Lina Souloukou, a margine dell’evento ‘Business of Football Live” che si è tenuto a Londra in questi due giorni, ha parlato da remoto. Di seguito le dichiarazioni della Ceo della Roma.
“Prima di parlare dell’Arabia Saudita ci tengo a chiarire che ci sono state delle indiscrezioni su una cessione della società che non hanno nessuna base. La Roma è della famiglia Friedkin che ha un grande impegno e visione per il futuro del club e vogliono restare per far crescere ancora di più il club. Volevo chiarire questo prima di parlare della Saudi. Voglio dire che siamo entusiasti di avere questo sponsor che è uno dei più grandi eventi del mondo. Abbiamo anche giocato un’amichevole. Penso che sia incredibile dare la colpa all’Arabia Saudita, loro vogliono solo far elevare la propria regione. Queste combinazioni tra regioni ci sono state anche in passato con la MLS e la Cina”.
La Roma riparte con De Rossi, ma anche con un nuovo progetto. Visti i malumori della proprietà sulle scelte di mercato delle ultime stagioni, i costi della squadra, il rendimento altalenante dei giocatori e l’insoddisfazione sulla gestione di Mourinho, è chiaro che adesso il club sia sempre più convinto di cambiare totalmente direzione per studiare un nuovo piano volto alla sostenibilità e valorizzazione dei giovani. Come riporta il Corriere dello Sport, il mercato a prescindere dall’allenatore della prossima stagione o dal direttore sportivo che i Friedkin sceglieranno insieme al Charles Gould della Retexo, sarà diverso da quello visto negli ultimi anni.
Niente colpi alla Lukaku, Wijnaldum o Renato Sanches,più investimenti mirati a mantenere sia la competitività sia la valorizzazione economica del profilo in ottica cessione. L’esempio Baldanzi calza a pennello. Per questo il settore scouting non solo sarà rinnovato ma avrà maggiore voce in capitolo per individuare potenziali crack a un costo contenuto. Con le cessioni e la scadenza dei prestiti il tetto ingaggi sarà abbassato, e i rinnovi di contratto – come già accade, salvo casi eccezionali – verranno discussi alla fine di ogni stagione.
Questa è la visione dei Friedkin e sulla quale si basa anche la Retexo nel casting del nuovo ds. Chiunque arriverà, infatti, dovrà seguire queste direttive per rendere la Roma più sostenibile.
La Roma non ingaggerà Leonardo Bonucci. Come riporta il Corriere dello Sport, i Friedkin hanno deciso di non formalizzare l’accordo già raggiunto da Tiago Pinto con il procuratore del difensore, Alessandro Lucci.
La scelta non sarebbe tanto legata a fattori ambientali, quanto alla funzionalità dell’investimento: la proprietà non vuole spendere circa 2 milioni lordi per un calciatore che nel 2024 compirà 37 anni. Al netto di sorprese, l’affare non si concluderà. La Roma rimane comunque alla ricerca di un difensore centrale.
FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – La Roma nell’ultima giornata di campionato ha perso malamente al Dall’Ara contro il Bologna (2-0). I giallorossi, infatti, sono apparsi nettamente inferiori soprattutto sul piano fisico: intensità, corsa, scatti e velocità di esecuzione. Mourinho dopo la gara ha affrontato l’argomento: ”Prima dell’1-0 la partita era in controllo, ma abbiamo avuto grandi difficoltà a livello fisico. Il motore di Moro, Ndoye e Ferguson non è lo stesso dei giocatori nostri. Loro fanno gol esattamente in transizione dove c’è più gamba, gente con intensità, che corre, che fa 50 metri e in 5 secondi, arriva in area per fare gol”.
La Roma, soprattutto a centrocampo, è una squadra che spesso va in sofferenza quando gli avversari alzano il ritmo. I dati sulle performance fisiche della squadra sono impietosi. I giallorossi, infatti, sono la penultima formazione della Serie A per distanza media percorsa con uno scatto (7,987 km) e per quella complessiva (108,211 km). Nelle due speciali classifiche, in campionato, hanno fatto peggio della Roma solo Genoa (7,385 km) e Udinese (106,650 km).
In aggiunta, la squadra di Mourinho è anche 17esima per distanza media corsa (60,247km) con alle spalle solo Fiorentina (60,112 km), Udinese (60,091 km) e Torino (59,465 km). L’eccessiva staticità dei giallorossi ormai è un problema eloquente che emerge in ogni gara in cui si alza il livello dell’intensità. Fra condizioni precarie di alcuni calciatori e caratteristiche di altri, al momento, le performance fisiche della Roma sono da ‘retrocessione’.
Rossella Sensi ha rilasciato un’intervista Adnkronos in cui ha parlato del futuro di Mourinho. Di seguito le dichiarazioni dell’ex presidente della Roma.
