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Coronavirus, la “squadra” di Mino Raiola dona materiale medico-sanitario. Tra questi Mkhitaryan e Kluivert [VIDEO]

La macchina della solidarietà coinvolge anche la "squadra" di Mino Raiola. Gli assistiti del famoso agente di mercato hanno unito le forze donando materiale medico e sanitario agli ospedali italiani. Lo rende noto, tra gli altri, Mkhitaryan che, attraverso il profilo Twitter, pubblica un video che coinvolge diversi colleghi, tra cui un altro romanista, Kluivert. L'olandese dice: "Vogliamo essere vicini a chi sta soffrendo". Sulla stessa linea il messaggio dell'armeno: "Sono i piccoli gesti quotidiani che ci fanno sentire tutti più uniti che mai".

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Figc, Gravina: “I campionati non riprenderanno prima di maggio. L’imperativo è non compromettere la prossima stagione”

"La priorità è terminare i campionati entro l’estate, senza compromettere la stagione 2020-21". Questo il pensiero di Gabriele Gravina. Il presidnete della Figc, a Radio Cusano Campus, traccia le linee guide per la ripresa: "Non possiamo permetterci un’estate piena di contenziosi sul profilo procedurale e legale. Vincenzo Spadafora ha detto che proporrà il blocco delle attività sportive fino alla fine di aprile compresi gli allenamenti, ma io aspetterei la decisione del Consiglio dei Ministri. Certo è un messaggio che richiede alcune riflessioni. La prima riguarda il momento di grande difficoltà che stiamo vivendo e che sta cambiando i nostri modelli di vita. I nostri campionati sicuramente non riprenderanno prima di maggio, questo era uno scenario che avevamo già ipotizzato".

 

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Roma, c’è Götze. Si libera gratis

IL CORRIERE DELLO SPORT (R. Maida) – Cercansi occasioni: a. a. a. Ma sarebbe meglio parlare di zero, zero, zero. Sono i giocatori svincolati che possono fare al caso della Roma nell’anno della tremenda crisi finanziaria mondiale determinata dal virus.

Il trio di profili che Petrachi sta monitorando è composto da due centrocampisti, il milanista Bonaventura e l’ucraino Kovalenko, più il tedesco Mario Götze, in uscita dal Borussia Dortmund, per il quale è sempre più probabili l’addio a fine stagione.

Götze non è un calciatore qualsiasi. Götze sta alla Germania come Iniesta sta alla Spagna, avendo deciso una finale dei mondiali nei tempi supplementari. Il suo gol contro l’Argentina, al Maracanà di Rio de Janeiro, riportò il titolo ai tedesci dopo 24 anni. Il problema è che da quel giorno sono passate sei stagioni.

E per Götze, trequartista o seconda punta di qualità, sono cominciati i guai. È la ragione per cui, dopo averlo acquistato per 37 milioni, il Bayern lo ha rivenduto al Dortmund per 22 nell’estate del 2016.

Negli anni Götze ha sviluppato un disturbo del metabolismo energetico che gli crea diverse difficoltà: fatica a bruciare grassi e a recuperare dagli sforzi, con conseguente fragilità muscolare.

Il giocatore, numericamente, potrebbe sostituire Mkhitaryan, qualora fosse impossibile intavolare una trattativa con l’Arsenal. A 28 anni (li compirà a giugno) il Mario di Dortmund rappresenta ancora una scommessa intrigante. Ma le controindicazioni, come abbiamo raccontato, non mancano.

 

 

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Roma, il gigante dei gol è Tiquinho. Fonseca ha detto sì

LA GAZZETTA DELLO SPORT (A. Pugliese) – Tramite i video e i report di Wyscout Fonseca sta studiando tutta una serie di giocatori che potrebbero fare al caso della Roma per la prossima stagione. E tra questi c’è anche Tiquinho Soares, il gigante brasiliano del Porto che la Roma si ricorda bene per gli ottavi di finale di Champions della scorsa stagione: Tiquinho (è il soprannome, il suo vero nome è Francisco) segnò il gol con cui il Porto aprì le danze nel 3-1 che poi finì con eliminare la Roma ai supplementari, decretando anche la fine dell’avventura di Eusebio Di Francesco in giallorosso.

