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Spadafora: “Per ora la Serie A non riparte. Allenamenti di squadra dal 18”

Alcuni club italiani domani inizieranno a svolgere gli allenamenti individuali nei propri centri sportivi. Vincenzo Spadafora però ha voluto chiarire la situazione. Il Ministro dello Sport infatti, tramite il proprio profilo Facebook, ha spiegato che gli allenamenti collettivi non inizieranno prima del 18 maggio e per il momento la Serie A non ripartirà. Queste le sue parole:

Leggo cose strane in giro ma nulla è cambiato rispetto a quanto ho sempre detto sul calcio: gli allenamenti delle squadre non riprenderanno prima del 18 maggio e della ripresa del Campionato per ora non se ne parla proprio.Ora scusate ma torno ad occuparmi di tutti gli altri sport e dei centri sportivi (palestre, centri danza, piscine, ecc) che devono riaprire al più presto!“.

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Mercato, l’Arsenal valuta 11 milioni il cartellino di Mkhitaryan

Il Coronavirus ha fermato il mondo del calcio anche se il calciomercato, complici anche i contratti ancora in scadenza al 30 giugno, non si è fermato. La Roma sta provando a tenere i suoi gioielli e tra questi c’è Mkhitaryan, in prestito dall’Arsenal. I Gunners chiedono almeno 11 milioni di euro per l’armeno, ma i giallorossi un po’ per l’età un po’ per il contratto in scadenza il prossimo anno vogliono provare ad acquistarlo a un prezzo inferiore. Le prossime settimane saranno decisive per la trattativa, come riporta il portale britannico Mirror.

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Roma a Trigoria, la Regione verso l’ok. Ecco il piano sicurezza per gli allenamenti

(CORRIEREDELLOSPORT.IT – J. ALIPRANDI) – La Regione Lazio è pronta a dire sì agli allenamenti individuali nei centri sportivi già da lunedì 4 maggio. Il club giallorosso ha organizzato la ripresa a Trigoria completando il piano per garantire ai giocatori la massima sicurezza. Il Fulvio Bernardini ha concluso in queste ore la sanificazione di tutti i locali, e la struttura è stata organizzata per evitare gli assembramenti del personale. Il centro sportivo ha 36 camere da letto (23 della prima squadra e 16 della Primavera): queste serviranno da 'spogliatoio', per cambiarsi e fare la doccia.

Trigoria ha a disposizione tre campi dove verranno divisi i giocatori a gruppetti di massimo cinque, in diverse fasce orarie della giornata. All'ingresso del Bernardini addetti sanitari utilizzeranno il termoscanner su tutto il personale che entrerà ed uscirà dall'impianto, mentre i giocatori verranno controllatianche più volte al giorno prima di rientrare nelle rispettive abitazioni. In questa settimana ogni giocatore è stato sottoposto ai tamponi anti Coronavirus, che hanno dato tutti esiti negativi. 

 

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Pellegrini: “Grande stima per Fonseca. Dzeko? Contento come se avessi rinnovato io!”

Lorenzo Pellegrini è intervenuto ai microfoni di Sky Sport parlando della ripesa del calcio. 

Che ruolo hai avuto nell’accordo che avete raggiunto con la società, anche per rinunciare a delle mensilità…
“Abbiamo raggiunto l’accordo per andare incontro alla società, nonostante in una squadra ci siano tante emozioni contrastanti tra chi è contento e sa di rimanere e chi pensa che magari possa andare via, però nessuno ha fatto alcun tipo di problema ed è stato talmente tanto semplice che nessuno di noi ha avuto un ruolo più importante o meno importante perché abbiamo deciso tutti quanti e tutti insieme. Questo è quello che fa una squadra vera secondo me e noi siamo una squadra vera”.

Fonseca ha annunciato un’investitura su Lorenzo Pellegrini capitano nel post Dzeko…
“Alle parole bisogna dare un peso, quindi è importante vedere chi le dice determinate parole. Con il mister ho un bellissimo rapporto e ho una grande stima di Fonseca, sicuramente sentir dire queste cose da lui mi rende molto orgoglioso”.

E’ vero che sei stato un “bel martello” la scorsa estate quando Dzeko era vicino all’Inter per convincerlo a restare?
“Forse martello è poco. C’è stato un momento in cui parlavo più con Edin che con mia moglie a casa, che tra l’altro era incinta e stava quasi per partorire. Quindi è stato un po’ un momento così, ci siamo visti anche fuori dal campo e continuavo fino a che non mi ha detto in anteprima che avrebbe rinnovato e si era messo d’accordo con la società. Io sono stato felice come se avessi rinnovato io”.

