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Allenamenti

Tournée USA, nella serata di oggi (ora italiana) la partenza per Dallas

Arriva a conclusione il settimo giorno di ritiro negli Stati Uniti per la Roma. La seduta pomeridiana per la squadra, iniziata con un riscaldamento, è proseguita con una partitella a pallamano e con esercitazioni sulle situazioni di inferiorità numerica, oltre che con la classica partitella finale. Nella mattinata di oggi (intorno alle 19 italiane) l’ultimo allenamento a San Diego, poi dopo il pranzo la squadra volerà a Dallas, teatro della seconda gara dell'International Champions Cup contro il Barcellona.

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Calciomercato

Real Madrid, scoppia il caso Kovacic: “Titolare o vado via”. E la Roma ascolta interessata

Scoppia il caso Mateo Kovacic al Real Madrid. Come riporta il quotidiano spagnolo 'As', il club continua a vederlo come un giocatore importante, sia per il presente sia per il futuro (ha 24 anni), ma il croato spinge per lasciare la società. In una conversazione privata col tecnico Lopetegui, infatti, Kovacic avvrebbe espresso il desiderio di essere maggiormente impiegato in campo nella prossima stagione, minacciando proprio al contrario la volontà di essere messo sul mercato per uscire dal dualismo tecnico col compagno anche di Nazionale Modric. Dal Bernabeu al momento, però, trapela la fiducia di poter far cambiare idea al ragazzo, dichiarandolo incedibile. La Roma già in passato ha espresso più volte l'intenzione di portarlo nella Capitale e avrebbe già chiesto informazioni sulla situazione, così come Manchester City e Bayern Monaco.

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Marcano: “Questo è il momento più importante, stiamo dando tutti il massimo e la squadra è forte. Col Barcellona vogliamo vincere”

Ivan Marcano, difensore spagnolo della Roma, questa mattina ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni della radio ufficiale del club. Queste le sue parole:

Come sta andando la preparazione?
Il precampionato è uno dei momenti più importanti della stagione, è importante per i carichi di lavoro che stiamo mettendo nelle gambe e che ci serviranno per il resto della stagione. Ci stiamo allenando bene, mi piace il mister come allena e stiamo dando tutti il 100% per arrivare pronti alla prima partita di campionato.

Dai la sensazione di sentirti a tuo agio in questa Roma…
Mi fa piacere che l’immagine che trasmetto sia questa, ma in realtà sto imparando anche io, sono uno dei nuovi arrivati e ho bisogno di un periodo di ambientamento che spero sia il meno lungo possibile. Tatticamente quello del difensore centrale è un ruolo delicato e importante. Ci sono delle situazioni alle quali io ero abituato diversamente, ma sono qui per lavorarci. Ci stiamo allenando bene.

Che idea ti sei fatto della forza della squadra? Ti piace?
Sì, ormai ci siamo quasi tutti anche se siamo aperti a nuovi innesti. E’ una squadra forte sia tatticamente che tecnicamente, e siamo un bel gruppo. Sono contento di questa squadra.

Sull'amichevole contro il Barcellona…
Ci sarà un’atmosfera particolare in virtù della sfida di Champions della scorsa stagione. Giocare contro il Barcellona è uno stimolo per tutti. Valverde mi ha allenato in due occasioni: partita speciale, vogliamo vincere.

Sul calendario…
Mi piace vederlo con attenzione per controllare quali sono le giornate chiave: la prima, l’ultima, le sfide più sentite, le partite sulla carta più importanti. Ma alla fine dobbiamo giocare contro tutti, non ci sono scorciatoie. Il calendario ha un’importanza relativa.

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Boom abbonamenti per la Roma europea

La campagna abbonamenti della Roma procede a gonfie vele, con un vero e proprio boom dei mini-abbonamenti per le gare di Champions League. Come riporta il Corriere dello Sport oggi in edicola, sono infatti 25 mila le tessere già staccate, rispetto alle 14 mila dell'anno scorso. Una crescita dunque dell'80% e un dato ancora migliorabile, visto che c'è tempo fino al 30 agosto per sottoscrivere le tessere. Riguardo gli abbonamenti per il campionato, finora invece sono state vendute 21.300 tessere. Si avvicina quindi la soglia raggiunta nella scorsa Serie A (21.973).

