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Milan, incombe l’Uefa: i risvolti per la Roma

GAZZETTA.IT (F.Licari) – Storia molto complessa quella del Milan e il fair play finanziario. Come detto più volte, oltre allo sforamento dei conti, il problema è stato ricorrere contro la prima sentenza Uefa: quella che escludeva i rossoneri dall’ultima Europa League. Il Milan sarebbe rimasto fuori: un anno d’inferno, sì, ma oggi ripartirebbe «pulito». Si è anche parlato in queste settimane di una possibile rinuncia all’Europa League del prossimo anno da parte del Milan. Ma se il Milan viene squalificato, si «ripulisce» scontando la pena. Se è il Milan stesso invece a proporre di non andare nelle coppe la fedina penale resta sporca e per l’Italia non va meglio. E anche per i «terzi interessati» sarebbe diverso. Questi gli scenari. 1) In caso di squalifica: Lazio e Roma ai gruppi e Torino ai preliminari. 2) In caso di rinuncia: Lazio ai gruppi, Roma ai preliminari, restano solo due italiane, nessun ripescaggio. Però il coefficiente del ranking Uefa sarebbe sempre calcolato dividendo i punti per 7 squadre, anche se le partecipanti alle coppe sono 6. Col rischio di scendere pericolosamente in classifica sotto il livello di guardia (e perdere due posti in Champions). Uno scenario non improbabile, a questo punto, è che, una volta comunicata la sentenza per il ’15-18, il Milan si rivolga immediatamente al Tas, chiedendo di unificare i due procedimenti attualmente in corso, per avere una risposta entro metà luglio.