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Roma-Atalanta, le probabili formazioni dei quotidiani

IL TEMPO

Szczesny; Rudiger, Manolas, Fazio, Mario Rui; Strootman, Paredes; El Shaarawy, Nainggolan, Salah; Dzeko.

IL MESSAGGERO

Szczesny; Rudiger, Manolas, Fazio, Juan Jesus; Strootman, De Rossi; Perotti, Nainggolan, Salah; Dzeko.

LA REPUBBLICA

Szczesny; Rudiger, Manolas, Fazio, Mario Rui; Strootman, Paredes; Perotti, Nainggolan, Salah; Dzeko.

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Szczesny; Rudiger, Manolas, Fazio, Juan Jesus; Strootman, De Rossi; Salah, Nainggolan, El Shaarawy; Dzeko.

CORRIERE DELLO SPORT

Szczesny; Rudiger, Manolas, Fazio, Mario Rui; Strootman, Paredes, Nainggolan; Salah, Perotti; Dzeko.

CORRIERE DELLA SERA

Szczesny; Rudiger, Manolas, Fazio, Juan Jesus; Strootman, De Rossi; Salah, Nainggolan, El Shaarawy; Dzeko.

IL GIORNALE

Szczesny; Rudiger, Manolas, Fazio, Mario Rui; Strootman, De Rossi; Salah, Nainggolan, El Shaarawy; Dzeko.

LA STAMPA

Szczesny; Rudiger, Manolas, Fazio, Mario Rui; Strootman, Paredes; Salah, Nainggolan, Perotti; Dzeko.

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Roma-Lazio 3-2, le pagelle dei quotidiani

IL TEMPO

Alisson 6; Rudiger 6.5, Manolas 5.5, Juan Jesus 6.5, Emerson Palmieri 5.5; Paredes 5, Strootman 5.5; Salah 6, Nainggolan 5, El Shaarawy 6.5; Dzeko 5. Subentrati: Bruno Peres 5, Perotti SV, Totti SV. Allenatore: Spalletti 5.5.

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Alisson 6; Rudiger 5, Manolas 5.5, Juan Jesus 6, Emerson Palmieri 6; Paredes 5, Strootman 5.5; Salah 6.5, Nainggolan 5.5, El Shaarawy 6.5; Dzeko 5. Subentrati: Bruno Peres 5, Perotti 6, Totti SV. Allenatore: Spalletti 5.5.

IL MESSAGGERO 

Alisson 6; Rudiger 5, Manolas 4, Juan Jesus 5.5, Emerson Palmieri 5; Paredes 5, Strootman 5.5; Salah 5.5, Nainggolan 5, El Shaarawy 6; Dzeko 4. Subentrati: Bruno Peres 4.5, Perotti SV, Totti SV. Allenatore: Spalletti 4.

LA REPUBBLICA

Alisson 6; Rudiger 5.5, Manolas 4, Juan Jesus 5.5, Emerson Palmieri 5.5; Paredes 5.5, Strootman 6; Salah 6, Nainggolan 5, El Shaarawy 6; Dzeko 5. Subentrati: Bruno Peres 5.5, Perotti SV, Totti SV. Allenatore: Spalletti 5.5.

LEGGO 

Alisson 6; Rudiger 5.5, Manolas 5, Juan Jesus 5.5, Emerson Palmieri 5; Paredes 4.5, Strootman 5.5; Salah 5.5, Nainggolan 5.5, El Shaarawy 6.5; Dzeko 4.5. Subentrati: Bruno Peres 5, Perotti SV, Totti SV. Allenatore: Spalletti 4.5.

CORRIERE DELLA SERA

Alisson 6; Rudiger 5, Manolas 5, Juan Jesus 6, Emerson Palmieri 5; Paredes 4.5, Strootman 5; Salah 6.5, Nainggolan 5, El Shaarawy 6.5; Dzeko 5. Subentrati: Bruno Peres 5, Perotti SV, Totti SV. Allenatore: Spalletti 5.

CORRIERE DELLO SPORT

Alisson 6; Rudiger 6, Manolas 4.5, Juan Jesus 6, Emerson Palmieri 5.5; Paredes 4.5, Strootman 5.5; Salah 5.5, Nainggolan 5, El Shaarawy 6.5; Dzeko 5. Subentrati: Bruno Peres 5, Perotti SV, Totti SV. Allenatore: Spalletti 3.