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Pastore: “Posso essere la mezzala della Roma, voglio vincere tutto”

Javier Pastore ha parlato ai microfoni di Sky direttamente dal ritiro americano di San Diego dove la Roma sta svolgendo la tournée. L'argentino ha affrontato anche il nodo relativo al suo ruolo in campo, queste le sue parole:

Le ha fatto piacere l'attestato di stima di Francesco Totti?
Ha detto delle parole molto belle, fa piacere che un giocatore come lui abbia parlato in quel modo di me. È un piacere trascorrere con lui questi giorni negli Stati Uniti: abbiamo imparato tanto da lui quando eravamo giovani. Spero di essere all'altezza delle parole di Totti e di aiutare la squadra a fare bene.

Come si sta trovando nel ruolo di mezzala?
Bene. L'importante è capire i movimenti che vuole il tecnico, tatticamente devo essere bravo ad aiutare la squadra a difendere. Anche a Parigi ho giocato tante volte da mezzala, anche se in maniera diverso. L'importante adesso è allenarmi bene per tornare in condizione e fare tutto ciò che mi chiede Di Francesco.

C'è la possibilità di cambiare modulo e di vederla nel ruolo di trequartista?
Ne avevo parlato con il mister al mio arrivo: lui può decidere di cambiare il sistema di gioco a seconda della squadra che affrontiamo. Posso essere sicuramente una possibilità in più per il tecnico se decidesse di cambiare modulo, però per adesso mi sono messo in testa che giocherò mezzala e devo allenarmi per questo.

Quali sono gli obiettivi di questa stagione?
Personalmente voglio vincere tutto. Vengo da una squadra che in questi anni ha vinto tantissimi titoli e voglio vincere anche qui. Sarebbe magnifico avere la possibilità di arrivare in finale di coppa Italia, o di arrivare alla terzultima giornata di campionato ancora in corsa per lo scudetto. La Champions League? Dobbiamo vedere con quali squadre capiteremo nel girone, ma i nostri obiettivi sono quelli di vincere. Si gioca per vincere non per partecipare.

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La Roma nasce a Dallas

IL TEMPO (E.Menghi) – La nuova Roma nasce oltre Oceano. Il più è stato fatto, Monchi ha giocato d'anticipo sul mercato e aveva pianificato tutto per far sì che Di Francesco trovasse la rosa della prossima stagione sul volo per l'America, ma l'incidente Malcom ha rallentato tutto, costringendo la dirigenza a una riflessione sul futuro. Il ritocco finale si fa a Dallas, dove arrivano oggi sia i giocatori impegnati nella notte tra domani e mercoledì nella partita con il Barcellona (alle 4 in diretta su Roma Tv), valida per la seconda giornata dell'lntemational Champions Cup, sia le alte sfere giallorosse. Pallotta e Baldissoni si spostano insieme da Boston, Baldini li raggiungerà domani, mentre già oggi è previsto lo sbarco di Monchi dalla capitale.

E il momento delle scelte di fine mercato, quelle decisive. L'obiettivo è trovare l'uomo capace di far fare il salto di qualità alla squadra, possibilmente un esterno d'attacco, senza però dimenticare che il bottino di Alisson va spartito tra due colpi: serve anche un regista, a patto che Gonalons si convinca ad accettare una nuova destinazione dopo averne rifiutate tre in Premier League. Nel vertice americano verranno valutate tutte le possibilità, è stata già scartata la pista Marlos (offerto, non interessa), le più affascinanti si chiamano N'Zonzi e Bailey, entrambe missioni complesse a modo loro. L'ala del Leverkusen ha un cartellino esoso, i tedeschi chiedono oltre 50 milioni di euro e la Roma per ora si tiene a distanza, aspettando di capire se ci saranno imargini per intavolare una trattativa. Meno costoso, ma comunque complicato, l'affare N'Zonzi: il centrocampista del Siviglia ha una clausola da 35 milioni di euro che i giallorossi non hanno intenzione di pagare, Monchi ha aperto il dialogo con il giocatore che lui stesso portò in Spagna nel 2015 ma è disposto a lavorare sull'operazione solo per una cifra intorno ai 20-25 milioni di euro.

