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Esclusiva RS – Bonessio: “Sorpresi dallo sponsor arabo, la concessione dei terreni di Pietralata vale la cifra spesa da Riad?” – AUDIO

A margine dell’evento del Trotto a Capannelle, ha parlato Ferdinando Bonessio – presidente della Commissione Sport di Roma Capitale – e ai microfoni del nostro inviato di Retesport ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in merito allo stadio della Roma e sul tema dello sponsor giallorosso ‘Riyadh Season’: “Il nuovo sponsor proveniente da Riad ha incrinato rapporti tra la Roma e il Comune? Questo non lo so, semplicemente registro quanto affermato dal sindaco Gualtieri che si è detto sorpreso, ed è la stessa sorpresa del sottoscritto e di altri consiglieri che non più tardi di 4 mesi fa hanno votato convintamente la delibera di pubblica utilità sul nuovo progetto di fattibilità di massima sull’impianto a Pietralata”.

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“Io penso che questa sponsorizzazione da parte della Roma sia legittima, se riteniamo che la Roma sia una società che faccia marketing di tipo privato, però ricordo che è la stessa azienda che ha cercato un’interlocuzione con Roma Capitale, con una proposta su un sito pubblico per il nuovo stadio e contemporaneamente la nostra città è protagonista di una gara internazionale per l’assegnazione di Expo2030 e l’avversario più accreditato con cui gareggiamo è Riad. Era opportuno che ci fosse questo sponsor in questo momento? Il valore di questo sponsor vale i 90 anni di concessione dell’area del presunto nuovo stadio? Questa è la domanda che ci facciamo e parla un consigliere comunale che ha votato convintamente quella delibera”

“Il dibattito pubblico non sta procedendo come ci aspettavamo, la delibera di pubblico interesse è maturata con una modifica sostanziale rispetto alla proposta dell’assessore, sono stati inserite alcune modifiche con diversi elementi su cui dibattere. Nei primi 4 incontri del dibattito pubblico non sono stati affrontati problemi suggerendo proposte di modifiche, ma solo interventi generali di alcuni tecnici. Probabilmente la gente, i comitati, i cittadini si aspettavano delle proposte per risolvere problemi come ad esempio l’aumento dei convogli della metro sul tratto Rebibbia, Stazione Tiburtina, Bologna, oppure la questione dell’inquinamento acustico legato allo stadio. Spero che queste risposte arrivino quando la procedura di approvazione del progetto finale del tornerà in Aula Giulio Cesare per dare il mandato al rappresentante del Comune, attraverso il Sindaco, per partecipare alla Conferenza decisoria insieme alla Regione”.

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Tra Expo 2030 e Stadio, il nuovo sponsor saudita crea fastidio in Comune

Una manciata di milioni per cancellare dalla maglia della Roma la scritta Spqr. E far posto a uno sponsor dell’Arabia Saudita, oggi il nemico pubblico numero uno della Città Eterna. La questione non è soltanto sportiva o economica. Ma politica. Perché intreccia il calcio, la Roma degli americanissimi proprietari Dan e Ryan Friedkin, agli interessi del Comune di Roma e di Riad. Con oggetto la contesa per ospitare l’Expo 2030. Per la capitale e il suo sindaco Gualtieri è l’ultima occasione di collocarsi sullo scacchiere globale degli investimenti internazionali, per rilanciarsi come capitale non solo italiana ma europea. (…)

Come scrive la Repubblica, l’occasione per allacciare di persona i rapporti con il governo di Riad. Che ha manifestato l’interesse di investire per sponsorizzare il club della capitale. Un’offerta non ricchissima, ma interessante. Che certo non può essere ignorata, visto che la Roma è senza sponsor dalla fine della scorsa stagione, quando ha annullato l’accordo con l’insolvente digitalbits accogliendo sulle maglie il logo del Comune di Roma, eredità dell’epoca romana. I sauditi hanno fiutato l’affare. E la questione ha già preso una piega favorevole, per la Roma, che presto potrebbe imprimere sulla divisa di Dybala e Lukaku un marchio saudita.Più precisamente, dovrebbe trattarsi di un marchio per il turismo in Arabia Saudita.

Come lo vivrà la città, la gente, se davvero come sembra nelle prossime ore l’accordo dovesse andare in porto? Certo è importante ricordare che la Roma ha un dossier fondamentale aperto col Comune: la realizzazione dello stadio a Pietralata. Un nodo cruciale per il futuro del club giallorosso, quindi anche per i proprietari americani Dan e Ryan Friedkin. Ma certo lo “sgarbo”, se finalizzato, rischia di creare spessori di attrito tra il club e l’amministrazione cittadina. Ostacoli che, a questo punto, nessuna delle parti vuol mettere sulla strada verso Pietralata.

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Roma, il nuovo main sponsor arriva dall’Arabia Saudita: accordo imminente

Houston, abbiamo uno sponsor. La Roma dei Friedkin è pronta ad accogliere un nuovo partner come main sponsor, riempiendo così un buco lasciato vuoto dal burrascoso addio con Digitalbits. Dopo mesi di ricerca il team guidato da Michael Wandell è riuscito a strappare un’intesa con una società dell’Arabia Saudita (non una compagnia aerea) che garantirà, secondo quanto filtra dai primi rumors, un introito da almeno dieci milioni di euro all’anno. Dopo gli accordi con Enel, Q8 e vari altri sponsor minori la Roma è riuscita quindi a trovare un nuovo marchio a cui legarsi, raggiungendo l’obiettivo di migliorare i ricavi della società. Sempre restando al mondo arabo il club allenato da Mourinho disputerà un’amichevole contro l’Al Shabab.

Come scrive il Tempo, i giallorossi sono stati infatti contattati per i festeggiamenti inerenti al 75° anniversario della fondazione del Club saudita con una partita che si svolgerà al Prince Faisal bin Fahad Stadium, un impianto da circa 22mila posti. Molto probabilmente la trasferta in Arabia andrà in scena in una delle due soste per le nazionali, a ottobre o a novembre. Dopo la cessione di Ibanez all’Al Ahli per 33 milioni complessivi si fa quindi sempre più stretto il legame della Roma con la nazione che sta stravolgendo il calcio mondiale.