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La Roma ‘consola’ Mancini con il rinnovo

Dopo la mancata convocazione a sorpresa per i prossimi Europei, la Roma ha deciso di accelerare le pratiche per il rinnovo di Gianluca Mancini.

Nei giorni scorsi c’è stato un contatto tra Mourinho e Mancini a ulteriore testimonianza di quanto il numero 23 sia centrale nel progetto giallorosso. Per questo il club ha intenzione di blindarlo, per fargli cominciare il ritiro di luglio con un rinnovo di contratto (fino al 2025) già firmato. Al momento, l’ingaggio del difensore (circa 1,6 milioni) non è all’altezza del ruolo che occupa nella squadra.

Inutile dire, quindi, che è ragionevole pensare che lo stipendio dovrà essere almeno raddoppiato, anche se per venirsi incontro ci potrebbero essere un paio di strade classiche: i bonus facili e la possibilità d’inserire una clausola rescissoria da 30-40 milioni. Un dato è certo scrive la Gazzetta dello Sport (M. Cecchini): Mancini piace a Juve e Inter in Italia, oltre alla Premier League. Per questo la Roma vuole blindarlo.

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Roma, Mkhitaryan rinnova ufficialmente fino al 2022

AS Roma è lieta di annunciare che Henrikh Mkhitaryan ha prolungato il proprio contratto con il Club fino al 30 giugno 2022.

Il calciatore è arrivato alla Roma nell’estate del 2019 e ha collezionato complessivamente 73 presenze e 23 gol in maglia giallorossa. “In questi due anni la Roma mi ha conquistato, come squadra e come città, grazie all’incredibile passione dei tifosi”, ha commentato il calciatore armeno. L’ambizione della società è molto alta e sono davvero orgoglioso di poter dare il mio contributo per affrontare le sfide che ci aspettano nella prossima stagione. Daje Roma!”.

Nel 2020-21 Mkhitaryan ha realizzato 14 reti e ha fornito 13 assist.

Siamo felici che Mkhitaryan abbia deciso di proseguire la sua esperienza alla Roma”, ha dichiarato Tiago Pinto, General Manager dell’area sportiva. “Come ha già dimostrato in campo, le sue qualità saranno molto importanti per aiutare la squadra a raggiungere i suoi obiettivi nella prossima stagione”

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ICS, Abodi: “La ripartenza dell’Italia passa anche attraverso lo Sport”

La ripartenza dell’Italia passa anche attraverso lo Sport, in tutte le sue articolazioni, – ha dichiarato Andrea Abodi, Presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo – dallo Sport di base e per tutti, obiettivo da perseguire quotidianamente, fino alla dimensione Olimpica, con atlete e atleti azzurri che, tra poche settimane a Tokyo, contribuiranno con i colleghi dei cinque Continenti a segnare una tappa importante del percorso che porterà al progressivo ritorno alla piena normalità. Probabilmente diversa, ci auguriamo migliore.

Per svolgere adeguatamente questa funzione non basterà ripartire – ha poi proseguito il Presidente dell’ICS – ma dovremo farlo nella giusta direzione: visione comune, adeguata capacità di ascolto e analisi, convinta collaborazione e strumenti adeguati e integrati. A proposito di strumenti e di collaborazione, va sottolineata l’importanza delle ulteriori misure introdotte dal Governo,  grazie alla spinta propulsiva della Sottosegretaria Vezzali e al prezioso supporto del Ministro dell’Economia, che nel Decreto Sostegni-bis ha stanziato risorse finanziarie destinate anche ai Fondi Speciali affidati alla gestione del Credito Sportivo, che potrà mettere a disposizione altri 225 milioni di euro di finanziamenti agevolati, che si aggiungeranno ai 130 già erogati grazie alle prime due misure Liquidità Sport.