Serve lo «sconto» dall'ex club del diesse per arrivare a dama, ma gli spagnoli hanno forza nella trattativa visto che per sul francese non c'è solo la Roma. Pallotta aveva dato carta bianca per Malcom nella notte del volo per Ciampino cancellato e della telefonata del Barcellona al Bordeaux, adesso si confronterà con i dirigenti per le ultime direttive su come e dove investire. Individuati i due reparti da rinnovare, resta solo da capire le pedine che si muoveranno in entrata e in uscita.

Le porte di Trigoria sono girevoli e se dovesse arrivare un esterno d'attacco uno tra El Shaarawy e Perotti dovrebbe fare le valige. Una sicurezza in più sulla fascia la darà il rinnovo di Florenzi, che potrebbe firmare durante la tournèe il quinquennale su cui l'agente Lucci e Monchi hanno lavorato a lungo, accordandosi alla fine sulla base di 2,8 milioni di euro a stagione più bonus. Accettata, dunque, l'ultima offerta dei giallorossi che hanno alzato la proposta di 100 mila euro, ottenendo il sì del vicecapitano romanista, che al momento è il titolare della corsia destra difensiva. Karsdorp non dà garanzie, era partito bene ma ha rallentato, a causa di fastidiosi indurimenti alla coscia che gli impediscono di allenarsi sempre con i compagni. Si tratta solo di affaticamenti muscolari, i carichi di lavoro di una preparazione si fanno sentire, e nessun allarme è scattato sulle condizioni fisiche dello sfortunato terzino olandese.

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Roma, il ds Usa e compra

IL MESSAGGERO (S.Carina) – Monchi vola negli Usa. Il ds è partito questa mattina per Dallas dove è atteso dalla squadra, alla vigilia del match contro il Barcellona. Poi, nei prossimi giorni, raggiungerà Boston, dove incontrerà il presidente Pallotta (saranno presenti anche Baldissoni e Baldini). Singolare che dopo l'affaire-Malcom siano proprio i catalani i prossimi avversari dei giallorossi nella International Champions Cup. A Trigoria stanno provando a voltare pagina ma la volontà di presentare un esposto alla Fifa perché si pronunci sulla vicenda, è la conferma di come la questione bruci ancora (al netto della telefonata ricevuta un paio di giorni fa dal presidente del club catalano, Bartomeu). Anche perché con il brasiliano in rosa, il mercato giallorosso in entrata sarebbe già terminato o quasi. Ora, invece, a meno di 20 giorni dall'inizio del campionato, la Roma ha dovuto riprendere la ricerca di un profilo simil Malcom con due difficoltà in più: 1) In questo momento tutti sanno che i giallorossi hanno 40 milioni da spendere e sono alla ricerca di quel tipo di calciatore 2) Trovare un elemento che per talento, anagrafe e investimento economico (con un occhio al futuro) somigli al brasiliano non è semplice, visto che i calciatori monitorati (Bailey e Neres) costano addirittura 50 milioni. Ecco perché l'idea di convogliare la grande spesa sul mediano (N'Zonzi) e poi capire i margini di manovra per arrivare anche ad un esterno offensivo, dal costo certamente inferiore a Malcom, è in forte ascesa. A tal punto che la Roma da qualche giorno sta lavorando a fari spenti sul mediano francese che ha già dato il suo ok di massima al trasferimento in giallorosso. Bisogna abbassare le pretese del Siviglia che ha però capito (il ragazzo ha 29 anni, è reduce dal successo in coppa del Mondo e ha il contratto in scadenza nel 2020) che questo è il momento giusto per venderlo.

