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Roma, arenata la trattativa con l’Inter per lo scambio Dzeko-Sanchez. Le ultime

Dopo quasi due giorni di frenetici contatti e incontri a Milano tra le due dirigenze, si è arenata la trattativa tra Roma e Inter per lo scambio Sanchez-Dzeko. Risultano infatti troppo pesanti le divergenze riguardo le cifre dell’affare e, nello specifico, su quei 3-4 milioni di differenza sull’ingaggio che non permetterebbe all’Inter di accogliere in rosa il bosniaco. Tiago Pinto sta rientrando nella capitale, dopo una serie di incontri con altri procuratori e altri agenti (possibili cessioni di Fazio, Santon e Carles Perez), e a questo punto dovrà cercare una soluzione interna per riconciliare le posizioni tra Dzeko e Fonseca.

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Conte: “Non parlo di Dzeko, Sanchez deve rimanere concentrato”

Il tecnico dell'Inter Antonio Conte in conferenza stampa ha risposto anche alle domande relative al calciomercato e al possibile passaggio di Dzeko in nerazzurro, con Sanchez che abbraccerebbe invece il progetto della Roma. Queste le dichiarazioni dell’allenatore: “Io non ho chiesto Dzeko alla mia proprietà, se credete il contrario siete lontani anni luce. Non è un capriccio o una volontà del tecnico, questi giocatori che ho saranno presenti fino alla fine del torneo. Io ho rispetto per Edin, per la Roma e per i nostri calciatori. A meno che non ci sia qualcuno che non è contento e chieda di andare via, siamo questi. Se poi esistono le condizioni per non avere un esborso economico va bene, altrimenti non facciamo fumo e non creiamo instabilità nella squadra. Stiamo zitti e lavoriamo, abbiamo sempre accettato situazioni che ci sbattono davanti, io non voglio queste distrazioni“.

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AUDIO – Focus scambio Sanchez-Dzeko, Gianluigi Longari (Sportitalia): “Un affare per tutti, al 60% si chiuderà”

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Le voci di Retesport: i pensieri sulla Roma di speaker e opinionisti (29 Gennaio 2021)

Ecco il nostro spazio quotidiano nel quale potrete leggere i commenti sul mondo Roma degli speaker e degli opinionisti di Retesport

LE VOCI DI RETESPORT 29 Gennaio 2021

MARCO JURIC: "Dzeko-Sanchez, ammesso si chiuda, è un’operazione discutibile tecnicamente, tatticamente e di mancanza di risulzione nei rapporti. La Roma è andata dall’Inter a chiedere di toglierli un problema, accettando qualsiasi cosa. Il senso è solo nei soldi: “Puoi prenderti questo stipendio? Sì, ma alle mie condizioni””

GIANLUCA PIACENTINI: "Da qualsiasi lato lo si guardi, lo scambio Dzeko-Sanchez non ha senso per la Roma. Non c’è guadagno tecnico, non c’è risparmio economico, emerge solo l’incapacità di saper gestire una situazione che si verifica in tutte le società. Con questa scelta Fonseca si assume una grande responsabilità."

MASSIMILIANO MAGNI: "Appare chiaro che per i Friedkin il quarto posto non è fondamentale. Questo può far anche ben sperare per il futuro."

GIANLUIGI LONGARI (Sportitalia): "Dzeko è in uscita da giorni e alcuni intermediari hanno creato i presupposti per lo scambio con Sanchez. La proposta è partita dalla Roma, l'Inter è d'accordo a concludere, ma non può aumentare monte ingaggi e i motivi sono chiari: il bosniaco è fuori dal progetto e si poteva fare solo uno scambio. Sanchez due settimane fa ha palesato all'Inter la volontà di giocare di più e ha accettato subito l'ipotesi giallorossa; #Dzeko nella Roma rimarrebbe fuori rosa. L'affare ruota intorno alla differenza tra i due ingaggi al lordo: serve un punto d'incontro tra le due società e oggi ci saranno nuovi incontri. Ad oggi c'è il 60% di possibilità di concludere l'operazione, soprattutto perchè la volontà di società e giocatori è la stessa"

