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Nainggolan: ”De Rossi? Scelta giusta. La Roma deve tornare in Champions”

Radja Nainggolan ha parlato a Sportmediaset tramite una diretta Instagram in cui ha affrontato diversi temi tra cui l’esonero di Mourinho e l’arrivo di De Rossi. Di seguito le dichiarazioni dell’ex centrocampista della Roma.

De Rossi?
“Credo che questo sia stato un destino che è arrivato un po’ prima di quello che pensavo. In campo era già un allenatore, poi l’ho vissuto alla Spal e le sue type=’text/javascript’ idee sono buone. Vuole proporre un bel calcio. Gli voglio bene e sono contento per lui. Una piazza come Roma deve stare in palcoscenici più importanti. Spero possa risalire tra le prime quattro”.

L’esonero di Mourinho?
“Non so se ci fossero problemi con Mourinho. Lui è un grande allenatore per quello che ha vinto nel passato. Io mi ricordo la mia Roma che dominava tante partite. Oggi dire che la Roma dominava le partite con lui non sarebbe vero. Hanno fatto un cambio e hanno scelto un allenatore che conosce bene la piazza. Mourinho ha vinto e ha fatto bene a Roma. È una scelta giusta quella di De Rossi. L’importante è che si qualifichi tra le prime 4, una città come Roma che non sta in Champions da 5-6 anni è una mancanza”.

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Esclusiva Retesport – Nainggolan: ”Tornerei di corsa alla Roma. Lukaku? Vuole vincere, se ha bisogno di qualcosa può contare su di me”

Radja Nainggolan, ex centrocampista della Roma e compagno di squadra nel Belgio di Lukaku, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Retesport per commentare l’arrivo in giallorosso del carrarmato di Anversa. Di seguito le sue parole.

Com’è possibile che sia ancora svincolato?

È un questione economica e di età: sono in attesa vediamo.

C’è qualcosa con il Frosinone? C’è stata una chiacchierata ma non si è fatto niente, sono sereno e aspetto qualcosa di interessante.

Sei ancora un calciatore da Serie A…

Sì, sono convinto di poter dare ancora tanto, per cui, ora non c’è motivo di pensare ad altro.

Te lo saresti mai immaginato di vedere Lukaku alla Roma? Non ci avrei mai pensato. Su Romelu sono state dette tante cose ma la verità non la sappiamo, il problema dell’Italia è che si parla molto anche quando non ci sono delle basi. Lukaku, se si sente amato, è uno che può dare tanto.

Può essere la stagione della svolta per la Roma? I giallorossi 2 anni fa hanno vinto una Conference, l’anno scorso sono arrivati in finale di Europa League, credo che più giocatori di livello prendi e più riesci ad essere competitivo in diversi tornei. Una piazza come quella di Roma merita di giocare la Champions League.

Lukaku è più forte di Dzeko? Lukaku è più potente ed è un calciatore di maggiore profondità. Romelu lo conosco da quando era piccolo, si è allenato per migliorare il tiro, infatti, a lui basta sapere la posizione del campo per sapere dove deve calciare. Dzeko è un giocatore più tecnico ed è di maggiore riferimento per la squadra.

C’è chi dice che Lukaku sia in sovrappeso…

Lui si allena anche in vacanza. Un calciatore che sa che deve andare alla Roma è consapevole di come deve arrivare. Poi è normale che non sarà al 100% ma è un calciatore che cura il corpo, per cui, credo che dopo 2-3 partite entrerà in piena forma.

Cosa è successo contro il Liverpool ad Anfield?

A Liverpool le abbiamo prese poi all’Olimpico le abbiamo date. In aggiunta, ci sono stati degli episodi che con il Var avrebbero potuto cambiare le sorti della semifinale. È stata comunque un’esperienza straordinaria. Contro il Barcellona abbiamo giocato con il 3-4-3, per cui, con il Liverpool ad Anfield siamo scesi in campo con la stessa formazione ma lì è stato difficile. All’Olimpico abbiamo cambiato qualcosa a livello tattico e la differenza si è vista.

Il centrocampo della Roma è completo o gli manca qualcosa? Renato Sanches è forte, però, ha avuto molti infortuni: bisogna capire come sta fisicamente. L’ex PSG mi piace molto è l’unico calciatore esplosivo. Aouar ha caratteristiche diverse, come ogni altro calciatore del reparto, per cui, la Roma ha un centrocampo competitivo.

Lukaku ti ha chiamato? Sì, gli ho detto che se ha bisogno di qualcosa ci sono per tutto dato che conosco l’ambiente. Ci dovremmo sentire anche oggi.

