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Esclusiva RS, Buscè (ex all. Primavera Empoli): ”Baldanzi è un predestinato: tra qualche anno lo vedo al City di Guardiola”

Antonio Buscè, ex allenatore della Primavera dell’Empoli (2019-2023), è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Retesport. Tommaso Baldanzi, che piace molto alla Roma, con l’attuale tecnico della Vibonese ha disputato 59 partite arricchite da 26 gol e 16 assist. Di seguito le sue parole.

Baldanzi è stato uno dei tanti talenti che ho allenato all’Empoli, si vedeva che era un predestinato. È un ragazzo umile che sin da subito ha dimostrato di saper giocare ad alti livelli. Allenandolo per diversi anni, ho cercato di trasmettergli quello che ho imparato da calciatore e ho lavorato molto sul piano mentale. Tommaso, infatti, è troppo umile per le qualità che ha: ecco perché a volte è stato discontinuo”.

Ruolo? ”Baldanzi è un numero 10. Quando l’ho allenato fisicamente era piccolino, tant’è che mi hanno consigliato di schierarlo in un altro ruolo, ma saltava sempre l’uomo e con il primo controllo e il modo di orientare il pallone riusciva a esaltare la collaborazione con gli attaccanti. Tommaso è perfetto per giocare in un 4-3-1-2. Quando c’è un altro trequartista che occupa il suo spazio può trovare delle difficoltà. Sa dove ricevere il pallone e cercare lo spazio giusto per incidere”.

Prosegue Antonio Buscè: Baldanzi è pronto per fare il salto in un grande club. Tra qualche anno me lo immagino al servizio di Guardiola al Manchester City”.

Baldanzi-Dybala? ”Sono diversi, Baldanzi ha un controllo orientato unico e nel dribbling secco ha qualcosa in più rispetto alla Joya. Dybala fa giocate straordinarie ma con meno intensità”.

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Avversario

Focus Empoli – Michele Flori: ”La squadra dipende troppo da Baldanzi. La Roma può essere l’avversaria giusta per far sbloccare l’attacco” (AUDIO)

In vista di Roma-Empoli in programma domani alle 20:45, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Retesport Michele Flori di ‘CalcioEmpoli.it’. Di seguito un estratto.

”Zanetti non ha ancora trovato l’assetto giusto: la squadra è cambiata tanto e il tecnico stesso lo ha fatto presente. L’Empoli deve diventare un gruppo forse la sosta, in questo senso, è stata di aiuto. Il tecnico dovrebbe confermare il centrocampo a 3 per trovare maggiore equilibrio.

La squadra, oltre a Baldanzi, ha bisogno di trovare certezze: il classe 2003 non può risolvere da solo tutti i problemi offensivi. Può essere il suo anno ma dovrà essere supportato dal collettivo altrimenti la sua permanenza potrebbe diventare un boomerang. Baldanzi viene cercato continuamente ma l’Empoli non può dipendere esclusivamente da lui. La conferma di Cambiaghi potrà aiutare Zanetti a trovare delle alternative offensive. La Roma può essere l’avversaria adatta per sbloccarsi in fase realizzativa perché in queste prime giornate ha subito tanti gol ”.

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Interviste

Mourinho: ”Pellegrini out, Smalling rischia di non essere convocato. Lukaku e Dybala titolari. Totti? Non ho chiesto nulla”

Josè Mourinho è tornato a parlare in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Empoli. Di seguito le parole dello Special One.

Che squadra si aspetta di fronte?
“L’importante non è la partenza ma la fine, sono sicuro che l’Empoli non è in crisi perché è ultimo, non è quello il loro potenziale e non finiranno così la stagione. Mi aspetto una squadra tranquilla e con ambizione. Abbiamo vinto quattro partite su quattro con loro, ma sono state tutte difficili. Sono una squadra organizzata, che sta giocando in modo diverso, ma può tornare alla base dell’anno scorso. Abbiamo lavorato con rispetto verso loro e con l’ambizione di vincere la prima partita”.

