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Lorenzo Pellegrini: “Io capitano della Roma? Una responsabilità che voglio assumermi”

Lorenzo Pellegrini, centrocampista e punto cardine della Roma, è pronto a tornare in campo dopo i guai muscolari che lo hanno tenuto lontano dal rettangolo verde. Prima di Parma-Roma ha rilasciato un’intervista ai microfoni di DAZN .

Cosa significa per una romano giocare nella Roma?
Non mi stanco mai di dirlo che giocare qui per un ragazzo romano, ti dà un senso di responsabilità e orgoglio. Perché quando scendi in campo ti sembra di rappresentare la tua famiglia che è cresciuta con questi colori addosso.

Da ragazzo hai avuto dei problemi cardiaci…
Avevo avuto una infezione della quale non mi ero accorto e con la quale avevo continuato a giocare per diversi mesi, e questa infezione mi ha portato ad avere dei battiti irregolari, che si chiamano aritmie.

Queste aritmie mi portavano ad essere in affanno anche solo a muovermi, in un giorno per intenderci ne avevo 20.000 in più. Ho vissuto tutto molto serenamente, senza un dubbio che sarei tornato a giocare. La mia prognosi era di 6-7 mesi, e io al quarto mese mi sentivo con la mano il cuore, e sentivo che stavo bene, infatti sono tornato prima ad allenarmi.

Quali sono i centrocampisti più forti al mondo per visione di gioco, tecnica di base, interdizione e inserimenti?
Visone di gioco? Il più forte è Daniele (De Rossi), dico lui perché altrimenti litighiamo (ride, ndr). A parte gli scherzi, prima che arrivi la palla, lui sa già quello che deve fare, e quello che dovrà fare con la palla quello a cui la passerà. Impressionante. Tecnica di base? Modric è il migliore al mondo.

Fase di interdizione? Kantè. Quando ci abbiamo giocato in nazionale, ricordo che ti stava tre metri dietro e lo sentivi arrivare. Non si ferma mai! Tempi di inserimento? Khedira, sa sempre il momento giusto in cui andare.

Ti vedi come futuro capitano della Roma?
Mi piacerebbe un giorno essere capitano della Roma per questo senso di appartenenza che provo insieme alla mia famiglia. Sarebbe un onore rappresentare Roma e tutti i suoi tifosi. I miei amici e le persone a cui voglio bene. Sarebbe un ulteriore responsabilità, e a me piace assumermele. Sarebbe veramente una bella cosa.

 

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Sean Cox, parla la moglie: “Raccolto 1 milione di euro, grazie a tutti”

La moglie di Sean Cox, Martina, ha voluto ringraziare tutte le persone che hanno sostenuto moralmente ed economicamente la campagna Support Sean e lo ha fatto scrivendo una lunga lettera in cui racconta i progressi del marito, avvenuti grazie alla solidarietà di chi ha voluto essere vicino a lei e ai suoi figli. 

Queste le sue dichiarazioni sull'Irish Times: "Abbiamo trascorso molto tempo con Sean durante il periodo di Natale al National Rehabilitation Hospital, dove continua a fare progressiNon ha più il sondino gastrico, ha cominciato a mangiare e bere nuovamente grazie all’aiuto del fantastico staff infermieristico. Ora dice anche qualche altra parola e sta provando a cantare con noi delle canzoni familiari. Sono segnali incoraggianti per tutti noi. 

Durante questo periodo, la nostra famiglia ha provato a far comprendere a Sean tutto il sostegno pubblico che ha ricevuto negli ultimi 8 mesi dall’attacco. Gli abbiamo mostrato i post sui social media, i ritagli dei giornali e i video delle raccolte fondi fatte in Irlanda, in Inghilterra e anche fuori, la pagina GoFundMe e il sito SupportSean.com, le lettere e le magliette firmate per aiutarlo nella sua guarigione. Un anno fa, in questo periodo, eravamo una normale famiglia in attesa di scoprire le novità che avrebbe portato il nuovo anno. Io o Sean non avremmo mai sognato che 12 mesi dopo ci sarebbero stati siti web o interviste ai media o eventi di raccolte fondi a causa di quello che è successo a Sean dopo essere stato attaccato lo scorso 24 aprile. 

