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Grana Ferrero. La Guardia di Finanza sequestra beni al presidente della Sampdoria

La Guardia di Finanza sta eseguendo un decreto di sequestro nei confronti del presidente della Sampdoria Massimo Ferrero. Secondo quanto riporta Ansa, il patron dei doriani è coinvolto in una indagine del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria che riguarda anche altre persone. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono appropriazione indebita, truffa, emissione e utilizzo di fatture false, autoriciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita

Sono 6 le persone indagate nell'ambito dell'indagine della Guardia di Finanza che ha portato al sequestro di beni nei confronti di Massimo Ferrero. Il sequestro, messo dal Gip del Tribunale di Roma, ha riguardato beni e disponibilità finanziarie per 2,6 milioni di euro. Il provvedimento è scattato anche nei confronti della Sampdoria, per un importo di circa 200mila euro, e un immobile di pregio a Firenze.

Sono partite dall'analisi di una serie di transazioni finanziarie anomale da parte delle società del gruppo Ferrero le indagini della Gdf che hanno portato al sequestro di beni nei confronti della Sampdoria e del presidente Massimo Ferrero. In questo quadro, secondo l'ipotesi degli uomini del Nucleo di Polizia Valutaria, dalle casse della Sampdoria sarebbe spariti 1,2 milioni, parte dei soldi incassati per la cessione al West Ham di Pedro Obiang nell'estate del 2015. Il denaro sarebbe stato distratto attraverso l'utilizzo di fatture false emesse da una società riconducibile a Ferrero, anche se amministrata da un altro soggetto, e successivamente riutilizzato sia per sanare debiti di altre imprese del gruppo sia per finanziare un film prodotto da altre due società, sempre riferibili al presidente della Sampdoria.

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Manolas indica la strada: “Ora serve continuità”

Alla fine se la sconfitta della Roma è rimasta moderata nei contenuti e nella forma, il merito è soprattutto suo, con quelle parate su Marcelo e Benzema che hanno evitato ai giallorossi un tonfo sonoro. Robin Olsen anche ieri si è confermato a tutti gli effetti il miglior acquisto della Roma e se si pensa ai tanti dubbi che lo hanno accompagnato nei suoi primi passi giallorossi, viene anche un po’ da sorridere. La Gazzetta dello Sport poi ricorda le parole di Manolas, che ieri ha giocato stringendo i denti e che non fosse al meglio si è visto anche in alcuni scivolamenti difensivi, in alcuni recuperi e anche in alcuni appoggi. «Non possiamo spegnersi così dopo un gol subito – dice alla fine il difensore greco -. Il primo, tra l’altro, non era neanche era un’occasione perché è stata un’azione sfortunata e hanno fatto gol. Noi abbiamo sbagliato in precedenza 3-4 occasioni chiare e non abbiamo segnato. Dopo i due gol subiti siamo invece calati ed alla fine è arrivata questa sconfitta».

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Anche Dzeko e El Shaarawy out contro l’Inter

Contro l’Inter in totale emergenza. Domenica, contro la squadra dell’ex poco amato Spalletti, la Roma dovrà fare a meno di Pellegrini, De Rossi, Dzeko ed El Shaarawy, scrive oggi La Gazzetta dello Sport. L’attaccante bosniaco, alle prese con un fastidio al flessore, ieri era in tribuna, l’italiano era invece in campo ma è uscito poco dopo il 20’ per un problema muscolare al flessore destro. Ha lasciato lo stadio zoppicando, oggi ci saranno gli esami, ma di certo contro l’Inter le scelte saranno obbligate, con Schick al centro dell’attacco insieme a Ünder e, probabilmente, Florenzi, con Santon in difesa.