“Apprezzo le parole del mister, auspico il proseguimento del contratto di Mourinho alla Roma e ho apprezzato le sua parole in conferenza stampa domenica. La mancata risposta del club? Io non ho letto di questa freddezza di cui si scrive. Quello che dicono i giornali è una cosa, quello che giustamente la proprietà non dice è un’altra”.
Sensi aveva già espresso il suo pensiero sui social con parole di apprezzamento nei confronti di Mourinho: ”Mi auguro che quello che ha detto porti a risultati importanti, che possa permettere alla Roma di avere maggiori sicurezze. Vuol dire che crede nel nostro progetto che ama questa piazza e ha capito lo spirito di noi romanisti. Nonostante la sconfitta di oggi, penso che Mourinho sia il vero valore aggiunto di questa squadra. Lo ha dimostrato portandoci a due finali, lo fa valere in ogni difesa pubblica della nostra Roma. E il fatto che non voglia abbandonarci può essere la spinta in più”.
FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – Eppur si muove, direbbe Galileo Galilei. Il rapporto tra Mourinho e la Roma sembra cambiato e l’ultimo indizio che fa una prova eloquente è l’intervista di Pinto prima della gara vinta 1-2 contro il Sassuolo. Il gm portoghese, infatti, ha risposto così a chi gli chiedeva un parere sulle parole dello Special One sull’arbitro Marcenaro – ”La sensazione è che non abbia la stabilità sufficiente, a livello emotivo, per una partita di questo livello”-:
”Arriva il momento in cui magari abbiamo bisogno di dire basta. Quello che ha detto Mourinho ieri non è un’offesa a nessuno, non è un attacco alla dignità di nessuno. Se noi non veniamo qua a parlare ci danno la multa, se veniamo a parlare dobbiamo dire quello che vogliono loro. Io non capisco, ti dico la verità. Adesso, se un allenatore come Mourinho non può usare l’espressione “stabilità emozionale”, non so cosa possiamo dire più”.
Le parole di Pinto sono la prova che il rapporto tra Mourinho e la società sta cambiando. Prima delle dichiarazioni del gm portoghese, lo Special One ha seminato diversi indizi. Che sia il preludio verso un rinnovo del contratto? I prossimi mesi ci chiariranno le idee.
Mourinho-Friedkin: gli indizi di un rapporto in evoluzione
Al termine della scorsa stagione, Mourinho in più occasioni ha fatto capire di essere solo nelle sue battaglie calcistiche. Il tecnico portoghese, esasperato dall’assenza del club, il 6 maggio dopo Roma-Inter (0-2), commentò così alcuni episodi: ”Se la società vuole parlare bene sennò non fa niente io non lo faccio anche perché sono stato attaccato e distrutto nella mia etica e nella mia educazione”.
Lo Special One, al Corriere dello Sport, il 7 agosto, raccontò un aneddoto che lo deluse dopo la finale di Budapest persa contro il Siviglia a causa di un arbitraggio scandaloso a firma di Taylor. Dopo quella partita, Mourinho nel parcheggio dello stadio di fronte al quarto uomo, gli assistenti, Rosetti, il direttore tecnico degli arbitri di Premier, rispondendo all’ammissione di quest’ultimo sull’errore del direttore di gara inglese, si lasciò partire un ”Siete una fottuta disgrazia”.
Lo Special One, a quel punto chiese alla Roma un appoggio. ‘‘Chiesi alla società sostegno e una comunicazione forte. In due anni la cosa che mi ha fatto sentire più fragile e triste è stata non essere appoggiato dal club in una situazione del genere”.
Nelle ultime settimane gli indizi seminati da Mourinho ci delineano un rapporto diverso e la volontà dello stesso di rimanere a Roma. ”Con Dan Friedkin ho parlato al telefono alla fine della partita con la Lazio. Con Ryan ho parlato la settimana scorsa. Parliamo di oggi, del lavoro di oggi, non di rinnovo. Io amo questa gente e dico che la Roma è molto speciale per me, nella mia carriera”.
(intervista alla Rai del 21 novembre)
”Io sono pagato per non creare problemi alla proprietà e loro devono fidarsi di me. L’altro giorno mi hanno chiesto quando era l’ultima volta che avevo parlato con i Friedkin. So che era una trappolina, se me lo chiedi oggi ti dico che ci ho parlato ieri. Ma non ho parlato di contratto”.
(conferenza stampa alla vigilia di Roma-Udinese, 25 novembre)
”Siamo sottovalutati in tutto quello che abbiamo fatto. Come allenatore, staff tecnico, giocatori, Club, Proprietà: siamo sempre stati sottovalutati, perché siamo sempre riusciti a fare delle cose importanti, a stare lì a lottare, con gente che ha un altro tipo di potenziale”.
