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Lutto nel mondo del calcio: morto Maurizio Zamparini, ex patron del Palermo

Lutto nel mondo del calcio. All’età di 80 anni è morto Maurizio Zamparini. L’ex presidente del Palermo – che rilevò la società da Franco Sensi – è deceduto nella notte, attorno alle 2. L’imprenditore friulano era stato operato a dicembre per una peritonite. L’intervento ha avuto delle complicazioni, che hanno costretto il vulcanico presidente alla terapia intensiva.

Ad ottobre scorso un’altra tragedia colpì la famiglia. Nel suo appartamento londinese, il figlio dell’ex patron rosanero, Armando, venne trovato senza vita all’età di 23 anni. Fatale  un malore improvviso.

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Caro Mourinho, ora tocca a te

Un centrocampo da big. Nonostante la sessione di gennaio si sia conclusa senza il botto finale, grazie agli arrivi di Sergio Oliveira e Maitalnd-NileJosé Mourinhopotrà affrontare la seconda parte di stagione con una rosa più equilibrata e competitiva.

Due acquisti, scrive il Tempo, che mettono lo Special One nella condizione di poter scegliere più soluzioni soprattutto in mediana. Con Sergio Oliveira – considerato dal tecnico uno dei suoi fedelissimi fin da subito – il ventaglio di scelte a disposizione si è allargato: un vantaggio non da poco ma che vedrà uno tra l’ex Porto, CristanteVeretout e Pellegrini iniziare le prossime partite dalla panchina.

Detto che la presenza in campo di Oliveira appare quasi scontata e che Mourinho considera Lorenzo Pellegrini come un’estensione della sua volontà in mezzo al campo, a partire dalla gara con il Genoa Cristante e Veretout si giocheranno una maglia da titolare.

Domenica infatti Pellegrini dovrebbe essere regolarmente a disposizione, pronto per tornare ad indossare la fascia da capitano: ieri il numero 7 ha svolto lavoro individuale insieme a Spinazzola, ma le sensazioni del giocatore e dello staff giallorosso sono positive in vista del rientro in gruppo entro venerdì.

Anche sulle fasce le opzioni per Mou sono aumentate con Maitland-Niles. Il ventiquattrenne arrivato in prestito secco dall’Arsenal (se lo vorrà acquistare a giugno la Roma dovrà iniziare una nuova trattativa da zero) ha già dimostrato di poter giocare su entrambe le corsie. Oltre ad essere un’alternativa all’altezza di Karsdorp, l’inglese può tranquillamente prendere il posto di Vina se – per esigenze tattiche o numeriche – dovesse essercene bisogno.

Intanto oggi alle 15 Tiago Pinto incontrerà i giornalisti nella sala Champions del Fulvio Bernardini per la consueta conferenza stampa di fine mercato. Un mercato in cui il dirigente portoghese ha operato in entrata ma soprattutto in uscita, per alleggerire la rosa dai calciatori giudicati in esubero.

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Roma, obiettivo giugno per Xhaka e i rinnovi

Si è chiuso senza sussulti il mercato di gennaio della Roma. Non ci sono stati colpi di scena né in entrata né in uscita con Amadou Diawara (il Valencia non ha dato seguito ai sondaggi dei giorni scorsi e il centrocampista ha rifiutato il Venezia, che ha provato a convincerlo fino all’ultimo) e Darboe, i due calciatori della prima squadra che sono stati più vicini alla cessione, rimasti al loro posto.

Il grosso del lavoro Tiago Pinto, che oggi in conferenza stampa spiegherà le strategie del mercato giallorosso, lo aveva fatto nei primi giorni del mese portando a Trigoria Sergio Oliveira Maitland-Niles, che si sono rivelati fin da subito utili alla causa romanista.

Come scrive il Corriere della Sera, da adesso in poi Tiago Pinto, che ha chiuso anche la rescissione di Fazio (andato alla Salernitana) e continua a lavorare a quella di Santon, dovrà concentrarsi sui rinnovi – i più importanti sono quelli di ZanioloManciniCristante Spinazzola -, che comunque per volontà della proprietà non saranno chiusi (e annunciati) prima della fine della stagione, quando si riapriranno i discorsi per i calciatori che anche a gennaio sono stati accostati alla Roma, con Granit Xhaka, primo nome richiesto da Mourinho fin dalla scorsa estate, che rimane l’obiettivo numero uno per il centrocampo.

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Mou senza regista: aspetta Spinazzola e guarda il calendario

Dopo quattro giorni di totale riposo e senza colpi last-minute dal mercato invernale, la Roma di José Mourinho è tornata ieri pomeriggio al lavoro a Trigoria. Eccezion fatta per DarboeShomurodov e Vina (ancora impegnati con le rispettive nazionali), tutti gli erano erano regolarmente in campo, anche Diawara che alla fine non ha accettato nessuna delle diverse proposte pervenute. Oggi alle 15 il gm giallorosso Tiago Pinto farà il consueto punto sul mercato appena concluso.