LA STAMPA

Alisson 6; Rudiger 5.5, Manolas 5, Juan Jesus 6, Emerson Palmieri 5.5; Paredes 5, Strootman 6; Salah 6.5, Nainggolan 5, El Shaarawy 6.5; Dzeko 5. Subentrati: Bruno Peres 5.5, Perotti 5.5, Totti SV. Allenatore: Spalletti 5.

IL GIORNALE 

Alisson 6; Rudiger 6.5, Manolas 5.5, Juan Jesus 6, Emerson Palmieri 5.5; Paredes 5, Strootman 5; Salah 6.5, Nainggolan 5.5, El Shaarawy 6; Dzeko 4.5. Subentrati: Bruno Peres 5, Perotti 5.5, Totti SV. Allenatore: Spalletti 5.5.

TUTTOSPORT

Alisson 6; Rudiger 6, Manolas 4, Juan Jesus 6, Emerson Palmieri 5.5; Paredes 5, Strootman 5; Salah 6.5, Nainggolan 5, El Shaarawy 6.5; Dzeko 5. Subentrati: Bruno Peres 6, Perotti SV, Totti SV. Allenatore: Spalletti 5.

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LA RASSEGNA STAMPA – Roma-Spalletti, l’ora della verità. Dzeko, multa e pace. Inizia l’era Monchi

Di seguito la rassegna stampa dei principali quotidiani sportivi nazionali:

ROMA-SPALLETTI, L'ORA DELLA VERITA' – Il concetto base è sempre lo stesso, scrive Il Tempo (A. Serafini), soltanto la strategia di comunicazione sembra essere cambiata. Ancora una volta. La nebulosa che continua a coprire il futuro di Luciano Spalletti si arricchisce però di un nuovo indizio, quello che il tecnico romanista fornisce in modo chiaro dopo la vittoria di Pescara: «Il secondo posto sarebbe un risultato eccezionale e per risultati come questi si inverte facilmente il pensiero futuro». Abbandonata quindi la corsa allo strapotere della Juventus, rimane la delusione degli insuccessi nelle coppe e la possibilità, non del tutto svanita, di un nuovo cambio di rotta.

EDIN, MULTA E PACE – Multa e caso subito chiuso. La Roma si affretta a far rientrare la questione Dzeko, ridimensionando quanto accaduto a Pescara, nonostante la reazione plateale del bosnico abbia messo in imbarazzo Spalletti davanti a spettatori e telecamere. «Fai ancora il furbo» il labiale del bosniaco incriminato al momento del cambio: voleva restare in campo per incrementare il suo personale bottino di gol stagionali, in una gara ormai avviata alla completa discesa. Poi subito sotto la doccia, senza neanche passare dalla panchina, con uno sguardo che da solo sprizzava nervosismo e rabbia. Nessuno strascico negli spogliatoi, però. «Ci siamo abbracciati e ora spero che Edin segni ed esulti contro la Lazio», sorride a denti stretti il tecnico giallorosso, disposto – scrive La Repubblica (F. Ferrazza) – a chiudere un occhio di fronte all’insubordinazione del ragazzo, perché Dzeko è solitamente educato e rispettoso, poco propenso a sceneggiate o cadute di stile. Pure troppo, visto che spesso gli viene imputato, anche dallo stesso mister, di essere poco cattivo e, in alcune occasioni, un po’ molle.

INIZIA L'ERA MONCHI – Il nuovo ds giallorosso Monchi ha preso ufficialmente possesso ieri del suo nuovo regno, passando quasi tutta la giornata nel centro sportivo in compagnia dei vertici italiani del club: Gandini, Baldissoni e Massara. Non è mancata la tappa ai canali ufficiali del club, riporta La Gazzetta dello Sport, per le cortesie di rito. «L’obiettivo è cercare di consolidare la Roma non soltanto ai vertici italiani, ma anche nella élite europea. Il mio primo traguardo è conoscere identità e filosofia della società, successivamente creare, con Massara, una direzione sportiva che sia il più professionale possibile. Ho molta voglia di costruire la migliore Roma possibile. È un club che si adatta perfettamente al mio modo di lavorare. Qui c’è grande potenziale. Pallotta mi ha trasmesso entusiasmo e ambizione. Siamo in sintonia».

