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De Rossi: “Friedkin con i piedi per terra, meglio non fare promesse” – VIDEO

Daniele De Rossi ha parlato in occasione della nona edizione del Premio Pietro Calabrese, dove ha ricevuto il premio Castagna d’Oro insieme al CEO giallorosso Guido Fienga e all’ex compagno di squadra Federico Balzaretti. Queste le considerazioni di De Rossi: “Sono in attesa di capire quando comincerà il corso da allenatore e in attesa di questo sto lavorando con il mio staff, guardando partite e confrontandoci tutti insieme“.  

Su Pirlo alla Juventus
E’ stato un predestinato da calciatore, un fenomeno che ha una visione diversa del calcio rispetto agli altri. La avrà anche come allenatore. Avrà un inizio pesante perché la Juve richiede risultati, ma se c’è uno che poteva accettare questo incarico quello lui. Ha avuto grandi attributi nell’accettare una responsabilità del genere.

Tutti dicono che anche tu puoi essere un predestinato
Tanta gente non è arrivata negli anni ad allenare ad alti livelli, mentre altri che non mi aspettavo sono diventati grandi allenatori, come ad esempio Simone Inzaghi e Gattuso.

Quale errore non dovrà fare Friedkin?
A Friedkin non voglio dare consigli, non prendo il patentino per fare il dirigente. È un bene che si tengano i piedi per terra senza fare promesse che non si possono mantenere, soprattutto in una piazza focosa come Roma. Meglio partire un po’ più calmi e poi stupire tutti.

Ha fatto parlare molto il tuo ingresso nella scuderia di Lucci
Sono entrato in una agenzia che si occupa di calciatore e di allenatori, come vorrei fare io. Fa parte dell’avvicinamento alla mia professione.

Il tuo accostamento alla Fiorentina
Spero di avere opportunità importanti, alla Fiorentina andrei a piedi come tutti. Qualsiasi squadra di Serie A sarebbe una partenza con i fiocchi.

Se la Roma ti avesse chiamato al posto di Fonseca avresti accettato?
Intanto penso a prendere il patentino da allenatore. Ogni mia parola a Roma è amplificata e non è corretto parlare del lavoro degli altri. Io devo pensare al mio percorso e devo rispettare il lavoro degli altri. Mio padre dice che Fonseca è una persona incredibile e squisita, da parte mia c’è grande rispetto.

Cosa potrebbe dare alla Roma un ritorno di Totti?
Francesco l’ho sentito due giorni fa ma abbiamo parlato di altro. La notizia l’ho letta ieri su internet.

Cosa ne pensi dell’eventualità di Dzeko alla Juve?
Non ci penso sinceramente. Sono focalizzato su quello che voglio fare in futuro aspettando le date del corso. Queste vicende di mercato sono più di interesse vostro.

E’ dura senza calcio?
In realtà no, non mi manca particolarmente. E’ bello allentare un po’ la tensione e svegliarti finalmente senza i dolori. E’ un premio meritato dopo tanti anni di carriera. A Roma sento di aver dato tutto quello che potevo, nel bene e nel male. Sento invece che avrei potuto dare qualcosa di più al Boca.

La Roma ti manca?
Mi manca sempre, soprattutto i tifosi. Quando li incontro per strada me lo dicono, ma è stato un percorso così lungo e pieno d’amore che ho metabolizzato tutto. Ero arrivato preparato all’addio alla Roma, altrimenti non avrei vissuto bene i mesi successivi.

Che tipo di calcio hai in testa?
Mi fa sorridere la frase il mio calcio. Personalmente aspetto soltanto il ‘mio’ patentino.

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Non solo Milik: “La Roma pensa a Depay”

In attesa che sbarchi a Roma il presidente Dan Friedkin e suo figlio Ryan, il mercato della Roma si muove sotto traccia, scrive La Gazzetta dello Sport. Tra l’altro, pare che anche Paulo Fonseca sia stato rassicurato sul fatto che la nuova proprietà non abbia alcuna voglia di smobilitare.

Così non sorprende che Aulas, presidente del Lione, abbia rivelato su quale potrebbe essere un nuovo obiettivo del club giallorosso qualora Edin Dzeko chiedesse di essere ceduto. Si tratta dell’olandese Memphis Depay, 26 anni, tra gli artefici del miracolo Lione in Champions League. Intendiamoci, Aulas ha specificato come l’attaccante, in scadenza di contratto nel 2021, sia seguito innanzitutto dal Barcellona (“Se Koeman lo chiama…“) e che la Roma si sia fatta viva solo attraverso intermediari, ma resta una’idea, anche se l’impressione è che, in caso di partenza di Dzeko, la pista Milik sia la più percorribile.

Tutto questo perché sarebbe possibile uno scambio con Under e un giovane del vivaio – non Riccardi, ormai ad un passo dal Pescara, e neppure Bove, che il club vorrebbe tenere – ancora da individuare.