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Roma, gli ottavi prima dei fischi

IL MESSAGGERO (U.Trani) – La Roma barcolla e cade di nuovo. Ma, per meriti altrui, è già agli ottavi di Champions, unica buona notizia della notte passata all'Olimpico e finita con la contestazione della tifoseria. Il 6° ko stagionale (2° consecutivo), del resto, certifica la crisi del gruppo che, dimezzato dagli infortuni e impotente negli interpreti, sbanda in Italia e adesso pure in Europa. Il Real vince 2-0, si prende il 1° posto nel gruppo G ed evita l'umiliazione ai giallorossi. Di Francesco, invece, passa il turno (2° anno di fila) solo perché il Cska non fa punti. E perde, oltre al match, anche la sua imbattibilità casalinga in coppa. Per lui la partita della verità, però, è quella di domenica sera: sempre in casa contro l'Inter dell'ex Spalletti. Il prepartita ha il suo peso. Sportivo e non. Gli occhi lucidi di Totti e i cori romantici della Sud, gli applausi a Falcao che premia il Capitano, entrato nell'Hall of fame ed emozionato come nel giorno del suo addio, il 28 maggio del 2017.

SENSO D'APPARTENENZA – Anche i rumorosi fischi a Monchi quando è inquadrato sui maxischermi e i soliti insulti a Pallotta che ha rinunciato al viaggio nella Capitale. La Roma festeggia con il suo passato e guarda subito al futuro. È promossa in anticipo, già durante il riscaldamento: il Viktoria Plzen vince in rimonta a Mosca contro il Cska, spingendo i giallorossi e il Real.

PROFUMO DI COPPA – Ma non basta, nella circostanza, il fascino della Champions per rivedere la Roma che piace alla gente. E che dura solo per 45 minuti. Gli indisponibili chiaramente incidono: Dzeko si aggiunge a De Rossi, Lorenzo Pellegrini, Perotti e Pastore. E, a metà tempo, si ferma pure El Shaarawy. Ma inizialmente Di Francesco, con la 18esima formazione diversa in 18 partite, riesce lo stesso a dare un senso alla serata. Insiste sul 4-2-3-1, utilizzando i resti della rosa. Recupera, però, Olsen e Manolas. Non si inventa niente, anche perché ogni scelta è quasi obbligata. Florenzi torna da terzino per attaccare Marcelo e al tempo stesso difendere su Bale, conferma Cristante e Nzonzi in mezzo al campo e schiera l'inedito rombo offensivo con Zaniolo dietro a Schick, Under a destra ed El Sharaawy a sinistra. Età media: 26 anni. E si abbassa ancora quando entra Kluivert per El Shaarawy: è da under 21, con 20,25 anni, nei 4 giocatori offensivi. Assenze ingombranti anche tra i blancos: Navas, Nacho, Odriozola, Casemiro, Valverde. Llorente, solo 13 minuti in Liga e nessuno in Champions, fa il regista al posto di Ceballos che parte in panchina. Dove, però, non accetta di accomodarsi Isco che sceglie polemicamente di restare negli spogliatoi. A Madrid l'esclusione del talento, sempre panchinaro con Solari, fa rumore.

SOLITA GAFFE – Olsen è bravo, all'alba del match, quando intercetta di piede sul tiro di Modric deviato da Benzema. Ma le chance della Roma sono migliori: Schick è fiacco per due volte davanti a Courtois, Kluivert spara alto e soprattutto Under, su giocata raffinata di Zaniolo a sinistra, si pappa prima dell'intervallo la palla del vantaggio. Conclusione in curva, calciando da dentro la porta o quasi. Certi sprechi, ancora di più contro i campioni d'Europa, si pagano. E si sommano agli omaggi che da queste partita non mancano mai: Fazio, di testa, sbaglia il retropassaggio ad inizio ripresa, Bale ringrazia e fa centro. La Roma esce di scena, perdendo l'equilibrio e il match. Preso il gol, si spaventa ed evapora. Vulnerabile, come spesso accade in campionato. Incapace di rimontare. Il Real raddoppia con Vazquez, dopo la pennellata di Bale e la torre di Benzema. E in contropiede, con i giallorossi esageratamente sbilanciati, può infierire: Olsen chiude su Marcelo e Benzema. La gente perde la pazienza e boccia la prestazione. Di Francesco pensa all'Inter: dentro Coric per Nzonzi che esce tra i fischi e Karsdorp, fischiato pure lui, per Zaniolo che fa il pieno d'applausi. Ma la Champions, dopo più di 2 anni, è di nuovo amara in casa: ultima sconfitta il 23 agosto 2016, nel preliminare con il Porto (0-3).

