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Contratto pluriennale con base fissa più bonus: così DDR entra nel futuro

Dopo la stretta di mano che ha sancito giovedì la conferma a lungo attesa di Daniele De Rossi, Dan e Ryan Friedkin incontreranno l’allenatore nei prossimi giorni per discutere del progetto tecnico da proiettare nel futuro e del nuovo contratto. Come riporta La Gazzetta dello Sport, la grande fiducia che la proprietà americana ripone nell’allenatore lascia intendere che potrebbe trattarsi di un’intesa pluriennale. L’ipotesi è di un accordo articolato, strutturato magari su una base fissa e su incentivi legati ai risultati sportivi in linea con quelli dei tecnici che lottano per entrare in Champions.

La proprietà e De Rossi discuteranno dei dettagli del contratto presumibilmente solo agli inizi di maggio, quando sarà anche più chiaro l’orizzonte sportivo che si paleserà davanti agli occhi. Ma di certo i Friedkin vogliono entrare nel futuro con convinzione con l’uomo che in soli 93 giorni ha trasformato la Roma, proiettandola in un’altra dimensione. E proprio un accordo pluriennale costituirebbe del resto l’arco temporale necessario per sviluppare appieno il progetto tecnico.

Di sicuro, sarà facile intendersi, anche perché società e allenatore potranno ragionare su una rosa che ha aumentato notevolmente il proprio valore negli ultimi tre mesi e che, in chiave mercato, renderà quindi più semplici le decisioni sui punti fermi. Emblematica la vicenda di Mile Svilar, il portiere lanciato dal tecnico che si è preso il posto da titolare e che, a forza di ottime prestazioni, ha fatto lievitare la propria valutazione fino a 10 milioni di euro (dai 4 iniziali).

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