La Roma gli aveva messo gli occhi addosso anche nell’ultima sessione di mercato. Ha una clausola rescissoria da 40 milioni di euro e la scorsa estate i portoghesi ne rifiutarono 23 dalla Cina. Oggi, però, i discorsi possono essere molto differenti da allora, nonostante la stagione di Tiquinho sia stata finora anche buona (16 gol in 38 partite, tra Liga e coppe varie). Perché il coronavirus inevitabilmente è destinato a impoverire le casse (anche) del Porto e lo stesso Tiquinho ha un valore sicuramente più basso, considerando che nel giugno 2021 scadrà il suo contratto.

Ora lo si può prendere con una cifra tra i 12 ed i 15 milioni. Considerando che ha ancora 29 anni, potrebbe essere una scelta giusta per affiancare Dzeko o magari dargli anche il cambio. Cresciuto nel Corinthians Alagoano (che non è la squadra di San Paolo, ma ha sede a Maceiò), Tiquinho è sbarcato in Portogallo nel 2014, al Nacional, da dove poi ha fatto il grande salto al Porto, nel 2017, via Vitoria Guimaraes.  Originario dello stato di Paraiba, nel nord-est brasiliano, è sposato con Angela ed ha due figli, Cristiano e Maryanna. Presto potrebbe avere in dote anche la nazionalità portoghese (e quindi quella comunitaria) e viene da una classica famiglia brasiliana, per alcuni versi anche molto umile.

In molti in Portogallo lo hanno paragonato ad un altro brasiliano, Hulk (di cui tra l’altro è anche grande amico, tanto da ospitarlo spesso nella sua casa di Oporto).

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Prove tecniche di stop

IL TEMPO (F. Cicciarelli) – Il fischio finale della stagione calcistica sembra più vicino. Il mondo del pallone continua a cercare formule alternative per concludere la stagione 2019-20, ma ogni giorno che passa sedimenta la presa di coscienza che dare un finale ai campionati rimasti sospesi appare sempre più complicato.

L’imperativo è limitare i danni di un sistema che rischia il collasso, obiettivo per cui potrebbe essere preferibile tirare una riga e ricominciare da zero, cercando di scontentare quante meno squadre possibile pur di garantire la sopravvivenza delle società.

La cristallizzazione della classifica sembrava una soluzione estrema, ma ora comincia a essere presa in considerazione da una base più ampia di club, tanto che anche il presidente Gravina da un paio di giorni pare aver frenato rispetto alla speranza di assegnare lo scudetto. “In Lega discutiamo sui vari scenari – ha spiegato ieri a Radio Rai Claudio Fenucci, ad del Bologna – analizzando i profili di rischio economico sia in caso di sospensione temporanea sia in caso di chiusura totale. Continuare a parlare di campionati e format non è consono, è troppo presto“.

Troppa l’incertezza sulla data in cui sarà possibile tornare ad allenarsi, non prima di un altro mese. “Riprendere le partite il 3 maggio è irrealistico. Proporrò di prorogare per tutto aprile il blocco delle competizioni sportive di ogni ordine e grado – ha spiegato il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora a Repubblica – ed estenderò la misura agli allenamenti“.

Per ripristinare una condizione atletica adeguata dei calciatori servirebbero non meno di tre settimane di lavoro, uno scenario che non permetterebbe di completare 12 turni – 13 per 8 squadre – entro il 30 giugno e che renderebbe difficile chiudere tutto anche a metà luglio. Un orizzonte temporale troppo spostato in avanti, che suggerisce alle leghe europee una soluzione comune anche in funzione dell’inizio delle competizioni Uefa, perché dalla comunicazione delle squadre qualificate dipende l’inizio di Champions ed Europa League, che nella scorsa stagione hanno svolto il primo turno preliminare nell’ultima decade di giugno.

La chiusura anticipata della stagione lascerebbe due questioni da affrontare: da un lato la formula dei nuovi campionati, con il rischio di una Serie A a 22 squadre, dall’altro le conseguenze economiche di un danno quantificato sui 720 milioni di euro. Il tavolo tecnico federale ha vagliato una serie di misure per fare fronte alla crisi di liquidità dei club. In ballo ci sono interventi legislativi rimandati per troppo tempo, come la revisione della Legge 91 in tema stadi, oltre all’attualizzazione della Legge Melandri in materia di diritti tv e a una modifica del Decreto Dignità che possa sbloccare l’afflusso di capitali dalle pubblicità del betting.

