In una partita tra due squadre che si affrontano a viso aperto, la Roma riesce ad imporsi e a rilanciarsi in classifica. Schick finalmente fa vedere chi è o chi può essere, Perotti torna alal grande e Zaniolo fa il primo gol tra i pro. Buon Santo Stefano, ma ora sotto col Parma per chiudere con dignità questo complicatissimo girone di andata.
OLSEN 6: Un rinvio sbagliato per poco non costa l’ennesimo gol alla Roma. Per fortuna è bravo a rimediare. Per il resto ordinaria amministrazione.
FLORENZI 6: Pronti via sembra farsi male e dover uscire, poi ci pensa e ci ripensa, costringendo Di Francesco a chiedere immediata chiarezza. Alla fine resta in campo e offre la palla che libera la corsa di Zaniolo per il 3-0.
MANOLAS 6,5: Il limite invalicabile della linea Maginot romanista. Dategli un partner forte e solleverà il muro.
FAZIO 5: Poteva cavarsela con una sufficienza di reparto, anche se qualche disimpegno non era stato brillante. Babacar, non un velocista e con un nome che ricorda un’applicazione di car sharing, gli sfugge come nulla fosse. Male male male.
KOLAROV 6: Oggi una garanzia sulla fascia sinistra: gioca con la faccia oltre che con i piedi e quella faccia fa paura vista da vicino. Lo sa bene Berardi, che viene puntualmente brutalizzato dal serbo.
CRISTANTE 6: A 23 anni gioca con la serenità di chi è già passato nel mare in tempesta e ne è uscito vivo.
NZONZI 6: Il lunghissimo francese prende sempre più confidenza col calcio italiano e la Roma ne giova. Non ruba l’occhio lui, ma i palloni, quelli sì.
ÜNDER 6: Il turchetto appare ancora molto acerbo nella gestione del pallone, quando non riesce a calciare in porta non sa proprio cosa fare col pallone tra i piedi, se non correre in modo un po’ arruffone. Nel finale Consigli gli nega il gol.
ZANIOLO 7: Solito impegno, sa che è il momento di alzare il livello della qualità sotto porta, sia in fase di tiro sia di rifinitura. Detto, fatto: si inventa un gol da fuoriclasse mettendo a sedere portiere e difensore dopo una corsa di 40 metri. Dal 64’ PASTORE SV: Poco o nulla da segnalare.
PEROTTI 6,5: Torna e si sente. Personalità, dribbling e sempre infallibile dal dischetto. Un giocatore essenziale anche per gli equilibri. Dal 68’ KLUIVERT 6: Un paio di spunti che potevano essere sfruttati meglio dai compagni, Consigli si supera per negargli il gol. Piglio giusto.
SCHICK 7,5: Primi 25 minuti devastanti: si procura il rigore, fa quasi autogol, raddoppia e inizia a giocare con disinvoltura, partecipando alla manovra e diventando un riferimento per i compagni. A volte la vita è questione di millimetri, come quelli che stasera hanno impedito al pallone di entrare nella porta della Roma. Sliding Balls. Dal 76’ DZEKO SV: Entra per fare benzina.
DI FRANCESCO 6: Ha la caparbietà e la tenacia di insistere quando molti avrebbero mollato. Romanista nell’anima molto più di altri, che lo urlavano col megafono.
Giorgio De Angelis