ANDREA PUGLIESE: "Lo scambio tra Dzeko e Sanchez può avere una logica solo se la Roma ha deciso di puntare su Fonseca anche per il futuro. In caso contrario non ha senso. Non ha un senso economico perché dovresti caricarti anche di una parte della spesa economica, quando la scorsa estate per il bosniaco hai rifiutato 16,5 milioni di euro dalla Juventus. E non ha un senso tecnico, perché dai via un centravanti per un giocatore omologo a quelli che hai. Con Sanchez avresti un trequartista in più, in una zona del campo dove hai altre 5 opzioni"

ANGELO DI LIVIO: "Quello che è successo tra Dzeko e Fonseca capita in tutte le squadre, entrambi dovevano fare un passo indietro. Credo che la società avrebbe potuto fare qualcosa in più per risolverla. Se lo scambio con Sanchez dovesse andare in porto, la Roma sarebbe più debole.

ANGELO MANGIANTE: "Borja Mayoral adesso avrà la pressione di dover sostenere l’attacco di una squadra che deve entrare in Champions League. Dzeko garantisce ancora tanto a una squadra, se fossi il presidente della Roma non lo cederei mai a un club rivale. Dzeko il 19 settembre, quando stava per andare alla Juventus, valeva 15 milioni. Adesso vale zero. Anzi, la Roma dovrebbe sborsare anche qualcosa all’Inter per portare avanti l’operazione con l’Inter. Come si doveva risolvere la questione Dzeko-Fonseca? Rinchiudendoli dentro una stanza per farli parlare. Nessuno ha la certezza che Fonseca finisca la stagione sulla panchina della Roma: la Roma a giugno può ritrovarsi così senza Dzeko e senza tecnico. In caso di scambio, la perdita per la Roma sarebbe economica (Dzeko costava 15 milioni a settembre), e anche tecnica. Non è uno scambio con un top player, ma con un giocatore che ha fallito al Manchester United e nell’Inter fa la riserva. Spero che Tiago Pinto pensi fino in fondo alle conseguenze di questo scambio Dzeko-Sanchez".

CHIARA ZUCCHELLI: "Il sorriso di El Shaarawy e quel “tanto” con cui ha risposto alla domanda: "sei contento" mi ha riconciliato con il mondo”

GIULIA MIZZONI: "Contro il Verona a livello tattico e di dispendio di energie, per la Roma rischia di essere più dura che contro la Juve. Immagino si vada di nuovo col 3-5-2. La buona notizia è il recupero di Mkhitaryan”.

CHECCO ODDO CASANO: "La Roma dal giorno dopo la debacle con lo Spezia, ha deciso di cedere Dzeko convocando il suo agente a Trigoria e ha deciso di legittimare la figura del tecnico all'interno dello spogliatoio. Una scelta antistorica, che dovrebbe richiamare all'interno del gruppo un grande senso di responsabilità. Il rapporto Dzeko-Fonseca era una bomba ad orologeria che la Roma si portava in seno da agosto scorso e i dirigenti dovevano aspettarselo. Ora come ora tenere Dzeko, significa reintegrarlo, ma succederà solo se il bosniaco chiederà scusa a Fonseca e nel frattempo gestire gli umori di tutti per evitare che al primo passo falso torni ad essere il tutti contro tutti. E' una situazione delicatissima da gestire…"

MAX LEGGERI: "In queste ore è successo tutto e il contrario di tutto, ma rimango sorpreso del fatto che molti non si siano resi conto del motivo per cui Dzeko è finito, improvvisamente, sul mercato: il bosniaco non ha chiesto scusa a Fonseca dopo uno scontro sopra le righe all'interno dello spogliatoio. Ora questo affare appare già tramontato, ma sarò sincero: mi interessa il giusto. Il mio unico pensiero è Roma-Verona, un match crocevia della stagione, un incontro difficilissimo che all'apparenza, sembra non interessare a nessuno. Prima la Roma, poi Dzeko e tutti gli altri singoli!"

