave” è stato il commento a caldo dell’attaccante iraniano che nelle prossime ore si sottoporrà ad una risonanza magnetica per capire l’entità dell’infortunio.

Un problema in più per l’allenatore che per Lecce fa la conta degli assenti. Dybala sta lavorando per recuperare dalla lesione all’adduttore subita la scorsa settimana. Baldanzi ha accusato un problema alla caviglia con l’Under 21 ed è rientrato precauzionalmente a Trigoria. Abraham, tornato parzialmente in gruppo nei giorni scorsi, è ancora lontano dalla migliore condizione. Mentre Pellegrini sarà squalificato.

L’unico sano sembra essere Lukaku, che ieri ha ripreso ad allenarsi con la Nazionale dopo aver patito un sovraccarico all’inguine ad inizio settimana. Non sta meglio la mediana. Mercoledì scorso Bove ha lasciato il ritiro dell’Under 21 a causa di un trauma al piede sinistro, così come Ndicka tornato a Trigoria per un affaticamento muscolare. Chi non ci è proprio andato in Nazionale è Cristante, esonerato da Spalletti per “fare delle cure intense alla schiena”. Da monitorare le condizioni dei lungodegenti Kristensen, Sanches, Smalling e Spinazzola. Lo scrive la Repubblica.

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Infermeria

Dybala e Karsdorp ok, in dubbio Smalling

Il giorno dopo la trasferta di Firenze, la buona notizia per De Rossi arriva dalle condizioni di Dybala. L’argentino, uscito per un affaticamento all’adduttore contro i viola, non ha nulla di serio e sarà convocato per la trasferta di Brighton, ritorno degli ottavi di Europa League.

Complicato il recupero di Sanches e Smalling, fermi per un affaticamento muscolare e per un trauma contusivo alla caviglia destra.

Come scrive il Corriere della Sera, chi di sicuro non ci sarà è Kristensen: il danese infatti è fuori dalla lista Uefa ed è pure infortunato. Recuperato invece Karsdorp, che si allena e sarà convocato.

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NEWS

Roma, difesa a tre o a quattro: dipende da Smalling

Come giocherà la Roma contro il Brighton? La riflessione nella testa di De Rossi è iniziata già da diversi giorni e sembra ruotare tutto intorno a Smalling che a Monza è stato tenuto parzialmente a riposo, con un subentro nella ripresa a risultato acquisito a mezz’ora dalla fine.

Le soluzioni su cui sta ragionando il tecnico giallorosso sono tre: la difesa a quattro con Celik e Spinazzola esterni, Smalling in panchina; il tre e mezzo con Mancini largo a destra come col Torino o il classico 3-5-2. Rimarrebbe fuori El Shaarawy.

Oggi la ripresa degli allenamenti senza Kristensen e con Karsdorp ancora da verificare. Salirebbe l’ipotesi di una linea a tre e mezzo qualora a disposizione di De Rossi ci fosse solo Celik dei tre laterali destri.

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APPROFONDIMENTI

Da Mou a De Rossi, la difesa incassa troppi gol: media similare, ma ora c’è il fattore Ndicka-Smalling

FOCUS RS (di Francesco Oddo Casano) – Dal suo arrivo a Roma, Daniele De Rossi ha imposto una svolta tattica verso una squadra più propositiva. Palleggio e maggior occupazione degli spazi in zona offensiva. Non a caso la squadra ha aumentato il numero di gol segnati: 18 in 8 gare ufficiali tra campionato e coppe, poco più di 2 di media a partita.

Nelle prime 28 partite stagionali con Mourinho, la Roma aveva invece realizzato 42 reti, con una media di 1.5 a partita.

L’aspetto che sta facendo discutere è la fase difensiva: sono 10 i gol incassati dai giallorossi con De Rossi in panchina, in 8 sfide ufficiali. La media è di 1.25. Ma in questa stagione, al contrario di quanto è avvenuto lo scorso anno, anche con Mourinho i numeri non erano del tutto confortanti: 30 reti subite in 28 gare tra campionato e coppe, con una media di 1.1 a partita. Dunque due medie abbastanza similari.

Foto Farioli

Al di là dei confronti statistici, in queste ore De Rossi avrà un grattacapo importante, una vera e propria matassa da dipanare: difesa a quattro o difesa a tre? Un pensiero che frullerà nella testa del mister da qui alla sfida di Monza e oltre, partendo dal presupposto che se Smalling confermerà di star bene, come visto nei 78 minuti giocati contro il Toro, è quasi impossibile rinunciare al suo valore nella fase difensiva. Sommato all’inglese anche il ritorno di Ndicka, rinfrancato e apparso più maturo dopo la vittoria in Coppa d’Africa, dovrebbe giovare ai giallorossi.

L’ivoriano contro il Torino è stato il migliore per rendimento del pacchetto a tre scelto da De Rossi con 8 duelli vinti, 5 duelli aerei vinti, 92 palloni giocati (di cui 1/3 in avanti) – più di tutti i suoi compagni – con il 90% di precisione nei passaggi.

