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Allenamenti

Trigoria. Squadra in campo al mattino, si rivedono Pastore e Perotti

Pastore e Perotti aggregati al gruppo per l'allenamento odierno. Questa è la notizia che rimbalza oggi da Trigoria, con la squadra in campo per la seduta mattutina di preparazione alla sfida di domenica contro l'Inter. I due argentini si rivedono dopo diverse settimane: presto per reputarli disponibili per domenica, soprattutto per vederli partire dal 1° minuto, ma sicuramente una ventata d'ottimismo per Di Francesco. Costretti ancora al lavoro individuale, invece, De Rossi, Dzeko, El Shaarawy, Lorenzo Pellegrini e Coric.

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Nainggolan, Spalletti: “Difficile vederlo all’Olimpico”

Nainggolan in dubbio per la gara dell'Olimpico. Intervenuto ai microfoni di Sky Sport subito dopo la sconfitta rimediata a Wembley, è Luciano Spalletti a fare il punto sulla situazione fisica dell'ex Roma. Queste le sue parole: “Nainggolan? Sarà difficile vederlo all’Olimpico contro i giallorossi. Si è riacutizzato durante le prime due corse il problema alla caviglia, e si è intossicato un muscolo perché ha corso male. Dovevo rendermi conto prima quali fossero le condizioni del calciatore perché era sofferente. Ho sprecato una sostituzione, però avevo parlato con i medici prima e sembrava tutto ok”. 

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Cori anti-Napoli, De Laurentiis: “Sospendere le gare? Chi gestisce il calcio non è all’altezza, serve più coraggio”

Al termine della partita di Champions League tra Napoli e la Stella Rossa, vinta dalla squadra azzurra per 3-1, è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss il patron partenopeo Aurelio De Laurentiis, tornando sul tema dei sui cori anti-Napoli intonati nell'ultima giornata di campionato da alcune tifoserie in diversi stadi di Serie A. Tra queste, quelle di Roma ed Udinese nel relativo match, multate con un'ammenda di 10mila euro dal Giudice Sportivo in settimana. Queste le sue dichiarazioni: "Mi viene da ridere quando si parla di avvisi prima di sospendere le gare, nessuno ha le palle per prendere le decisioni da subito. Da sempre, al comando in politica e nel calcio abbiamo persone senza palle. Per mia fortuna lavoro, sopravvivo e sono indenne a tutto ciò da molti anni, ma ho dovuto constatare che tutto questo è vero". Poi il produttore cinematografico ha proseguito: "Sarebbe molto semplice, basterebbe stabilire un regolamento, esistono Daspo e telecamere, con due-tre esempi vedrete che i cori razziali e discriminatori non ci saranno più. In Inghilterra la Thatcher ha usato il pugno di ferro, ora sono tutti tranquilli e con gli hooligans a casa. Chi gestisce il calcio non è all'altezza, serve coraggio".

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Rassegna stampa

Super Zaniolo ritrova l’Inter. DiFra conferma l’attacco baby?

