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Tifosi

San Siro, da brividi il settore ospiti e il coro iniziale dei tifosi giallorossi – VIDEO

Nonostante la sconfitta, i tifosi della Roma ci sono, sempre! Anche ieri sera a San Siro erano presenti oltre 5 mila supporters giallorossi che hanno spesso sovrastato nel corso del match il rumore dei tifosi nerazzurri e i fischi indirizzati soprattutto a Lukaku, cantando a squarciagola i cori per la squadra capitolina.

Da brividi il coro ‘Roma Roma Roma‘ intonato prima del match, che è risuonato in un Meazza stracolmo (presenti oltre 73 mila spettatori) come se la Roma avesse giocato in casa.

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Rassegna stampa

Fischi e poche luci: Lukaku senza colpi

Poche luci a San Siro per Lukaku. Poco Big Rom per la Roma in un Meazza che ha infranto il muro del suono per contestarlo. Lukaku ha risentito della contestazione. Al di là della poca forza della Roma in fase offensiva, Romelu non è riuscito a dare quel qualcosa in più alla squadra, anche solo in fase di grinta o costruzione del gioco. E alla fine il duello a distanza con Thuram, quello tanto sentito dai tifosi, lo ha vinto il francese.

La minaccia delle multe non ha intimorito i tifosi interisti che dal riscaldamento hanno sfoderato i loro fischiettie indebolito i timpani del belgae di tutti coloro che erano a San Siro. Il tutto condito da diversi cori coloriti verso il numero 90. L’ingresso in campo del protagonista assoluto di questa partita è stato accolto secondo i pronostici. Tanto tempo con le mani sui fianchi, una sola buona palla filtrante giocata verso la porta – nel secondo tempo – e qualche errore di troppo. “In questi giorni abbiamo visto bene Lukaku, è stata una partita difficile per tutti”, ha commentato Cristante a fine partita. Ma da Romelu non è arrivato neanche un tiro in porta.

Come scrive il Corriere dello Sport, quasi se lo sentisse visto che nel riscaldamento è stato l’unico giocatore a non provarli. Zero tiri in porta, zero occasioni create, solo 26 tocchi del pallone, e 19 passaggi (di cui 14 riusciti). Sette passaggi nella trequarti avversaria. Numeri negativi, segno di una sofferenza e non soltanto dovuta alle poche azioni create dalla Roma. Una sofferenza anche mentale e che ha inciso pesantemente sulla sua prestazione.

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PARTITE

Inter-Roma 1-0 (81′ Thuram) – Sconfitta di misura, la quarta stagionale per i giallorossi

La Roma affronta l’Inter a San Siro nel secondo big match stagionale dopo la sfida persa all’Olimpico con il Milan. Assenti Sanches, Pellegrini, Dybala, Smalling e Spinazzola.

LE FORMAZIONI UFFICIALI:

INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro Martinez.
A disposizione: Audero, Di Gennaro, De Vrij, Bisseck, Darmian, Carlos Augusto, Agoume, Asllani, Frattesi, Sensi, Klaassen, Sanchez.
Allenatore: Inzaghi.

ROMA (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Llorente, Ndicka; Kristensen, Cristante, Paredes, Bove, Zalewski; El Shaarawy, Lukaku.
A disposizione: Svilar, Boer, Karsdorp, Celik, Aouar, Pagano, Belotti, Pisilli, Joao Costa, Azmoun, Cherubini.
Allenatore: Moutinho (in panchina Foti).

Arbitro: Maresca (Napoli). Assistenti: Peretti e Bresmes. IV uomo: Manganiello. Var: Di Paolo. Avar: Dionis.