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LA RASSEGNA STAMPA – I tormenti di De Rossi. Fatta per Kessie. De Gregori: “Totti il top, gli dedico ‘Volare'”

Giornata di vigilia per la Roma che domani alle 15 affronterà in casa l'Atalanta. Dubbi e incertezze sul futuro di Daniele De Rossi, mentre la Serie A 2017/2018 avrà il boxing day come nella Premier League inglese. Di seguito gli articoli dei principali quotidiani sportivi nazionali scelti dalla nostra redazione: 

I TORMENTI DI DE ROSSI – Un movimento innaturale. La caviglia (destra) che si gira. La smorfia di dolore. De Rossi è nuovamente ai box. Una tegola per Spalletti che domani dovrà rinunciare già ad Emerson, pronto a rientrare però nella trasferta di Pescara. Daniele invece ancora spera. Non ha alzato bandiera bianca anche se le possibilità di vederlo in campo non sono molte (pronto Paredes) … De Rossi aspetta, si legge da Il Tempo (S.Carina). Nonostante vicino a lui ci sia chi si sta prodigando per presentargli offerte sia dall'Italia che dall'estero, Daniele è stato chiaro. Fino a metà maggio aspetta la Roma. Consapevole in primis di essere in una posizione di forza, considerando la buona stagione disputata, e che il club in questo momento è appeso alla qualificazione diretta alla Champions per la programmazione futura («Comporta un significativo aumento degli introiti, di quasi un quarto», Baldissoni dixit), il nazionale azzurro non vuole mettere pressione. Anche perché più trascorrono i giorni e c'è chi lo fa per lui. Inevitabile infatti non parlarne a livello mediatico, tra tifosi. Ricapitolando: per ora non c'è una trattativa. 

E' FATTA PER KESSIE, ACCORDO DA 28 MILIONI – Secondo quanto riportato dal quotidiano sportivo nazionale Il Corriere dello Sport, la Roma avrebbe chiuso per l'acquisto del centrocampista dell'Atalanta Franck Kessie, prossimo avversario domani dei giallorossi all'Olimpico. Stando a quanto appreso, oltre all'accordo da tempo già formalizzato con il club orobico sulla base di 28 milioni complessivi più il prestito a Bergamo di uno fra Marchizza e Tumminello, la dirigenza romanista avrebbe anche convinto l'ivoriano ed il suo agente con un contratto quinquennale da 1,4 milioni annui a salire più bonus. Per completare il trasferimento mancherebbe a questo punto solo l'annuncio.

GIALLOROSSI PRIMI SE LE GARE DURASSERO SOLO 45 MINUTI – Una rimonta è stata giù compiuta racconta Leggo, ma nei primi tempi. E purtroppo per Spalletti non vale. Analizzando i risultati al 45’, infatti, ne esce una classifica più equilibrata e la Roma figura prima della classe con 62 punti, frutto di 18 vittorie, 8 pareggi e 5 sconfitte. Due punti più della Juve seconda a 60. Poi Napoli, Torino, Atalanta, Lazio, Udinese e Milan. L’Inter sarebbe decima, appena due punti sopra il Crotone che è la squadra che ne ha persi di più nei secondi 45’ (ben 18). In B andrebbero Genoa, Empoli e Pescara. Ma torniamo alla Roma che tra le 3 big è quella che ha il migliore sprint ma che è riuscita a “rimontare” meno nei secondi tempi: nove punti. La Juve ne ha riacciuffati 17, il Napoli 11. E anche in Europa League fermandoci al primo tempo avrebbero passato il turno contro il Lione (1-2 all’andata e 1-1 al ritorno) mentre 3 dei 4 gol subiti dal Porto tra andata e ritorno del preliminare di Champions sono arrivati nella ripresa. Troppa stanchezza per la rosa corta o calo mentale?

SENZA LA CHIOCCIA DE ROSSI – La distorsione alla caviglia destra, subita ieri mattina in allenamento, farà quasi sicuramente saltare, domani, Roma-Atalanta a Daniele De Rossi. Già pronto Leo Paredes, che avrà così un’altra occasione per metterci in luce. Per Luciano Spalletti, riporta l'edizione odierna de Il Corriere della Sera, è un inconveniente non da poco: il campo ha fin qui detto che il «vecchio» DDR è più performante del giovane Paredes. Il tempo del passaggio di consegne, insomma, non è ancora arrivato.De Rossi, insomma, è una specie di «chioccia» che permette a tutti di giocare più tranquilli.