Prima dell’arrivo di Lukaku aveva detto che questa squadra potesse ambire tra il quinto e l’ottavo posto, ora cambia qualcosa? Come sta Smalling?
“Siete sempre negativi, noi siamo più positivi. Smalling è fondamentale per noi, ha una maturità che prima di iniziare a parlare degli errori fatti sa perfettamente analizzare se stesso, è molto facile comunicare con lui. Penso che domani non sarà a disposizione, vediamo l’allenamento odierno, magari torna in extremis per la panchina e per aiutare in caso di necessità, ma c’è grande possibilità che non giochi. Ovviamente è diverso parlare prima e dopo la chiusura del mercato. La Roma ha preso due attaccanti, è praticamente impossibile avere giocatori come Lukaku e Azmoun. Se siamo tutti disponibili e in forma cambia il nostro profilo di squadra. Nelle prime due partite abbiamo giocato con Belotti ed El Shaarawy e non avevamo cambi, nella terza Lukaku ha giocato 15 minuti e adesso vogliamo migliorare. Abbiamo bravi attaccanti, Azmoun è arrivato in una condizione molto difficile dopo l’infortunio e senza allenamenti, ma ha lavorato molto per avvicinarsi a una condizione positiva. Quando Dybala c’è abbiamo sempre un po’ di paura, ma anche con la speranza che possa darci una mano importante. Belotti ed El Shaarawy hanno fatto un grande sacrificio, hanno giocato al limite della stanchezza. Ora siamo positivi, i giocatori sono arrivati l’altro ieri, abbiamo bisogno di allenamenti e partite per migliorare, ma sono contento per i giocatori che sono a disposizione. Piazzamento? Il mio obiettivo è vincere domani e l’altro obiettivo sarà vincere la prossima. Voglio vincere tutte le partite”.

La Roma ha giocato quasi 110 partite nelle ultime due stagioni, c’è qualche possibilità che alcuni dei giocatori del gruppo storico accusi fatica e tensione in virtù dello sforzo negli ultimi due anni?
“Abbiamo giocato 2 finali europee, il primo anno abbiamo giocato una quindicina di partite, il secondo idem. Non penso che sia un crimine, ma una cosa molto importante per la gioia di una città e per l’autostima dei giocatori e del gruppo. Alla trentesima giornata eravamo terzi l’anno scorso, abbiamo giocato contro il Feyenoord e il Leverkusen e siamo andati in finale, ma ci sono stati gli infortuni di Smalling e Dybala e alcuni giocatori come Matic non potevano giocarle tutte e siamo arrivati stanchi. Dal punto di vista della quantità ne abbiamo meno rispetto all’anno scorso, siamo 20 più i ragazzi della Primavera, che per me non sono un problema ma un’opportunità. Sono felice quando aiuto questi ragazzi e possono diventare importanti per noi. Non abbiamo quantità altissima, ma moltissima qualità. Quando siamo tutti disponibili e in grande forma, e sono convinto che ci arriveremo, penso che siamo una squadra veramente forte. Quando abbiamo dei problemi dobbiamo essere tranquilli ed equilibrati. Ci servono dei punti però, ne abbiamo fatto uno su 9 e ora vogliamo farne. Siamo consapevoli del potenziale e dei problemi che abbiamo, ma lavoriamo con tranquillità”.

Come stanno gli altri? Dybala e Lukaku quanta autonomia hanno?
“Al momento Pellegrini è fuori, Smalling anche secondo me, ma magari succede qualcosa di positivo nell’ultimo momento. Mancini? Ringrazio Spalletti, ha fatto tanti anni da allenatore di club e ha capito che quando uno è infortunato per la seconda partita lo ha mandato a casa. Lo ha fatto con Mancini, Pellegrini e penso con giocatori di altri club. Questo tipo di sensibilità è positiva per noi. Mancini? Penso che giocherà. Siamo rimasti in 9 a Trigoria, ma 7 erano infortunati. Non siamo andati in vacanza e abbiamo lavorato con Belotti, Azmoun, Svilar, Boer e quelli della Primavera. Noi siamo così e moriremo con questa professionalità. Abbiamo lavorato tutti insieme solamente ieri, ma sono disponibili per giocare. Dobbiamo gestire intelligentemente la gara, prendendo anche qualche rischio, ma saranno tutti convocati. Lukaku non era in una condizione drammatica quando è arrivato, non aveva mai lavorato con la squadra, ma ha lavorato molto da solo e con il Milan ha giocato una ventina di minuti. Sanches e Paredes sono arrivati peggio di Lukaku, Azmoun ancora peggio perché era infortunato. Ora Lukaku sta bene, giocherà titolare e non sarei sorpreso se giocasse 90 minuti. Gli altri vanno gestiti differentemente, Lukaku è quello che sta meglio. Dybala? Gioca, ma non sarà facile per lui giocare 90 minuti. Sta bene fisicamente, vuole giocare e lo farà dall’inizio”.