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Roma, presentata la terza maglia: è arancione e nera – FOTO

La terza maglia della stagione 2020-21 fonde lo stile dell’AS Roma con il meglio dell'eredità Nike Air Max.

I colori utilizzati nel kit, nero, arancione e grigio ricorderanno ai tifosi la terza maglia del 1998-99, mentre la stampa safari è la celebrazione di alcune delle sneakers più ricercate di Nike.

Creazione originale di Tinker Hatfield, la texture safari è destinata a dare un tocco più fashion a qualsiasi outfit casual.

La nuova terza maglia 2020-21 dell’AS Roma è di color nero corvino, con inserti arancioni vivaci sulle spalle e che si congiungono in uno scollo a V.

Lo stemma del club, in versione arancione e nero, e lo swoosh Nike si trovano sul petto mentre l'iconica stampa safari corre lungo i lati della maglia.

Completano il look i pantaloncini e calzettoni neri, entrambi con dettagli arancioni.

Il legame che unisce Roma e Air Max continua anche nella produzione della nuovissima NBHD Air Max 90, che verrà rilasciata come parte della più ampia collezione del club.

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Roma, Petrachi: “Solo contro tutti, volevo allontanare chi violava i segreti”

Gianluca Petrachi, ormai ex direttore sportivo della Roma, ha parlato all’ANSA commentando gli ultimi mesi delicati vissuti nel contesto giallorosso. Queste le sue parole: “Ho tentato di alzare un muro, di mettere uno scudo a difesa del gruppo, mi sono ritrovato solo contro tutti. Sono stato abbandonato da una proprietà troppo distante da Roma, dalla Roma e dai tifosi. Sono stato lasciato solo a combattere. Avevo chiesto a Pallotta di allontanare gli elementi che violavano i segreti dello spogliatoio e del campo o, ancor peggio, che minavano i rapporti interni. Come quando, ad esempio, inventarono addirittura un litigio tra me e Dzeko. Quegli stessi elementi che avrebbero dovuto dimostrare fedeltà alla causa della Roma, rispettando il sacro silenzio dello spogliatoio, e che, invece, hanno preferito rendere pubblico l’esperimento della difesa a tre deciso da Fonseca, oppure l’infortunio di Pellegrini“.

“E magari secondo qualcuno, avrei dovuto pure evitare di andare nello spogliatoio nell’intervallo del match con il Sassuolo sul 3-0, per spronare i giocatori a non calpestare la stessa loro dignità. Vedere una squadra da me costruita essere umiliata così è stato un colpo al cuore. E se quella sera sono sceso nello spogliatoio l’ho fatto solo ed esclusivamente per la Roma e per i suoi tifosi, soprattutto per quelli che nonostante l’enorme delusione erano lì e non smettevano mai di cantare. Sì, già a gennaio, a fronte anche di un programma di ulteriore ridimensionamento ordinato del presidente Pallotta, ho capito che non sarebbe stato semplice realizzare quel progetto triennale che mi era stato affidato solo pochi mesi prima.

“Alla fine  mi è stato fatto pagare un conto esagerato, e questo solo per aver difeso la Roma dentro e fuori dal campo, facendo solo gli interessi della squadra. Tuttavia, taluni hanno voluto bocciarmi per i miei limiti nella comunicazione, alcune volte troppo diretta, ma sempre sincera. Quello che posso dire però, è che resterò orgoglioso del lavoro svolto fino ad oggi nella mia carriera e anche nella Roma. Infine, faccio i miei migliori auguri a Dan e Ryan Friedkin e a tutta la nuova proprietà, nella speranza che riescano fin da subito a capire che questa città e questi tifosi hanno bisogno di una grande squadra che possa tornare il più presto possibile alla vittoria. Roma merita questo“.

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Roma-Sambenedettese 3-2: Veretout, Perotti, Mkhitaryan – LIVE

Primo test stagionale per la Roma impegnata questo pomeriggio alle 17.30 contro la Sambenedettese. Squadra fortemente rimaneggiata quella che scenderà a Trigoria contro il club di Serie C, con Fonseca costretto a fare a meno dei dieci nazionali e degli infortunati. Bruno Peres, Kluivert e Carles Perez sono alle prese con la guarigione dal Coronavirus, Pedro sta procedendo con la riabilitazione alla spalla destra operata lo scorso 4 agosto mentre Pastore sarà out fino a metà ottobre per l'intervento all'anca. 

CRONACA PARTITA

46' – Termina il primo tempo con la Roma in vantaggio 3 a 2 sulla Sambenedettese. 

42' – GOL SAMBENEDETTESE. Maxi Lopez non sbaglia e per la seconda volta spiazza Pau Lopez calciando alla sinistra del portiere. Risultato sul 3 a 2 per i giallorossi. 

41' – Calcio di rigore per la Sambenedettese: fallo di Karsdorp in scivolata su Chacon.