DE GREGORI: "TOTTI IL TOP, GLI DEDICO 'VOLARE'" – Il celebre cantautore italiano e tifoso della Roma Francesco De Gregori ha rilasciato una lunga intervista ai taccuini del quotidiano sportivo La Gazzetta dello Sport, parlando fra le altre cose anche dell'attuale momento della squadra giallorossa. Questo uno stralcio delle sue parole.

E' vero che 'La Leva Calcistica della Classe '68' era dedicata ad Agostino Di Bartolomei?
"No, è falso"

La Roma ha sei punti di distanza dalla Juventus a sette giornate dal termine del campionato: nutre una speranza?
"La speranza c'è sempre, ma è meglio guardarsi le spalle dal Napoli, che è molto in palla, per evitare i preliminari di Champions. Il fatto è che questa Roma è forte, ma la Juve lo è di più, quest'anno è davvero incredibile"

Se la Roma fosse una canzone?
"Grazie Roma e Roma Roma di Antonello. E' difficilissimo scrivere l'inno per una squadra, lui è riuscito in due imprese meravigliose, sono due canzoni, intense, commuoventi, una fortuna averle composte"

Canta 'Un giocatore si vede dal coraggio, dall'altruismo e dalla fantasia…'. Chi è?
"Francesco Totti. E' immenso non soltanto in campo, ma anche fuori, apprezzo la sua autoironia"

Quale brano sceglierebbe per lui?
"Merita una grandissima canzone: 'Volare'"

Spalletti?
"Siamo amici, sarei contento se restasse. Ammiro la sua indipendenza intellettuale: in un mondo di 'forse' e di 'non so' lui parla chiaro"

Domani la Roma gioca contro l'Atalanta, la leva calcistica degli anni Novanta…
"L'assonanza con la mia canzone non mi porterà a fare il tifo per loro – ride – spero che per un giorno si sentano un po' più vecchi".

LA SERIE A RIPARTE IL 20 AGOSTO. SI GIOCA A NATALE E CAPODANNO – Rivoluzione e cattive abitudini. La Lega di serie A, riunita ieri a Milano, è ha approvato una svolta epocale attesa da anni e al tempo stesso ha confermato l’usanza di «tradire» gli allenatori della nazionale che chiedono più spazio all’inizio del campionato in anticipo. La clamorosa novità riguarda il campionato di serie A 2017/2018 che si adegua alla Premier League. È stato introdotto il «Boxing Day»: via la pausa natalizia, scrive Il Tempo, e tutti in campo sabato 23 e sabato 30 dicembre e di nuovo il 6 gennaio, il giorno della Befana. Solo dopo l’Epifania si terrà la sosta invernale, 15 giorni di stop fino al 21 gennaio quando i calciatori rimetteranno le scarpette per la seconda parte della stagione (in contemporanea a una fase calda del mercato di riparazione). La svolta fa felice i tifosi che chiedevano di non sospendere il campionato durante le vacanze di Natale avendo più tempo a disposizione per seguire, anche in trasferta, la squadra del cuore. Ma se loro finalmente hanno vintola battaglia, qualcuno ha perso. Il torneo inizierà regolarmente il 20 agosto, nessun anticipo al 13 come avevano chiesto il CT Giampiero Ventura e i suoi giocatori desiderosi di preparare al meglio la delicata e fondamentale partita con la Spagna il 2 settembre, valida per le qualificazioni ai prossimi Mondiali in Russia. Davvero una spiacevole consuetudine quella di non ascoltare il CT della Nazionale, prima gli stage fantasma di Prandelli e Conte e ora Ventura. Tutti elogiati per il lavoro e l’impegno e tutti lasciati soli nelle loro legittime richieste anche se il 13 agosto.

 

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La Roma non riparte, incubo completo. Spalletti: “Così non vinceremo mai”

LA RASSEGNA STAMPA – Le principali notizie dai quotidiani sportivi nazionali scelti dalla nostra redazione.

SPALLETTI: “DOBBIAMO PARLARCI” – Una settimana da incubo, che risveglia tutti i fantasmi del passato. La terza sconfitta consecutiva – scrive Il Tempo (A. Serafini) – incrina anche il percorso europeo, un’ancora che avrebbe potuto fornire nuovo ossigeno ad una squadra stanca e demoralizzata. Questione di maturità, quella che la Roma non riesce proprio a meritarsi. Spalletti a fine gara, non fa niente per nasconderlo: “Dobbiamo parlarci in maniera chiara, si devono mettere a posto delle cose e chiarirne delle altre. Certo che possiamo ribaltare il risultato nel ritorno, ma se vogliamo farlo allora c’è da modificare qualcosa. Così non basta”.