Parla con Totti della Roma? Lo vorrebbe come dirigente?
“Io sono l’allenatore, non sono nessuno per parlare neanche con un mito del romanismo come lui. Non posso dire ‘Ti voglio, ti offro’. Io con lui parlo di banalità, ‘Come stai? I figli?’. Parliamo di questo. La mia vita sociale a Roma è praticamente inesistente, ma dai pochi contatti che ho Totti è nella Roma, non è mai uscito da qua e non lo farà mai. Tutti i tifosi mi dimostrano l’affetto per lui, per me Francesco è qua. Ma ‘Mourinho ha fatto, Mourinho ha chiesto’ non è vero, non ho fatto niente”.

Spinazzola come sta? Gli esterni non hanno dato molto, state facendo un lavoro specifico o sono le caratteristiche dei calciatori che non permettono di avere tanti bonus?
“Quando un giocatore va in nazionale è sempre preso in considerazione. E’ il sogno di tutti i giocatori, se ti chiedono di fare il magazziniere devi farlo. Spalletti ha preferito Dimarco e Biraghi, Leo deve lavorare di più con noi e fare meglio. Se fa bene con noi tornerà a giocare con la Nazionale. Abbiamo delle opzioni sulle fasce, sono giocatori diversi e hanno bisogno di cose diverse. Dal punto di vista fisico chi sta meglio è Kristensen, ma dal punto di vista tecnico e della fiducia non è al massimo. Karsdorp ha avuto un ritiro difficile con infortuni e con il dubbio della cessione fino all’ultimo giorno, finalmente ora ha trovato l’equilibrio. Zalewski era infortunato, si è allenato per la prima volta ieri. Spinazzola è arrivato molto bene dalla Nazionale. El Shaarawy ha fatto tutti i ruoli. Faranno sicuramente meglio e la crescita della squadra avverrà anche qui. In Europa non avremo Kristensen, ma non sarà un dramma perché abbiamo tanti esterni”.

Dopo la finale di Siviglia ha detto che era stanco di fare tutto lei e dopo il Milan non si è presentato ai microfoni. Questa situazione è sanata? “Ho deciso di non essere in controllo totale della situazione. Non sono perfetto e una cosa è quello che penso di fare e una è quella che farò. Il mio obiettivo è avere 0 giornate di squalifica sia per campo che in conferenza. Se non vado in conferenza è una decisone mia, ma mai per essere nervoso. Ho tante partite e uno come me non è nervoso. Se ce una cosa che non posso cambiare è la mia onestà e la mia incapacità di non dire la mia verità. Quando ho deciso di non andare in conferenza era quella l’intenzione. E’ una sfida per me stesso, cercherò di non avere problemi”.

Pensavo che la Roma affrontasse il Milan in un’altra maniera. Quale è stato il momento della preparazione della partita in cui Mourinho ha deciso di affrontarlo così. C’è stato qualche rimpianto?
“La formula del successo è di non sentire le persone che hanno meno capacità di te stesso, questo è importante. Sentire chi sa più di te o lo staff va bene, ma chi non è mai stato seduto su una panchina vera o chi non ha mai preparato gare di questo livello…”

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Interviste

Paolo Zanetti: ”Dybala-Lukaku? Si fermano da squadra. Contro la Roma dobbiamo andare oltre noi stessi”

Paolo Zanetti, alla vigilia della gara contro la Roma in programma domani alle 20:45, ha parlato in conferenza stampa. Di seguito le dichiarazioni del tecnico dell’Empoli.