RETI: 81′ Thuram
CARTELLINI
: Ammoniti: Mancini, Pavard, Ndicka, Paredes, Calhanoglu, Bastoni


89′ – Carlos Augusto centra la traversa

82′ Aouar e Belotti per El Shaarawy e Bove

81′ – Vantaggio Inter con Thuram che insacca sotto misura su assist di Di Marco

74′ – Celik per Zalewski. Nell’Inter Asslani e Frattesi per Mkhitaryan e Calhanoglu

65′ – Miracolo di Sommer su Cristante

48′ Thuram vicino al vantaggio sulla sponda di Acerbi

Inizia la ripresa con Darmian al posto di Pavard

CRONACA SECONDO TEMPO

Fine primo tempo

48′ – Barella al volo dal limite, palla ancora alta

24′ – Mkhitaryan dal limite palla alta

16′ – Di Marco sfiora il vantaggio con un sinistro al volo dall’interno dell’area di rigore

15′ – Grande intervento di Rui Patricio su Thuram

6′ Calhanoglu colpisce la traversa con un tiro dal limite dell’area

Inizia il match di San Siro

CRONACA PRIMO TEMPO:

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Rassegna stampa

Roma, entusiasmo per Lukaku. E lui è pronto a fare 600

Un centinaio di tifosi a Fiumicino ad aspettare la Roma in partenza per Milano. Come scrive il Corriere dello Sport, Romelu e i romanisti a Fiumicino, un’immagine bella, intensa, e che va in controtendenza con tutto cioè che è stato alimentato negli ultimi giorni.

“Coraggio Romelu, segna e batti l’Inter!”. A onor del vero, l’urlo di un tifoso (lui un po’ più grandicello rispetto alla media) era leggermente (eufemismo) più colorito e ben meno da fascia protetta. Tanti altri romanisti invece, quelli più piccolini, lo hanno caricato per una sfida che adesso sentono anche un po’ di più. Perché se viene toccato un giocatore della Roma, anche se appena arrivato, viene toccato il tifoso stesso. Big Rom ha percepito l’affetto e la protezione nei suoi confronti e giocherà anche per loro. Per vincere e ritagliarsi una bella serata nella sua partita numero 600 da professionista.

Un traguardo importante e che raggiungerà guarda caso, o scherzo del destino, proprio a San Siro, ma con la maglia diversa da quella indossata fino a quattro mesi fa. Il belga ha segnato otto gol in dieci partite, una media di 0,80 gol a partita tra le migliori in in Europa (l’ottava tra i cinque top campionati) e superiore a quella di Haaland (0,79), Griezmann (0,78) e Salah (0,75). Cercherà di migliorarla ulteriormente a San Siro, con il sostegno dei 5mila tifosi romanisti sugli spalti e di una squadra che lo aiuterà a dimenticare – almeno in campo – il suo passato.

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APPROFONDIMENTI

Una sfida totale tra 3-5-2 diversi: l’Inter a memoria la Roma d’istinto

In origine è difesa a quattro. Inzaghi nella Lazio e Mourinho nel Porto cominciano così. Neanche il tempo di finire la prima stagione, però, e Inzaghi vira sui tre dietro per non pentirsene mai più, sebbene spesso l’evidenza suggerirebbe un ritorno al passato. Al momento non ci sono indizi per sospettare rivoluzioni tattiche interiste: 3-5-2 per l’eternità.

Per Mourinho la linea a tre è una novità relativamente recente, risale ai momenti difficili al Tottenham e viene proposta in giallorosso nel corso della prima stagione. Ma i grandi successi (Porto, Chelsea, Inter, Real Madrid, lo stesso United) sono stati tutti a quattro, sistema che presumibilmente resta quello di riferimento. Si fa presto a dire difesa a tre: il 3-5-2 dell’Inter e quello della Roma non sono la stessa cosa.

Il 3-5-2 di Inzaghi è “bloccato” sugli interpreti. L’Inter gioca in un solo modo e predilige le coppie più o meno intercambiabili in ogni ruolo. Esempi: Darmian o Pavard, esterni all’inizio, centrali di destra oggi; Dumfries (Cuadrado) e Dimarco (Carlos Augusto) in fascia; Barella o Frattesi in mezzala. Non tutte le seconde linee reggono il confronto: Calha, Lautaro e Thuram sono insostituibili.

