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VIDEO – Roma-Lecce, Mancini-Smalling possibile coppia titolare. Fonseca: “Inaccettabile il secondo gol dell’Atalanta. I problemi difensivi non dipendono dal modulo”

Alla vigilia di Lecce-Roma, in programma domenica alle 15.00 al Via del Mare, l'allenatore giallorosso Paulo Fonseca ha risposto alle domande dei cronisti nella consueta conferenza stampa svoltasi nel centro sportivo Fulvio Benrnardini di Trigoria.

Con l’Atalanta è arrivata la prima sconfitta. Ha parlato con i ragazzi delle eventuali ricadute dopo la partita di mercoledì scorso? 
"Sì, certamente, come abbiamo sempre fatto. Abbiamo fatto un’analisi congiunta con i calciatori, gli abbiamo fatto capire quello che non ha funzionato bene e quello che dobbiamo necessariamente migliorare".

Continua il periodo di partite ravvicinate. Come sta il gruppo? In queste partite sta cambiando degli elementi, è previsto anche per domani?
"Sì, probabilmente effettuerò alcuni cambi. In questo periodo ci sono molte partite ravvicinate e c’è poco tempo per recuperare. Alcuni giocatori sono più stanchi di altri fisicamente, c’è un vero e proprio logorio fisico per quelli che hanno giocato di più. Farò le mie scelte tenendo conto di questo aspetto".

Ci sono i dati che ci dicono che ci sono due approcci diversi della Roma, dei 10 gol fatti 7 sono stati segnati nel primo tempo e su 9 gol subiti, 7 nel secondo tempo. Come se la Roma partisse bene credendo nelle sue potenzialità e poi andasse un po’ a spegnersi. E’ un problema fisico o di concentrazione? 
"Per me la questione fisica non esiste, soltanto una settimana fa siamo stati elogiati per la nostra condizione fisica, adesso abbiamo perso una partita e si batte il tasto su questo punto. E’ un dato di fatto quello dei gol subiti e non ci soddisfa, nessuno è contento di prendere due gol a partita, stiamo lavorando sulla fase difensiva. La tendenza è quella di mettere in croce il reparto difensivo, ma per me non è solo una questione che riguarda la difesa ma la squadra neel suo complesso. E’ un dato di fatto anche che questa è una squadra che fa molti gol, adesso bisognerà trovare quell’equilibrio che è fondamentale per questa squadra".

L’Atalanta ha vinto molti duelli individuali. A questa squadra manca un po’ di fisico per competere con le grandi della Serie A? 
"No, non credo che abbia a che fare con il fattore fisico. Non è quello il nostro modo di stare in campo e di giocare. Abbiamo perso diversi duelli in fase offensiva, abbiamo avuto problemi nell’uscire dalla marcatura a uomo asfissiante dell’Atalanta, siamo forti fisicamente, ma non facciamo della fisicità il nostro modo di intendere e interpretare la partita. Abbiamo avuto difficoltà con l’aggressività estrema dell’Atalanta, in quelle circostanze la squadra deve essere in grado di trovare soluzioni per ripartire in attacco. E’ un dato di fatto che abbiamo perso tanti duelli in fase offensiva".

Ha parlato con Zaniolo? Come si è posto il ragazzo dopo la partita contro l’Atalanta? Domani giocherà titolare?
"Vedremo domani se giocherà oppure no. Ho parlato con lui come con tutti, lo abbiamo fatto nella riunione abituale post partita per analizzare la gara".

Esordio convincente per Smalling, ma prima dell’Atalanta non giocava una gara ufficiale da quattro mesi. E’ in grado di sostenere tre impegni in una settimana? 
"Vedremo domani, era la prima partita, ma è anche vero che Fazio ha sempre giocato, domani deciderò".

A posteriori, rifarebbe l’esperimento della difesa a tre contro l’Atalanta?
"Il problema non è stato il sistema di gioco, a volte diamo troppa importanza al sistema di gioco quando conta la dinamica di squadra, ho spiegato più volte come il cambio modulo non cambi le dinamiche offensive. Contro l’Atalanta la Roma ha avuto difficoltà a fare il gioco".

