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Camara compie 26 anni: gli auguri della Roma (VIDEO)

Camara compie 26 anni. La società giallorossa ci ha tenuto a fare gli auguri al centrocampista guineano. Mady nel 2023 ha giocato solo un minuto durante il recupero di Spezia-Roma.

Happy Birthday, Mady Camara! 🎂 @MCamarajr10 🥳#ASRoma

pic.twitter.com/d0A5xOLZ0R— AS Roma English (@ASRomaEN) February 28, 2023

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Cercasi Camara: nel 2023 è sparito dal campo ma i numeri sono dalla sua parte

IL PERSONAGGIO (di Nicolas Terriaca) – Cercasi Mady Camara. Il centrocampista guineano è sparito dai radar di Josè Mourinho: nel 2023, infatti, ha giocato solo i minuti di recupero nel finale di Spezia-Roma. Il classe 97, in Serie A, prima della sosta ha disputato 5 gare su 6 dall’inizio e ha dimostrato di avere caratteristiche che completano il centrocampo giallorosso. Eppure dalla ripresa del campionato Camara è sparito. Perché? Come mai non riesce a giocare neanche per pochi minuti?

Camara ‘ruba palloni’: nessun centrocampista della Roma ha fatto meglio

Foto Tano Pecoraro/LaPresse 17 Ottobre 2022 – Genova, Italia Sport, CalcioSampdoria vs Roma – Campionato italiano di calcio Serie A TIM 2022/2023 – Stadio Luigi FerrarisNella foto: gabbiadini, camaraPhoto Tano Pecoraro/LaPresse October 17, 2022 – Genoa, Italy Sport, Soccer Sampdoria vs Roma – Italian Serie A Football Championship 2022/2023 – Luigi Ferraris StadiumIn the photo: gabbiadini, camara

Camara con la maglia della Roma complessivamente ha disputato 595 minuti e ha servito un assist. In campionato, ha creato una grande occasione da gol e ha effettuato 2 passaggi chiave. I numeri che evidenziano le sue virtù, però, sono altri. Il centrocampista guineano, infatti, in Serie A, ha rubato 14 palloni in 378 minuti. Camara, quindi, mediamente ruba un pallone ogni 27′ minuti e nessun compagno di reparto ha fatto meglio. Matic, Cristante, Pellegrini e Bove, infatti, hanno numeri inferiori.

In aggiunta, il classe 97′ di media ha intercettato un pallone ogni 75 minuti e solo Matic ha statistiche superiori: uno ogni 69′. La Roma in diverse occasioni, in mezzo al campo, ha mostrato di aver bisogno di vivacità, dinamismo, aggressività in fase di non possesso palla e Mady ha evidenziato di avere tutte queste virtù. La domanda sorge spontanea: perché è sparito dai radar di Josè Mourinho?

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Il ‘mercatino’ della Roma: luce Dybala, Matic garanzia, sorpresa Camara, delusione Belotti e incognita Celik

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – Dopo 21 partite stagionali cominciano i primi bilanci. La Roma in estate con gli acquisti di Wijnaldum (0) e Dybala (0) è stata tra le protagoniste del calciomercato italiano. Oltre a loro sono arrivati: Belotti (0), Camara (1,5), Celik (7), Matic (0) e Svilar (0). I 7 innesti, considerando solo l’esborso economico per i cartellini, alla Roma sono costati 8,5 milioni. Chi ha convinto? Chi ha deluso?

Gli infortuni e il ‘mercatino’ che non gioca

Il mercato della Roma è stato fortemente influenzato dagli infortuni. I nuovi innesti hanno portato tanta esperienza: 180 partite di Champions League e 40 trofei. I problemi fisici, però, hanno rovinato i piani giallorossi: Wijnaldum ha giocato solo 12 minuti, a causa di una frattura alla tibia rimediata in allenamento, Dybala è stato fuori per circa un mese, Celik ha avuto un problema al legamento collaterale e ha saltato 7 gare, Matic, a fine ottobre, ha dovuto convivere con un problema agli adduttori mentre Belotti e Camara hanno faticato a raggiungere velocemente la forma fisica migliore. Mourinho, alla vigilia della gara contro il sassuolo, ha sottolineato la situazione infortuni e ha dichiarato: ”Se guardi l’ultima partita nostra, se non sbaglio abbiamo giocato con la stessa squadra dell’anno scorso con Camara nella posizione di Mkhitaryan. Questo significa che il bel mercatino che abbiamo fatto con sforzo, dedizione, sacrificio e lavoro non sta giocando”.

