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L’unione fa la Champions: Mou-Zaniolo, c’è il patto per l’Europa

Nicolò Zaniolo vuole il rinnovo, la Roma prende tempo. Come scrive il Messaggero, c’è un’Europa da inseguire, non sono ammesse distrazioni. Se poi l’Europa sarà solo LeagueConference o Champions, questo oggi conta poco. Basta storie, messaggi trasversali, like poco digeriti (ed evitabili) ai post di VlahovicBonucci Locatelli che celebravano la vittoria di Empoli, o bronci per esclusioni tecniche (o giù di lì).

Basta, si va verso la diplomazia, al patto, che coinvolge gli uomini in attesa di rinnovo e non solo Zaniolo, ma pure Cristante e Veretout (su Mancini c’è un accordo per l’aumento di compenso e l’attesa del rinnovo fino al 2026): insieme fino al termine della stagione, poi si tireranno le somme e le strade si continueranno a percorrere insieme e, se non ci saranno le condizioni, si divideranno. Mou è stato chiaro con Zaniolo e con tutti.

Per adesso Nicolò è un eroe, con quel volto trasfigurato per la scarpata di Maggiore ed è uno dei più importanti calciatori a disposizione di Mourinho e dopo la gara di domenica, le quotazioni aumentano. José sa bene quando sia il caso di spingere sull’acceleratore o se sia il caso di tirare il freno, come è accaduto domenica, relegandolo in panchina.

Nick sta per vivere l’ennesima settimana di passione: sabato c’è l’Atalanta, poi l’Udinese, poi il derby prima della sosta. L’Atalanta è l’unica big battuta dalla Roma fino a questo momento. L’unica alla quale Zaniolo ha segnato una delle sue due reti in campionato (l’altra contro l’Empoli al Castellani).

Tocca a lui confermarsi e ad oggi pensare che sabato possa tornare a scaldare la panchina è un discorso improponibile. La Roma, e Mou lo sa, ha bisogno di Zaniolo, dei suoi strappi, della sua leggerezza, anche dei suoi eccessi, spesso stoppati dal club ma altrettanto spesso compresi, vista l’età e il carattere del ragazzo. Nick non è stato già venduto alla Juve: è una possibilità, nemmeno nuova.

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La Gazzetta: Occhio a Zaniolo: prima i like alla Juve, poi rilancia la Roma. E il valore aumenta

Ci sono giornate che restano per sempre nella mente di qualcuno, anche dei calciatori. Quella di domenica scorsa, c’è da scommetterci su, sarà stata proprio così anche per Nicolò Zaniolo.

Come scrive La Gazzetta dello Sport, perché per la prima volta giocava a casa sua, a La Spezia, e perché all’inizio ci era rimasto male per l’esclusione di Mourinho dall’undici titolare. Le voci di mercato per quei like messi alle foto degli juventini VlahovicBonucci e Locatelli.

Poi l’entrata in campo a partita in corso ma con l’impegno giusto e la giocata finale che ha portato al rigore decisivo di Abraham.  Zaniolo era arrivato alla sua partita del cuore con un po’ di rammarico, dopo aver appreso da Mourinho che sarebbe partito dalla panchina. All’allenatore non è piaciuto il fatto che con il Verona non abbia stretto i denti, tranne poi vederlo la sera in discoteca in quei video pubblicati sui social. Una cosa che gli aveva messo addosso anche rabbia, proprio nel momento in cui la Juventus vinceva ad Empoli (sabato sera) e lui piazzava quei tre like ai post di VlahovicBonucci Locatelli.

Molto probabilmente un peccato di ingenuità, anche se tre indizi fanno una prova e nei corridoi del calciomercato sono già mesi che si parla dell’interesse – forte – della Juventus per il giocatore. Un interesse che giorni fa ha confermato anche Allegri, facendo però intendere che – in caso – bisognerà aspettare giugno.

Di certo c’è una cosa, che per la Roma nessuno è incedibile, ma solo a patto però che arrivi un’offerta congrua al valore dei giocatori. E nel caso di Zaniolo quel valore è molto alto. La Roma non fissa prezzi, non mette in vendita i suoi gioielli ma valuta Nicolò non meno di quanto è stato pagato Vlahovic a un anno dalla scadenza del suo contratto (70 milioni più 10 di bonus).