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Dagli Stati Uniti: “I piccoli investitori della Roma vogliono fare causa a Pallotta!”

I piccoli investitori che fanno parte parte di AS Roma SPV LCC (società che detiene il controllo indiretto di AS ROMA S.p.A., tramite la sua controllata NEEP ROMA HOLDING S.p.A) ha fatto partire un'azione presso la corte della Cancelleria del Delaware contro il presidente giallorosso che vorrebbe estrometterli dalla cessione del club gialloorosso, "spazzando via" gli interessi dei membri di minoranza. Come riporta il portale Law360.com, l'azione – resa pubblica giovedì – è partita da Daniel Feldman e Jonathan Wyatt Gruber: gli amministratori delegati starebbero cercando di congelare questi piccoli investitori  dal loro interesse economico. 

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Allenamenti, anche Roma e Lazio verso il sì da lunedì

(CORRIEREDELLOSPORT.IT) – ROMA – Anche Lazio e Roma pronte a tornare in campo lunedì. Dopo l’ordinanza dell’Emilia Romagna che ha dato il via libera dal 4 maggio agli allenamenti individuali per gli atleti degli sport di squadra, anche la Regione Lazio è pronta a ufficializzare la decisione che coinvolgerebbe Roma e Lazio. Sarebbero così già sei le squadre di serie A autorizzate ad allenarsi individualmente (dopo BolognaParmaSassuolo e Spal) dalla prossima settimana. Al lavoro per decidere in tal senso ci sono anche la Regione Toscanae la Regione Campania.

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Smalling: “Il primo gol con la Roma un’emozione incredibile. Imparo l’italiano per i tifosi”

Il difensore giallorosso Chris Smalling ha parlato a tutto tondo nella diretta Instagram con l’associazione Football Beyond Borders. Queste alcune delle sue dichiarazioni:

Come stai in Italia?
Al momento è una grande esperienza. Sono fortunato di essere qui con la mia famiglia. E’ stato davvero un periodo duro, sono fortunato di avere mia moglie e i miei figli al mio fianco.

Cosa fate per tenervi occupati?
Cerchiamo di goderci il tempo insieme. Ci alleniamo la mattina presto, cuciniamo, puliamo. Condividiamo tutto. Abbiamo un piccolo planning per la giornata. C’è da essere creativi in questo momento. Mi piace spendere un po’ più di tempo con la mia famiglia.

Sul suo bambino più piccolo
Negli ultimi mesi è cresciuto parecchio. Gli sono cresciuti i primi dentini, ha iniziato a mangiare e a muovere anche i primi passi in salone. Non si ferma e prova a scalare qualsiasi cosa. E’ cambiato molto negli ultimi mesi.

Com’è Roma e i suoi tifosi?
L’amore che ho avuto da quanto sono arrivato a Roma è pazzesco. Tanto amore, tanto affetto e questo sono sicuro che ti fa rendere meglio sul campo, come allo United. E’ fantastico stare qui e condividere la passione con loro.

Ho letto tantissimo sui social ‘Smalldini’, un gran riconoscimento per te. Cosa hai pensato quando hai iniziato a vederlo?
E’ pazzesco, ho visto queste cose simpatiche crescere ed è bello essere coinvolti. Penso però sempre al campo e adesso in questo momento a quanto siamo fortunati, non soltanto noi calciatori. E’ un momento in cui riflettere e penso che ne usciremo al meglio.

Che consigli ti senti di dare ai giovani calciatori in questo momento?
Quando ero piccolo volevo sempre giocare a calcio, quindi è ovvio che questo sia un momento difficile. Vorresti sempre essere fuori a giocare con i tuoi compagni a calcio o a praticare qualsiasi altro sport. Adesso invece siamo in questo lockdown. Penso che bisogna essere creativi, stare a casa e giocare con la propria famiglia se si ha la fortuna di averla vicino. Presto torneremo a giocare a calcio fuori con i nostri amici, ma adesso ad esempio ci sono molte idee creative da prendere su internet.