La voce più significativa però riguarda il taglio degli ingaggi, motivo per cui oggi l’Assocalciatori si riunirà in consiglio. Sulla discussione peserà la mossa della Juventus, che sulla spinta dei senatori Chiellini (presente al tavolo AIC come consigliere), Buffon e Bonucci ha giocato d’anticipo annunciando il taglio delle ultime 4 mensilità dell’esercizio, a cui seguirà una trattativa individuale per spalmare parte dell’importo – poco più della metà – nella prossima stagione. Una mossa che ha tracciato la strada da seguire.

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Serie A-Governo, lite sui soldi

IL MESSAGGERO (E. Bernardini) – Il calcio e più nello specifico la serie A è in crisi e lo stop ha acuito tutta la fragilità su cui si poggia il sistema. E così si è corsi ai ripari percorrendo due strade: taglio degli stipendi e richieste (non economiche) al governo.

Ed è proprio qui che è nata l’ennesima frizione. A far scattare i presidenti è stata questa frase: Lo sport non è solo il calcio e il calcio non è solo la Serie A. Destinerò un piano straordinario di 400 milioni allo sport di base. Dalla Serie A invece mi aspetto che le richieste siano accompagnate da una seria volontà di cambiamento”.

Fin dalla mattina si sono susseguite telefonate dai toni accesissimi tra i vari presidenti che ritengono la serie A la “locomotiva del calcio di base e indirettamente di tutto lo sport italiano”.

La Lega rivendica la sua centralità proprio per la mutualità che versa (quest’anno 130 milioni) e che serve per la sussistenza dei settori giovanili e di sport diversi dal calcio. Ma l’argomento principale nella call-conference prevista dalla Lega resta quello degli stipendi.

La Juve sabato ha tracciato un solco: l’accordo raggiunto da Agnelli con la squadra prevede che Sarri e i suoi i calciatori rinuncino a percepire il pagamento di 4 mensilità nel corso di questa stagione sportiva (marzo, aprile, maggio, giugno), recuperando tuttavia 2,5 mensilità nel corso delle prossime stagioni. 

Di fatto dunque sul bilancio 2019-2020 la Juve risparmierà 90 milioni, ma il risparmio reale è di circa 34 milioni di euro, visto che i restanti 56 verranno spalmati.

E sul tavolo oggi verranno poste due diversi tipi di proposta. La prima prevede la sospensione degli stipendi fino a quando non si riprende l’attività. Poi c’è il taglio. Possibile una decurtazione progressiva con percentuali a salire in base al lordo. Si va dal 15% al 30%. Oppure un taglio orizzontale uguale per tutti del 30%.

Nessun obbligo di accordo collettivo, qualsiasi intesa potrà essere ratificata club per club, in maniera individuale. E c’è di più perché i calciatori possono anche rifiutarsi. E in caso di cessione di un giocatore a giugno? Il club potrà trattare una buonuscita o eventualmente, valutare un accordo anche con la società che acquisterà il giocatore.

Ipotizzando un taglio del 30%, a fronte del miliardo e 300 milioni di ingaggi totali, la serie A risparmierebbe circa 390 milioni di euro. Circa la metà delle perdite ipotizzate: 720 milioni.

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EMERGENZA CORONAVIRUS

[VIDEO] Giuseppe Conte: “Pronti altri 4,3 miliardi. Aiuti immediati. Appuntamento con la Storia: mi batterò fino all’ultimo grammo di energia”

"Ci confronteremo a inizio settimana con gli esperti e confidiamo che ci portino ottime notizie. Noi ci manteniamo sempre vigili per adeguare le nostre valutazioni sulla base delle loro raccomandazioni". Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi.
"Con ordinanza delle protezione civile aggiungiamo a questo fondo 400 milioni, un ulteriore anticipo che destiniamo ai comuni col vincolo di destinarlo alle persone che non hanno i soldi per non fare la spesa. Da qui nasceranno buoni spesa ed erogazioni di generi alimentari". 