Lo verrai a trovare? Sì, sono stato a Roma fino a 5 giorni fa.

Il reparto offensivo dell’attuale Roma, sulla carta, è superiore a quella della stagione 2016-17 in cui sei stato protagonista?

Secondo me no, c’erano Salah, Dzeko, El Shaarawy, Perotti e poi spesso cambiavano molti calciatori. La nostra squadra era forte dominavamo quasi tutte le partite mentre ora non vedo una Roma dominante.

Ci racconti Lukaku dal punto di vista umano: la mentalità, il ruolo nello spogliatoio

Lukaku ha una mentalità importante: gli piace vincere, è un calciatore vuole alzare i trofei. Fuori dal campo Romelu è tranquillo, gli piace stare con la famiglia e spesso sta con la madre che conosco bene.

Perché Nainggolan è ancora così amato? Ho dato tanto e ho ricevuto altrettanto. La mia mentalità per la città di Roma era perfetta più mi davano e più restituivo tutto in campo.

Garcia potrà fare bene al Napoli? Rudi è un allenatore con una visione di calcio interessante ma ripetere quello che ha fatto Spalletti è difficile. Il Napoli è partito molto bene ma non sarà semplice replicare quello che è stato fatto l’anno scorso.

Perché Martinez non ti convocava? Da quando è arrivato, è finita la mia carriera in Nazionale. Io vivo la vita in maniera normale: il calcio per me è un divertimento poi fuori dal contesto lavorativo esco e mi faccio una bevuta con gli amici.

Nainggolan ha concluso con un desiderio: ”Tornei di corsa alla Roma”.

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APPROFONDIMENTI

Dalla stagione 2000-2001 più ombre che luci nel mercato invernale: da Xavier a Nainggolan

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – Tra pochi giorni verrà ufficializzato l’inizio della sessione invernale di calciomercato. La Roma ha già acquistato un calciatore a parametro zero: Ola Solbakken. La società giallorossa proverà a fare anche altre operazioni ma sarà complicato impreziosire la rosa con calciatori di qualità che possano spostare gli equilibri. Pinto vorrebbe chiudere l’operazione Frattesi con il Sassuolo ma non sarà semplice.

La sessione invernale di calciomercato è indispensabile per raggiungere la Champions League? Sarà un mercato incisivo? Dalla stagione 2000-2001, la Roma poche volte è riuscita a cambiare volto grazie ai calciatori arrivati a gennaio.

Dal 2000-2001 alla stagione 2009-2010: tante meteore e qualche raggio di sole

La Roma raramente ha trovato fortuna attingendo al mercato invernale. La società giallorossa, infatti, in diverse occasioni ha rinunciato ad acquistare dei calciatori nella cosiddetta sessione di riparazione (dal 2000-2001, 7 volte su 23). Dall’anno dello scudetto romanista sino alla stagione 2009-2010, sono arrivate diverse meteore che non hanno lasciato il segno nella Capitale. In mezzo a loro, però, c’è stato anche qualche raggio di sole che ha scaldato il cuore dei tifosi giallorossi.

2002-2003: Amantino Mancini, Dacourt e Massimo Marazzina

2004-2005: Felipe Spellmeier e Abel Xavier

2006-2007: Christian Wilhelmsson e Francesco Tavano

2008-2009: Marco Motta e Souleymane Diamoutene

2009-2010: Luca Toni

In questa lista di calciatori pochi vengono ricordati con particolare affetto per le gesta in campo. Tra questi sicuramente c’è Amantino Mancini. L’ala brasiliana realizzò dei gol straordinari come il colpo di tacco contro la Lazio e la rete pazzesca in Champions League in casa del Lione. Un altro calciatore che ha fatto sognare la tifoseria giallorossa è stato Luca Toni. L’ex Verona, infatti, segnò, sotto la Curva Sud, il gol decisivo per la vittoria contro l’Inter di Josè Mourinho nello scontro diretto per lo scudetto. L’esperienza in giallorosso di Toni, però, si concluse a giugno. In conclusione c’è Olivier Dacourt. Il centrocampista francese, infatti, progressivamente riuscì ad imporsi nella Capitale e, dal 2003 al 2006, collezionò 122 presenze impreziosite da 2 gol e 5 assist.

Da Marazzina a Diamoutene, invece, sono diverse le meteore passate nella Capitale durante la sessione invernale di calciomercato. Tra queste emerge Abel Xavier. Il difensore classe 72 disputò 4 gare con la maglia giallorossa e viene ricordato più per le sue acconciature stravaganti che per le sue gesta in campo. Marazzina (7), Felipe Spellmeier (0), Xavier (4), Wilhelmsson (25), Tavano (16), Motta (42) e Diamoutene (6), in tutte le competizioni, hanno disputato 100 gare con la Roma.