Il reinserimento di Ndicka e Smalling potrebbe permettere a De Rossi di risolvere un problema apparso evidente nelle sue prime partite e di cui ha anche con onestà parlato pubblicamente: i troppi gol presi a difesa schierata sui cross dalle fasce laterali. Su 10 reti incassate sono 6 di cui due proprio contro il Torino lunedì sera. Urge un’inversione di rotta, magari con una risistemazione del quartetto difensivo.

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APPROFONDIMENTI

De Rossi si coccola Smalling: “E’ eccezionale”. Ora Chris deve riconquistare la fiducia di tutti

Sembra passato un secolo quando in città, per settimane intere, si è temuto che Smalling come avvenuto precedentemente per Mkhitaryan, lasciasse la Roma per finire magari proprio in nerazzurro. Il centrale inglese ha sempre espresso la sua priorità ai colori giallorossi e quando arrivò l’annuncio del rinnovo biennale, tutta la capitale, sponda romanista, esultò.

Poi da agosto in poi è iniziato il calvario dell’ex United: 217 giorni dalla terza giornata alla 26°, in cui Smalling è tornato a giocare da titolare. Un’eternità trascorsa a margine del terreno di gioco, tra dolori, veleni e dicerie, rafforzate dall’unica voce ufficiale della Roma, quella di Mourinho, che in più di un’occasione ha espresso il suo rammarico per il presunto scarso impegno del calciatore nell’accelerare il recupero. Su questa vicenda è mancata colpevolmente una voce ufficiale del club che smorzasse i toni e silenziasse in parte quanto l’ex tecnico ad un certo punto della stagione ha ripetuto praticamente in ogni conferenza stampa.

Smalling ieri è tornato a giocare 78 minuti e lo ha fatto (in parte) da Smalling: certo non può essere al top, ma già rivederlo saltare, contrastare e provare a mettere maggior vigoria fisica, soprattutto nel secondo tempo, sono segnali di una ripartenza. De Rossi al termine del match lo ha coccolato, definendolo un professionista eccezionale e quando ha spiegato con calma la scelta della difesa a tre, ha sottolineato più volte ‘la necessità estrema’ di riavere Smalling al 100% coinvolto.

Ieri il calciatore al momento del cambio è stato salutato da timidi applausi e qualche fischio. Ora l’obiettivo di Chris è quello di riconquistare tutti, a suon di prestazioni.

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APPROFONDIMENTI

Smalling, la resurrezione: l’inglese titolare 217 giorni dopo

Chris Smalling finalmente torna titolare. L’ultima apparizione dal primo minuto fu alla terza giornata di questo campionato, il 1 settembre scorso contro il Milan.

Il centrale inglese dopo un lunghissimo calvario è tornato ad allenarsi in gruppo ad inizio febbraio e dopo aver riassaggiato il campo nei minuti finali di Frosinone, contro il Torino torna a giocare titolare 217 giorni dopo, con la speranza che non si fermi più.

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Rassegna stampa

De Rossi pensa alla difesa a ‘tre e mezzo’: le ultime

La difesa che avrebbe voluto José Mourinho, ora se la gode Daniele De Rossi. Il nuovo tecnico ritrova tutti i centrali, da Ndicka che sarà convocato domani sera, passando per Mancini, Llorente, Huijsen (fuori lista), fino a Smalling. Chris ha trascorso metà campionato tra cliniche e lettini di fisioterapia, un danno irreparabile secondo lo Special One che lo ha accusato di avergli rovinato la stagione.

Come scrive il Messaggero, il focus sulla Serie A è d’obbligo per restare in scia quarto posto, ecco perché l’obiettivo è dare maggiore solidità alla squadra che mostra delle vulnerabilità sulle corsie esterne.

L’idea è spostare Mancini esterno a destra, lasciando Smalling e Ndicka centrali e magari piazzare a sinistra Angeliño dandogli più libertà di affondare e sganciarsi. Sarebbe la difesa a tre e mezzo utilizzata dal “secondo” Spalletti e che De Rossi vuole riportare a Trigoria per difendere a quattro e impostare a tre.

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Allenamenti

Rifinitura pre Feyenoord: presenti Cristante e Smalling – VIDEO

La Roma è scesa in campo dopo una lunga sessione video a Trigoria per l’allenamento di rifinitura in vista della sfida di domani in Olanda contro il Feyenoord. Presenti in gruppo Chris Smalling e Bryan Cristante che dunque saranno convocati per la gara del De Kuip.

Nel tardo pomeriggio le conferenze di De Rossi e Svilar poco prima delle 19.00.

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Rassegna stampa

Cristante e Smalling, oggi tutta la verità. Con il Feyenoord Llorente torna titolare

Oggi Daniele De Rossi saprà se potrà contare o meno su Bryan Cristante per la partita di giovedì pomeriggio, a Rotterdam, contro il Feyenoord, sfida valida per l’andata del playoff di Europa League. Il centrocampista giallorosso contro l’Inter è uscito per un problema che si trascina da tempo alla schiena. leri era a Trigoria a fare fisioterapia, oggi vedremo se si allenerà con il gruppo o meno.

Esattamente come Chris Smalling, che domenica ha interrotto l’allenamento in corsa. Di certo Smalling, in caso, sarà a disposizione solamente per la panchina e niente di più. Al centro della difesa tornerà quindi a giocare Llorente, considerando che Huijsen non è nella lista Uefa. Lo scrive la Gazzetta dello Sport.