(…) Come scrive la Gazzetta dello Sport, il 3-5-2 di Inzaghi è “bloccato” sugli interpreti. L’Inter gioca in un solo modo e predilige le coppie più o meno intercambiabili in ogni ruolo. Esempi: Darmian o Pavard, esterni all’inizio, centrali di destra oggi; Dumfries (Cuadrado) e Dimarco (Carlos Augusto) in fascia; Barella o Frattesi in mezzala. Non tutte le seconde linee reggono il confronto: Calha, Lautaro e Thuram sono insostituibili. Nessuno può dire quale sia la mediana titolare della Roma: Cristante, forse il perno, può essere pivot oppure mezzala se c’è Paredes; Aouar, l’unico vero play, e Renato Sanches sono diversi da Bove e Pellegrini. Anche in attacco le sorti di Dybala cambiano i giallorossi dal giorno alla notte: l’ex juventino è il Lautaro, più fragile però, di Mou. Il primo Zalewski sarebbe un’ala aggiunta, da un po’ la sua spinta manca.

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Interviste

Nainggolan: “La Roma è la mia famiglia. Lukaku? Non farà caso al clima ostile”

«All’Inter sono stato bene, ma la Roma per me è stata una famiglia». Basterebbe questa frase per far capire come vivrà Inter-Roma di oggi (ore 18), Radja Nainggolan. All’Inter finì nell’operazione che portò in giallorosso Zaniolo, ma se fosse dipeso da lui sarebbe rimasto. «Non mi lamento dell’esperienza all’Inter – le sue parole al quotidiano – ma ho avuto qualche problema rispetto a come mi sono trovato alla Roma. Quella nerazzurra è una grande società, dove ho potuto conoscere tante belle persone. Il ricordo nel complesso è positivo»

La Roma, però, è un’altra cosa.
«A Roma sono stato una meraviglia, abbiamo fatto stagioni splendide con squadre molto forti. Per me è stata come una famiglia e ogni volta mi sento a casa».

[…]

Si parla tantissimo da giorni di Lukaku, che non sarà accolto bene dai tifosi interisti.
«Ci sono delle dinamiche che nessuno conosce, un giorno Romelu le racconterà. L’importante è che lui stia bene e che sia amato dai tifosi della Roma. È un calciatore che se si sente coccolato dà il massimo, infatti sta segnando a ripetizione perché i tifosi della Roma lo fanno sentire speciale. Con l’Inter non si è lasciato benissimo, ma credo che non ci sarà nessun problema per lui a giocare in un clima ostile».

Non essere mai stato allenato da Mourinho è un rimpianto?
«Ho avuto tanti allenatori forti, cerco di prendere il meglio di tutti. Mou è un grande tecnico e lo dimostra quello che ha vinto durante la sua carriera, non so come lavora, qualche curiosità ce l’ho ma non c’è stata la possibilità di lavorare insieme».

Nemmeno recentemente?
«Da Trigoria nessuna chiamata».

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Rassegna stampa

Inter-Roma, le probabili formazioni dei quotidiani

La Roma affronta a San Siro l’Inter questo pomeriggio alle 18:00 con tante, forse troppe defezioni. Out Dybala, Smalling, Sanches, Pellegrini e Spinazzola. Cinque titolari di cui Mou non potrà disporre nel secondo big match stagionale, al cospetto della corazzata nerazzurra.