USCITE BLOCCATE – Tuttavia Monchi, prima di definire l'acquisto, vuole prima parlare vis a vis con Di Francesco e rendersi conto dal vivo quali siano le esigenze della squadra. Il tecnico, ad esempio, sta continuano a provare Kluivert sul versante destro dell'attacco, proprio per capire i margini di adattabilità dell'olandese al ruolo. Il ds, che rimarrà negli Usa per l'intera durata della tournée, ne approfitterà anche per confrontarsi con quei calciatori che la Roma sta provando a sistemare altrove (Gonalons e Juan Jesus) ma che al momento bloccano le operazioni in entrata. Per i due, sono arrivate proposte (Crystal Palace e Everton per il centrocampista, Torino e Porto per il difensore) che farebbero incassare un'altra ventina di milioni al club che cambierebbero radicalmente il margine di manovra del ds, che ora nel portafoglio ne ha poco più di 40. Per intenderci: con 50/60 milioni, ad esempio, anche la chimera Bailey potrebbe diventare realtà. Sullo sfondo, non va depennato il nome di Suso, preferito a Marlos. Nell'ambito dell'incontro andato in scena sabato tra il ds e l'agente Lucci, che ha praticamente sancito il rinnovo di Florenzi (manca ancora qualche dettaglio ma l'annuncio, stile Nainggolan lo scorso anno, presumibilmente arriverà a Boston), s'è parlato anche dello spagnolo. Che potrebbe incastrarsi con N'Zonzi, a patto che almeno Gonalons sia ceduto. Non resta che attendere.

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El Shaarawy: “Roma, punto ad arrivare in doppia cifra”

CORRIERE DELLO SPORT (R.Maida) – Direttamente dal ritiro di San Diego, in piena tournée americana, torna a parlare Stephan El Shaarawy. Lo fa ai microfoni dei cronisti presenti al termine dell'allenamento, parlando delle proprie ambizioni e dei propri obiettivi nella Roma, tra presente e futuro. Ecco le sue parole:

El Sharaawy, che cosa significa la concorrenza?
"È un elemento che costituisce parte integrante del nostro lavoro. In una grande squadra c'è sempre concorrenza, ne ho avute tante di situazioni cosi, tutti cerchiamo di meritarci la Roma".

La Roma ha preso Kluivert nel suo ruolo. Ci passi la battuta: per lei è meglio che non sia arrivato anche Malcom…
"Ma no… Nessuno è stato contento di ciò che è successo. E poi sono sicuro che il direttore lavorerà sul mercato per trovare un altro esterno. Comunque come dicevo prima non c'è problema. È giusto cosi, lotterò in ogni allenamento per essere scelto".

È un fastidio o un onore sentirsi spesso tirati in ballo sul mercato?
"Nessuna delle due cose. O meglio: fa sempre piacere quando leggi che una squadra si è interessata a te. Ma non sempre gli interessamenti diventano reali offerte. Anzi a volte non c'è proprio niente".

La sua volontà qual è?
"Restare alla Roma. Il mio futuro è qui, in questa squadra, perché è il posto dove mi sento felice. La società sa come la peso, l'allenatore sa come la penso, il discorso per me è chiuso non penso proprio di muovermi".

A sinistra, considerando anche Perotti, c'è affollamento: pensa di trovare più spazio a destra con Under e Mister X?
"Ogni giocatore ha una preferenza, una posizione del campo nella quale si sente più a proprio agio: io ho sempre detto che amo partire da sinistra ma se dovrò giocare dall'altra parte mi metterò a disposizione. Se andiamo a guardare le statistiche anzi, ho segnato più gol quando ero a destra".

La doppietta con il Chelsea, per esempio. Che è stato poi il momento migliore della sua ultima stagione. C'è qualcosa di più che crede di poter fare? Nei suoi tre campionati romanisti non è mai andato in doppia cifra realizzativa (8, 8,7)…
"Si, devo. Ci sono dei margini ancora inesplorati dentro di me Quest'anno sono carico e motivato, magari riuscirò finalmente a trovare continuità. E un discorso psicologico. E ci sto lavorando. Ho 26 anni ormai, sono cosciente delle mie qualità e suffcientemente maturo, sono convinto che le cose per me possano cambiare in meglio".

Qualche mese fa ha detto di avere recuperato serenità nel privato. In che senso?
"Ho fatto un percorso interiore che mi ha consentito di raggiungere un equililbrio personale. Il resto è venuto di conseguenza alla Roma ho fatto sempre un passo in avanti, stagione dopo stagione, e voglio continuare in questa salita. Sto bene di testa, non ho acciacchi, può essere davvero la mia stagione".