LA ROMA NON RIPARTE – Tre indizi fanno una prova, si dice nei libri gialli, e quella di Lione è la terza sconfitta consecutiva per la Roma, dopo quelle contro Lazio (Coppa Italia) e Napoli (campionato). Un crollo verticale certificato – scrive Il Corriere della Sera (L. Valdiserri) – da 8 gol subiti nelle tre gare, con i 4 di ieri sera che sono il record negativo stagionale. Le rimonte difficili da effettuare, adesso, sono due: serve un 2-0 giovedì prossimo, contro i francesi, per passare il turno; serve un 2-0 il 5 aprile per andare ai supplementari contro la Lazio, oppure una vittoria con tre gol di scarto.

INCUBO ROMA – Si può buttare una stagione in otto giorni? Si può eccome. La Roma – scrive Il Tempo (T. Carmellini) – lo ha fatto ieri sera con il clamoroso ko a Lione nell’andata degli ottavi di finale di Europa League. Prima il ko nel derby contro la Lazio che ha compromesso seriamente la possibilità di andare in finale. Poi il fragoroso crack, sempre all’Olimpico, contro il Napoli che ha chiuso definitivamente il discorso scudetto e riportato sotto in maniera preoccupante la squadra di Sarri per la corsa al secondo posto: ancora per quest’anno unico buono per andare in Champions senza passare per le forche caudine dei preliminari.

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LA RASSEGNA STAMPA – La Roma blinda la Champions. Spalletti: “Dzeko doveva riposare”

 

CHAMPIONS BILNDATA – Una passeggiata di lunedì, quasi un allenamento in vista delle tre partite che decideranno la qualificazione diretta in Champions League, almeno secondo Il Tempo (A.Austini). Intanto la Roma ha fatto il suo a Pescara, davanti al nuovo ds Monchi seduto in tribuna: poker servito che allontana il Napoli a quattro punti di distanza e condanna Zeman a una retrocessione in serie B con cinque turni d’anticipo che di certo non si può imputare a lui.

Le scelte tattiche di ieri sì, tipiche del suo credo "dogmatico", con praterie difensive lasciate a disposizione dei velocisti di Spalletti che potevano segnarne una decina ma ci hanno messo 43 minuti a imbucare il primo. Una gara senza storia, come tante altre di un campionato troppo squilibrato e già deciso per quasi tutte le squadre. Lo scudetto lo vincerà la Juventus, va solo capito quando, mentre la corsa al secondo posto è ancora viva e nel giro di due giorni la Roma si è ripresa la posizione di favorita. La missione, però, non è compiuta e andrà portata a casa nelle prossime, durissime tre partite. Quanto piacerebbe a Spalletti giocarne altre come ieri, dove l’unico problema è non farsi prendere dalla frenesia con tutto quello spazio davanti in cui gettarsi. 

RISPETTARE LE SCELTE –  Radja Nainggolan ritorna leader, anche per come liquida il caso Dzeko. "Capisco, voleva fare gol, ma le decisioni vanno accettate». Torna leader e in forma proprio in occasione del derby: quelli di Coppa Italia non gli sono andati giù pure per via del pronostico sbagliato del “vinciamo sia l’andata sia il ritorno". Come riporta Il Messaggero (A. Angeloni) il Ninja è pronto, carico anche per essere andato in doppia cifra in campionato con dieci gol, almassimo era arrivato a sei. "Alla fine ne abbiamo perso solo uno di derby, quello più pesante, ma è sempre una partita particolare. E’ alla nostra portata, loro sono una squadra forte che sta facendo bene, noi idem, sarà una partita tosta e tirata". Non come l’ultima con il Pescara. "Nel primo tempo potevamo stare avanti di tanto, abbiamo sbagliato molte occasioni da gol, poi abbiamo cercato di gestire". L’obiettivo, più alla portata, resta il secondo posto, al di là della soddisfazione di vincere il derby. "Bisogna pensare gara dopo gara, ora giochiamo una volta a settimana e siamo pronti".