Tornando al campo, lavoro individuale per Spinazzola e Pellegrini, con il capitano giallorosso che proverà a recuperare per la sfida di sabato. Mourinho conta sul suo rientro, desideroso di ripartite subito forte: dopo aver ricaricato le pile nella sua Londra, è tornato al lavoro carico e concentrato, in vista del mese che rischia di essere decisivo per le ambizioni della sua Roma. Un quartetto di gare invitante attende i giallorossi: Genoa e Hellas Verona in casa, Sassuolo e Spezia in trasferta, prima dello scontro diretto contro l’Atalanta di Gasperini.

I giallorossi, scrive La Repubblica, sono chiamati a fare il massimo, con avversari alla loro portata e con l’obbligo di sfruttare i diversi scontri diretti che le concorrenti per un posto in Europa si ritrovano in calendario.

Ma febbraio è anche il mese delle coppe, soprattutto del quarto di finale di Coppa Italia, in programma martedì 8 a San Siro: Mourinho tornerà nel “suo” stadio, stavolta senza gli insulti dei tifosi rossoneri ad aspettarlo. L’impresa di eliminare la squadra di Inzaghi spalancherebbe le porta alla doppia semifinale, con la vincente del confronto tra Milan e Lazio. Tutto questo senza dimenticarsi che il 25 febbraio a Nyon andrà in scena il sorteggio degli ottavi di finale di Conference League, dal quale verrà estratta l’avversaria della Roma.

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Mourinho, 100 in Serie A ma niente tris. Però da luglio sarà rivoluzione

A volte, il passato è come se ci mettesse davanti a uno specchio per ricordarci lo scorrere del tempo. Le rughe, i segni sul volto, lo sguardo più spento. Ecco, ieri la Roma in qualche modo ha visto riflesso gli ultimi anni agrodolci, visto che erano cinquemila i giorni passati dall’ultimo trofeo, la Coppa Italia datata 2008.

Per il club giallorosso è il digiuno più lungo degli ultimi 60 anni. Proprio per questo è difficile pensare a una strategia migliore dell’affidare la squadra a un vincente per antonomasia com’è José Mourinho.

Con la Coppa Italia e la Conference League ancora da aggiudicare, i rinforzi arrivati a Trigoria hanno reso la rosa più simile ai desideri dello Special One. Se Diawara avesse accettato la corte di Sampdoria, Cagliari e Venezia, chissà se sarebbe arrivato un altro dei “regali” chiesti da Mourinho, ma la Roma guarda giustamente avanti.

Il g.m. Pinto negli ultimi giorni ha già acquistato i promettenti baby Surricchio Ivkovic, entrambi classe 2006. La squadra non è perfetta, ma la striscia di tre vittorie consecutive che “lancia” nel migliore dei modi i giallorossi verso la ripresa del campionato di sabato col Genoa.

Occhio, perché per Mourinho la prossima non sarà una partita come tutte le altre. Infatti, il portoghese taglierà il traguardo delle 100 panchine in Serie A. Dire che il bilancio è favorevole appare banale, però meglio ribadirlo: per lui al momento ci sono 49 vittorie, 19 pareggi e 8 sconfitte alla guida dell’Inter, poi 12 successi, 2 pareggi e 9 sconfitte con la Roma. Totale 99. Quanto basta per cercare un weekend indimenticabile.

La sensazione, scrive La Gazzetta dello Sport, è che lo Special One abbia già le idee chiare in vista della prossima stagione, sapendo già di poter contare sul riscatto da parte del Marsiglia di Under Pau Lopez, per un totale di 20,4 milioni. Se poi anche FlorenziKluivert Olsen fossero riscattati, il tesoretto crescerebbe.

In estate Mourinho vuole senz’altro un regista (e Xhaka dell’Arsenal resta il preferito), un altro centrocampista se uscirà Veretout (occhio allo svincolato Grillitsch dell’Hoffenheim) e un attaccante esterno, per la possibile partenza di Perez (e i fari sono su Kostic dell’Eintracht e Guedes del Valencia). Ma il futuro è tutto da scrivere, perché una cosa è certa: quota cento per lo Special One non significa di sicuro andare in pensione.

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Pellegrini ancora a parte, obiettivo Genoa

Ritorno in campo graduale per Lorenzo Pellegrinisarà a disposizione per il match di sabato (ore 15) contro il Genoa. Il capitano, scrive il Corriere della Sera, è tornato ad allenarsi, da solo e non con il gruppo, ma con il passare dei giorni aumenterà i carichi di lavoro.

Assenti i nazionali Darboe, di ritorno dalla Coppa d’Africa, Shomurodov e Vina, tutti gli altri si sono allenati regolarmente ad eccezione di Spinazzola. Da ieri sono stati messi in vendita i biglietti per il match con il Genoa, il primo in cui la capienza sarà riportata al 50%: saranno poco più di 33mila i romanisti presenti, compresi i circa 20mila abbonati.