"Ho appena firmato un dpcm che dispone 4,3 miliardi a valere sul fondo di solidarietà dei Comuni". Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi parlando delle misure per fare fronte all'emergenza Coronavirus.

"Oggi segnaliamo il numero più alto di guariti. Ci confronteremo a inizio settimana con gli esperti e confidiamo che ci portino buone notizie".

"La ministra Catalfo e l'Inps stanno lavorando senza sosta. Vogliamo mettere tutti i beneficiari della Cassa integrazione di accedervi subito, entro il 15 aprile e se possibile anche prima", afferma il premier.

"Non abbiamo fatto una proposta alla Commissione, ma all'Eurogruppo per elaborarla. C'e' un dibattito in corso. Ma qui c'e' un appuntamento con la storia e tutti devono essere all'altezza". Lo afferma il premier Giuseppe Conte in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, commentando il no della Commissione ai coronabond. "Non passerò alla storia per chi non si e' battuto: mi batterò sino alla fine per una soluzione europea".

"Le parole di Von Der Leyen" sui Coronabond "sono sbagliate". Quella indicata nella lettera dei nove capi di Stato europei "è la risposta più adeguata per uno shock simmetrico sull'economia e tutti devono essere all'altezza della sfida, anche la presidente della commissione europea". Lo dice il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Nella crisi del coronavirus la Commissione europea non pianifica l'emissione di bond propri sui debiti. Lo ha affermato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen in un'intervista alla Dpa. "Su questo ci sono chiari confini giuridici, e non c'è un piano. Non lavoriamo a questo", ha affermato. La von der Leyen sottolinea inoltre che "la parola coronabond è solo una sorta di slogan. Dietro c'è la grande questione delle garanzie. E su questo le riserve della Germania come di altri paesi sono giustificate".

(ansa)

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Coronavirus, Roma: la prossima partita sarà dedicata agli operatori sanitari. Pallotta dona altri 25 mila euro

Con un comunicato ufficiale la Roma annuncia nuove iniziative a sostegno delle istituzioni impegnate nella lotta al Coronavirus, in linea con la campagna 'HEROES' avviata sui social nei giorni scorsi. Questa la nota del club:

"L'AS Roma comunica che dedicherà la prima partita in casa davanti ai propri tifosi agli operatori sanitari che sono stati in prima linea nella battaglia contro il Covid-19. Ampliando la campagna HEROES lanciata sui social media giallorossi in questi giorni, volta a rendere omaggio a medici e infermieri che in Italia e nel mondo stanno combattendo il Coronavirus, il Club metterà in atto le seguenti iniziative:

• Mettere a disposizione fino a 5.000 biglietti gratuiti per gli operatori sanitari in occasione del primo match casalingo a porte aperte allo Stadio Olimpico dopo la ripresa delle attività della squadra, per permettere a tutti i tifosi di mostrare loro riconoscenza per l’infaticabile lavoro svolto durante questa crisi

• Nella stessa partita verranno ricordati gli operatori sanitari che hanno perso la vita durante l’epidemia

• Una parte del ricavato dei biglietti della sfida sarà donata alla campagna fondi lanciata dalla Società, per comprare attrezzature mediche da destinare agli ospedali della Capitale che stanno contrastando il Covid-19

• Sarà studiata una nuova tariffa ridotta dedicata agli operatori sanitari per l’acquisto di biglietti per la prossima stagione

Attualmente 51 tra medici e infermieri sono morti in Italia a causa del Covid-19 e molti altri hanno perso la vita nel resto del mondo, oltre a coloro che hanno contratto il virus mentre svolgevano il proprio lavoro.

Due settimane fa, il club ha lanciato una campagna di raccolta fondi per acquistare forniture mediche urgenti e attrezzature per sostenere gli ospedali della Città che affrontano questa crisi. Sono già stati raccolti oltre € 530.000 – tra i quali un giorno di stipendio dello staff tecnico e dei calciatori giallorossi – e parte del ricavato è già stato utilizzato per ordinare otto ventilatori polmonari e otto letti di terapia intensiva.