Mi auguro, anche a nome dei 190 Colleghi che operano ogni giorno in tutta Italia, che questi e altri strumenti, nuova frontiera della collaborazione tra le varie Istituzioni, a partire dal Fondo Sport e Periferie e lo Sport Bonus, possano dare sollievo alla sofferenza di tutti coloro che operano nel mondo sportivo, partendo da ASD e SSD, così duramente colpiti da questa crisi sanitaria, sociale ed economica. A loro, in una giornata che vuole contribuire a ripristinare fiducia e speranza, va il nostro pensiero, la nostra solidarietà e la nostra disponibilità a fare sempre di più la nostra parte.”

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Roma e Rennes trattano per Nzonzi: sette milioni o ipotesi rinnovo

La Roma ha un estremo bisogno di sfoltire la rosa, non solo per abbassare il monte ingaggi e ricavare un vero e proprio tesoro dalle cessioni, ma anche per ridurre il numero dei giocatori nella squadra da consegnare allo Special One. Uno di questi è Steven Nzonzi, da una stagione e mezzo in prestito al Rennes dopo la parentesi flop di cinque mesi al Galatasaray all’inizio della stagione 2019-2020. Il prestito del centrocampista è terminato, ma il Rennes ha intavolato una trattativa con la Roma per tenerlo a titolo definitivo. Almeno è quanto filtra dalle dichiarazioni del presidente del club, Nicolas Holveck: “Steven è stato un giocatore fondamentale in questa stagione, è il nostro metronomo – ha dichiarato a L’Equipe -. Ci siederemo tranquillamente con lui per discutere della prossima stagione. Di sicuro posso dire che è un giocatore importante. Dopodiché, tutto dipenderà anche da ciò che desidera”.

Il valore di Nzonzi resta ancora elevato a bilancio: per evitare una minusvalenza il Rennes dovrebbe versare nelle casse della Roma sette milioni di euro. Sono quindi due le ipotesi per il club francese. La prima è che il Rennes versi i sette milioni di euro necessari a Tiago Pinto per evitare una minusvalenza. La seconda ipotesi è quella di chiedere al club giallorosso di rinnovare il contratto di Nzonzi per un’altra stagione per avere un altro anno di ammortamento e quindi abbassare il valore del cartellino a 3,5 milioni di euro. In quel caso ci guadagnerebbero tutti: la Roma non farebbe una minusvalenza, il Rennes prenderebbe il giocatore in prestito con obbligo di riscatto per una cifra alla sua portata. I contatti tra Roma e il club francese sono già stati avviati, Tiago Pinto sta cercando di trovare la giusta soluzione per ricavare qualcosa dalla cessione del giocatore ed evitare un prestito secco che porti il francese alla scadenza del contratto a giugno 2022. 

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Petrachi: “Mourinho è un gestore, non me lo aspettavo alla Roma”

L’ex ds della Roma Gianluca Petrachi è tornato a parlare, in attesa di una nuova avventura. Intervistato da Sportitalia, il dirigente salentino ha commentato l’arrivo di Mourinho a Trigoria: “Non mi aspettavo Mourinho alla Roma. Si parlava di altri tipi di tecnici, allenatori che potessero costruire. Mourinho è un gestore. Se l’avrei preso? Non entro nel merito delle scelte. È un grande allenatore e spero per i tifosi della Roma che possa far bene”

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La Roma vuole Aarons: c’è la concorrenza dell’Inter

La Roma è fortemente interessata a Max Aarons. Il terzino destro del Norwich, classe 2000, è reduce da un’ottima annata in Championship – per lui 45 presenze, 2 gol e 5 assist – che ha destato le attenzioni dei club della massima serie inglese. A questi, secondo quanto riportato da Tuttomercatoweb.com, si aggiungerebbe l’interesse di Mourinho. Attenzione però alla concorrenza dell’Inter : i nerazzurri, in trattativa col PSG per la cessione eccellente di Achraf Hakimi, avrebbero inserito Aarons nella lista dei possibili eredi dell’esterno marocchino.