Come ha visto il gruppo in questa settimana di sosta?
“Ho lavorato con i ragazzi che sono rimasti, che sono ugualmente importanti a quelli che sono andati via. Chi è rimasto ha lavorato con grandissima intensità e spirito. Sono molto orgoglioso della risposta che i ragazzi mi stanno dando, inizio a vedere quello che voglio, anche se va naturalmente dimostrato sul campo”.

Troverete una Roma che non è partita benissimo. Che squadra affronterete?
“Se la Roma ha un punto ci fa capire che non è difficile solo per noi partire, hanno giocatori diversi eppure sono partiti male. Per noi sarà una gara difficilissima, l’ambiente sarà caldissimo e questo deve essere per noi la grande motivazione. Dobbiamo andare oltre noi stessi, se non ci aiutiamo e non siamo cinici non ci riusciremo. Il nostro obiettivo è essere all’altezza della partita e dello scenario che abbiamo di fronte. Oggi mi ritengo tranquillo per quello che ho visto in settimana”.

Come pensate di migliorare in zona realizzativa?
“In allenamento i gol li facciamo, poi in Serie A è diverso. Il mio mestiere è quello anche di trovare delle soluzioni nuove, adesso c’è grande competizione. Noi siamo qui per lavorare e per portare il club alla salvezza, la cosa individuale è una cosa successiva. Non siamo ossessionati per la mancanza del gol, perché altrimenti è controproducente. Le potenzialità ci sono, non siamo scarsi, abbiamo giovani di grande talento e attaccanti che hanno grandi qualità. I numeri si possono migliorare, spero di farlo già domani”.

Come ha visto Bastoni e Destro?
“Hanno possibilità di scendere in campo, li ho visti bene. Tutti e due in crescita, Mattia in gran spolvero. Bastoni sta mettendo ritmo, è duttile e ha un atteggiamento fantastico. Ci sarà sicuramente utile. I nuovi stanno spingendo tanto e i vecchi stanno tornando quelli che conosco”.

Ha dei dubbi per domani? Baldanzi e Shpendi come stanno?
“Stanno bene, Baldanzi ha giocato quasi novanta minuti, quindi vedremo come arriva. Ci sono da valutare un po’ di cose, ma i ragazzi stanno abbastanza bene. Shpendi deve fare un suo percorso in un momento difficile della squadra, è un grande capitale e non va bruciato. In termini futuribili è un acquisto fantastico. Ogni settimana passa da essere ragazzo a essere un po’ più adulto”.

Per voi tradizionalmente l’Olimpico è un campo difficile e anche lo scorso anno siete usciti sconfitti.
“L’anno scorso prendemmo gol su calcio d’angolo. Noi con queste squadre paghiamo dal punto di vista fisico, è un aspetto su cui stiamo cercando di lavorare e migliorare. Come d’altra parte i gol vanno anche fatti su calcio da fermo. I gol si fanno anche con gli episodi e dobbiamo sfruttarli. La parola anno scorso cerco di non usarla più con i ragazzi, perché dobbiamo resettare tutto e ripartire col presente. Quel che è stato non si cambia, quelli che eravamo non lo siamo più. Dobbiamo fare tante cose meglio, ma dobbiamo mantenere fiducia sul potenziale della squadra. Altrimenti, se pensassi che non avessimo potenziale, avrei già riconsegnato la borsa. Credo nel gruppo e in questa società e si va avanti con grande convinzione. Il messaggio che voglio dare alla squadra è questo”.

Cosa chiede a se stesso e ai ragazzi?
“Io voglio tornare a essere un valore aggiunto. I ragazzi devono dare il 110% per tutta una serie di motivi, come l’ambizione, l’attaccamento alla maglia. Quando queste cose si allineano la squadra rende al suo massimo e fa quaranta punti. Io la vedo in questo modo”.

Come proverete a fermare Dybala e Lukaku?
“Bisogna fermarli da squadra, senza abbandonare i nostri difensori. In parità numerica sanno vincere i duelli, sono una coppia forte e si combatte solo lavorando di squadra”.

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NEWS

Roma-Empoli, stadio Olimpico sold out: cancelli aperti alle 18:15 (COMUNICATO)

Ennesimo sold out allo stadio Olimpico in vista di Roma-Empoli. I cancelli apriranno alle 18:15. Di seguito il comunicato del club.

