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Friedkin-Mourinho, eppur qualcosa si muove

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – Eppur si muove, direbbe Galileo Galilei. Il rapporto tra Mourinho e la Roma sembra cambiato e l’ultimo indizio che fa una prova eloquente è l’intervista di Pinto prima della gara vinta 1-2 contro il Sassuolo. Il gm portoghese, infatti, ha risposto così a chi gli chiedeva un parere sulle parole dello Special One sull’arbitro Marcenaro – ”La sensazione è che non abbia la stabilità sufficiente, a livello emotivo, per una partita di questo livello”-:

”Arriva il momento in cui magari abbiamo bisogno di dire basta. Quello che ha detto Mourinho ieri non è un’offesa a nessuno, non è un attacco alla dignità di nessuno. Se noi non veniamo qua a parlare ci danno la multa, se veniamo a parlare dobbiamo dire quello che vogliono loro. Io non capisco, ti dico la verità. Adesso, se un allenatore come Mourinho non può usare l’espressione “stabilità emozionale”, non so cosa possiamo dire più”.

Le parole di Pinto sono la prova che il rapporto tra Mourinho e la società sta cambiando. Prima delle dichiarazioni del gm portoghese, lo Special One ha seminato diversi indizi. Che sia il preludio verso un rinnovo del contratto? I prossimi mesi ci chiariranno le idee.

Mourinho-Friedkin: gli indizi di un rapporto in evoluzione

Al termine della scorsa stagione, Mourinho in più occasioni ha fatto capire di essere solo nelle sue battaglie calcistiche. Il tecnico portoghese, esasperato dall’assenza del club, il 6 maggio dopo Roma-Inter (0-2), commentò così alcuni episodi: ”Se la società vuole parlare bene sennò non fa niente io non lo faccio anche perché sono stato attaccato e distrutto nella mia etica e nella mia educazione”.

Lo Special One, al Corriere dello Sport, il 7 agosto, raccontò un aneddoto che lo deluse dopo la finale di Budapest persa contro il Siviglia a causa di un arbitraggio scandaloso a firma di Taylor. Dopo quella partita, Mourinho nel parcheggio dello stadio di fronte al quarto uomo, gli assistenti, Rosetti, il direttore tecnico degli arbitri di Premier, rispondendo all’ammissione di quest’ultimo sull’errore del direttore di gara inglese, si lasciò partire un ”Siete una fottuta disgrazia”.

Lo Special One, a quel punto chiese alla Roma un appoggio. ‘Chiesi alla società sostegno e una comunicazione forte. In due anni la cosa che mi ha fatto sentire più fragile e triste è stata non essere appoggiato dal club in una situazione del genere”.

Nelle ultime settimane gli indizi seminati da Mourinho ci delineano un rapporto diverso e la volontà dello stesso di rimanere a Roma. ”Con Dan Friedkin ho parlato al telefono alla fine della partita con la Lazio. Con Ryan ho parlato la settimana scorsa. Parliamo di oggi, del lavoro di oggi, non di rinnovo. Io amo questa gente e dico che la Roma è molto speciale per me, nella mia carriera”.

(intervista alla Rai del 21 novembre)

Io sono pagato per non creare problemi alla proprietà e loro devono fidarsi di me. L’altro giorno mi hanno chiesto quando era l’ultima volta che avevo parlato con i Friedkin. So che era una trappolina, se me lo chiedi oggi ti dico che ci ho parlato ieri. Ma non ho parlato di contratto”.

(conferenza stampa alla vigilia di Roma-Udinese, 25 novembre)

Siamo sottovalutati in tutto quello che abbiamo fatto. Come allenatore, staff tecnico, giocatori, Club, Proprietà: siamo sempre stati sottovalutati, perché siamo sempre riusciti a fare delle cose importanti, a stare lì a lottare, con gente che ha un altro tipo di potenziale”.

(conferenza stampa alla vigilia di Sassuolo-Roma, 2 dicembre)

”Voglio ringraziare la Proprietà e Tiago Pinto che nelle ultime 24 ore mi hanno offerto sostegno e quindi stabilità emotiva, di cui si ha bisogno per svolgere bene questo lavoro. Mi hanno dato fiducia”.

(conferenza stampa dopo Sassuolo-Roma, 3 dicembre)

Mourinho nell’ultimo mese, a differenza dei due anni precedenti, ha fatto capire come ci siano contatti continui con i Friedkin, ha teso la mano allontanando le voci di mercato – ‘Un giorno andrò in Arabia Saudita. Ma quando dico ‘un giorno’ non intendo domani o dopodomani” – e non ha mancato occasione per dichiarare amore verso i romanisti. Tanti indizi che diventano una prova dopo le parole di Tiago Pinto che, a nome del club, difende il proprio allenatore e fa capire come, in questo momento, presidente, gm e allenatore stanno remando nella stessa direzione per raggiungere gli obiettivi prefissati a inizio stagione.

”Di solito la gente vicino a me sa tutto quello che io penso. Non risparmio le parole, le critiche e gli elogi. Nel lavoro sono un libro aperto, Tutti sanno quando sono felice e quando non lo sono”. Adesso è chiaro come Mourinho sia soddisfatto della Roma e attenda solamente la mossa definitiva dei Friedkin per continuare insieme un percorso iniziato il 4 maggio 2021. ”José a vita” recitava uno striscione fuori Trigoria a nome dei tifosi che, al termine del match contro l’Udinese, hanno intonato un coro per lo Special One che ha apprezzato la loro dimostrazione d’amore come ammesso dallo stesso su Instagram.

Tifosi, allenatore, general manager e presidente tutti uniti per tornare in Champions League.

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