Anche i due centrali di centrocampo possono essere coinvolti nelle rotazioni? 
"Non intendo rivelare la formazione di domani, cambierò qualcosa in tutti i settori: difesa, centrocampo e attacco".

Come stanno Pellegrini e Spinazzola? Pellegrini può essere a disposizione? 
"Entrambi a disposizione e convocati, sono in ottima condizione".

Zaniolo prende qualche cartellino giallo di troppo. Cosa le ha detto?
"Non abbiamo parlato della questione dei cartellini con Zaniolo".

Che impressioni ha avuto sul secondo gol subito? Qual è stato l’errore della squadra?
"Assolutamente lo abbiamo analizzato. Potevamo fare diversamente, è stato un calo di concentrazione da parte di tutti. Non è accettabile perché la gara era ancora sull’uno a zero, potevamo ancora segnare all’ultimo minuto, anche se non mancava molto alla fine. E’ stato un errore da parte di tutti e debitamente analizzato".

Come ha visto Mkhitaryan? 
"Sta bene. Non ha giocato per il tipo di partita che mi immaginavo e per le condizioni che non lo favorivano".

L’ultima volta che ha schierato la difesa a tre era con lo Shakthar in Champions League. Era studiato come schema in base all’avversario?
"L’utilizzo della difesa a tre non ha a che vedere con i miei trascorsi, mi pare che in fase difensiva la squadra si sia comportata bene, i gol non dipendono da quello. Anche quando giochiamo con la difesa a quattro iniziamo l’azione a tre, le dinamiche non cambiano. Volevamo essere più sicuri in difesa in certi momenti. Anzi, in futuro non escludo, se lo riterrò opportuno, di impiegare di nuovo la difesa a tre".

Affronterete anche altre squadre che si orientano molto sull’uomo. Alla Roma non è mancata un po’ di intelligenza collettiva e capacità di giocare sotto pressione? Cos’è l’intelligenza collettiva? 
"La prossima volta che giochiamo contro l’Atalanta facciamo così e risolviamo il problema (ride, ndr), ma non è così. Sono tante le squadre che fanno così, ma non come l’Atalanta. Era un tipo di partita dove era difficile proporre il nostro gioco, non siamo riusciti ad adattarci. Ne abbiamo parlato in settimana e nell’intervallo, è vero che non siamo riusciti a districarci da questa questione".

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Rassegna stampa

Roma, formazione ancora parziale

IL MESSAGGERO (U.Trani) – L'identità della Roma, dopo il ko interno contro l'Atalanta, è tornata al centro del dibattito a Trigoria. Nessun allarme, ma massima attenzione al lavoro quotidiano in vista del viaggio in Salento: domani in calendario il match contro il Lecce di Liverani. Fonseca non ha intenzione di perdere altri punti in classifica e si prepara a ripartire dal suo stile di gioco e dal quel 4-2-3-1 che, aggiornato dopo le prime 2 giornate di campionato, è stato incautamente abbandonato durante la preparazione della sfida con Gasperini, al punto di essere poi sostituito dal 5-3-2-1. In meno di un quarto d'ora, la virata che, per quanto ipotizzata, non ti aspetti. E che ancora fa discutere, dentro e fuori lo spogliatio giallorosso.

SOLITA CINQUINA – Il portoghese, insomma, è pronto a insistere sul sistema di gioco preferito. E sul turnover quasi obbligato che, anche per qualche infortunio di troppo, lo ha spesso costretto ad alternare gli interpreti da una gara all'altra. Gli impegni ravvicinati consigliano comunque la rotazione, ma l'allenatore avrebbe preferito limitarla, cioè evitando di esagerare, come ha fatto nelle altre esperienze avute prima di sbarcare nella Capitale. Fin qui ha utilizzato addirittura 21 giocatori. Solo in 5, però, sono sempre partiti dall'inizio: Pau Lopez e Kolarov (gli unici mai sostituiti), Fazio, Cristante e Dzeko. Numericamente il dato è da approfondire: la formazione base è come se non esistesse, perché appena 4 sono stati i giocatori di movimento confermati in ogni gara. Questo sta a significare che gli altri 6 sono saliti e scesi dalla giostra. Ma cambiare, soprattutto quando c'è un nuovo tecnico in panchina, non aiuta nella fase di assemblaggio.

