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Infortunio Azmoun: domani il ritorno a Roma per ripetere gli esami strumentali

Sardar Azmoun, durante Iran-Turkmenistan, è stato costretto a uscire dal campo a causa dello stiramento del tendine del ginocchio sinistro. Questo il referto dei primi esami strumentali. Una stangata per la Roma che dovrebbe perdere il centravanti iraniano per circa un mese. Azmoun è rimasto alcuni giorni in ritiro con la propria nazionale ma domani è atteso a Trigoria per svolgere ulteriori accertamenti.

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Azmoun: ”Il mio infortunio è grave devo fare una risonanza magnetica”

Sardar Azmoun, dopo il problema fisico accusato durante Iran-Turkmenistan, ha svelato le sue sensazioni al sito varzesh3.com. Di seguito le parole dell’attaccante romanista.

Il mio infortunio è grave, devo fare una risonanza magnetica, ma sono sicuro che ho uno strappo al tendine del ginocchio”.

L’attaccante iraniano, nelle prossime ore, svolgerà degli esami strumentali a Roma per definire l’entità dell’infortunio.

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Azmoun rischia circa un mese di stop: l’esito degli esami

Sardar Azmoun rischia un mese di stop. Ieri il centravanti della Roma, durante Iran-Turkmenistan ha accusato un problema muscolare. Come riporta il Corriere dello Sport, secondo lo staff medico della federazione iraniana, Azmoun ha riportato uno stiramento del tendine del ginocchio sinistro. La diagnosi dovrà essere confermata anche dai medici della Roma che nelle prossime ore effettueranno degli accertamenti.

De Rossi, quindi, perderà l’attaccante iraniano sicuramente per il Lecce, la Lazio e l’andata con il Milan: il tecnico spera che possa recuperare in anticipo rispetto al mese previsto, per evitare di perdersi anche il ritorno contro il rossoneri e la delicata sfida contro il Bologna.

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Iran-Turkmenistan, si ferma Azmoun: infortunio muscolare per l’attaccante romanista

Durante Iran-Turkmenistan, match valido per la terza giornata delle qualificazioni al Mondiale del 2026, Sardar Azmoun al minuto 13 ha messo a segno la rete del momentaneo 2-0. Dopo la gioia, però, è arrivata la brutta notizia. L’attaccante iraniano, infatti, al 45′ è uscito dal campo per un problema muscolare. L’entità dell’infortunio sarà valutata nelle prossime ore.

Ah le coup dur pour Sardar Azmoun qui s’est blessé et qui demande le changement juste avant la pause. pic.twitter.com/P1x5bxGxKf— 🇮🇷 Foot Iranien 🇫🇷 (@FootIranien) March 21, 2024

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Rassegna stampa

Paredes torna in regia, Lukaku: oggi la verità. Azmoun in caso di forfait

Tenuto a riposo giovedì a Brighton, domani Paredes tornerà regolarmente in cabina di regia per prendere per mano la Roma. Come riporta La Gazzetta dello Sport, torneranno dal via anche Dybala, El Shaarawy e Angelino, mentre il grande dubbio è legato a Romelu Lukaku.

Il centravanti belga, alle prese con un problema all’anca, ieri ha fatto solo un po’ di palestra, ma l’allenamento decisivo sarà quello di oggi, quando si capirà se potrà esserci o meno. L’impressione è positiva, ma se alla fine il belga dovesse alzare bandiera bianca al suo posto giocherebbe Azmoun.

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Roma-Sassuolo, Lukaku non recupera: si scalda Azmoun

Romelu Lukaku dovrebbe saltare anche la gara contro il Sassuolo. Come riporta Sky Sport, il centravanti belga, non convocato con il Brighton, a causa del problema all’anca non prenderà parte neanche alla prossima gara di Serie A in programma domenica alle 18 all’Olimpico. Si scalda Azmoun.

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Interviste

Azmoun: ”De Rossi scelta giusta, mi piace il feeling che ha creato. Tifosi incredibili”

Azmoun ha parlato ai microfoni del club. Di seguito le dichiarazioni dell’attaccante iraniano.


Nel gruppo è inserito come se fosse a Roma da sempre. E il sorriso sul suo volto non manca mai. Nemmeno quando si presenta per fare questa intervista, ancora provato “da un allenamento bello e lungo. Iniziamo quest’intervista?”. Eccoci.

Stanco?

“Un po’, mi vedete, sono ancora in pantaloncini, ho finito da poco l’allenamento. Ma sono contento di questo momento, stiamo andando bene”.

Sembri sempre più inserito nel gruppo, scherzi sempre con tutti, anche via social dimostrate questa coesione.

“Sì, mi sento bene, a mio agio. Ho un buon rapporto con tutti. In questo spogliatoio ci sono campioni del mondo, top player a livello internazionale, eppure nessuno si dà arie particolari. È facile andare d’accordo con questi compagni”.

Il capitano, Lorenzo Pellegrini, quanto ti ha aiutato all’inizio nel tuo inserimento?

“Molto. Lui è un bravo ragazzo, che dà una mano sempre a tutti. Lorenzo è un bravo capitano, oltre che essere un calciatore molto forte sul terreno di gioco”.

Con il Torino sei partito titolare per la prima volta allo stadio Olimpico. Che sensazioni hai provato?