(conferenza stampa alla vigilia di Sassuolo-Roma, 2 dicembre)
”Voglio ringraziare la Proprietà e Tiago Pinto che nelle ultime 24 ore mi hanno offerto sostegno e quindi stabilità emotiva, di cui si ha bisogno per svolgere bene questo lavoro. Mi hanno dato fiducia”.
(conferenza stampa dopo Sassuolo-Roma, 3 dicembre)
Mourinho nell’ultimo mese, a differenza dei due anni precedenti, ha fatto capire come ci siano contatti continui con i Friedkin, ha teso la mano allontanando le voci di mercato – ‘‘Un giorno andrò in Arabia Saudita. Ma quando dico ‘un giorno’ non intendo domani o dopodomani”– e non ha mancato occasione per dichiarare amore verso i romanisti. Tanti indizi che diventano una prova dopo le parole di Tiago Pinto che, a nome del club, difende il proprio allenatore e fa capire come, in questo momento, presidente, gm e allenatore stanno remando nella stessa direzione per raggiungere gli obiettivi prefissati a inizio stagione.
”Di solito la gente vicino a me sa tutto quello che io penso. Non risparmio le parole, le critiche e gli elogi. Nel lavoro sono un libro aperto, Tutti sanno quando sono felice e quando non lo sono”. Adesso è chiaro come Mourinho sia soddisfatto della Roma e attenda solamente la mossa definitiva dei Friedkin per continuare insieme un percorso iniziato il 4 maggio 2021. ”José a vita”recitava uno striscione fuori Trigoria a nome dei tifosi che, al termine del match contro l’Udinese, hanno intonato un coro per lo Special One che ha apprezzato la loro dimostrazione d’amore come ammesso dallo stesso su Instagram.
Tifosi, allenatore, general manager e presidente tutti uniti per tornare in Champions League.
Domenica, al termine della partita contro l’Udinese, sembrava cominciata una nuova luna di miele fra Mourinho e la rosa della Roma, ma sono bastati solo 4 giorni per far riportare indietro le lancette. “Qui c’è gente che non ha una storia in Europa e gioca in modo superficiale”. Non siamo alle accuse e alle rapide epurazioni dopo il 6-1 di Bodo, ma sono parole che fanno rumore.
Come riporta La Gazzetta dello Sport, ancora di più se si riflette sul fatto che la famiglia Friedkin sta riflettendo se rinnovare il contratto al portoghese, che aspetta e spera, anche perché il pensionamento arabo non lo attrae. La palla, perciò, è sul campo della proprietà che dialoga con Mou ma interpreta lo sport in maniera diversa.
Certo, la famiglia sa bene che tutti vorrebbero il rinnovo a vita per José, e questo sarà valutato. Così però come la qualificazione Champions, che finora i Friedkin hanno visto solo in tv. Ma da giovedì si riaffaccia anche una domanda: perché la Roma di Fonseca vinceva i gironi di Europa League e questa no?
La Roma resta la priorità di José Mourinho. Come riporta Sky Sport, il tecnico portoghese aspetterà i giallorossi fino a gennaio/febbraio del nuovo anno. Successivamente lo Special One si sentirà libero di prendere in considerazione altre offerte come quelle arrivate dall’Arabia. Mourinho attende un segnale dai Friedkin.
La Roma vuole tenere Romelu Lukaku. L’attaccante belga, attualmente in prestito, con 8 gol in 11 gare sta trascinando i giallorossi. Come riporta calciomercato.com, i Friedkin vogliono confermare l’ex Inter in rosa anche la prossima stagione e l’ipotesi di uno scambio con Abraham potrebbe diventare realtà. Il club capitolino considera Tammy un patrimonio che può essere sacrificato sull’altare del mercato dinanzi a un’offerta ritenuta adeguata al valore del giocatore.
Pinto valuta Abraham circa 52 milioni di euro. Il Chelsea è alla ricerca di un grande numero 9, sogna Osimhen e osserva anche altri profili in giro per l’Europa. Resta da capire se il club londinese sia realmente interessato a riportare a casa il classe 97′. La certezza è che la Roma vuole costruire il futuro con Lukaku al centro del progetto ed è pronta a fare anche dei sacrifici importanti sul mercato per riuscire ad acquistarne il cartellino dal Chelsea.
James Sparrow è il nuovo direttore commerciale della Roma. Ecco quanto scrive il Corriere dello Sport. Il dirigente viene da quattro anni al Manchester United, dove si occupava del reparto vendite e dello sviluppo delle partnership. Sparrow ha un una buona esperienza nell’area marketing anche con le società italiane: inizio da stagista nel Milan, ha lavorato per l’Atalanta e, fino a febbraio, per l’Inter. I Friedkin si augurano di aumentare i ricavi e hanno aggiunto un’altra figura dirigenziale che possa contribuire a raggiungere tale obiettivo.