VERSO LA QUADRA – La Roma, dunque, cerca ancora la sua fisionomia. Fondamentale per essere e sentirsi squadra. Fonseca non vuole alibi, ma di sicuro qualche situazione non lo ha agevolato in avvio di stagione. Basta andare a vedere quanto lento è stato l'inserimento dei rinforzi acquistati nell'ultimo mercato: Spinazzola si è appena infortunato per la seconda volta e adesso in contemporanea con Zappacosta, Veretout è stato indisponibile fino alla terza giornata, Mkhitaryan ha iniziato a lavorare con i nuovi compagni da appena quindici giorni, Smalling si è subito fermato e Kalinic è arrivato a Trigoria senza aver fatto la preparazione estiva. Solo Pau Lopez, Mancini, nonostante il turno di squalifica preso per l'espulsione a Bologna, e Diawara sono sempre stati in gruppo. In più hanno pesato gli stop di Perotti e Under, considerati in partenza titolari dall'allenatore. Che, pur non avendo la rosa al completo, è chiamato a fare qualche scelta definitiva. Soprattutto per dare un senso al suo metodo. I titolari non possono essere appena 5, cioè meno di mezza formazione.

VALUTAZIONE IN CORSO – In attesa di qualche recupero, Florenzi, Smalling (o Mancini), Vertetout, Pellegrini e Kluivert (5 match consecutivi dal primo minuto) avranno spazio accanto ai 5 fin qui utilizzati. Balla una maglia, ancora da assegnare: Mkhitaryan, anche per l'esperienza, è davanti a Zaniolo. Ma, insieme con i singoli, va deciso l'atteggiamento giusto con cui presentarsi in partita. Oltre all'equilibrio, conta il baricentro. Basso sia nel derby che contro l'Atalanta. La Roma in difesa, ma comunque vulnerabile: chance e tre gol degli avversari. E senza efficacia: 1 gol, su rigore, nelle 2 partite.

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Retesport 24

I pensieri di giornata dei conduttori e degli opinionisti di Retesport: 

ALESSANDRO ANGELONI:  "Le rivali per il 4 posto sono atalanta lazio forse torino il Milan per me non è competitivo per quella posizione". 

UGO TRANI: "Purtroppo con l'Atalanta è come aver perso una giornata di lavoro quando stai costruendo qualcosa".

GIOVANNI CERVONE: "Pellegrini giocatore che ha tutto deve migliorare nella continuità. La 10? C'è tempo e verrà da sola".

ALESSANDRO CRISTOFORI: "Più ci penso e più non capisco la decisione di Fonseca di cambiare tutto. Anche petrachi aveva esortato il mister ad andare avanti per la sua strada".

CHIARA ZUCCHELLI: "Il 27 settembre sarà sempre un giorno magico perché ci ha dato la possibilità di vivere un sogno di 25 anni" 

ROBERTO MAIDA: “Questo 27 settembre senza Totti nella roma mi immalinconisce”

GIULIA MIZZONI: "La trasferta di Lecce certamente non sarà una gita, ma l’avversaria è quella giusta per tornare a quella “normalità” tattica e di approccio, smarrita contro l’Atalanta".

VALERIA BIOTTI: “Il razzismo, oltre ad essere una inaccettabile violazione dei Diritti Umani, è una manifestazione evidente di stupidità. Ben venga la denuncia della Roma, senza se e senza ma; che non diventi mai, però, il cavallo di Troia per poter scegliere, un domani, chi può entrare e chi no allo stadio, solo in base al gradimento di qualcuno”

JACOPO ALIPRANDI: "Brava la Roma sugli insulti a Juan Jesus, ma che non resti una situazione isolata. Contro il Lecce obbligatorio vincere, mi aspetto Zaniolo ancora in campo". 

FEDERICO PROSPERI: "A Lecce mi aspetto Kluivert dal primo minuto. L'olandese è l'unico che in questo momento può dare equlibrio alla fase offensiva di Fonseca". 

MASSIMO CECCHINI: "Liverani si accontenta di un pareggio, la Roma deve puntare al massimo sulla vittoria. È l'unico risultato che possiamo aspettarci domenica".