Anche se è stato un periodo tremendamente difficile, quello che ha aiutato me e i miei ragazzi a superarlo è stato il sostegno della famiglia, degli amici, dei tifosi e di tutta la popolazione. La campagna per Sean ci ha permesso di raccogliere 1,1 milioni di euro. Persone che non abbiamo mai incontrato sono state lì per noi in tanti, molti modi, insieme alla nostra famiglia, agli amici e alla comunità locale. Nel 2019 dovremo di nuovo affrontare questa battaglia, ma il nostro fardello viene alleggerito da questo amore e sostegno per Sean. 

Grazie per tutto quello che avete fatto per Sean, la mia famiglia e per me durante il 2018. Alle comunità di Dunboyne, di Dublino, dell’Irlanda, di Liverpool e molti altri posti nel mondo; alle persone che hanno partecipato agli eventi per Sean, organizzato raccolte fondi o donato online; al bambino che ha mandato 5 euro della sua paghetta a casa nostra. Abbiamo un debito di gratitudine nei vostri confronti. Grazie e buon anno“.

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Parma-Roma, i convocati di Di Francesco: c’è Lorenzo Pellegrini

A margine dell'allenamento di rifinitura e della conferenza stampa odierna Eusebio Di Francesco ha diramato la lista dei convocati per la traseferta contro il Parma. Torna Lorenzo Pellegrini, che non partirà dal primo minuto, ma potrebbe entrare a gara in corso per cominciare a recuperare il ritmo-partita. 

I giallorossi scenderanno in campo domani (sabato) alle 15.00 e la partita sarà trasmessa su Dazn. Si chiuderà così il girone di andata e si tornerà in campo il 19 gennaio (sempre di sabato) contro il Torino allo Stadio Olimpico alle ore 15.00. 

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[VIDEO] – Di Francesco: “Ha ragione Ancelotti, fermiamo le partite. Gervinho? Difficile fermarlo”

Eusebio Di Francesco è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della gara tra Parma e Roma. Queste le sue parole:

Quali insidie nasconde la trasferta di Parma? 
I numeri parlano chiaro, è una squadra che ha fatto 25 punti, che nonna del possesso palla la sua arma migliore ma la capacità di andare in verticale, sfruttando le caratteristiche dei propri attaccanti che sono molto bravi a ripartire. Noi sicuramente andremo a fare la gara ma la forza deve essere quelli di essere bravi in preventiva e non dare chance agli avversari di ripartire.

Come sta Schick?
Bene, oggi si è allenato con la squadra e ha recuperato. Era un affaticamento del momento.

Problema razzismo: lei sposa quello che ha detto Ancelotti, cioè fermarsi a costo di perdere la gara? 
Io sto con Carlo, totalmente. Lui ha fatto questi discorsi già in passato e io li ho sposati pienamente. Se lo Stato non riesce a regolamentare tutte queste problematiche esterne, dobbiamo essere noi a dare una risposta importante. Quindi sì, sto con lui. Questo è il mio leitmotiv del momento.

Cosa dovrebbe fare in più il calcio italiano? 
Noi andiamo spesso allo stadio più per offendere che non per cultura sportiva o per tifare per la propria squadra. Qua abbiamo fatto molti discorsi, siamo andati nelle scuole, ma il concetto non cambia. Anche a Roma si è spesso presi di mira per offendere più che per gioire. Credo che sia troppo importante lo stato in questo frangente Ci sono esempi come l’Inghilterra, bisogna essere duri, decisi, alcuni episodi non possono passare con troppa facilità. Il calcio può fare tanto ma uno di questi segnali è quello che ha detto Carlo: noi ci dobbiamo fermare, non dobbiamo accettare determinati cori e situazioni.

Schick partirà dal 1′? 
Dzeko è pronto per fare il titolare, ma ad oggi entrambi possono giocare dal primo minuto. Sono valutazioni che devo fare. Ho tante partite ravvicinate e devo fare tante valutazioni in base ai recuperi di tutta la squadra e su quei giocatori che tornano da piccoli infortuni ma sono in condizione non ottimale per reggere i 90 minuti.