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Di Francesco: “Ogni volta che prendiamo gol smettiamo di giocare. El Shaarawy e Dzeko out contro l’Inter”

Eusebio Di Francesco al termine della gara di Champions League contro il Real Madrid ha rilasciato alcune dichiarazioni. Queste le sue parole:

Di Francesco in conferenza stampa

La Roma è uscita tra i fischi…
I fischi sono un peccato ma l’umore della piazza è questo, va accettato. Viene dimenticato cosa si è fatto in Europa perché in campionato stiamo andando sotto le attese, però vorrei parlare della partita perché abbiamo perso il filo logico dopo un ottimo primo tempo, ma nel calcio il risultato determina tante cose. E sono arrabbiato.

Eusebio ti senti un allenatore fortunato? 
In questo momento assolutamente no. Abbiamo accumulato infortuni pesanti e un po’ di sfortuna in partita. Mi sento un allenatore con delle qualità e mi auguro di poterle trasmettere, sono sicuro che la ruota gira. Il risultato di oggi non lo meritavamo assolutamente, purtroppo ci può stare visto il numero di giovani che avevamo in campo e i campioni di fronte, ma non mi sento fortunato oggi, questo è certo.

Ha una spiegazione per il gran numero di infortuni che stanno colpendo la Roma? 
Cominceremo a farci delle domande, perché sono tutti simili. Il calcio a livello fisico è diventato tosto, purtroppo Dzeko si è fatto male in un momento importante della stagione, come El Shaarawy ed è un peccato. Purtroppo quando lo mettevo e dicevo che non stava benissimo lo dicevo perché conosco la squadra più di chi parla e non sa.

Ha parlato di comunione di intensi con il direttore sportivo. Per il mercato di riparazione c’è ancora? 
Parlare di mercato non è opportuno ora, devo cercare di tirare fuori il meglio dal gruppo che ho. In questo momento abbiamo dimostrato di essere carenti nel rimanere in partita, per tre volte i calci piazzati offensivi sono diventate occasioni del Real.

Di Francesco a Sky

Troppi errori individuali e tanta fragilità emotiva… 
Al di là degli errori individuali, oggi avevamo diverse assenze. Una squadra giovane specialmente davanti, mi era piaciuta l’intraprendenza, la voglia di andare a far male al Real nel primo tempo e le aggressioni, ma poi non possiamo ricadere sempre negli stessi errori e nella fragilità. Ogni volta che prendiamo gol smettiamo di giocare e cercare quello che facciamo sempre. Questo mi fa rabbia, non è la prima volta che ne parliamo. Mi girano talmente tanto al di là del risultato, abbiamo giocato contro una squadra fortissima. Non ti puoi permettere determinati errori anche quando hai ragazzi giovani che danno abbastanza.

Dzeko ci sarà con l’Inter?
Non avremo Dzeko, Pellegrini, El Shaarawy e De Rossi al 100%.

Dovrai calcare la mano con i giovani… 
Se andiamo a vedere un errore determinante lo fa Fazio che non è un ragazzino. Andiamo a pagare errori individuali nella linea difensiva come con l’Udinese la settimana scorsa e avevamo giocatori esperti come Santon, Fazio e Jesus. Non possiamo caricare tutto sui giovani, i giovani per la voglia di far male possono fare qualche errore, però la predisposizione di questi ragazzi a me è piaciuta, devono essere i più grandi a trascinarli. Peccato perché abbiamo preso gol su due ripartenze su nostri corner, chi ha giocato a calcio sa che prendere un contropiede così ti uccide. Non puoi permetterti determinate situazioni con il Real per l’esperienza che ha. In questo siamo mancati.