FABIO PETRUZZI: "Se Dzeko, come è probabile che accada, rimarrà a Roma, si arriverà al reintegro del calciatore, dopo le scuse del bosniaco, che però saranno scuse di circostanza, visto che negli ultimi 10 giorni non sono arrivate"

FRANCO PECCENINI: "Alla luce della trattativa sfumata tra Inter e Roma, sarà fondamentale la capacità d'intervento della società che deve convocare Dzeko e Fonseca, pretendendo da entrambi la massima professionalità e il rispetto dei ruoli. La Roma non può permettersi di tenere in tribuna il bosniaco, perchè è un capitale economico ma il bosniaco non ha ancora chiesto scusa, perchè è un presuntuoso. Se non accadesse questo, alla prima partita persa succederebbe il finimondo…"

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Calciomercato

VIDEO – El Shaarawy a Villa Stuart per le visite mediche: “Felice di esser tornato”

Stephan El Shaarawy riabbraccia la Roma. Il Faraone alle 10:00 è arrivato presso la clinica Villa Stuart per sottoporsi alle visite mediche. In giornata le firme e domani il primo allenamento alla vigilia di Roma-Verona: “Sono tanto contento di essere tornato. Sono pronto fisicamente” le sue dichiarazioni prima dell’accesso in clinica.

 

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Rassegna stampa

Prima Pagina RS: Scambio Dzeko-Sanchez, Roma e Inter a lavoro: nodo ingaggi. El Shaa, oggi le visite

PRIMA PAGINA RETESPORT – Uno scambio per risolvere la querelle tra Dzeko e Fonseca. Negli ultimi giorni la crisi tra il centravanti e l’allenatore della Roma non è rientrata e il procuratore del bosniaco si è mosso alla ricerca di una soluzione sul mercato, trovando un’apertura da parte dell’Inter, disposta a inserire Sanchez come contropartita tecnica. L’operazione, basata sulla formula di un doppio prestito secco di sei mesi, è stata messa in piedi dal mondo dei procuratori e ha trovato il gradimento delle due società: ieri dalle 18.25 alle 19 è andato in scena un incontro tra Tiago Pinto e Ausilio all’Hotel ME di Milano per discutere dell’affare in prima persona. La volontà dei club è di arrivare a dama, ma l’ostacolo alla fumata bianca, oltre al poco tempo rimasto prima della fine del mercato, è rappresentato dall’equilibrio economico-finanziario dell’intera negoziazione. 

Al netto gli stipendi sono molto simili – 7 milioni annui per l’interista e 7,5 per il giallorosso – ma sul lordo residuo c’è una differenza da circa 3 milioni, che andrebbe compensata in favore dei nerazzurri, eventualmente pagando un prestito oneroso, per non sforare i paletti imposti da Suning, che sta cedendo la società, e per entrambe anche quelli imposti dall’indicatore di liquidità della FIGC.

Intanto Fonseca recupera Mkhitaryan, mentre finalmente El Shaarawy – libero dall'incubo Covid – oggi sosterrà le visite mediche e potrà firmare ufficialmente per la sua seconda avventura in giallorosso.

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Roma, scambio Dzeko Sanchez? Incontro fra Tiago Pinto e Ausilio

Ormai è chiaro, a Trigoria Edin Dzeko è di troppo. Dopo la rottura totale con Fonseca avvenuta dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia, la Roma sta provando (tramite anche l'agente Lucci) a cedere il bosniaco in prestito o a titolo definitivo. Dzeko non rifiuterebbe un ritorno a Manchester (sponda City o anche United), ipotesi scartata però dai due club, mentre la Roma invece sta ragionando su una operazione con l'Inter

Tiago Pinto, il nuovo general manager del club giallorosso, si trova a Milano e ha presentato al club nerazzurro un'offerta per lo scambio di prestiti tra Dzeko e Sanchez. Una soluzione che accetterebbe il bosniaco, non per ora l'Inter che soprattutto per ragioni fiscali per ora non sta prendendo in considerazione. Sebbene infatti il bosniaco guadagni a stagione 7,5 milioni di euro, solamente 500mila euro in più del cileno, lo stipendio al lordo di Sanchez costa meno ai nerazzurri grazie al Decreto crescita che consente una detrazione fiscale del 50% sull'ingaggio dei giocatori arrivati in Italia dal 2019 e che hanno lavorato all'estero nei due anni precedenti. Ed è il caso di Sanchez, non naturalmente di Dzeko: lo stipendio lordo del cileno ammonta a nove milioni di euro, quello del bosniaco invece 14 milioni. Questo pomeriggio Tiago Pinto, a Milano, ha avuto un incontro con Ausilio proprio per cercare una soluzione sulla questione economica: le parti stanno provando a trovare la quadra sugli stipendi, ma al momento non è semplice. 