Dopo la sosta per le nazionali, riparte la Serie A. E torna la Roma allo stadio Olimpico.
Domenica 17 settembre è in programma alle 20:45 Roma-Empoli, quarta giornata di campionato. Lo stadio sarà ancora una volta sold out, con la solita cornice di pubblico da brividi per spingere la squadra.

Servirà l’apporto di tutti per vincere e mettere tre punti fondamentali in classifica. Giochiamola insieme. Noi tutti sugli spalti e i nostri calciatori sul terreno di gioco. Forza Roma!

Gli orari
Come detto, lo stadio è esaurito. Sono attesi oltre 60mila tifosi sugli spalti. Potete sempre consultare la pagina biglietti per vedere se qualche Abbonato Plus avesse rimesso in vendita il proprio posto per questa gara.

I cancelli dello Stadio apriranno alle 18:15. Ricordiamo che l’ideale è arrivare almeno 90 minuti prima del fischio di inizio.

Chi avesse bisogno di supporto può rivolgersi al punto assistenza su viale delle Olimpiadi dalle 16.45 o al Call Center AS Roma: è attivo al telefono (06.89386000), per mail (callcenter@asroma.it) o tramite form.

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STADIO

Roma-Empoli, info biglietti: domani alle 12 inizia la vendita libera

La Roma ha comunicato tramite il proprio sito le informazioni legate alla vendita libera dei biglietti per il match dell’Olimpico contro l’Empoli che si disputerà domenica 17 settembre alle 20:45. Di seguito il comunicato del club giallorosso.

Dalle 12 di martedì 5 settembre è possibile acquistare i biglietti di Roma-Empoli, in calendario domenica 17 alle 20:45.
I prezzi partono da 24 euro. Sono previste riduzioni per gli Under 16 nei settori Distinti Nord-Est, Tevere Parterre Nord, Tevere Parterre Sud, Monte Mario Laterale Nord e Monte Mario Top Nord.

Ogni tifoso potrà acquistare fino a un massimo di 4 tagliandi, per singola transazione.

Abbonati Plus
Contemporaneamente alla vendita libera, e per tutto il periodo di vendita, gli abbonati Plus potranno usufruire di un prezzo dedicato per l’acquisto di biglietti extra anche in settori diversi rispetto al proprio abbonamento. Per esercitare la prevendita, solo online sarà sufficiente effettuare il login inserendo il PNR e la data di nascita. Ogni abbonato potrà acquistare un massimo di due tagliandi in un’unica transazione.

Gli abbonati Plus potranno accedere al servizio di rivendita a partire dalle ore 12 di martedì 5 settembre.

Tribuna Tevere Parterre
A partire dalla gara Roma-Empoli, il settore Tribuna Tevere Parterre tornerà disponibile.

Come precedentemente comunicato, tutti gli abbonati Serie A che erano stati collocati provvisoriamente nel settore Tribuna Tevere Top Nord sono stati riposizionati nella Tribuna Tevere Parterre garantendo lo stesso posto dell’abbonamento 22-23.

Per visualizzare l’abbonamento corretto ed effettuare l’ingresso allo Stadio sarà necessario accedere sull’app “IL MIO POSTO”, eliminare l’abbonamento di Tribuna Tevere Top Nord 2023-24 ed effettuare nuovamente la procedura di attivazione inserendo lo stesso PNR e la data di nascita.

Per qualsiasi ulteriore necessità è possibile contattare il contact center al numero 0689386000 dal lunedì al venerdì dalle 09:00 alle 18:30.

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Calciomercato

Calciomercato Roma, piace Baldanzi: sul trequartista dell’Empoli c’è anche il Milan

La Roma ha messo nel mirino Tommaso Baldanzi. Come riporta Tuttomercato.web, il trequartista dell’Empoli interessa concretamente ai giallorossi che, dopo le cessioni degli esuberi e dei calciatori che non rientrano nel progetto Mourinho, potrebbero formulare un’offerta. Sul classe 2003 c’è anche il Milan. I rossoneri forti del denaro che verserà il Newcastle per acquistare Tonali potranno reinvestire parte

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Esclusiva Retesport – Luigi Cagni (ex all.Empoli): ”La Roma è troppo discontinua. L’Empoli ha ottimi giovani come Baldanzi e Parisi. Zaniolo? È un problema culturale

Luigi Cagni ex allenatore dell’Empoli (2006-2008), ultimo tecnico sulla panchina dei toscani ad aver vinto contro la Roma, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Retesport. Di seguito le sue parole.