È chiaro che Nicolò Zaniolo non è né De Rossi né tanto meno Cristiano Ronaldo, scrive La Gazzetta dello Sport. Ma arrivato a Roma la scorsa estate con il forte rischio di diventare un po’ il Verre della situazione (ricorderete nel 2011 lo sfogo del tifoso fuori dallo stadio Olimpico subito dopo Roma-Slovan Bratislava: «Ventisei euro per vedere Verre, ma chi è Verre? So proprio uno…»), Zaniolo ha dimostrato invece di essere un giocatore vero (come del resto poi anche Verre). E lo vuole ribadire anche domenica sera, quando si ritroverà davanti quell'Inter dove ha giocato (e vinto) fino al giugno scorso. Tra l’altro, se quello visto contro il Real Madrid è stato un attacco giovanissimo (con una media di 20,25 anni nei suoi quattro interpreti), altrettanto può succedere domenica prossima, contro l’Inter. Di Francesco, infatti, proverà a rimettere in piedi i due argentini Diego Perotti ed Javier Pastore, ma considerando che entrambi dovrebbero tornare a lavorare con il gruppo solo nelle prossime ore e che mancano oramai da davvero tanto tempo, possibile che l’attacco sia composto ancora dai quattro baby giallorossi: Zaniolo trequartista, Schick come punta e Kluivert ed Under come esterni offensivi. Insomma, un quartetto di giocatori che possono rappresentare il futuro della Roma, ma da cui la Roma ha bisogno di risposte importanti subito, nell'immediato. Già, perché proprio l’Inter in cui Zaniolo ha vinto tutto potrebbe essere un crocevia fondamentale non solo per il futuro giallorosso in campionato, ma anche per quello di Di Francesco a Trigoria. Che poi sia una partita speciale per Zaniolo, basta andare a ritroso e ripercorrere i suoi passi a Milano, con la maglia dell’Inter, dove è arrivato nell'estate del 2017 dall’Entella per 1,8 milioni (più 1,7 di bonus) e dove con la Primavera ha vinto scudetto, Supercoppa italiana e torneo di Viareggio in una sola stagione. Giocando sempre da protagonista assoluto e gioendo da matti nel giorno in cui Spalletti gli fece fare la prima panchina con i grandi, il 14 aprile scorso (Atalanta-Inter 0-0). «Per me sarà una gara significativa, ma viene prima di tutto la squadra – ha detto Zaniolo nella pancia dell’Olimpico, alla fine di Roma-Real – Speriamo di portare a casa il risultato, che è quel che conta. Il mio ruolo? Preferisco quello di mezzala sinistra, però anche il trequartista va bene".

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Rassegna stampa

Roma, ultima chiamata

IL MESSAGGERO (U.Trani) – Dentro o fuori: è il significato più semplice e più diretto che si possa dare alla sfida contro l’Inter dell’ex Spalletti, domenica sera all'Olimpico. Partita secca, anche se è solo il 14° turno di serie A e quindi di match ne mancheranno poi altri 24 (e 72 punti a disposizione). In ballo non c’è solo il destino di Di Francesco, già in bilico a fine settembre e due mesi dopo di nuovo in pericolo. Anche la Roma si gioca il futuro. Il campionato, e soprattutto chi la precede, non l’aspettano più. Non ha tempo, dunque, di godersi gli ottavi di Champions, conquistati con l’attuale tecnico per 2 stagioni di fila, e i 65 milioni di euro (da sommare ai 105 della stagione scorsa) entrati nel forziere di Trigoria.

BIVIO PERICOLOSO – Il 1° obiettivo stagionale è stato centrato. Non basta, però. L’input della proprietà Usa è chiaro ormai pure alla tifoseria sempre più scontenta: qualificazione agli ottavi di Champions e 4° posto per partecipare alla prossima edizione. Il cerchio si chiude solo con questa accoppiata. E il secondo risultato, il piazzamento tra le prime 4, conta addirittura più dell’altro. Ecco perché a Di Francesco è stato prolungato il contratto alla fine della scorsa stagione. Ora, meno di 6 mesi dopo il rinnovo, è invece in bilico: perché la Roma è al 7° posto e 4 punti dal 4°. Pallotta, il 9 gennaio 2016, decise di esonerare Garcia in una situazione per certi versi migliore di quella vissuta in questi giorni: squadra promossa da seconda (come martedì) tra le migliori 16 d’Europa (sempre tra i fischi: bocciata la prestazione, ieri come oggi), 5° posto (a -7 dal Napoli leader, adesso a -18 dalla Juve capolista), a 4 punti dal 4° e a 5 dal 2°/3° (per l’Italia, in quel momento, 2 iscrizioni garantite più la chance del playoff).