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ESCLUSIVA – Nuno Gomes (dir. Benefica): “Tiago Pinto grande manager, ma il mercato lo faceva Rui Costa…”

Nuno Gomes, ex centravanti della Fiorentina e attuale dirigente del Benfica, è intervenuto ai microfoni di ReteSport per parlare anche dell’avvento in giallorosso di Tiago Pinto, ex direttore generale del club lusitano: “Tiago è un direttore generale dell’area sportiva, si occupa di tutto ció che riguarda il settore sportivo a 360 gradi, dai rapporti con l’allenatore a quello con i giocatori, è un uomo sempre vicino ai calciatori, alle famiglie dei calciatori, che si occupa molto dello spogliatoio. Qui al Benfica faceva coppia con Rui Costa come dirigenti della prima squadra. È un direttore generale a tutto tondo, che nasce dalla gestione della polisportiva del Benfica e che poi si è trasferito alla prima squadra calcistica. Ha vinto, ha fatto bene, è un personaggio positivo, un grande lavoratore. È il primo ad arrivare e l’ultimo ad andare via, è un manager esigente, che da tutto se stesso e ha una grande mentalità”

Come sviluppa il suo lavoro sul mercato?
Non credo abbia una linea unica. È la sua prima esperienza all’estero, Roma è una piazza difficile, dipende dalla filosofia e dalla linea societaria. Al Benfica ha lavorato molto sui giovani, perché nel recente passato il club non aveva il potere economico per lottare con i top club europei. Ha ampliato il settore dello scouting per trovare giovani talenti in grado di far vincere il Benfica e contestualmente essere un valore economico per la società”

Porterà a Roma talenti del Benfica?
Non lo so, sicuramente conosce benissimo tutti i ragazzi del Benfica e credo che se ci sarà necessità a Roma di rinforzi, penso possa tenerli in considerazione. Uno di questo è Nuno Tavares, che sta facendo benissimo da terzino sinistro. Ci sono giovani molto validi nella Primavera del Benfica”

Credi che Tiago avrà bisogno di un direttore tecnico vicino come accaduto con Rui Costa?
Non conosco esattamente quale ruolo avrà Tiago a Roma, mi sembra di aver capito che sarà un direttore generale anche con mansioni sul mercato. Qui al Benfica lui collaborava con Rui Costa, che si occupava di più del mercato mentre Tiago si occupava più della quotidianità della squadra, ma erano sempre insieme a lavorare”

Fonseca?
"Sta facendo molto bene a Roma, nonostante non sia facile, chiaramente ha perso qualche partita di troppo recentemente, ma la squadra giallorossa farà bene con Paulo e avrà una grande partita anche in Europa League contro il Braga, formazione difficilissima da affrontare. Da giocatore Paulo era un difensore molto valido, bravissimo nell’uscita col pallone e ha portato queste idee anche nei suoi allenamenti. Con Dzeko non so cosa sia accaduto di preciso, qualcosa mi è arrivato all’orecchio anche a me, ma credo che per Fonseca la prima cosa sia la squadra: sta sempre dalla parte dei calciatori, ma poi dinanzi a certi episodi mette al primo posto la squadra”

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Roma, Mkhitaryan torna in gruppo. Ancora individuale per Dzeko e Pedro

Buone notizie per Paulo Fonseca. Nell’allenamento mattutino Mkhitaryan è tornato a lavorare in gruppo – per buona parte della seduta- e punta così alla convocazione per il match contro il Verona. Ancora a parte Edin Dzeko e Pedro.

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Roma-Hellas Verona, arbitrerà Piccinini. Al VAR torna Guida

Sarà Piccinini l’arbitro del match tra Roma ed Hellas Verona, in programma domenica sera all’Olimpico e valido per la prima giornata del girone di ritorno. Gli assistenti saranno Paganessi e Villa, IV uomo Giua. Al Var Guida e Lo Cicero.

Due precedenti e due successi per i giallorossi con il fischietto di Forlì, di cui uno contro il Crotone qualche settimana fa per 3-1.