Come pensi di riuscire a superare i cali? 
100 milioni di dollari per questa domanda, me l’hanno fatta altre 7-8 volte. L’abbiamo valutata coi ragazzi ma non è sempre facile quando affronti certe dinamiche nel campo. La capacità di perdere non dico la testa, ma a 5 minuti dalla fine sembra che la partita sia già finita. Devono capire che devono continuare a giocare come nel primo tempo capendo che le partite si possono pareggiare o vincere anche al 90esimo. Invece a volte sembra che siamo frettolosi e lo paghiamo. Le analisi sono tante e non posso dirle tutte in tv, bisogna continuare a lavorare, io conosco solo questo modo. Devo far capire ancor di più ai ragazzi che determinate cose non devono perderle. Pensate non lo faccia? Mi rendo conto che in certi momenti i giocatori perdono un pochino la testa.

I giocatori come Dzeko ti fanno la differenza… 
I ragazzi hanno qualità ma ci sono giocatori che pesano nella continuità della gara, se avessimo avuto Dzeko avrebbe giocato. Si è fatto male a 5 minuti dal termine dell’allenamento, la cosa brutta è che non ce l’avrò per un po’ di tempo, non so quanto però si è fatto male.

Sono venuti fuori i valori del Real Madrid…
La cosa che mi dispiace è che avevamo interpretato la gara nel modo giusto, rubando palloni nella metà campo avversaria e per la mia squadra e la mia idea di calcio è un vantaggio. Paghi l’inesperienza, ricordiamoci conto chi avevamo davanti, dall’altra parte c’erano giocatori dall’esperienza veramente importante.

Vi siete comunque qualificati… 
Non siamo mai contenti, non posso essere contento.

Di Francesco a Roma Tv

Partita che è girata dopo il gol subito… 
Credo che abbiamo fatto un ottimo primo tempo, siamo stati bravi ad aggredirli e far girare la palla, nonostante le tantissime assenza. Il problema è che ogni volta che facciamo un’ingenuità la paghiamo, oppure manchiamo clamorosamente le occasioni per far gol, poi ci giriamo e prendiamo uno schiaffo. La squadra poi ha smesso di mettere in campo le proprie qualità. Ricordiamoci che dall’altra parte c’era una squadra che ha una qualità maggiore.

La qualità serve a sfruttare gli errori degli avversari… 
Noi ne stiamo commettendo troppi, è il nostro tallone d’Achille. Non ce lo possiamo permettere, sono stufo di parlare qui di determinate situazioni, dobbiamo capire che ci vuole maggiore attenzione e continuità.

Fiducioso per l’Inter? 
C’è dispiacere perché non posso contare su tutti gli uomini per scegliere, questo potrebbe condizionare tutto. L’Inter viene da un ottimo momento, peccato oggi perché con una prestazione come quella del primo tempo avremmo meritato di più. Oggi come oggi non ci gira nel modo giusto, ma anche per demerito nostro.

Nel primo tempo determinate cose avevano fatto la differenza… 
Stasera abbiamo fatto bene le ripartenze e le aggressioni, contro una squadra che cercava di palleggiare. Per me è stato molto bravo Zanolo, nella determinazione in certi duelli nonostante la giovane età, aveva anche i crampi ma ha dato input importanti. Quando crei tanto però devi far gol, perché poi le squadre ti puniscono. Il gol che abbiamo sbagliato è assurdo, ma ce ne capita una dietro l’altra. Normale che dispiace, però porca miseria commettiamo troppi errori e poi esci tra i fischi. Si crea un’atmosfera che non aiuta ma questo non si può cambiare, capisco tutti. A un certo punto in campo c’erano tanti giovani che possono subire queste cose.