GIANLUIGI D'ORSI: "Per me la più bella notizia di oggi è il non infortunio di Spinazzola. Finché è stato in campo secondo me è stato uno dei migliori".

 

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Esclusive

ESCLUSIVA – Amelia: “Pellegrini un top player alla pari di Verratti. Non ci sarà un altro Totti”

L'ex portiere Marco Amelia è intervenuto su Retesport per commentare l'avvio di stagione della Roma: "Mi piace questa squadra. Ho una percezione positiva. Al di là della partita non andata benissimo contro l'Atalanta mi ha fatto una buna impressione. Roma è una piazza particolare, per vincere ha bisogno di creare l'ambiente giusto. Dopo qualche anno di difficoltà il lavoro che sta facendo la società, Petrachi e Fonseca è proprio quello di creare l'ambiente giusto per vincere. Il passo falso durante l'anno lo fa anche la squadra che poi va a vincere il campionato. Il mister è bravo e attua un bel calcio, di fronte a questa interpretazione di gioco serve la giusta interpretazione dei giocatori per trovare equilibrio". 

Il cambio modulo contro l'Atalanta è stato solo un episodio?
"Fonseca sta cercando di far capire ai giocatori che al di là dei moduli serve capire l'intepretazione di ogni singolo ruolo all'interno del campo. L'equilibrio è importante: la Roma vuole giocare con mentalità offensiva, ma deve riuscire a concretizzare le opportunità eliminando qualche piccolo errore che ancora si vede in campo. Le squadre che vogliono vincere devono imparare a difendere anche a metà campo e non solo all'interno dell'area di rigore: anche lì bisogna essere in grado di mettere delle pezze, e con un po' di accortezza in più forse la Roma sarebbe riuscita a non subire il gol di Duvan Zapata". 

Pau Lopez?
"Sta facendo molto bene, per quello che è il rendimento che ha avuto fino ad ora. Mi è piaciuto molto a Bologna nell'interpretazione alla gara. Ha un atteggiamento positivo che sta aiutando gli stessi difensori che giocano di partita in partita. L'impatto è stato molto positivo e si sta ambientando alla grande. Ci auguriamo possa continuare così". 

Oggi è il compleanno di Totti. 
"Gli facciamo gli auguri per i suoi venticinque anni (ride, ndr). È un ragazzo eccezionale, e non ci sarà un altro Totti. 

Florenzi e Pellegrini?
"Alessandro ha fatto molto bene, anche passando qualche momento difficile. Lorenzo sta facendo cose straordinarie, per me se ne parla poco a livello nazionale. A Roma ci godiamo un giocatore forte, ma lui secondo me può essere considerato un top player italiano alla pari di Verratti. Giusto dare la fascia a Florenzi, si responsabilizzerà ancora di più e potrà aiutare gli altri giocatori ad ambientarsi". 

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APPROFONDIMENTI

10 cose da sapere su Lecce-Roma

LECCE-ROMA, La Roma, che deve cancellare la brutta prestazione andata in scena mercoledì nel turno infrasettimanale contro l'Atalanta di Gasperini, domenica sarà ospite in casa del Lecce. Andiamo a scoprire, attraverso i numeri, il match che andrà in scena al 'Via del Mare'.

I PRECEDENTI – La Roma ha perso solo due delle 30 sfide di Serie A contro il Lecce (20V, 8N), trovando una delle due sconfitte proprio nell'incrocio più recente, 2-4 nell'aprile 2012.

SUCCESSO ALL'ULTIMA – Nell'ultima gara contro la Roma al Via del Mare in Serie A, il Lecce ha trovato il suo primo successo interno con i giallorossi: in precedenza otto sconfitte e sei pareggi.

PUGLIA PORTA FORTUNA – La Roma ha perso solo una delle ultime 23 trasferte in Puglia in Serie A, con 14 successi e otto pareggi nel bilancio.

LE MURA NEMICHE – Il Lecce ha perso le prime due partite casalinghe di questo campionato: già in due occasioni i salentini hanno perso le prime tre gare interne (nel 2011/12 e nel 1997/98).