Negli ultimi anni ha avuto proposte ed è pronto per una nuova avventura in panchina?

”Dall’esperienza di Brescia (2017) ho capito di chiudere. Sono fuori dal sistema. Dopo l’impresa fatta, pensavo di avere qualche proposta invece zero. Il sistema è quello che se tu non hai un procuratore non puoi lavorare. A me questo tipo di figura non è mai andata bene e quindi magari sbagliando mi sono tirato fuori”.

Ha portato l’Empoli ai preliminari di Coppa Uefa

”Non succederà mai più. Il pianeta Empoli andrebbe studiato perché è un posto in cui ti danno tutto il possibile, non hai pressioni di nessun tipo e ti mettono a disposizione giocatori bravi, perché hanno uno scouting eccezionale. Negli ultimi anni, infatti, hanno tirato fuori calciatori che sono andati ovunque e anche quest’anno stanno facendo molto bene: Baldanzi e Parisi sono un esempio. Ad Empoli ti puoi permettere di far esordire giovani bravi, hanno una catena di contatti che gli permette di fare acquisti giusti e c’è un settore giovanile che gli permette di farli crescere in fretta”.

A livello giovanile, cosa manca in Italia?

”Non c’è lungimiranza. Si pensa troppo al presente e poco al futuro. Mancano anche gli stadi di proprietà e con questa mentalità stiamo andando sempre peggio, così non si cresce. In Federazione ci sono dirigenti di scarsa qualità perché non si fa nulla riguardo al futuro. Gli allenatori hanno il timore di far giocare troppi giovani perché se non vai bene ti mandano via, bisognerebbe cambiare mentalità. Chiunque potrebbe fare l’allenatore della Nazionale perché ci sono solo 30 giocatori”.

Hai affrontato: Spalletti, Gasperini, Pioli, Sarri e Ballardini, quali allenatori tra questi la stanno sorprendendo in Serie A?

”Questi allenatori sono cresciuti molto stimo Spalletti ma secondo me Gasperini è l’unico che ha portato modernità nel calcio: è il tecnico che fa rendere meglio. L’Atalanta è una società in cui c’è un ottimo settore giovanile e allenatori adatti per il miglioramento dei ragazzi. In Italia ci sono allenatori dei settori giovanili che non fanno crescere i calciatori, basta guardare quello che è successo a Zaniolo”.

Che idea si è fatto della situazione Zaniolo?

”L’errore è culturale. A me hanno insegnato di rispettare le regole, avere dei valori, essere un uomo, mi hanno spiegato cosa sarebbe successo se io fossi diventato calciatore di fronte a 20.000 persone e quindi mi hanno trasmesso tutte le componenti per fare il professionista”.

La Roma di Josè Mourinho?

La squadra non ha continuità: fa delle grandi partite poi cade. Non mi piace quando Mourinho dice di avere una rosa composta solo da 15 giocatori ma è la verità, per cui, forse escono fuori della gare come quella contro la Cremonese. Poi è inevitabile che anche lui ha delle responsabilità perché i calciatori scesi in campo non erano scarsi.

Mister Cagni conclude parlando ancora di Zaniolo e ha allargato il discorso a come dovrebbero comportarsi i calciatori

”Mourinho, dato il suo status, infatti, per questo alcuni allenatori hanno degli staff grossi, non sta a guardare il particolare non può mettersi a insegnare le basi ai calciatori. A determinati livelli dovrebbe essere così, però, per i nostri giovani purtroppo il discorso è diverso, questi calciatori hanno difficoltà a gestire le situazioni difficili: quando arrivano determinate pressioni crollano, non sono stati abituati.

I giocatori non vanno motivati. L’allenatore deve pensare ad altro se il calciatore deve essere motivato deve fare un altro mestiere. I calciatori sono professionisti pagati che devono rispettare la società e i tifosi”.