Ho visto che ti sei impegnato con l’italiano. Puoi insegnarmi qualche frase?
Da quando sono arrivato ho iniziato a imparare la lingua. Adesso ho tanto tempo per farlo, ma Leo (il figlio n.d.r.) mi tiene impegnato 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. E’ attivissimo, vuole sempre fare qualcosa. Io voglio sempre cercare di imparare qualcosa di nuovo e il mio intento era di fare un’intervista in italiano prima della fine della stagione, ora vedremo cosa succederà. Continuerò ad imparare così da poter comunicare meglio con i fan.

Cosa ti è passato per la testa quando hai segnato il primo gol con la Roma?
Tante emozioni. Dal primo momento che ho messo piede in campo mi sono sentito parte del club. Vengo da un paese diverso e già alla prima partita ho percepito così tanta passione. Poteva essere un rischio questa esperienza, perché non sai mai come vanno a finire le cose. Ero però convinto che volevo dare il massimo. Come difensore volevo fare anche qualche gol, più di ogni altra cosa.

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Fonseca: “Smalling vuole restare, farò di tutto per tenerlo”

Paulo Fonseca è tornato a parlare, stavolta ai microfoni di ESPN. Il tecnico giallorosso si è espresso sulla sua nuova avventura alla Roma, sul futuro del calcio e della Serie A e sui alcuni dei singoli della rosa romanista. Questo il suo intervento: “Abbiamo acquistato 15 nuovi giocatori, 12 in estate e 3 a gennaio, più un nuovo CEO, Guido Fienga. E poi io, il nuovo allenatore. Stiamo creando una nuova squadra dalle fondamenta e non è mai facile. Sono molto soddisfatto del lavoro che abbiamo svolto finora, stiamo migliorando molto e penso che in breve tempo potremo essere una delle squadre più forti della Serie A“.

Su Totti e De Rossi
Non ho mai lavorato con loro, sono andati via prima che io arrivassi, ma non ho dubbi sul loro profondo amore e sulla loro profonda passione per questo club e cli capisco pienamente. Se fossi stato nella posizione di De Rossi non avrei mai pensato di scegliere un altro club italiano per finire la mia carriera. Impossibile. Allo stesso modo comprendo come Totti non avrebbe voluto lavorare per nessun’altro club di Serie A. Il loro amore è cosi grande, così importante. Credo di provare le stesse sensazioni e non solo perché sono un po’ romantico.

Sulla situazione infortunati e sulla Serie A
Gli infortuni sono stati un grande problema e certamente sono un aspetto che non puoi controllare. A parte quello però la sfida più grande è stata semplicemente costruire una nuova squadra. In passato ero focalizzato soltanto sulla mia squadra e lasciavo che gli altri si preoccupassero di noi. Ho capito che qui non lo potevo fare. Dovevo trovare un equilibrio tra i miei principi e tra quello che serve per giocare in Serie A. In Italia devi pensare anche a come giocano gli avversari. La qualità degli allenatori e della tattica di ogni avversario è così alta che non ti puoi focalizzare soltanto su te stesso. Devi continuamente adeguarti al tuo avversario. Tutto questo mi ha sorpreso. Ogni sfida è estenuante, una vera battaglia tattica. Ogni partita ha una sua storia e non ti puoi mai rilassare. Non sappiamo mai cosa succederà con l’avversario. Puoi prepararti, ma è difficile sapere esattamente come giocherà.

Mourinho ha detto che la sua esperienza in Serie A è stata la più faticosa a livello tattico…
Ha ragione. E la differenza è anche che ogni squadra vuole giocare, nessuno pensa soltanto a difendersi, nonostante sappiano bene come farlo. Le squadre nella parte bassa della classifica possono battere quelle nella zona alta a ogni giornata e questo è positivo. E’ estenuante, ma molto stimolante. Sento che sto imparando e migliorando ogni settimana.

Sulle differenze con l’esperienza allo Shakhtar
Per esempio allo Shakhtar eravamo la squadra da battere e giocavamo soprattutto nella metà campo degli avversario, ogni partita. Qui in Italia è differente. Un minuto l’avversario ti pressa alto e prova a forzarti all’errore, subito dopo si difende molto bassa. on puoi giocare soltanto in un modo contro questa mentalità. Devi adattarti.

Su Zaniolo
Non è soltanto un incredibile talento naturale, è migliorato molto quest’anno. Spesso ho detto che era un giocatore selvaggio, che seguiva il suo istinto, ma lui adesso ha capito come giocare, ha capito come sfruttare lo spazio ed è migliorato nelle decisioni che prende sul campo. Ha solo vent’anni, non ho dubbi che in poco tempo sarà uno dei migliori non solo in Italia, ma in tutta Europa.