Serviva una gestione diversa? 
Non è la prima volta che certe cose ci accadono, ne parlo con i ragazzi. Capita di perdere la testa dopo i gol subiti, anche in occasione del nostro calcio d’angolo, è assurdo che una palla si giochi centralmente con gli avversari in uscita. Sanno bene che la palla si apre lateralmente, poi perdi fiducia in quello che fai. Abbiamo compromesso facilmente la gara, anche le punizioni sono andate spesso a sfavore.

Manca comunicazione tra i giocatori? 
Il fatto che non ce ne sia tanta è palese, se fossimo più attenti… Le indicazioni che do io poi vanno trasmesse, alcune letture devono imparare ad averle anche loro. Oggi abbiamo pagato inesperienza, ma anche con quelli di esperienza abbiamo fatto degli errori.

La Roma ha comunque passato il turno… 
Ma ci si scorda tutto con facilità, il campionato non ci mette in buona luce. Il fatto che in Champions facciamo bene va nel dimenticatoio, ma dobbiamo essere bravi noi a farlo ricordare. Manca qualcosa, ma il desiderio c’è sempre, anche stasera. Questo va detto, fa parte del nostro dna e non possiamo permetterci determinati errori.

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Pagelle

Roma-Real Madrid, le pagelle: non serve un esperto, lo scempio è evidente. Si salva solo Zaniolo

La partita più attesa del Girone G di Champions League termina ancor prima di iniziare visto che a sorpresa il Viktoria Plzen batte il Cska a Mosca e il risultato qualifica sia Roma che Real. Bene, anzi no perché a fronte di un buon primo tempo, nella ripresa i giallorossi non tornano in campo e in 15 minuti prendono 2 gol dimostrando ancora una volta di essere senz’anima. Non bisogna essere esperti di tattica per capire che più di qualcosa non va e dopo la bella festa per Totti se ne accorgono tutti che questa non è più una squadra. Uno spettacolo indegno per i 60mila (SESSANTAMILA) romanisti presenti. 

OLSEN 6,5: Battuto prima da Fazio che mette Bale davanti a lui e poi da Vazquez. Per il resto fa quel che può per evitare un’imbarcata indegna. 

FLORENZI 5: Poco, troppo poco in fase di spinta e qualche sbavatura a livello difensivo. Affondas col resto della truppa.

MANOLAS 5,5: Nulla può sull’assist di Fazio poi, per non farlo sentire solo, sbaglia posizione sul secondo gol madridista. 

FAZIO 4: Sembra sforzarsi nel tentativo di complicarsi la vita e complicarla alla Roma. Sul gol che regala il vantaggio al Real prima passa immotivatamente la palla indietro mettendo in difficoltà Olsen. Lo svedese rimedia rinviando, ma Federico decide di colpire di testa servendo Bale come neanche Modric avrebbe pensato di fare. Comandante… in scarica. 

KOLAROV 6: Buon primo tempo con discese sulla fascia e un tiro che poteva far venire giù l’Olimpico: i tifosi, pur non capendo di calcio, lo applaudono. Nei secondi 45’ non bastano i buoni propositi mostrati in conferenza stampa per evitare il disastro. Alla squadra mancano ancora voglia e carattere.

NZONZI 5,5: Esce dal campo tra i fischi, che probabilmente non sono per lui ma per la squadra. In realtà è uno dei pochi che dà sostanza, meglio risparmiarlo per l'Inter. Dal 64’ CORIC SV: il trequartista misterioso diventa regista contro il Real Madrid. Non pervenuto.

CRISTANTE 5: Inizio incoraggiante, si perde con l’andare dei minuti. Incolore.