Nella Roma e magari nella rinnovata Nazionale di Mancini.
"Certamente. La maglia azzurra è sempre stata un mio pensiero, anche perché negli ultimi anni quasi sempre ho fatto parte di quel gruppo. Se giocherò come so, sono sicuro che mi capiterà l'occasione di essere convocato".

Obiettivi personali se ne è dati?
"Migliorare le prestazioni dell'ultimo anno. E anche il numero di gol. La cosa principale per me sarà stare bene fisicamente".

La rosa si è allargata. Che impressione le hanno fatto i nuovi giovani?
"Sono bravi, hanno talento. Sarebbe ingiusto citare un nome che mi ha impressionato. Posso dire che tutti si stanno allenando con entusiasmo e umiltà. Di sicuro ci daranno una mano".

E con Di Francesco come procede?
"Dopo un anno è più facile lavorare insieme, perché ci si capisce meglio. Lui è un tecnico molto esigente in allenamento, pretende tanto dai giocatori sotto il profilo del'intensità. Mi piace, ci farà bene".

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Allenamenti

Roma, il programma degli allenamenti negli States. Domenica seduta aperta ai tifosi

Dopo le 24 ore concesse di riposo da Eusebio Di Francesco alla squadra, la Roma torna ad allenarsi ed apre le porte ai propri tifosi anche negli Stati Uniti. Come riferito dalla società attraverso i social network, l’allenamento di domani, che si svolgerà dalle 10.00 alle 11.30 locali a San Diego (19-20.30 italiane), sarà aperto ai tifosi giallorossi. Per avere la possibilità di assistere alla seduta dei giallorossi bisognerà registrarsi attraverso il portale form.jotformeu.com. Doppia seduta prevista per domenica, mentre lunedi il gruppo si allenerà la mattina (pomeriggio in Italia) prima di partire per Dallas.

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Laboratorio palle inattive. La Roma studia la formula

Il laboratorio è aperto. Non sempre davanti a tutti, perché gli alchimisti non amano svelare i propri segreti, però la pozione magica per la vittoria passa anche per un lavoro sottotraccia, come scrive La Gazzetta Sportiva. Lo sa bene Eusebio Di Francesco che – fra Trigoria e San Diego – sta lavorando con video, lavagna e campo sulle cosiddette palle inattive. Diciamolo subito: la Roma parte bene. Il cosiddetto «Indice di pericolosità offensiva» (Ipo) della Roma lo scorso anno è stato il più alto della Serie A (13,4, con la media pari a 10).

Buone notizie? Certo, ma solo potenziali. Perché le realizzazioni giallorosse da palle inattiva sono state solo 16 (1 da punizione centrale, 4 da laterali, 2 da dirette, 6 da angoli e 3 rigori) a fronte di una media realizzativa del torneo pari a 17 e con la Lazio saldamente in testa con 30. Ma in retroguardia il lavoro di Di Francesco funziona davvero. L’Ipo in fase difensiva è ancora una volta il migliore con solo 5,5 (la media, al solito, è 10), e non è un caso che i giallorossi abbiano subito solo 8 reti da palla inattiva (4 su rigore, 1 su punizione laterale, 2 su rigore e 1 da fallo laterale). Con dei trucchi: ad esempio porre Florenzi dietro la barriera per stoppare i tiri rasoterra.

Sugli angoli Di Francesco predilige in genere il marcamento a zona, con 8 uomini a presidio (1 sul primo palo, 4 sulla linea dell’area piccola e 3 sulla linea del dischetto), più 2 sullo scambio corto alla bandierina o al limite dell’area. Ma il tecnico è pronto a cambiare. Contro la Juve, ad esempio, ha marcato all’andata a uomo e al ritorno a zona. Ovvio che punti deboli esistono in entrambi i casi, e la Roma vuole sfruttarli in fase offensiva. Contro le difese «pure» a zona (rare) si cerca di saltare in terzo tempo sugli spazi aspettando la palla nel punto giusto e si mette un saltatore contro il più piccolo degli avversari proprio perché la zona concede duelli fra avversari di altezza diversa. Contro la uomo questo in genere non accade (anche se le sostituzioni a volte comportano un cambio delle marcature preparate) e così si studiano blocchi (leciti) che portino i saltatori migliori a liberarsi.