Su Smalling
Farò qualsiasi cosa per trattenerlo a Roma anche l’anno prossimo. So che lui vuole rimanere e vedremo cosa accadrà. E’ una persona incredibile, così umile, così professionale. Lui è adorato dai tifosi e si è imposto come uno dei leader dello spogliatoio. Non è facile per un centrale difensivo inglese adattarsi così velocemente al calcio italiano, i precedenti in questo senso non erano positivi. Lui invece è stato straordinario.

Su Dzeko e Under
Dzeko giocherà sempre prima punta, ma ci sono molti modi per interpretare questa posizione. Allo stesso modo Under può far male agli avversari quando entra in mezzo al campo, ma se c’è un’opportunità di battere l’avversario uno contro uno in campo aperto tu vuoi che lo faccia. Valuto due qualità nei calciatori: quella di cercare il momento e il posto giusto dove ricevere il pallone e, fatto questo, quella di fare la scelta giusta.

Sul rapporto tra allenatore e giocatori
Da allenatore ti chiedi sempre se il tuo sistema di gioco possa limitare la possibilità di inventare e di creare ai giocatori più estrosi. Penso che una organizzazione forte da ai giocatori più opportunità per mostrare le loro qualità. E’ una linea sottile e tu devi anche fidarti dei tuoi calciatori e lasciare che possano interpretare la situazione a loro modo.

Sulla sua filosofia di gioco
Sono un sostenitore del gioco in mezzo al campo, che cattura lo spazio tra le linee, e non sono il solo. Si basa tutto su come riesci a costringere l’avversario a prendere delle decisioni e quando deve farlo commette degli errori. Il vecchio gioco sulle ali era qualcosa di prevedibile, ma c’era un effetto a catena. Se il tuo esterno veniva in mezzo al campo, allora avevi bisogno di qualcuno in quella posizione. Ed è per questo che i terzini che attaccano sono così importanti. Non credo che sia stata inventata ogni cosa, c’è sempre cambiamento e innovazione intorno a noi. Pensiamo all’Atalanta, con il suo uno contro uno a tutto campo, oppure al Liverpool o anche a Pep Guardiola, che offre costantemente qualcosa di diverso, o al Sassuolo, forse non una squadra così famosa, ma con un’idea di gioco molto chiara e creativa.

Sulle coppie di attaccanti
Hai bisogno di calciatori specifici per avere due attaccanti di ruolo come fa l’Inter. Loro non hanno però un gioco prevedibile: Lukaku ha un fisico importante, Lautaro è più piccolo, ma il modo in cui giocano  molto moderno e sofisticato. Lukaku è un calciatore totalmente diverso da quello che era allo United, è molto più dinamico, si muove molto e cerca spesso la combinazione o il mismatch con i difensori.

Sulla pressione e le aspettative
Qui i media e i tifosi sono molto intensi, ma se vuoi allenare in una grande squadra questo fa parte del tuo lavoro e se tu hai rispetto nei loro confronti, loro ti rispetteranno. Ho sempre sognato questo e adesso lo sto vivendo, quindi per me è una grande piacere.

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Serie A, le ipotesi per chiudere il campionato: ripartenza il 13 o 20 giugno

L’Assemblea di Lega ieri ha mostrato 20 club su 20 disponibili a chiudere la stagione 2019-2020 di Serie A. Non solo: le società hanno anche ipotizzato – secondo Sky Sport – due date possibili per la ripartenza del campionato. La prima ipotesi possibile è quella di ripartire il 13 giugno dalla 27esima giornata per poi giocare i recuperi delle partite non ancora disputate dei turni precedenti il 17 giugno. Così il campionato finirebbe il 1 agosto, con finale di Coppa Italia il 22 luglio. La seconda proposta è quella che prevede il nuovo start il 20 giugno, con i recuperi il 24 e l’ultima giornata sempre il 1 agosto, stavolta senza Coppa Italia nel mezzo.

Molto dipenderà anche dagli allenamenti: Spal, Parma, Bologna, Sassuolo e Napoli riprenderanno lunedì gli allenamenti grazie alle ordinanze firmate dalle Regioni Emilia-Romagna e Campania. Per il Lazio si resta in attesa di comunicazione ufficiale, per il momento la data ufficiale resta quella del 18 maggio.