“Eh… Mi sono chiesto che lavoro facessero tutte quelle persone che erano lì allo stadio di lunedì alle 18.30. Ma l’orario alla fine era un dettaglio. Se avessimo giocato alle 8 di mattina, ci sarebbero stati gli stessi tifosi…

Scherzi a parte, questa gente qui è incredibile. Hanno sempre riempito lo stadio, in ogni partita, contro qualsiasi avversario. Torino o Inter, non cambia mai nulla. Non ci lasciano mai soli. Possiamo solo ringraziarli e augurarci che non smettano mai, per noi loro sono fondamentali”.

Cosa ti aveva chiesto il tecnico, Daniele De Rossi, prima della gara con i granata? A fine partita ha elogiato la tua prestazione.

“Quando analizziamo la partita con il match analyst il mister dà alcune consegne dal punto di vista tattico. Sta a noi recepirle e metterle in pratica durante la partita. In questa occasione è andata bene, abbiamo vinto e conquistato i tre punti”.

A proposito di match analyst, il campionato italiano è uno dei più evoluti dal punto di vista tattico. Tu hai giocato in Russia, in Bundesliga e in Serie A. Quali differenze hai trovato tra le diverse leghe?

“Soprattutto Serie A e Bundesliga sono due campionati top, molto competitivi. Ci possono essere differenze sulla fisicità e la velocità, motivo per cui ci sono giocatori che possono rendere bene in un contesto e meno bene in un altro. Ma parliamo di livelli top!”.

In Germania, al Bayer Leverkusen, hai mai avuto modo di incrociare e confrontarti con Rudi Voeller? Un attaccante leggendario della Roma e l’idolo di De Rossi da bambino.

“Sì, l’ho visto qualche volta. È una bravissima persona e un ottimo dirigente di calcio. E ovviamente so che in passato è stato un calciatore molto importante, anche campione del mondo nel 1990 con la Germania”.

Hai dichiarato che da piccolo vedevi le partite della Roma in Iran. A parte Totti e De Rossi, quali erano i tuoi calciatori preferiti?

“Hai detto bene, a parte Totti e De Rossi. Che pure mia madre li conosce e sa che sono stati delle leggende autentiche per questo Club. A me piaceva molto Mirko Vucinic”.

Un attaccante abbastanza simile a te, veloce e tecnico.

“Mmm, lui era più forte…”.

Se ne può parlare. Qualche altro?

“Sono sempre stato attratto dagli attaccanti, dato che io gioco in attacco. Ovviamente, Dzeko e Batistuta – in due momenti storici diversi – li guardavo con enorme ammirazione”.

Ed essere allenato da De Rossi, appunto una leggenda di questa Società come hai detto, che sensazione ti dà?

“La cosa che sorprende di più di De Rossi è che vederlo da fuori, da calciatore, sembrava un vero combattente, che in campo non si risparmiava mai, con grinta.

Vederlo tutti i giorni, con i suoi modi gentili, con quel cuore gentile, è bellissimo ed è altrettanto bello averlo come allenatore. È stata la scelta giusta. E, se posso aggiungere, mi piace questo feelling in generale che si è creato”.

Ovvero?

“Questo senso di unione. La proprietà, Lina (Souloukou, ndr), i nostri dirigenti, sono sempre vicini alla squadra. È un qualcosa che ci aiuta fa sì che sia più facile raggiungere i risultati che stiamo ottenendo ora”.

Per esempio, abbiamo visto anche Ryan Friedkin scendere dal pullman all’Olimpico prima della gara con il Feyenoord.

“Sì, vero, e non solo quella volta, anche in altre come ad esempio con il Torino. È una cosa bella, ripeto. Vogliamo continuare su questa strada, con questo clima. C’è ancora tanto lavoro da fare, in campionato come in Europa League. Un passo alla volta, però. Monza-Roma, sabato. Quello abbiamo preparato in allenamento e a questo stiamo pensando ora”.

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Roma-Inter: Azmoun è tornato a Trigoria e sarà disponibile

De Rossi potrà affidarsi a Sardar Azmoun. Come riporta Sky Sport, infatti, l’attaccante iraniano, eliminato in semifinale dalla Coppa d’Asia, oggi si è presentato a Trigoria e sarà disponibile per la sfida di domani contro l’Inter. La Roma, quindi, si presenterà quasi con la rosa al completo. Gli unici assenti saranno Ndicka e Abraham.

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Roma-Inter: torna Azmoun. Smalling verso la convocazione

Sabato alle ore 18, la Roma ospiterà allo Stadio Olimpico l’Inter di Simone Inzaghi. Come riporta Sky Sport, De Rossi potrà affidarsi su Azmoun, eliminato dalla Coppa d’Asia. Il tecnico giallorosso probabilmente convocherà anche Chris Smalling. Il difensore inglese, assente dal 1° settembre per infortunio, dovrebbe tornare a disposizione.

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Lista UEFA: ok Azmoun Angeliño e Baldanzi. Out Kristensen e Huijsen

La Roma, a differenza della lista UEFA per l’Europa League presentata in estate, ha inserito Azmoun, Angeliño e Baldanzi. Fuori Kumbulla e Belotti, ceduti a Sassuolo e Fiorentina. Kristensen è rimasto fuori insieme al nuovo innesto Huijsen.

La società giallorossa grazie ai rapporti diretti di Dan Friedkin con Uefa ed Eca, all’interno dei paletti del Fairplay finanziario, ha ottenuto un margine di manovra di 12 milioni tra i valori dei giocatori presenti nella lista estiva e in quella attuale. Una volta chiaro che Baldanzi, quindi, tecnicamente poteva essere inserito, è stato De Rossi a fare le sue scelte.