VIRATA AL BUIO – Arrivò Spalletti. E domenica sera si presenterà ancora lui, stavolta da avversario. Scherzo infame del calendario. Ora, però, il presidente non ha il sostituto di Di Francesco. O meglio, il suo consulente Baldini, da Londra o Cape Town fa lo stesso, gli ha proposto solo Paulo Sousa che si è anche dichiarato pubblicamente. Si discute sulla validità dell’avvicendamento dal 23 settembre, giorno del ko di Bologna. Conte, in tribuna per la partita con il Real, è il sogno. Che non si avvera se il progetto prevede la cessione di giocatori di primo piano alla fine di ogni stagione. È Baldini che sceglie l’allenatore. Monchi, sempre in difesa di Di Francesco, è pronto a dimettersi in caso di esonero del tecnico. Non ci sarebbe più lui a Trigoria a indicarne il successore. Pallotta ha già puntato l’indice: il responsabile della crisi è in panchina. Gli è bastato contare i 19 infortuni muscolari (più dei 9 traumatici) per metterlo nel mirino, ricordando che i preparatori voluti dalla proprietà Usa (direttamente dallo stesso presidente) sono stati allontanati: al posto di Norman e Lippie, solo collaboratori di Di Francesco. La gente non la pensa come Pallotta. E, senza per forza passare da sondaggi, ha già compilato la sua hit dei colpevoli. I fischi (e gli insulti) all'Olimpico sono stati inequivocabili: priorità al presidente e a Monchi, subito dietro i giocatori. Meno ne ha ricevuti l’allenatore. Che non può essere certo assolto. La Roma non gioca. Va in altalena. E’ fiacca, vulnerabile e senza efficacia. Fragile nei giovani e usurata nei big. Il mercato invernale non può cancellare quello estivo. Servirebbero 4 rinforzi/titolari: centrale difensivo, regista, attaccante esterno e centravanti. Possibili solo la mezzala (non il play), Rabiot il preferito, e la punta. Centrale, solo se va via Schick (in prestito alla Sampdoria). Laterale, se rimane Di Francesco. Che, per la cronaca, la chiede dall’estate 2017. Berardi è nella lista, come Under in quella anche del Chelsea.

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[VIDEO] Hall of Fame, Totti ringrazia i tifosi: “E’ stato un onore rappresentarvi”

Torna sull'emozione vissuta ieri Francesco Totti. L'ex capitano della Roma, inserito ufficialmente nella Hall of Fame giallorossa, pubblica su Twitter un messaggio di ringraziamento ai tifosi:  “Mi avete dato tanto in questi anni, non smetterò mai di ringraziarvi. È stato un onore indossare questa maglia e rendervi fieri di questi colori“.

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Allenamenti

Trigoria, problemi al polpaccio per Coric

Aumenta il numero degli infortuni muscolari in casa Roma. Nell'allenamento del pomeriggio si è fermato infatti Ante Coric. Per il centrocampista croato si tratta di un fastidio al polpaccio. Le sue condizioni saranno valutate nei prossimi giorni. 

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El Shaarawy e Dzeko domani a Villa Stuart

Dopo la bella serata di ieri per la Hall of Fame, poi rovinata dalla prestazione in campo di una Roma troppo fragile per essere vera, a Trigoria si fa la conta degli infortunati. Oltre ai lungodegenti Pastore, Perotti (prosimi al recupero) e De Rossi, Di Francesco farà a meno anche di Lorenzo Pellegrini, infortunatosi a Udine, Dzeko e El Shaarawy, che hanno dato forfait prima della gara contro il Real Madrid. Nella giornata di domani gli utlimi due infortunati in casa Roma svolgeranno esami a Villa Stuart per per accertare l'entità dei rispettivi infortuni e conoscere i tempi di recupero. 

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Allenamenti

Trigoria, Perotti e Pastore tentano il recupero contro l’Inter

La Roma è tornata sui campi del Fulvio Bernardini di Trigoria alle 14.45 per provare prepare la partita di domenica contro l'Inter degli ex Spalletti e Nainggolan, in programma alle 20.30 allo Stadio Olimpico. Perotti e De Rossi svolgono lavoro in palestra, mentre Pastore segue un programma individuale in campo. Pellegrini , Dzeko ed El Shaarawy svolgono terapie. 

I giocatori impiegati ieri in Champions League hanno svolto lavoro defaticante, mentre il resto del gruppo ha svolto una seduta tra palestra  e campo. Per la partita contro l'Inter  la Roma spera di recuperare la coppia d'assi argentina Perotti-Pastore, che ne i prossimi gorni dovrebbero unirsi al gruppo. 

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Calciomercato

Mercato Roma. Schick, torna in voga l’ipotesi prestito: la Samp ci pensa

Si torna a parlare dell'ipotesi di un prestito per Patrik Schick. Come riporta il Secolo XIX, date le difficoltà che l'attaccante ceco continua ad incontrare nella sua esperienza romana, quella di un ritorno fino a fine stagione alla Sampdoria è più di una possibilità: lì ritroverrebbe Giampaolo, l'allenatore in grado di valorizzarlo più di altri.