ANOMALIE – Sconfitta per 0-2 contro l’Atalanta nell’ultimo turno di campionato per la Roma: i giallorossi non restano a secco di gol per due gare di fila nella competizione da aprile 2018.

ROMA DA TRASFERTA – La Roma è imbattuta da sei partite esterne di Serie A (2V, 4N): in questo parziale non ha mai subito più di un solo gol a partita (quattro reti subite).

PARTENZE SPRINT – La Roma è la squadra che ha segnato più gol nei primi 30 minuti di gioco in questa Serie A (sei) – dall'altra parte nessuna ne ha incassati più del Lecce (quattro) nello stesso parziale di gara.

GOLEADOR – Marco Mancosu ha trovato la rete nelle ultime tre partite di Serie A: l’ultimo giocatore del Lecce ad aver segnato per più presenze di fila nella massima serie è stato Javier Chevantón nella stagione 2003/04 (sette di fila).

L'EX – Il centrocampista del Lecce Panagiotis Tachtsidis ha giocato 21 partite di Serie A con la maglia della Roma nel 2012/13 – inoltre il suo ultimo gol nel massimo campionato è stato nel maggio 2016 proprio contro i capitolini.

50 DA CAPITANO – La prossima sarà la 50ª presenza da capitano dal primo minuto per Alessandro Florenzi in tutte le competizioni con la maglia della Roma – il Lecce potrebbe diventare la 30ª squadra affrontata dall’esterno giallorosso nella massima serie.

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Esclusive

ESCLUSIVA – Gigi Proietti: “Auguri all’immenso Totti. Razzismo? Brava la Roma, ma non resti solo un segnale” – AUDIO –

L’attore Gigi Proietti è intervenuto su Retesport per affrontare l’argomento razzismo e il momento della Roma in questo avvio di stagione. 

Oggi è il compleanno di Francesco Totti.
“Gli do un abbraccio fortissimo.  Siamo tutti amici di Francesco, e non possiamo che dirgli grazie infinite”. 

A chi darebbe uno schiaffone educativo?
“Non c’è che l’imbarazzo della scelta, perché quello che abbiamo visto contro l’Atalanta dipende anche dagli uomini. Ho ricominciato a soffrire come tutti gli anni, vorrei avere un po’ di respiro per qualche altra giornata (ride, ndr). Ci fosse una squadra minore, sono tutte maggiori! Non vedo tanto brillare altre grandi squadra, ma l’Atalanta mette paura. Mi dispiace, ma ci credo ancora”. 

Riesce ancora ad essere romantico quando guarda la Roma?
“Precedentemente le emozioni di Totti, ce ne erano altre con altri grandi campioni. Ci sarà sempre la possibilità di emozionarci, anche per il tipo di sport. Primo o poi un campione rinascerà. Voglio essere positivo e ottimista”. 

La denuncia al tifoso che ha insultato Jesus?
“Spero si ripeta e che non resti solo un segnale. Non è possibile, siamo pazzi? Che lo sport ci insegni questo. Ci sono altri sport che richiamano fette importanti di pubblico, ma solo nel calcio c’è il razzismo. È una cosa vergognosa, anche perché le persone non sanno perché insultano in questo modo. Significa che sono persone manovrabili”.

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Razzismo, la Roma alla Lega: “State affrontando seriamente il problema? Tolleranza zero”

La Roma si muove nella battaglia al razzismo. Dopo il daspo a vita all'Olimpico dato allo pseudo tifoso per gli insulti razzisti a Juan Jesus, il club giallorosso si sta interrogando sul lavoro della Federazione per combattere il problema che ha preso nuovamente piede in questo avvio di campionato. "State davvero pensando di affrontare seriamente il problema del razzismo nel calcio italiano, Serie A? Ora ci vuole tolleranza zero", il tweet della Roma indirizzato alla Lega Calcio. Dopo gli episodi su Lukaku, Kessié e Dalbert, gli insulti a Juan Jesus hanno portato i dirigenti della Roma a muoversi in prima persona per capire in che modo la Federazione stia affrontando il problema.  