MONCHI A PESCARA – Nella sua prima partita da direttore sportivo della Roma, Monchi ha assistito ad una vittoria importante per i giallorossi, che tornano a più 4 sul Napoli. Come racconta la Gazzetta dello Sport, lo spagnolo ha firmato un contratto di quattro anni più un'opzione per il quinto, venendo accolto con entusiasmo dal presidente James Pallotta: "Non potrei essere più felice per l'arrivo di un dirigente, comunemente riconosciuto come una delle migliori menti nel mondo del calcio". Alle parole del numero uno romanista fanno eco quelle di Massara: "Monchi è il primo arrivo per ridurre il gap con la Juve"

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LA RASSEGNA STAMPA – La Roma crede alla rimonta scudetto. 30 aprile, Derby a pranzo. Juan Jesus: “La Juve vince perché non cambia”

LA RASSEGNA STAMPA – Queste le principali notizie della rassegna stampa odierna, raccolte dalla redazione di Retesport.

RIMONTA SCUDETTO, UN DOVERE PROVARCI – Passano gli anni, ma la formula magica a Trigoria continua a rimanere la stessa. Questa volta però la convinzione di Luciano Spalletti sembra attecchire maggiormente all’interno dello spogliatoio, perché la necessità di difendere il secondo posto passerà inevitabilmente dall’attacco al gradino più alto nel podio. Con 7 gare segnate fino al termine del campionato, scrive Il Tempo (A. Serafini), la Roma sarà costretta quantomeno a provarci, un obbligo dettato dalle delusioni arrivate nelle coppe e dagli incastri di un calendario, che almeno sulla carta, lascio uno spiraglio ulteriore verso la possibilità di credere all’impresa.

ULTIMO DERBY A ORA DI PRANZO – Il derby dell’ora di pranzo. Come a Milano, certo, dove i proprietari cinesi contano di esportare l’attenzione su Milan e Inter nel loro Paese. Eppure con modalità molto diverse, se è vero che la Lega ha comunicato la decisione dell’anticipo (sarà alle 12.30) giusto dopo la fine del tavolo tecnico che ieri pomeriggio in Questura, alla presenza dei rappresentanti di Lazio e Roma, aveva ribadito la linea dura da parte delle istituzioni contro i comportamenti indisciplinati da stadio. La visibilità mondiale del prodotto calcio – scrive Il Corriere dello Sport (R. Maida) – non c’entra. O almeno, c’entra marginalmente: diciamo che è un motivo in più per oliare una scelta filosofica.

JUAN JESUS: "LA JUVE VINCE PERCHÈ NON CAMBIA" – «La Juve fa la differenza perché cambia poco». A poche ore dal trionfo per 3-0 sul Barcellona è il romanista Juan Jesus a spiegare il segreto del successo bianconero. «Dominano in Italia perché hanno continuità – ha proseguito il brasiliano a Sky, riporta Leggo. Hanno un nucleo storico su cui costruire i risultati facendo piccoli cambiamenti ogni anno. Li ho visti sempre vincere, hanno la mentalità di una macchina. È quello che da qualche anno sta provando a fare la Roma. Quando ero all’Inter ho visto passare 50 calciatori». In 6 anni di gestione Sabatini alla Roma però ne sono passati di più. Jesus è uno di questi e a giugno sarà riscattato per 9 milioni. 

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LA RASSEGNA STAMPA – Spiraglio Spalletti: “Se finiamo secondi…”. Dzeko cerca la storia. Zeman, la forza del paradosso

Di seguito la rassegna stampa dei principali quotidiani sportivi nazionali:

SPIRAGLIO SPALLETTI – A volte è bello giocare per ultimi, con uno sguardo compiuto su quanto è successo altrove. La Roma va a Pescara per questo strano posticipo del lunedì con una sensazione di benessere e leggerezza, con la mente quasi libera alla vigilia del 25 aprile, perché il Napoli – sottolinea il Corriere dello Sport (R. Maida) – ha rallentato e può consentire un nuovo scatto a +4, non decisivo ma comunque orientativo per il secondo posto, lasciando stare lo scudetto che ormai a Trigoria considerano un capitolo chiuso. Sono le 12 a Trigoria quando Luciano Spalletti, che ancora non conosce i risultati della domenica, manifesta propositi costruttivi per presente e futuro: «Noi siamo una squadra forte e dobbiamo fare la nostra corsa, anche se il Napoli ha un calendario più facile. Ci resta un campionato corto e importantissimo che dobbiamo giocare al meglio, per concludere il nostro lavoro. Siamo nelle condizioni di riuscirci. E sarebbe fondamentale, riuscirci».