ÜNDER 4,5: Molto voglioso, parte forte ed è l’uomo più pericolo so della prima frazione. Il buio arriva al 46’, quando sbaglia un gol clamoroso, che come per magia lo fa sparire dal campo. Cercatelo, contro l’Inter va raggiunto il numero legale per scendere in campo. 

ZANIOLO 6: Intraprendente, sfrontato e concentrato questo ragazzo continua a dare ottimi segnali di continuità e di qualità. Peccato non vedersi assegnare né l’assist per Ünder (colpa del turco), né il gol quando a inizio secondo tempo ricama un bel pallone in area, trovando però il muro blancos davanti a lui. Dal 69’ KARSDORP SV: Una presenza per ricordarci che gioca con noi. 

EL SHAARAWY SV: Gioca pochissimo, si fa male contrastando Carvajal nel tentativo di avventarsi su un bel pallone messo in mezzo da Ünder. Dal 22’ KLUIVERT 5: Niente lampi se non una bella accelerazione che gli consente di mettere un pallone che sembrava perso al centro dell’area Real, ma i compagni non ci credono più da tempo e l’invito al gol non viene accettato.

SCHICK 5: Stasera il meno colpevole, comunque insufficiente. Sua la pressione che procura la clamorosa occasione a Ünder.

DI FRANCESCO 4: Certamente avrà da recriminare per il gol sbagliato da Ünder che poteva cambiare la partita, ma dopo un anno e mezzo di lavoro le sorti di una squadra non dovrebbero dipendere dagli episodi. Svuotato, senza idee e pure senza cambi. Sarà lui il prossimo sostituito? 

Giorgio De Angelis

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CHAMPIONS LEAGUE

[FOTO e VIDEO] – Roma-Real Madrid 0-2. Dopo 45′ si spegne la luce all’Olimpico, giallorossi agli ottavi tra i fischi

Si gioca per il primo posto del Gruppo G di Uefa Champions League allo stadio Olimpico di Roma. I giallorossi affrontano il Real Madrid alle ore 21.00 già consapevoli della raggiunta qualificazione agli ottavi di finale della competizione, in virtù dela vittoria del Viktoria Plzen per 1-2 in casa del CSKA Mosca che ha regalato il matematico passaggio del turno ai giallorossi. La squadra russa e quella ceca, entrambe con 4 punti, si giocano quindi nell’ultimo match l’accesso ai sedicesimi di Europa League, lasciando alla Roma ed al Real Madrid la lotta per il primo posto nel girone. 

LE FORMAZIONE UFFICIALI

ROMA (4-2-3-1): 1 Olsen; 24 Florenzi, 44 Manolas, 20 Fazio, 11 Kolarov; 42 Nzonzi (64' Coric), 4 Cristante; 17 Under, 22 Zaniolo (69' Karsdorp), 92 El Shaarawy (22' Kluivert); 14 Schick.
A disp.: 83 Mirante, 5 Jesus, 18 Santon, 15 Marcano.
All.: Eusebio Di Francesco

Indisponibili: 27 Pastore (problema al polpaccio), 16 De Rossi (infiammazione di una cisti del menisco esterno del ginocchio destro), 7 Lorenzo Pellegrini (lesione di primo grado al flessore destro), 8 Perotti (lesione al soleo della gamba sinistra), 9 Dzeko.
Squalificati: –
Diffidati: –

REAL MADRID (4-3-3): 25 Courtois; 2 Carvajal, 5 Varane, 4 Ramos, 12 Marcelo; 10 Modric, 8 Kroos, 18 Llorente; 11 Bale, 9 Benzema, 17 Vazquez.
A dip.: 13 Casilla, 31 Sanchez, 15 Valverde, 24 Ceballos, 28 Vinicius Junior, 20 Asensio, 7 Mariano.
All.: Santiago Solari

Indisponibili: 1 Navas (infortunio al ginocchio), 14 Casemiro (caviglia slogata), 6 Nacho (legamento collaterale mediale), 23 Reguilón (problema muscolare), 19 Odriozola.
Squalificati: –
Diffidati: –

Arbitro: Clément Turpin (FRA)
Assistenti: Nicolas Danos (FRA) – Cyril Gringore (FRA)
Quarto Ufficiale: Hicham Zakrani (FRA)

Ammoniti: 21′ Modric, 42′ Zaniolo.
Espulsi: –
Marcatori: 46′ Bale, 58′ L. Vazquez.