Il mercato invernale dalla stagione 2010-2011 sino ad oggi

La Roma nelle sessioni invernali di calciomercato, dalla stagione 2010-2011, ha acquistato 22 calciatori. In questa lista emergono pochi profili che si sono contraddistinti per le loro giocate in campo: su tutti, Nainggolan, El Shaarawy, Perotti e Ibanez. La lista di meteore, invece, è molto lunga: si passa da Nico Lopez a Maitland Niles.

2011-2012: Nico Lopez e Marquinho

2012-2013: Torosidis

2013-2014: Nainggolan, Bastos e Toloi

2014-2015: Doumbia, Ibarbo e Spolli

2015-2016: El Shaarawy, Perotti e Zukanovic

2016-2017: Grenier

2017-2018: Jonathan Silva

2018-2019: Carles Perez, Villar e Ibanez

2020-2021: Reynolds ed El Shaarawy

2021-2022: Sergio Oliveira e Maitland Niles

2022-2023: Solbakken

Le finestre di mercato più decisive: da Nainggolan ad El Shaarawy

Tra le 10 sessioni di calciomercato effettuate dalla stagione 2010-2011, (esclusa quella corrente) solo 2 o 3 si sono rivelate incisive ai fini del raggiungimento degli obiettivi stagionali.

Nel 2013-2014, ad esempio, Nainggolan si rivelò un acquisto prezioso poiché sopperì all’infortunio di Strootman (9 marzo, lesione al legamento crociato). Nelle stagioni successive il Ninja grazie al suo modo di giocare caratterizzato da corsa, aggressività, recuperi, gol e assist è entrato nel cuore dei tifosi romanisti. Nainggolan ha collezionato 203 presenze arricchite da 33 gol e 28 assist.

Successivamente, il mercato invernale effettuato nella stagione 2015-2016, si rivelò molto importante. In quella finestra di mercato, infatti, Perotti ed El Shaarawy diedero un contributo significativo alla squadra giallorossa: 11 gol e giocate decisive.

Infine, tra le sessioni invernali che sono risultate importanti ai fini del raggiungimento degli obiettivi stagionali, si può inserire il precedente mercato di riparazione. L’arrivo di Sergio Oliveira, infatti, si rivelò significativo soprattutto nella finale di Conference League contro il Feyenoord. Il classe 92 sopperì all’infortunio di Mkhitaryan e, in virtù della sua esperienza internazionale, riuscì a dare equilibrio e qualità al centrocampo giallorosso in una delle partite più importanti della storia recente della Roma.

La sessione invernale del 2015-2016: una sciagura calcistica

Le altre 7 finestre di mercato invernale effettuate dalla stagione 2010-2011, invece, si sono rivelate inutili poiché i calciatori sbarcati nella Capitale non sono riusciti a dare un contributo immediato alla squadra. La lista di meteore è lunghissima. Il mercato di riparazione effettuato nella stagione 2015-2016 è stato il peggiore: Doumbia, Ibarbo e Spolli. Tra prestazioni disastrose ed errori grossolani i calciatori arrivati in quella finestra mercato furono una sciagura calcistica. Doumbia siglò 2 reti in 14 gare, Ibarbo giocò 11 partite mentre Spolli disputò solo un match in cui procurò un calcio di rigore al Palermo.

Ola Solbakken si rivelerà una meteora o si aggiungerà alla lista di calciatori decisivi? Il mercato invernale sarà importante ai fini del raggiungimento degli obiettivi stagionali? I prossimi mesi ci daranno delle risposte.

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Anversa, Nainggolan fuma in panchina e viene sospeso: ”Ho sbagliato, ma la decisione è troppo pesante”

Nuova disavventura per Nainggolan. Il centrocampista belga, infatti, dopo essere stato arrestato perché guidava senza essere in possesso di una patente valida, è stato sospeso dall’Anversa a tempo indeterminato. La società belga ha preso questa decisione perché il Ninja stava fumando una sigaretta elettronica in panchina. Il tutto prima della partita persa 3-0 contro lo Standard Liegi. L’ex centrocampista della Roma si è scusato anche se non condivide in pieno la scelta della società: “Sono molto dispiaciuto per quello che ho fatto. Mi rendo conto che è completamente sbagliato, ma in quel momento non ci ho proprio pensato. Il club ha preso una decisione che io posso solo accettare, anche se penso sia un po’ troppo pesante. Cercherò comunque di dare il mio contributo in un modo o nell’altro“.