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Trigoria, esercizi sulla rapidità e cambi di direzione: lavoro a parte per Pellegrini

TRIGORIA – Continua la preparazione della Roma, che dopo la sconfitta rimediata in casa contro l'Atalanta, domenica ha l'occasione per potersi riscattare: appuntamento alle 15.00 allo stadio di 'Via del Mare' contro il Lecce di Liverani. La squadra è stata divisa in due gruppi da Fonseca: chi ha giocato ha svolto lavoro di scarico, mentre gli altri si sono concentrati sui cambi di direzione ed esercizi sulla rapidità. Lavoro individuale per ZappacostaUnder e Perotti, alle prese con i loro rispettivi problemi muscolari. Per Pellegrini allenamento tra palestra e piscina a causa di una fascite plantare. Capitolo Spinazzola: il ragazzo ha svolto gli esami che hanno escluso lesioni muscolari. Contro l’Atalanta aveva infatti avvertito un fastidio ad una vecchia cicatrice. Nulla di grave, verrà monitorato quotidianamente. 

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Spinazzola, escluse lesioni muscolari

Buone notizie per Leonardo Spinazzola. Il terzino della Roma, costretto ad uscire dal campo anzitempo mercoledì scorso, ha svolto oggi gli esami esami strumentali che hanno escluso lesioni muscolari. Il giocatore accusa soltanto un fastidio ad una vecchia cicatrice, causa del dolore che ha avvertito nella gara contro l'Atalanta. Il giocatore verrà monitorato quotidianamente al fine di renderlo disponibile.

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[VIDEO] – Pellegrini: “Le responsabilità mi esaltano. Mai parlato della 10 con Totti”

“Non mi sento uno dei 3 centrocampisti più forti in Italia in questo momento. C’è tempo. Mi manca esperienza, quella è fondamentale per un calciatore”. Così il giallorosso Lorenzo Pellegrini in un’intervista esclusiva a Dazn in vista di Lecce-Roma in programma domenica alle 15.

Sul gol di tacco nel derby:Quando feci il gol di tacco nel derby, per me era un periodo difficile. Tanti dicono sia stato il mio punto di sblocco ma io non la penso così: è stato il punto di sblocco per chi mi guardava ed ha incominciato ad apprezzarmi, mentre io, al di là delle critiche, non mi sono mai fermato. Quest’anno sono più libero perché sono cresciuto mentalmente. Da me ci si aspetta tanto e mi piace avere responsabilità: tira fuori il meglio di me”.

Sul suo ruolo: “Mi piace molto fare il trequartista perché posso fare quello che voglio, stando comunque dentro alcuni limiti tattici. Però anche il mediano, per come gioca il mister, mi piace. Fondamentalmente, voglio toccare tanto il pallone, è per questo che gioco a calcio. Oggi non esistono più ruoli predefiniti. La bellezza di un giocatore viene dal saper fare un po’ tutto. Io cerco di ascoltare. Quando ho saputo di dover fare l’esterno, in Nazionale, ho provato a spiare i miei compagni che giocano in quel ruolo per copiarli. Rubare con gli occhi è la mia qualità, mi piace farlo”.

Su Totti e la maglia n. 10: “Mai parlato della 10 con Totti. Per me è un amico: posso contare su di lui nelle difficoltà, siamo molto schietti e questo ci aiuta ad avere un bel rapporto. Lui è una leggenda e quando crescevo era già Francesco Totti. Il 7 per me è importante, perché era di Bruno Conti. Se Totti viene da me tra 5 anni e mi dà in mano la 10? Non si rifiutano le proposte di Francesco… Ma chissà: il futuro è bello perché non lo conosciamo”.

Su De Rossi: “De Rossi lo sento sempre. Ci manca tanto, glielo dico tutte le volte. Ha fatto una scelta da Daniele: mai banale, che gli fa onore”.

Su Fonseca: “La pressione di Roma la vivo serenamente. Nella vita scelgo sempre quello che mi fa stare bene. Fonseca in questo aiuta: sa che per rendere al massimo, ci dobbiamo divertire. Lavoriamo tanto ma ci divertiamo sempre e quindi non facciamo fatica. Ci fa stare bene. È uno tranquillo ma super determinato. Ci spiega le cose tranquillamente ma se non giochiamo bene si incazza. A fine primo tempo col Sassuolo, sul 4-0 per noi, non voleva che abbassassimo la guardia”.