El Shaarawy e Perotti come stanno?
Diego lo valuterò, ma è un rischio fargli giocare due partite vicine anche per il minutaggio che ha avuto e per gli infortuni che ha avuto. Sono stato molto contento della sua prestazione anche a livello fisico contro il Sassuolo. Valuterò anche insieme al ragazzo il recupero. Oggi non era al top, ma in 24 ore si può migliorare. Anche Stephan ha superato l’infortunio e potrebbe partire titolare ma non ha i 90 minuti nelle gambe.

Cristante e Nzonzi hanno fatto gli straordinari…
Sono discorsi da rimandare a dopo la sosta. Pellegrini ha fatto il primo allenamento con noi ieri, anche se secondo me sta bene. Averlo a disposizione per me è un vantaggio ma i cambi sono tre e questa valutazione la devo fare a 360 gradi.

Come si ferma Gervinho? 
Ho fatto comprare tre o quattro fucili (ride, ndr). Dobbiamo limitarlo, non possiamo stare sotto la traversa. Noi faremo la partita e loro sfrutteranno questo, ma dovremo essere bravi nelle chiusure preventive. Il fucile però può essere una buona soluzione.

Un commento su D’Aversa? Tra Serie A e Serie B ci sono almeno 4 allenatori pescaresi…
Innanzitutto è un centrocampista, e si sa che sono i migliori per fare gli allenatori. A parte gli scherzi, è partito dalla C e lo stimo moltissimo. Fa un calcio diverso dal mio, ma ha fatto dei risultati davvero importanti anche con le squadre di vertice.

Quali sono i ruoli in cui intervenire a gennaio? 
Alla fine si può guardare a tutti i reparti, dipende dalle situazioni. Anche dai giocatori che hai. E’ prematuro fare questo discorso, prima pensiamo alla partita. Con il direttore abbiamo parlato pochissimo di mercato, ora l’esigenza è fare punti.

Dopo il Sassuolo ha detto che è stata la migliore partita dell’anno. E’ scattato qualcosa? L’obiettivo è sempre il quarto posto? 
Ci sentiamo in corsa, la classifica dice questo. L’anno scorso anche abbiamo recuperato, siamo in crescita. E’ stata la migliore prestazione a livello tecnico. E’ stata una cosa che mi è piaciuta tanto. Il Sassuolo cerca di giocare, e questo ci ha facilitato. Ma domani è una partita totalmente differente, dovremo essere bravi ad interpretarla in maniera differente.

Non crede che la possibilità di una squadra di interrompere il gioco sia un’arma troppo grande in mano ai tifosi che fischiano? 
Siamo tutti bravi a gestire uno Stato e a fare gli allenatori. Bisogna fare, solo chi fa sbaglia. Ci si può fermare anche per 10 minuti, per dare un segnale.

Karsdorp?
Karsdorp ha subito una botta ieri, ma è un giocatore che tengo in considerazione.

La pazienza è un’arma? 
La pazienza si deve avere, ma poi bisogna fare gol. Concedendo tanto possesso agli avversari si fa il loro gioco, noi dovremo forzare alcune giocate e scardinare la linea difensiva. C’è il rischio ripartenze, ma dovremo essere bravi a difenderci.

Pellegrini e Zaniolo giocano nello stesso ruolo, come gestirli? 
Per me possono coesistere, sia Zaniolo che Pellegrini possono giocare da mediani. Pellegrini ricopre molti ruoli in ogni sistema di gioco. Non sono assolutamente preoccupato, è una fortuna, non una sfortuna.

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Il premier Conte: “I fatti di San Siro? Darei un segnale forte ricorrendo a una pausa del campionato”

"Darei un segnale di cesura forte anche ricorrendo a una pausa nelle manifestazioni sportive, per una proficua riflessione di chi vi prende parte, ma lascio alle autorità competenti la valutazione". Così il premier Giuseppe Conte sulla morte dell'ultrà e i cori razzisti a San Siro nel corso della consueta conferenza stampa di fine anno. "Sono molto costernato – ha aggiunto -, scoprire e non è la prima volta che una manifestazione sportiva é occasione di scontri violenti, aggressioni civili e ci è scappato anche il morto". "I cori razzisti sono discriminatori e incivili. Sospendere (il campionato)? Non sono dentro la logica del mondo dello sport, la mia sensibilità é che bisognerebbe dare un segnale forte, Giorgetti (sottosegretario allo sport, ndr) ha detto lo stesso", ha affermato Conte. "Da cittadino dico che sono comportamenti inaccettabili e servirebbe una severa sanzione", ha detto ancora il premier sui fatti dell'ultima giornata di campionato.

