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Interviste

Pellegrini: “A De Rossi devo il mio 150%. Penso che resterà per molto tempo qui”

Lorenzo Pellegrini ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo la vittoria sul Feyenoord:

Nella prima ora sembravi un mix tra De Bruyne e Modric.
“Mi sembra difficile (ride, ndr). Questa partita poteva sembrare un crocevia, in questo mese abbiamo fatto vedere ottime cose. È un punto da cui ripartire, sono contento ed è stata una vittoria meritata”.

Questa è stata la conferma di un percorso europeo che va avanti da anni.
“In questi anni abbiamo fatto un percorso che ci ha permesso di giocare tante partite in Europa, è un dono per questa gente, che anche oggi in questo stadio non è che ci ha fatto sentire a casa, ma di più. Lottiamo per loro e ci alleniamo per migliorarci sempre”.

Stai giocando a un altro livello rispetto a quello di inizio stagione.
“Da parte mia c’è sempre stato il massimo impegno, sono uno che si riguarda le partite e le statistiche. Ho cercato di capire sempre il motivo del mio rendimento negativo, ma ora sono contento perché le cose stanno andando bene e io riesco a esprimermi bene”.

La tua posizione in campo con De Rossi è dove ti senti più a tuo agio?
“Sì, la mezzala è il mio ruolo. Mi piace inserirmi, tirare e fare assist, ma anche partecipare all’impostazione del gioco e il mister mi lascia tanta libertà. Sentendomi più libero escono maggiormente fuori le mie qualità”.

Il gol?
“Riguardandolo ho notato che faccio un sacco di cose, non me le ricordavo (ride, ndr). Provandole e cercandole ti vengono un po’ automatiche. Ho guardando anche dietro di me per vedere se ci fosse un avversario, avrei fatto un altro tipo di giocata in caso”.

De Rossi merita un ringraziamento da parte tua?
“Gli devo il mio 150% in tutti gli allenamenti e in tutte le partite. Tutti conoscono il nostro rapporto e nasce da un rispetto che va oltre. Penso che resterà per molto tempo sulla panchina della Roma”.

Ci stai dando una notizia?
“No, è un mio pensiero per quello che sta facendo vedere. C’era bisogno di ripartire da qualcosa e lui è molto più di qualcosa sia come allenatore sia come uomo. Gli devo tutta la mia disponibilità, il nostro rapporto resta fuori dal campo. Quando si entra in campo lui diventa l’allenatore e io il giocatore, lui fa le scelte e io le rispetto. Darò sempre tutto per lui e per la Roma, come ho sempre fatto”.

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