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Milan-Roma 2-1, le pagelle. Pastore solo a intermittenza, Nzonzi dal paradiso all’inferno in un batter d’occhio

La Roma passa al 3-4-1-2, ma senza frutto. Per tutto il primo tempo la squadra appare divisa in due tronconi, con 7 giocatori difensivi. Nella ripresa col 4-2-3-1 va nettamente meglio, ma finisce 2-1, e i dubbi per questa Roma e per Di Francesco, sono ancora tanti, troppi.

Olsen 5: Bene in alcuni interventi, meno bene nei rinvii e nella gestione della palla. Al 51’ lascia sfilare un pallone pericoloso, fidandosi della presenza di Kolarov. Il disastro mancato al 62’ quando prima accenna l’uscita, poi resta fermo ad aspettare il gol di Higuain. Non contento interviene in bagher su Çalhanoğlu. Pallavolista. 

Fazio 5,5: Ancora in versione slow motion. A fine primo tempo si fa scappare Rodriguez dando via al vantaggio milanista firmato Kessié. Rimedia segnando il gol del pareggio al 60’. Non ancora Comandante, piuttosto una buona recluta.

Manolas 6: Appare più vivo (e ci mancherebbe) rispetto alla gara contro l’Atalanta. Bene in chiusura, soprattutto al 90’ su un assist velenoso di Laxalt. 

Marcano 5: Del primo tempo ricordiamo un cambio di gioco sbagliato e la chiusura mancata su Kessié, in complicità con Kolarov. (Dal 46’ El Shaarawy 5,5: “Il Faraone” dovrebbe dare brio, velocità e inventiva, appare spesso lento e spaesato. Una mummia, insomma).

Karsdorp 5,5: Torna dagli inferi per affrontare il Diavolo. Non se la cava male, ma è decisamente più addestrato alla fase di spinta. I suoi passaggi sono precisi e i cross sono spesso invitanti. Peccato manchino gli invitati. (Dal 77’ Santon sv: tanto impegno, nulla più)

De Rossi 5,5: Avvio in affanno, senza mai riuscire a portare palla in fase di attacco. Nella ripresa giova, come tutti del cambio modulo, senza mai alare il ritmo. 3 partite di fila, a 35 anni, si fanno sentire. Lui però non si tira mai indietro pur di aiutare la Roma, anche non aiutando sé stesso, come quando, ormai stremato, tiene in gioco Cutrone sul gol del 2-1 del Milan. Capitanomiocapitano. 

Nzonzi 5: Prova a dare sostanza, ma la forma non è di quelle smaglianti e finisce in calando, regalando il gol vittoria al Milan con un passaggio sconsiderato sulla propria trequarti di campo. Una prova color “seppia”, troppo poco per “El Pulpo”.

Kolarov 5: Male, quasi irriconoscibile, si addormenta in occasione del primo gol, non seguendo Kessié.In fase di spinta è poca cosa e quando batte basso un calcio d’angolo con 6 compagni oltre il metro e ottanta in area, capiamo che non è proprio serata.

Pastore 5: Dovrebbe inventare, ma la qualità che ci si aspetta è ancora intermittente. (Dal 68’ Cristante 5: Corre tanto, dà vivacità, ma al 76’ si fa ammonire per un fallo su Kessié interrompendo un’azione pericolosa di Dzeko).

Schick 6: Lotta e si batte come un leone nel silenzio del primo tempo giallorosso. Sembra avere sempre il fato avverso, anche quando le sue iniziative meriterebbero miglior sorte.

Dzeko 5: Sempre assente, non si ricordano giocate o guizzi della sua proverbiale classe. Al 93’ sbaglia di sinistro una conclusione ghiotta, sgonfiando come per magia il pallone. Poteva essere il gol dei 3 punti. Edinesistente. 

Di Francesco 5: Non si possono regalare tempi agli avversari. Stavolta paga, come tutta la Roma

Giorgio De Angelis