La luce di Paulo Dybala

Foto Fraioli

Paulo Dybala è la luce dell’attacco della Roma. I giallorossi faticano a fare gol e solo la Joya ha i numeri che servono ad una squadra per ambire ad obiettivi importanti. Il numero 22 è il capocannoniere della Roma: 7 gol in 12 partite (816 minuti). Ad aumentare il contributo alla fase realizzativa giallorossa ci sono anche 2 assist preziosi a Tammy Abraham che, senza l’argentino, brancola nel buio. Con Dybala dall’inizio la Roma comincia la partita con un gol di vantaggio, infatti, l’attaccante giallorosso è entrato in un azione da gol ogni 90 minuti giocati. La qualità immensa dell’argentino emerge in una squadra amorfa.

Mourinho più volte ha sottolineato l’importanza della Joya e lo ha fatto anche dopo l’ultima partita di campionato: Vedo questi ultimi minuti come la conferma di due cose: con 20 minuti di Dybala c’è la luce, i tifosi nel primo tempo fischiavano ed erano delusi, ma pagherebbero per vedere più calcio di Dybala. Un dato, però, fa riflettere, i giallorossi nell’ultimo frangente di Roma-Torino, con l’attaccante argentino in campo, hanno creato più gol attesi (1,04) rispetto alle sfide contro: Napoli (0,21) Lazio (0,38), Sassuolo (0,76) e Torino (fino al minuto 70, 0,31). Dybala non può essere l’unico calciatore che accende l’interruttore della luce.

La garanzia Nemanja Matic

Matic è il classico pretoriano di Josè Mourinho. Lo Special One, dopo averlo allenato al Chelsea e al Manchester United, lo ha portato con sé anche nella Capitale. Il centrocampista serbo in questa stagione ha disputato 20 partite (1155 minuti) mettendo a segno un gol e un assist. La rete realizzata nell’ultima gara di campionato contro il Torino ha permesso alla Roma di ottenere un punto. Matic non è abituato a vivere la gioia di un gol fatto: non segnava dal 29 gennaio 2020.

Al netto della rete contro il Torino, l’ex United quando è in campo dimostra di avere una conoscenza calcistica sopraffina (85,7% di passaggi riusciti) e la capacità di intercettare le azioni avversarie grazie a delle letture preventive. Matic, spesso, però, per esigenza ha dovuto giocare in coppia con Cristante formando un reparto statico senza cambi di passo e in molte situazioni si è trovato a rincorrere gli avverarsi palesando i suoi difetti. Il numero 8 giallorosso si è dimostrato un calciatore prezioso ma, data la carta di identità (34 anni), non potrà giocare costantemente ogni 3 giorni.

Il centrocampista serbo quando rilascia delle dichiarazioni incarna alla perfezione il pensiero Mourinho, infatti, non un caso se è il sesto calciatore più impiegato dallo Special One in tutta la sua carriera (179 partite). Matic, dopo Roma-Torino, ha evidenziato il motivo per cui, secondo lui, la squadra non riesce a fare il salto di qualità: ‘Ci manca la giusta mentalità”.

La sorpresa Camara

Camara è arrivato nella Capitale a causa dell’inaspettato infortunio di Wijnaldum. Il centrocampista di proprietà dell’Olympiakos, dopo un inizio di stagione in cui ha passato più tempo in panchina che in campo, ha fatto vedere le proprie qualità. Mourinho prima di Udinese-Roma aveva presentato così il numero 20: ”Camara non ha i 90 minuti e non ha la possibilità di cominciare la partita di domani. Non ha neanche la conoscenza del nostro metodo di gioco. Ha dimostrato la sua qualità in allenamento, è un giocatore di qualità che ci aiuterà tanto. Per ora andrà in panchina, poi piano piano avrà un percorso da fare”

Camara nelle 14 partite giocate (1 assist in 595 minuti) ha dato dinamismo e fisicità al centrocampo della Roma. Il numero 20 ha permesso alla squadra giallorossa di giocare più alta in fase di non possesso cercando in diverse situazioni il recupero palla nella metà campo avversaria. Camara, infatti, grazie ad un pallone rubato a Tameze, nella gara contro il Verona ha permesso alla Roma di segnare il gol del pareggio. Tendenzialmente quando è stato schierato dal primo minuto, il guineano ha messo in difficoltà il centrocampista avversario sul quale Mourinho lo ha messo in marcatura: Villar, Ndombele e Tameze ne sono la testimonianza.

La delusione Andrea Belotti

Belotti ha rifiutato diverse proposte per indossare la maglia delle Roma. L’ex capitano del Torino è stato voluto fortemente da Josè Mourinho che prima del suo arrivo dichiarò: ”Su Belotti dico una cosa sola: se vuole davvero venire alla Roma, mi piace questo suo entusiasmo”.

Peccato che il gallo, in questa prima parte di stagione con la maglia giallorossa, abbia perso il sorriso. Ad oggi lo specchio dell’esperienza di Belotti nella Capitale è il rigore sbagliato contro il Torino. Il numero 11 ha giocate 17 partite (656 minuti) e ha realizzato 2 gol. Bottino troppo magro per un attaccante che fatto oltre 100 reti in Serie A. Belotti, in campionato, ancora non è riuscito a vedere la porta e spera in un nuovo inizio dopo la sosta.