A fargli eco il ministro dell'Interno Matteo Salvini: "Partite a rischio non più in notturna, giocare con la luce per controllare i delinquenti".

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Trigoria. Rifinitura pre Parma-Roma, in gruppo anche Schick

Appuntamento alle 12.45 con la conferenza stampa pre gara di Di Francesco. Intanto, nel Fulvio Bernardini, la squadra è in campo per l'allenamento di rifinitura pre Parma-Roma. Con il gruppo anche Patrick Schick, che sembra quindi aver smaltito velocemente il piccolo fastidio muscolare accusato contro il Sassuolo nel giorno di Santo Stefano. Il tecnico, che già ieri aveva riabbracciato Lorenzo Pellegrini e qualche giorno fa Stephan El Shaarawy, potrà contare quindi se diverse opzioni: restano ancora indisponibili Santon e De Rossi, impegnati nel lavoro individuale in palestra, e Coric, impegnato in campo ma comunque a parte rispetto ai compagni. Dopo un inizio di seduta in sala video, i giocatori si sono spostati in palestra, per concludere l'allenamento con gli ultimi aggiustamenti tattici. Partenza per Parma prevista alle ore 15 dall'aeroporto di Fiumicino.

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Calciomercato

Batshuayi o Muriel: una punta per DiFra. E piace l’ala Tsyhankov

Prima il Parma, poi il mercato. Mentre i giocatori della Roma andranno in vacanza, il direttore sportivo Monchi resterà a Trigoria per cercare di consegnare a Di Francesco, a gennaio, una rosa più completa negli uomini e nei ruoli, scrive La Gazzetta dello Sport. Molto dipende dall’attacco, ma la sensazione è che il d.s. spagnolo stia lavorando a un acquisto per reparto. Se davanti dovesse andar via Schick – e il condizionale è ancora d’obbligo – i nomi sono quelli del belga Batshuayi e del colombiano Muriel. Entrambi giocano in Spagna – uno a Valencia, l’altro a Siviglia -, mercato che ovviamente Monchi conosce benissimo e in cui sa come muoversi.

Roma è meta gradita anche per Viktor Tsyhankov, ala destra di 21 anni della Dinamo Kiev. Un paio di giorni fa era allo stadio per la partita contro il Sassuolo, ufficialmente per vacanza, di ritorno da Dubai. Da Trigoria non arrivano conferme, ma le sue caratteristiche sembrano sposarsi col tipo di attaccante che piace a Di Francesco. Un altro che piace parecchio è Lincoln, attaccante diciottenne del Flamengo, punta centrale, che la Roma inserirebbe volentieri nell’affare Gerson.

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Rassegna stampa

Schick si ferma, tocca a Dzeko. Pellegrini torna in panchina

IL TEMPO (A.Austini) – L’ultimo sforzo del 2018 prima delle vacanze. Di Francesco chiede tre punti ai suoi domani a Parma per chiudere l’anno col sorriso e torna ad affidarsi a Dzeko: il bosniaco dovrebbe partire dal 1’ al Tardini dopo i “rodaggi” fatti contro Juventus e Sassuolo. Non tanto una scelta, ma una necessità: dopo l’ottima prestazione di mercoledì, infatti, Schick si è fermato per un fastidio all’adduttore. Nulla di grave, ieri lavoro individuale per lui ma visti i precedenti è vietato correre rischi. Oggi, durante la rifinitura, verranno fugati gli ultimi dubbi ma tutto porta a pensare a Dzeko titolare.