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Le Voci di Rete Sport (1 Giugno 2021)

I pensieri di opinionisti e speakers di Rete Sport raccolti oggi nel corso del palinsesto:

PIACENTINI: “Mkhitaryan è un po’ più vicino alla Roma, ma non c’è ancora la firma. Gli indizi sono positivi sulla fumata bianca, è stato offerto un contratto più pesante, e tra oggi e domani dovrebbe arrivare la conferma. Mi chiedo perchè aspettare fino alle undici di sera per dare una risposta, e non farlo alle sei di pomeriggio…”

PICCHERI: “Il portiere è importante, ma non mi svenerei per acquistare un top nel ruolo, penso che la Roma debba sistemare altri settori. Mi auguro che Mourinho e Pinto individuino giocatori dominanti e gente come Boateng la prenderei subito”

GRAZIANI: “Penso che Mancini con merito rimarrà nella lista dei 26 azzurri. L’unico giallorosso veramente in bilico è Cristante…”

JURIC: “Donnarumma? Mi pare difficile che possa venire alla Roma, il giocatore punta a strappare un quadriennale a 10 milioni di euro e a giocare la Champions…”

MAGNI: “Non sono rapito dalla vicenda Mkhitaryan. Se resta va bene, se dovesse andar via cambierebbe poco. Gli unici che mi smuovono qualcosa sono Zaniolo e Pellegrini, ma non nello stesso modo con cui mi succedeva con altri giocatori del passato…

ZUCCHELLI: “Se chiama Mourinho rispondi al primo squillo, se chiamano altri allenatori fai rispondere la segreteria. È tutta qui la differenza”.

MIZZONI: “Preferisco i giocatori giusti in ogni reparto, soprattutto per spessore e personalità, a un investimento monstre per la porta, nonostante pensi che Donnarumma sarebbe un colpo clamorosa. A meno che non siano possibili entrambe le cose. E allora, davvero, il concetto di sostenibilità trasmesso a inizio avventura dai Friedkin, sarebbe da considerarsi superato”.

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Gerson ad un passo dal Marsiglia: la Roma incasserà 1,3 milioni

Gerson è pronto a tornare in Europa, questa volta in Francia. Come riferiscono diversi media francesi, il centrocampista brasiliano si accaserà, forse già nelle prossime ore, al Marsiglia per una cifra pari a 25 milioni di euro.

La Roma ha ceduto alcuni anni fa il calciatore per 11.8 milioni di euro al Flamengo, con un 10% sulla futura rivendita, riferibile però alla cifra eccedente il prezzo di vendita. Quindi qualora si dovesse chiudere positivamente l’affare tra Marsiglia e Flamengo la società giallorossa incasserà il 10% di 13,2 milioni, dunque 1,3 milioni di euro circa. 

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Mou chiama Donnarumma: la Roma tenta il colpo

La Roma è alla ricerca di un nuovo titolare tra i pali e nell’ambito del grande corteggiamento europeo a Donnarumma si sono inseriti anche i giallorossi. Come riferisce la Gazzetta dello Sport, nei giorni scorsi Josè Mourinho ha telefonato all’estremo difensore azzurro per attirarlo nella capitale.

Essere lusingati fa piacere a tutti, anche al portiere della Nazionale, ma il mantra di Donnarumma rimane lo stesso: mi fido di Mino. Ovvero Raiola, che è convinto di portarlo a breve in un top club a guadagnare circa 10 milioni a stagione. Paradossalmente, quello dell’ingaggio sembra essere il problema più aggirabile per la Roma (si fa per dire), se non fosse la lauta commissione che c’è da pagare al suo manager.

Donnarumma a parametro zero, infatti, è una sorta di assegno certo per una futura eccellente plusvalenza, che la società potrebbe decidere d’incassare in qualsiasi momento. La questione, però, è che – nonostante il fascino di Mourinho – al momento il portiere ha altre idee per il suo avvenire, senza contare che lo stesso Raiola sarebbe pronto a fornire un altro estremo difensore al club, cioè quell’Areola di proprietà del Psg e nell’ultima stagione andato in prestito al Fulham.