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Totti: ”Un terzo Mondiale senza Italia sarebbe assurdo. Volpato? Un fratello minore ”

Francesco Totti in Australia per motivi lavorativi ha rilasciato un’intervista a Sbsnews in cui si è soffermato sull’Italia e sul suo assistito Volpato. Di seguito le parole dell’ex capitano della Roma.

Che effetto ti fa essere dall’altra parte del mondo e ricevere questo affetto?
“Penso che sia una cosa molto piacevole, essere considerato dall’altra parte del mondo vuol dire che qualcosa di importante durante la mia carriera l’ho fatto. E fortunatamente la gente lo riconosce”.

Moltissimi bambini hanno voluto scattarsi una foto con te.
“Credo che sia una delle cose più belle essere ammirato anche dai bambini. La maggior parte di loro neanche mi hanno visto giocare, ma probabilmente le persone vicine a loro hanno parlato di me”.

Il rigore contro l’Australia?
“Lo sguardo era abbastanza concentrato, era un momento delicato, troppo importante per me, la squadra e gli italiani. Avevo una responsabilità enorme e fortunatamente è andata bene”.

Come vedi la Nazionale in vista di EURO2024?
“Speriamo possa fare bene, ha un grande allenatore. Il gruppo è unito e tifiamo tutti la Nazionale”.

Il futuro di Volpato?
“Per me è come se fosse un fratello minore. Lo assisto da quando è piccolo e mi è bastato pochissimo per capire le qualità che aveva. Sta crescendo molto bene, ma ha ancora tanto margine di miglioramento, ha potenzialità enorme e non le ha espresse al 100%. Il futuro in nazionale? L’ultima scelta spetta a lui, deve decidere tra Australia e Italia e io cercherò di fargli capire l’importanza di entrambe le nazionali. La scelta è la sua”.

Il consiglio si baserà sulle possibilità che le nazionali gli daranno?
“Stiamo parlando di due grandi nazionali, se dovessi scegliere io spingerei per quella italiana, ma lui ha la testa giusta e sa quello che fa. Qualsiasi scelta verrà fatta con la testa giusta”.

Quanto è importante questo Europeo per arrivare preparati al Mondiale?
“L’Europeo è sempre importante. Una terza volta senza Mondiale per l’Italia sarebbe assurdo, sono sicuro che faranno delle grandi qualificazioni. Non è calcio. Non ci voglio pensare e non ci penseremo”.

Chi potrebbe diventare una superstar internazionale tra i calciatori italiani?
“Ai miei tempi era diverso, c’erano tantissimi campioni che facevano la differenza e quindi era difficile anche metterli in campo. Ora il calcio è più fisico che tecnico, si pensa più al correre che all’estro. Non è corretto citare un solo calciatore, ma sono sicuro che Spalletti farà rendere la squadra al 100%”.

Quando potremo diventare nuovamente Campioni del Mondo?
“Innanzitutto bisogna qualificarsi, poi si vedrà”.

Un consiglio per tutti gli italiani che vogliono diventare i nuovi numeri 10 della Roma e della Nazionale?
“Un saluto affettuoso a tutti gli italoaustraliani, speriamo di trovare un altro campione. Prima però bisogna divertirsi, poi quando si crescerà arriveranno delle responsabilità. Spero che prima o poi riesca a uscire un altro talento”.

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