Migliaia di maschere, guanti protettivi e flaconi di disinfettante per le mani sono stati distribuiti nelle strutture sanitarie e nelle periferie della Capitale.

E domenica scorsa, la Roma ha lanciato un’iniziativa sui social media chiamata "HEROES" per dare spazio ai veri eroi del momento: i medici e gli infermieri che in questo momento lavorano in condizioni di estrema difficoltà.

"Non ci sono aggettivi adeguati per mostrare tutto il nostro apprezzamento nei confronti del lavoro che sta svolgendo lo staff medico in Italia e nel mondo", ha dichiarato il presidente dell'AS Roma Jim Pallotta, che oggi ha donato altri 25 mila euro alla campagna del Club, oltre ai 50 mila per lanciare l’iniziativa. "La serie “HEROES” è stata un'opportunità sia per la Società sia per i nostri fan di mostrare tutta la gratitudine possibile per gli operatori sanitari sui digital media. Ora vogliamo fare la stessa cosa di persona, allo Stadio Olimpico, non appena riprenderemo a giocare una partita davanti ai nostri tifosi. Vogliamo rendere un omaggio speciale agli addetti ai lavori che hanno perso la vita e celebrare chi rischia ogni giorno per salvare vite umane”.

Fino a 5.000 biglietti saranno quindi messi a disposizione a titolo gratuito agli operatori sanitari, che saranno invitati allo stadio di Roma come ospiti speciali, nella sfida in cui verrà anche onorata la memoria dei loro colleghi deceduti.

Verranno celebrati medici e infermieri comparsi nella serie HEROES sui digital media.

Il Club sta già lavorando all'introduzione di una nuova tariffa di biglietti per la prossima stagione, dedicata agli operatori sanitari della Capitale, per dimostrare che il lavoro infaticabile che svolgono è apprezzato tutto l’anno e non solo nei momenti di crisi.

 Maggiori dettagli sulla partita-tributo "HEROES" dell'AS Roma saranno comunicati quando sarà chiara la data di ripresa del calcio giocato davanti al pubblico". 

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Gravina: “La priorità è non compromettere la prossima stagione”

 "Noi stiamo lavorando su più fronti, la nostra priorità è quella di completare la competizione sportiva della stagione '19-'20, ma dobbiamo stare a attenti a non compromettere la stagione '20-'21. Bisogna essere molto cauti nell'ipotizzare una serie di scenari". Lo ha detto il presidente della Figc, Gabriele Gravina, in una intervista all'Adnkronos: "Siamo in stretto contatto con la Uefa e con la Fifa, per quanto riguarda le rispettive competenze, e crediamo molto nel supporto che il massimo organismo europeo può in questo momento dare a tutte le Federazioni. Quando si affronta una progettualità di questo tipo non bisogna mai dimenticare che noi, per consentire di adempiere a tutte le società, una serie di oneri legati alle modalità di iscrizione, abbiamo dei tempi tecnici che, nel volerli comprimere al massimo, sono non meno di 20-30 giorni, tra domande, verifiche e controlli. Bisogna tener conto che se si dovesse andare oltre il mese di luglio, ci sarebbe ancora un altro mese che servirebbe per mettere a punto la macchina organizzativa e soprattutto il controllo sulle società", ha spiegato Gravina. "Potrebbe essere una soluzione per la ripresa della Serie A giocare in 4-5 stadi in regioni meno problematiche per quanto riguarda l'emergenza coronavirus? Non scartiamo nessuna ipotesi, ma francamente pensare che c'è una parte del nostro paese che soffre e che continua ad essere vittima di questa grande epidemia e dall'altra parte pensare di avviare un percorso diverso, non lo vedo percorribile", ha aggiunto.

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Totti: “La maglia della Roma, un amore che non avrà mai fine”

"Sono passati 27 anni d’amore, di passione, di fedeltà e soprattutto la fortuna di aver indossato l’unica maglia che ho amato veramente…un amore che non avrà mai fine".

Così Francesco Totti, eterno capitano della Roma, ha voluto ricordare il giorno del suo esordio Serie A con la maglia della Roma. Era il 28 marzo di ventisette anni fa. Da quel giorno quella maglia, la nostra maglia, non se l'è tolta più.