LA CRONACA DEL MATCH

90'+4 – Nulla di altro da segnalare, Roma agli ottavi tra i fischi dell'Olimpico.

86′ – Marcelo sfiora il gran gol: trova il pallone all’interno dell’area, si coordina e di rovesciata mette fuori.

69' – Ultima sostituzione per la Roma: esce Zaniolo con i crampi, applaudito dall'Olimpico per una prova comunque più che volenterosa, dentro Karsdorp.

64' – Esce dal campo Nzonzi, subissato dai fischi dell'Olimpico: dentro Coric.

58' – RADDOPPIO REAL! Ancora un mal posizionamento della linea difensiva giallorossa, che si fa trovare impreparata in ripartenza. Benzema di testa trova la sponda giusta per Lucas Vazquez che da posizione ravvicinata, lui sì, non sbaglia.

57′ – Si fa vedere la Roma con Kluivert che raccoglie al limite dell’area prima di calciare col sinistro trovando pronto Courtois alla presa centrale.

47' – GOL DEL REAL! Leggerezza di Fazio, che prima serve un brutto retropassaggio a Olsen inducendolo a sbagliare il rinvio e poi sul campanile conseguente di testa praticamente serve Bale, che ha tutto il tempo di controllare e battere in rete di sinistro.

46' – Inizia la ripresa, nessun cambio.

45'+2 – Termina la prima frazione del match senza ulteriori emozioni.

45' +1 – Clamoroso errore di Under! Schick recupera una palla ghiotta che Zaniolo riesce a servire senza pensarci troppo in area al turco che, da due metri e senza alcuna pressione avversaria, spara alto il sinistro.

34' – Grande momento per i giallorossi! Ottima azione della Roma che sfiora il gol in due occasioni, prima con Schick murato con i piedi da Courtois nel cuore dell'area madridista e poi con Kolarov che da fuori sfiora il palo con una botta pazzesca di sinistro.

33' – Calcio d'angolo battuto alla perfezione da Under con la palla che arriva davanti a Courtois ma Varane salva e mette fuori anticipando di un millimetro Manolas.

20' – In tribuna, intanto, inquadrato Antonio Conte che assiste al match.

19′ – Azione manovrata del Real, arriva al tiro Modric dal limite dell’area para con i piedi Olsen. Intanto, lo stesso croato fa fallo su El Shaarawy e viene ammonito. Poco dopo il ‘Faraone’ chiede il cambio: dentro Kluivert.

17′ – Prova la ripartenza la Roma, con Cengiz Under che scappa sulla fascia destra mette un cross al centro dove non arriva El Shaarawy. Il ‘Faraone’ resta dolorante a terra.

7′ – Ora è il momento della Roma: prima un cross dalla destra sul quale non arriva di pochissimo Zaniolo, poi c’è l’incursione di Kolarov che viene fermato, con la mano non vista dall’arbitro da Vazquez. Recupera la palla, prova il tiro da fuori che termina alto.

5′ – Ottima occasione per il Real: imbucata per Kross che prova il cross basso verso Benzema, ma è troppo lungo.

0' – Fischio d'inizio all'Olimpico. Roma che in questo primo tempo attacca da Curva Nord a Curva Sud in completo rosso.

