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Roma-Feyenoord story, una sfida infinita – AUDIO

FOCUS RS (di Checco Oddo Casano)Rotterdam, Tirana, Roma. L’Olimpico, il De Kuip, l’Arena Kombetare. Ma anche la Barcaccia, la banana a Gervinho, gli screzi tra Slot e Mourinho. Gol, parate, pali, gioia e disperazione. Roma-Feyenoord è un condensato di emozioni, è una classica europea tra queste due formazioni che tornano ad affrontarsi per la quarta volta negli ultimi 10 anni. Nuovamente senza tifosi delle due squadre in trasferta, dopo gli scontri e le barbarie degli olandesi a Piazza di Spagna nel 2015. Ma andiamo con ordine.

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Febbraio 2015, la Roma di Rudi Garcia pesca gli olandesi di Fred Rutten e di un giovanissimo Karsdorp, schierato al posto del terzino Wilkshire mandato al manicomio da Gervinho.

Nella gara d’andata, l’ivoriano segnò all’Olimpico, ma la Roma venne rimontata dal gol di Colin Kazim-Richards. Al ritorno, nella tumultuosa atmosfera del De Kuip, Gervinho segnò nuovamente, chiudendo il discorso dopo il vantaggio di Adem Ljajic e il pareggio di Elvis Manu. Tuttavia, questo match fu segnato anche da un atto di razzismo, con il lancio di una banana gonfiabile, l’ennesimo episodio di una rivalità che sfociò anche nel danneggiamento della Fontana della Barcaccia a Roma.

Proprio a margine della sfida d’andata, centinaia di hooligans arrivati da Rotterdam, in preda ai fumi dell’alcool, misero a ferro e fuoco il centro della capitale, vandalizzando alcuni storici monumenti e producendo danni inestimabili. Una situazione mal gestita a livello di ordine pubblico che ha inciso sul divieto di trasferta vicendevole che le prefetture di Roma e Rotterdam hanno emesso, come lo scorso anno, anche in vista della nuova doppia sfida.

Nel 2022 a Tirana, la Roma ritrova il Feyenoord in finale di Conference League. Josè Mourinho guida i suoi al successo internazionale che manca da oltre sessant’anni, ma la partita è tiratissima fino all’ultimo secondo. Gli olandesi sono praticamente campioni d’Olanda e non perdono da diversi mesi una gara ufficiale, la Roma però è arrivata in finale trovando una quadra tattica quasi insospettabile nei primi mesi. Difesa a tre, con uno Smalling straordinario, Mkhitaryan a centrocampo (sostituito causa infortunio da Sergio Oliveira, altro segreto tattico del primo anno Mourinhiano) con Pellegrini e Zaniolo a supporto di Abraham, capocannoniere del torneo.

La finale la decide proprio il 22 su un lancio illuminante di Mancini, buco di Trauner, e palla nel sacco. L’Arena Kombetare, nella sua ampia parte romanista, esplode di gioia. Nella ripresa Rui Patricio, salvifico, tiene in piedi l’1-0, i giallorossi sfiorano il raddoppio, ma basta una rete per portare nella capitale la Coppa. Ed è grande festa.

25.5.2022 Conference League Finale : Roma vs Feyenoord Nella foto: Pellegrini Coppa (Foto Gino Mancini)

A distanza di pochi mesi, ancora una voltaFeyenoord e Roma si trovano di fronte, questa volta nei quarti di finale di Europa League. L’allenatore olandese Slot stuzzica Mourinho, sostenendo che prima della partita di ritorno guarderà il Napoli e non i giallorossi. Dopo la vittoria e il passaggio della Roma in semifinale, Mourinho cerca il collega nel tunnel che porta agli spogliatoi e gli sussurra (per usare un eufemismo): “Respect, respect. Guarda il Napoli, ma dovresti guardare noi. Se questo è il tuo gioco, dovresti andare a casa in fretta. Guarda il Napoli e il Manchester City, ma dovresti osservare noi, rispetto”.

La Roma soffre in entrambi gli incontri, ma alla fine trionfa, sulla scia della finale di Conference League dell’anno precedente. Mats Wieffer decide la gara in Olanda, costringendo la Roma a una rimonta all’Olimpico, con una partita tesa che sfocia nei supplementari. Igor Patxão pareggia la rete di Spinazzola e Dybala, nei minuti finali, regala l’extra time a Mourinho: El Shaarawy e Pellegrini umiliano nel finale gli olandesi, che tornano a casa a testa bassa. 

Roma-Feyenoord, una rivalità che continua, ora senza Mourinho, ma con De Rossi, erede di questa tensione, al suo debutto, con il peso di mantenere viva la tradizione. Ma Daniele conosce il De Kuip, ci giocò nel 2015. Sembra quasi la chiusura di un cerchio calcistico. Fino al prossimo sorteggio…

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