Da capire se Perotti riuscirà a giocare la seconda partita in tre giorni, il tecnico vorrebbe confermarlo a sinistra, con Kluivert a insidiare Under sull’altro lato ed El Shaarawy pronto a dare una mano in corso d’opera. Zaniolo confermato a trequarti e da ieri Lorenzo Pellegrini è di nuovo in gruppo: salvo intoppi a Parma andrà in panchina. In difesa possibile inserimento di Juan Jesus al posto di Fazio. Ancora fuori De Rossi, che punta ora a guarire definitivamente durante la sosta e ripresentarsi disponibile a gennaio. Out anche Coric e Santon.

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Rassegna stampa

Battesimo col cucchiaio. La romanità di Zaniolo

LA REPUBBLICA (M.Pinci) – Poteva esserci modo più evocativo, per segnare il primo gol in Serie A? Se all’Olimpico, con la maglia della Roma addosso, scegli di far gol con il “cucchiaio” sai esattamente cosa stai facendo. Nicoló Zaniolo ha scelto un colpo senza tempo, ma che ha più o meno la sua età. Ha compiuto ormai 18 anni il primo pallonetto di Totti passato alla storia: altri ne fece prima e dopo, ma dall’estate del 2000, quando Francesco conió quel termine usato sin lì solo sui campetti della capitale, il “cucchiaio” è diventato il marchio del suo genio. Zaniolo per la prima gioia in Serie A ha scelto di emularlo, salvo poi schermirsi perché a 19 anni è giovane, sì, ma per nulla sciocco: “Non paragonatemi a Francesco”. Era già tardi, peró: nell’era dei social network, al fischio finale di Roma-Sassuolo quel gesto era già stato visto, analizzato, vivisezionato. C’è chi ha voluto notare come in realtà il tocco fosse meno pulito di quanto sembrasse a velocità normale e abbia pure beneficiato della deviazione con la scarpa di Ferrari. Altri, incuranti delle di lui raccomandazioni, lo hanno sovrapposto a un gesto simile proprio di quel Totti a cui non vuol essere paragonato, contro la Samp all’Olimpico 14 anni fa. Certo è che Roma, immersa nella stagione della mediocrità (7o posto e già 5 sconfitte), si è aggrappata da settimane a quel giovanotto bambino come l’antico totem. Nelle sue giocate coraggiose, l’Olimpico ha voluto cogliere un motivo per sperare durante questi giorni cupi: quasi la promessa di un futuro diverso. Senza restarne deluso, anzi.

Ogni azione, ogni partita, accende peró un timore parallelo, quasi un retro pensiero: che ad affezionarsi si resti col cuore spezzato nel giro di poco. Come fu per Nainggolan, idolo sacrificato sull’altare dei suoi vizi ottenendo in cambio proprio Zaniolo, oltre a una vagonata di milioni. Come fu per Alisson e prima per Salah, o riavvoglendo il nastro per Pjanic, Benatia, Lamela: calciatori che a Roma erano miti e che la proprietà Usa ha sacrificato per far tornare i conti e mantenere elevata la competitività della squadra. Solo che con Zaniolo è diverso, forse perché a differenza di tutti loro ha qualcosa in più: quel fascino del predestinato che qualcuno vorrebbe già onorare con la maglia numero dieci di Francesco. Intanto, Di Francesco studia la formula che permetta a lui, Pellegrini e Cristante di giocare insieme. Se non già domani a Parma, dal 2019. Giovani, bravi, italiani: un bel regalo pure per il ct Mancini.

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Giudice Sportivo: due gare a porte chiuse per l’Inter

Dopo i gravi avvenimenti del posticipo Inter-Napoli, nel Boxing Day italiano, arrivano le dure sanzioni del Giudice Sportivo. Il Prof. Avv. Alessandro Zampone, coadiuvato da Stefania Ginesio e dal Rappresentante dell'A.I.A. Eugenio Tenneriello, nel corso della riunione odierna, ha assunto le decisioni qui di seguito riportate:

– Due gare casalinghe a porte chiuse per l'Inter, più un'ulteriore partita che verrà disputata con il settore "2° anello" privo di spettatori;

– Due turni di squalifica per Koulibaly e Insigne;

Per quanto rigarda la Roma, invece:

– Terza sanzione per Alessandro Florenzi.