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Cori anti-Napoli, De Laurentiis: “Sospendere le gare? Chi gestisce il calcio non è all’altezza, serve più coraggio”

Al termine della partita di Champions League tra Napoli e la Stella Rossa, vinta dalla squadra azzurra per 3-1, è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss il patron partenopeo Aurelio De Laurentiis, tornando sul tema dei sui cori anti-Napoli intonati nell'ultima giornata di campionato da alcune tifoserie in diversi stadi di Serie A. Tra queste, quelle di Roma ed Udinese nel relativo match, multate con un'ammenda di 10mila euro dal Giudice Sportivo in settimana. Queste le sue dichiarazioni: "Mi viene da ridere quando si parla di avvisi prima di sospendere le gare, nessuno ha le palle per prendere le decisioni da subito. Da sempre, al comando in politica e nel calcio abbiamo persone senza palle. Per mia fortuna lavoro, sopravvivo e sono indenne a tutto ciò da molti anni, ma ho dovuto constatare che tutto questo è vero". Poi il produttore cinematografico ha proseguito: "Sarebbe molto semplice, basterebbe stabilire un regolamento, esistono Daspo e telecamere, con due-tre esempi vedrete che i cori razziali e discriminatori non ci saranno più. In Inghilterra la Thatcher ha usato il pugno di ferro, ora sono tutti tranquilli e con gli hooligans a casa. Chi gestisce il calcio non è all'altezza, serve coraggio".