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La surreale estate di Kluivert: tra rifiuti e la voglia esclusiva di Fulham, arriva lo stop dell’FA

FOCUS RS (di Francesco Oddo Casano) – Una situazione surreale che potrebbe tramutarsi in una vera e propria beffa. Tiago Pinto fino alle 22.00 di ieri sera era convinto di aver piazzato quasi tutti gli esuberi, con tre operazioni in uscita che avrebbero portato nelle casse giallorosse una quindicina di milioni, oltre al risparmio sui costi della rosa. Calafiori al Basilea, Diawara all’Anderlecht ma soprattutto Kluivert al Fulham.

L’olandese, rientrato dal Nizza dopo il mancato riscatto obbligatorio per una sola rete che ha impedito ai francesi di qualificarsi in Europa (la Roma avrebbe incassato circa 14 milioni di euro), ha messo in cima alla lista delle sue preferenze la Premier e il Fulham. Nel frattempo è scattata l’opzione automatica di rinnovo per un’altra stagione, che comporterà un ulteriore aggravio economico sulle casse giallorsse. L’ex Ajax infatti pesa a bilancio circa 7,5 milioni di euro annui tra ammortamento e ingaggio al lordo. Dopo la tragica scomparsa di Raiola, a gestire direttamente il calciatore è subentrata Rafaela Pimenta – storica collaboratrice di Mino – che ha incontrato più volte Pinto a Milano per cercare di trovare un accordo con il club inglese. Una trattativa lunghissima che ha vissuto anche di un paio di momenti molto critici, con Pinto deciso ad interrompere qualsiasi comunicazione con i dirigenti del club londinese, salvo poi riprendere a trattare. Qualche ora fa dunque la nuova accelerata. Il Gm giallorosso aveva definito l’accordo sulla base di un prestito con obbligo di riscatto da 9,5 milioni più una percentuale sostanziosa su futura rivendita.

25.5.2022 Conference League Finale : Roma vs Feyenoord Nella foto: Tiago Pinto (Foto Gino Mancini)

Stappate (metaforicamente) le bottiglie a Trigoria hanno dovuto in fretta e furia rimettere tutto in frigo perchè l’operazione si è nuovamente bloccata. Questa volta non dinanzi ad una richiesta economica di una delle parti in causa, ma per motivi legali. L’FA (Football Association) infatti ha deciso di bloccare l’affare non concedendo il permesso di lavoro al calciatore. I motivi? Kluivert non rispecchia alcuni stringenti parametri stabili, soprattutto post Brexit, per l’ingresso nel paese di lavoratori (calciatori in questo caso) stranieri e non ha raggiunto i 15 punti richiesti per ottenere il via libera.

L’ex Lipsia risponde ad esempio al criterio dei minuti giocati nei campionati nazionali e nelle coppe europee, avendo disputato diverse gare nell’ultimo biennio con i tedeschi e con il Nizza ma non ha disputato almeno il 30% delle presenze con la sua nazionale nell’ultimo biennio, (la sua ultima apparizione è datata settembre 2018) oltre al punteggio basso dell’ultimo suo club d’appartenenza.

Ma di chi sono le responsabilità? Di certo non della Roma. E’ il club che acquista un calciatore che ha il dovere di espletare tutte le pratiche burocratiche legate al tesseramento del giocatore. Ergo, i dirigenti del Fulham e soprattutto gli agenti avrebbero dovuto valutare meglio questi dettagli legali considerato che la trattativa non è sorta negli ultimi giorni, ma oltre trenta giorni fa. Da Trigoria filtra anche un altro retroscena, che acuisce il sentore sempre più grottesco e beffardo della vicenda: il Fulham aveva chiesto al club giallorosso una lettera, da inviare alle autorità inglesi, in cui spiegare il motivo per cui Kluivert non fosse nel gruppo di Mourinho. Una lettera non obbligatoria, che la società ha voluto comunque fornire e nella quale è stato specificato che il ragazzo aveva iniziato la preparazione con la prima squadra, giocando anche un’amichevole, poi aveva subito un infortunio e la società aveva deciso di farlo allenare con altri tesserati per preservarlo in vista del mercato. La lettera è stata recapitata nei giorni scorsi e non sono emerse irregolarità, tanto che il calciatore aveva già ottenuto il permesso per andare a Londra per sostenere le visite mediche.

Ora i due club attendono il report definitivo dell’FA per provare a capire quali margini di manovra legali ci siano per sbloccare l’operazione. In realtà la Roma non ritiene di poter fare nulla se non sperare che il club londinese sblocchi la situazione. Difficile immaginare a poche ore dalla fine del mercato che Kluivert e soprattutto Pinto, rintraccino un’altra destinazione che soddisfi tutte le pretese economiche in gioco e la Roma dopo aver perso incassi potenzialmente maggiori, visto che il ragazzo ha rifiutato diverse altre proteste, rischia di non mettere in cascina neanche i 9,5 stabiliti nelle scorse ore. Un epilogo amaro, per una sessione di mercato che finora ha incoronato il gm giallorosso tra i migliori operatori di mercato della Serie A.