Celik rimandato con fiducia

Celik è l’unico calciatore arrivato dal mercato estivo per cui la Roma ha speso dei soldi per acquistare a titolo definitivo il cartellino (7 milioni). Il terzino turco in questo inizio di stagione ha giocato 12 partite (707 minuti) su 21. Il numero 19 non ha realizzato assist o gol e questo purtroppo lo accomuna ai suo compagni di reparto. I quinti della Roma sono poco incisivi, infatti dalle fasce in 21 partite sono arrivati solo un gol (El Shaarawy) e un assist (Spinazzola).

Il terzino turco, però, ha dimostrato personalità nelle giocate e ciò è testimoniato da un dato: 5 grandi occasioni da gol create in Serie A (11° del campionato italiano e secondo della rosa dopo Pellegrini). Celik, data l’esclusione di Karsdorp, dopo la sosta probabilmente avrà più spazio e continuità per dimostrare il proprio valore.

La speranza Wijnaldum e l’incognita Svilar

Georginio Wijnaldum rappresenta la speranza della Roma. L’attesa di rivedere il centrocampista olandese con la maglia giallorossa è molto elevata. Il numero 25 ha giocato solo 12 minuti con la Roma e Mourinho spera di poter contare su di lui subito dopo la sosta. La frattura alla tibia è un infortunio grave e rivedere immediatamente Wijnaldum al massimo della propria forma sarà molto difficile. La speranza è che il centrocampista olandese possa dare comunque un grande contributo nella seconda parte di stagione e aiutare la squadra a raggiungere i propri obiettivi.

Il primo calciatore arrivato nella sessione estiva è stato Mile Svilar. L’ex portiere del Benfica è un oggetto misterioso, infatti, ha disputato solo una gara con la maglia giallorossa. L’unica occasione per vederlo in campo è stata la sconfitta in Europa League contro il Ludogorets per 2-1. Le prime impressioni non sono state positive ma è impossibile giudicare un calciatore che ha disputato solo 90 minuti. Il ruolo di Svilar sembra molto simile a quello di Fuzato (inutilizzato la scorsa stagione), per cui, la Roma nelle prossime settimane dovrà fare delle valutazioni sul secondo portiere da affiancare a Rui Patricio.

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Mou scopre ‘l’anarchia’ di Camara in un centrocampo monopasso: recuperi, dribbling e dinamismo

IL PERSONAGGIO (di Nicolas Terriaca) – Mourinho prima di Udinese-Roma disse: ”Camara non ha i 90 minuti e non ha la possibilità di cominciare la partita di domani. Non ha neanche la conoscenza del nostro metodo di gioco. Ha dimostrato la sua qualità in allenamento, è un giocatore di qualità che ci aiuterà tanto. Per ora andrà in panchina, poi piano piano avrà un percorso da fare”. Il centrocampista guineano fino al 9 ottobre (Roma-Lecce), infatti, ha disputato 70 minuti in tutte le competizioni. Poche apparizioni senza mai partite dal primo minuto, fino a quando non ha servito l’assist vincente a Belotti in Europa League.

L’assist contro il Betis e i numeri delle prime gare di Camara

Probabilmente il percorso di ambientamento di Camara sta giungendo al termine. L’ex Olympiakos, infatti, nelle ultime tre partite della Roma (Betis, Sampdoria e Napoli) ha disputato 195 minuti. Mourinho nelle due gare di campionato lo ha fatto partire dall’inizio dandogli la possibilità di mettersi in mostra e contro gli spagnoli lo ha fatto subentrare nella ripresa.

Nella gara contro il Betis, Camara ha servito un assist vitale a Belotti che permette alla Roma di avere la possibilità di superare il girone di Europa League. Il passaggio decisivo è avvenuto in una zona di campo inesplorata dai compagni di reparto: l’area di rigore avversaria. Nelle partite di campionato, numeri alla mano, ha dato al centrocampo giallorosso caratteristiche che fino a quel momento erano sconosciute. Camara, infatti, contro la Sampdoria ha fatto registrare una velocità in accelerazione di 31,93 km/h e grazie alla sua aggressività ha annullato Villar. Nella partita di domenica contro il Napoli è stato il calciatore giallorosso che ha effettuato più recuperi (8), che ha giocato più palloni in avanti (9) e che ha tentato più tiri (2). In aggiunta ha messo in seria difficoltà Ndombele che è uscito nella ripresa.

In appena 168 minuti giocati in Serie A, il centrocampista guineano fa registrare numeri che lo differenziano dai compagni di reparto. Camara, infatti, ha già tentato gli stessi dribbling di Cristante (4) e soli 3 in meno di Matic (7). In aggiunta, l’ex Olympiacos ha già eseguito gli stessi tiri del centrocampista serbo (4) e dimostra di avere una predisposizione ad accompagnare l’azione offensiva sconosciuta ai suoi compagni di reparto.