IL PREPARTITA

Ore 20.40 – A pochi minuti dal fischio d'inizio, è il ds Monchi ad intervenire ai microfoni di Roma Tv: "Serata bellissima e magica per tutti coloro che sentono questa società. Credo sia meritato per tutti, non solo per Francesco. Sono calciatori che hanno avuto tanto successo nella storia. Se può essere la serata di Zaniolo e Schick? Magari, tutti i calciatori della Hall of Fame hanno avuto un inizio così come Nicolò e Patrik. Ci sono i momenti difficili all’inizio, poi sono diventati grandi. Bisogna essere convinti che diventeranno importanti. Vero che al Real hanno avuto problemi fisici, ma adesso manca solo Casemiro. Non possiamo guardare indietro, dobbiamo vincere".

Ore 20.00 – A capitalizzare l'attenzione nel riscaldamento, la celebrazione dell'ingresso di Francesco Totti nella Hall of Fame del club.

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[FOTO e VIDEO] – Totti nella Hall Of Fame, le immagini della cerimonia all’Olimpico

Appuntamento con la Storia allo stadio Olimpico, prima del fischio iniziale di Roma-Real Madrid. Francesco Totti entra ufficialmente, di diritto, nella Hall of Fame del club giallorosso. Diventa così il 28° giocatore a farlo, sotto la Curva Sud. All’ex capitano della Roma è stata consegnata la prestigiosa maglia sartoriale della Hall Of Fame da altre tre leggende del club giallorosso: Falcao, Cerezo e Bruno Conti. La maglia è stata disegnata a Trigoria in Società nella primavera del 2012 e viene realizzata annualmente dal sarto Mario Calvo che in passato ha anche realizzato divise sociali per la squadra negli Anni 70. Sul petto è ricamato per tutti “AS Roma Hall of Fame“, seguito dal nome completo del calciatore e dall’anno di elezione. Sulla schiena è ricamato il cognome. Sulla manica destra l’anno di elezione. Per ciascun membro della Hall of Fame vengono prodotti due esemplari, uno va al calciatore eletto, l’altro rimane alla Società ed è destinato al futuro museo nello Stadio della Roma. Sui maxischermi dell'Olimpico continuano a scorrere le immagini delle glorie del passato, insieme a quelle ovviamente proprio di Totti. "Grazie Totti" e "Un capitano è per sempre" due degli striscioni comparsi tra il pubblico.

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[VIDEO] – Totti nella Hall of Fame della Roma: “Un importante traguardo raggiunto insieme a voi”

Un ricordo cucito addosso per celebrare questo importante traguardo raggiunto insieme a voi!“. Con questo messaggio lanciato tramite Twitter, Francesco Totti prepara il terrano per l'appuntamento di questa sera, alle ore 20, sul prato dell'Olimpico: poco prima del fischio d'inizio di RomaReal, lo storico capitano giallorosso verrà introdotto nella Hall of Fame della società giallorossa. Cancelli dello stadio che, per l'occasione, saranno aperti alle 18.45 per permettere l'ingresso per tempo degli oltre 60mila tifosi presenti.

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Roma-Real, di scena il pranzo tra dirigenze. Monchi: “Credo in Di Francesco”

Inzia presto la lunga giornata che porta a Roma-Real Madrid. Come si consueto, prima della sfida si svolge il pranzo tra le due dirigenze in un noto locale in zona Colosseo, Palazzo Manfredi. Per il club di Trigoria presenti Baldissoni, Monchi, Zecca e Gombar. Per il Real invece il presidente Florentino Perez e Butragueño. L'occasione è buona, per il ds giallorosso, per rispondere ad alcune domande dei cronisti presenti:

Che reazione si aspetta?
Mi aspetto una reazione simile a quella che abbiamo avuto nelle ultime partite di Champions che abbiamo giocato. Dobbiamo continuare su questa strada.

Siete molto vicini a Di Francesco?
Credo nella Roma e quindi credo nel nostro allenatore e che siamo in buone mani.

Dzeko verso il forfait?
Si dobbiamo aspettare fino all’ultimo momento ma siamo tranquilli con Schick. Se Edin non ce la fa gioca Patrick.