Ecco le probabili formazioni dei quotidiani:

GAZZETTA DELLO SPORT:
3-5-2 – Rui Patricio, Mancini, Llorente, Ndicka; Karsdorp, Cristante, Paredes, Bove, Zalewski; El Shaarawy, Lukaku

CORRIERE DELLO SPORT:
3-5-2 – Rui Patricio, Mancini, Llorente, Ndicka; Karsdorp, Cristante, Paredes, Bove, Zalewski; El Shaarawy, Lukaku

TUTTOSPORT:
3-5-2 – Rui Patricio, Mancini, Llorente, Ndicka; Karsdorp, Cristante, Paredes, Bove, Zalewski; El Shaarawy, Lukaku

MESSAGGERO:
3-5-2 – Rui Patricio, Mancini, Llorente, Ndicka; Karsdorp, Cristante, Paredes, Bove, Zalewski; El Shaarawy, Lukaku

IL TEMPO:
3-5-2 – Rui Patricio, Mancini, Llorente, Ndicka; Karsdorp, Cristante, Paredes, Bove, Zalewski; El Shaarawy, Lukaku

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NEWS

Inter-Roma, torna Maresca

Inter-Roma sarà arbitrata da Fabio Maresca con Peretti e Bresmes come assistenti. Per il fischietto di Napoli già 16 incroci con i giallorossi (seconda squadra più arbitrata) con un bilancio complessivo di 7 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte.

Nove invece i successi dell’Inter in 15 partite arbitrate. Al Var invece ci sarà Di Paolo coadiuvato da Dionisi (AVar). Il quarto uomo invece sarà Manganiello.

Sono 16 i precedenti con Maresca, con 7 vittorie per la Roma, 5 pareggi e 4 sconfitte. L’ultima sfida è della scorsa stagione contro lo Spezia, nell’ultima giornata di campionato, 2-1 per i giallorossi con rigore finale realizzato da Dybala.

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NEWS

Curva Nord Inter: “Lukaku traditore”. Per Inter-Roma pronti 50 mila fischietti

Ha fatto rumore il duro comunicato della Curva Nord dell’Inter che ieri ha annunciato la particolare accoglienza che riserverà San Siro al ritorno a Milano di Romelu Lukaku.

Dopo la seconda e definitiva rottura della scorsa estate, la trattativa con la Juventus prima e l’approdo a Roma dopo, il pubblico nerazzurro non ha digerito l’addio del belga.

Inter-Roma è lontana (29 ottobre), gli ultrà nerazzurri però sono già pronti. Accoglieranno Lukaku – “traditore” è la parola più leggera – così: “La curva Nord distribuirà 50.000 fischietti da utilizzare a ogni tocco di palla di chi ha tradito la nostra maglia”.

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Le Voci di Retesport

Inter-Roma, Petruzzi: “Vittoria della svolta” – Graziani: “Mai più senza centravanti” (AUDIO)

La vittoria di San Siro contro l’Inter, dopo due giorni, ha aperto un fronte d’analisi interessante sulla prestazione dei giallorossi e sul significato del successo importante raccolto dagli uomini di Mourinho contro i nerazzurri.

“Può essere la vittoria della svolta, ho giocato tante volte al Meazza e so che tipo di peso può avere vincere contro l’Inter a San Siro.” Così Fabio Petruzzi ai microfoni di Retesport. L’ex difensore giallorosso ha aggiunto: “La formazione di Mou ha lanciato un segnale molto forte al campionato, contro un avversario di livello ma in crisi nervosa. E’ stata una vittoria sporca, perchè l’hai ribaltata sfruttando le tue qualità. Ottimo l’ingresso in campo di Belotti e Abraham nella ripresa” ha concluso Petruzzi.

A proposito delle punte e delle scelte del tecnico lusitano, più critico Ciccio Graziani: “Io non cambio mai la mia squadra per interfacciarmi agli altri, io mantengo sempre la mia identità. Quando ho visto la formazione iniziale della Roma ho detto ‘non mi piace’. Poi il campo nella ripresa ci ha raccontato una storia fortunatamente diversa, nel primo tempo la Roma ha regalato troppo possesso ai nerazzurri”. L’ex centravanti non rinuncerebbe mai ad una prima punta: “Sconfesso chi dice che era studiata, perchè non puoi mai sapere ciò che accade dopo un minuto di partita. Non rinuncerei mai ad uno tra Abraham e Belotti. Nel secondo tempo la Roma ha fatto molto bene e ha meritato i tre punti”.