DZEKO CERCA LA STORIA – All’andata era stato proprio lui a metterla subito in discesa, con la sua quinta doppietta stagionale (tra campionato ed Europa League). Poi, però, qualcosa nella ripresa si inceppò e la Roma faticò da matti per portare a casa la vittoria con quel Pescara lì, all’epoca allenato da Massimo Oddo. Stasera, scrive La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese), Edin Dzeko firmerebbe subito per rivivere più o meno lo stesso spartito, compresa anche la sofferenza di quel quarto d’ora finale, subito dopo il gol del definitivo 3-2 di Gianluca Caprari, uno dei tanti ex di turno in maglia abruzzese. Non fosse altro perché tre punti per la Roma vorrebbe dire rimettere in sicurezza il secondo posto (portando di nuovo a 4 punti il vantaggio sul Napoli, la sua più diretta inseguitrice) e quindi l’accesso diretto alla prossima Champions League. E segnare due gol per Dzeko vorrebbe invece dire anche qualcosa in più. E cioè superare i 26 gol in campionato con cui Francesco Totti nel 2007 vinse la Scarpa d’oro e arrivare a 37 reti stagionali, superando anche il suo record personale di reti (36), stabilito in Germania, con il Wolfsburg, nella stagione 2008-09.

IL PARADOSSO DI ZEMAN – C’è chi lo esalta sempre e comunque, scoprendo vittorie anche quando non ci sono e c’è chi lo prende in giro per qualsiasi cosa, per come parla, per i concetti ripetuti, sempre gli stessi, fino alla noia. Chi lo amato in passato e chi ha sognato con lui, oggi lo detesta, accollandogli responsabilità di quei sogni infranti, considerandolo un nemico della Roma (ma tanto di nemici oggi se ne vedono pure se non ci sono…); c’è pure chi non lo ha mai considerato e oggi, che è diventato “innocuo”, finisce con l’apprezzarlo un po’ di più. Zdenek Zeman è questo: paradossale, lo si usa come incudine e martello. Ma chi ha ragione, dov’è la verità? Zeman – scrive Il Messaggero (A.Angeloni) – è un sentimento doppio: amore e rancore. Un maestro di calcio, un maestro di vita e un ciarlatano, un fastidioso grillo parlante. L’equilibrio è difficile trovarlo. 

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De Rossi, un anno di contratto a 3 milioni

Un anno di contratto, un’opzione sul secondo e uno stipendio da 3 milioni, quindi circa la metà rispetto alle cifre attuali. È questa la proposta che la Roma ha preparato per Daniele De Rossi, 34 anni il 24 luglio prossimo, in scadenza tra poco più di due mesi. Un’offerta che – secondo il Corriere della Sera (G. Piacentini) – non convince l’agente del centrocampista romanista, Sergio Berti, che punta ad ottenere un biennale e ha già ricevuto l’interesse di molti club, tutti di primissima fascia (il Chelsea, due squadre della Mls americana, l’Inter e la Juventus). De Rossi non è intenzionato a giocare in un club di serie A che non sia la Roma, con cui vorrebbe chiudere la carriera: un desiderio espresso a più riprese. A renderlo possibile dovrà essere la società.

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Pescara-Roma, le probabili formazioni dei quotidiani

IL TEMPO

Szczesny; Rudiger, Fazio, Manolas, Mario Rui; Paredes, Strootman; Salah, Nainggolan, El Shaarawy; Dzeko.

IL MESSAGGERO

Szczesny; Rudiger, Manolas, Fazio, Jesus; Strootman, De Rossi; Salah, Nainggolan, El Shaarawy; Dzeko.

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Szczesny; Rudiger, Manolas, Fazio, Jesus; De Rossi, Strootman; Salah, Nainggolan, Perotti; Dzeko.

CORRIERE DELLA SERA

Szczesny; Rudiger, Manolas, Fazio, Emerson; De Rossi, Strootman; Salah, Nainggolan, Perotti; Dzeko.

LA REPUBBLICA

Szczesny; Rudiger, Fazio, Manzolas, Jesus; Strootman, Paredes; Salah, Nainggolan, El Shaarawy; Dzeko.

CORRIERE DELLO SPORT

Szczesny; Rudiger, Fazio, Manolas, Mario Rui; Strootman, Paredes; Salah, Nainggolan, El Shaarawy; Dzeko.