31' – GOL DELLA ROMA!! Lunga percussione di Villar che entra in area e serve perfettamente Mkhitaryan che apre il piatto battendo Nobile per il 3-1 giallorosso.

30' – Prima sostituzione per la Sambenedettese: fuori Trillò, dentro Chacon.

25' – GOL SAMBENEDETTESE. Maxi Lopez apre il piatto e spiazza Pau Lopez. 2 a 1 per la Roma. 

24' – Calcio di rigore per la Sambenedettese: Botta viene atterrato da uno sgambetto di Fazio.

23' – Mkhitaryan si lancia da solo nella metà campo della Sambenedettese, davanti a Nobile tenta un colpo morbido ma il pallone termina fuori.

9' – GOL DELLA ROMA! Mkhitaryan serve Villar sulla sinistra, passaggio rasoterra in area per Perotti (oggi capitano) che calcia male ma riesce lo stesso a insaccare per il 2-0 giallorosso.

4' – GOL DELLA ROMA! Calafiori viene lanciato a sinistra e opera un bel cross di prima sul secondo palo, pescando Veretout che al volo calcia e batte Nobile.

2' – Karsdorp profondo per Villar, che si gira e calcia in porta: Nobile blocca.

0' – Calcio d'inizio per la Roma.

 

FORMAZIONI UFFICIALI

AS ROMA (3-4-2-1): Pau Lopez; Fazio, Ibanez, Juan Jesus; Karsdorp, Diawara, Veretout, Calafiori; Villar; Mkhitaryan, Perotti.
All.: Fonseca.
A disposizione: Boer, Astrologo, Simonetta, Ciervo, Seck, Bamba, Trasciani, Bouah, Ciucci, Morichelli, Antonucci, Riccardi.

SAMBENEDETTESE (4-3-3): Tommaso; Lavilla, Di Pasquale, Biondi, Liporace; Rocchi, Angiulli, Trillò; Botta, Nocciolini, Maxi Lopez.
All.: Montero.
A disposizione: Laborda, Chacon, Magliulo, Occhiato, Enrici, Cardoni, Masini, De Ciancio, Lescano.

Arbitro: Sig. Simone Gallipò di Firenze
Assistente 1: Sig.ra Giulia Tempestilli di Roma 2
Assistente 2: Sig.ra Veronica Vettorel di Latina

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Roma, il 12 settembre l’amichevole con il Cagliari

Programmata la terza amichevole della nuova stagione. La Roma, come riferito dallo stesso club su Twitter, affronterà il Cagliari alle ore 18 del 12 settembre. I giallorossi scenderanno in campo alla Sardegna Arena. Domani invece è prevista l’amichevole contro la Sambenedettese.  I giallorossi scenderanno in campo alla Sardegna Arena: domani invece è prevista l’amichevole contro la Sambenedettese, il 9 settembre il test al Benito Stirpe contro il Frosinone. 

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Friedkin: “La Roma è un gigante che dorme”

Un avvicinamento per gradi, il silenzio, una video chiamata a Fonseca, poi l’intervista sui canali ufficiali della Roma, prima di presentarsi qui, a breve, mentre i suoi uomini Marc Watts (braccio operativo della compagnia e dal 2011 ricopre la carica di Presidente del gruppo Friedkin) ed Eric Williamson(vicepresidente del Business Developmentper il gruppo e presidente del Friedkin Aviation) sono a Roma, ieri sono stati avvistati negli uffici dellEur.

Dan & Ryan Friedkin scelgono il sito del club. Tante parole, scrive Il Messaggeroqualche promessa, solo una, la solita, è gigante: “Vincere“.

E poi una raccomandazione a chi li ha aspettati come il messia: “Un po’ di pazienza“. La pazienza a Roma, per i romanisti, è ormai un’arte della coscienza. Ce n’è in abbondanza, è stato dimostrato nel tempo, visto che di vittorie se ne vedono sempre poche da queste parti. L’impazienza semmai è solo un sentimento di attesa, di fiducia, di speranza.

Condividiamo questa ambizione con i tifosi e vogliamo vincere. Ma abbiamo bisogno di pazienza: i campioni non vengono costruiti dall’oggi al domani. Promettiamo di lavorare duro, in modo intelligente e strategico e di impegnarci al cento per cento. Abbiamo intenzione di ascoltare molto, cosa che abbiamo già fatto, e quello che abbiamo sentito finora è che i tifosi vogliono tre cose: una squadra di cui essere orgogliosi, un club che apprezzi, comprenda e condivida la loro passione e una proprietà che sia allo stesso tempo presente e onesta”, le parole di Dan.

La metafora del gigante addormentato porta la firma di Ryan, cioè Friedkin jr. “Riteniamo che la Roma sia un po’ come un gigante addormentato e non c’è motivo per cui, col tempo, questo club non possa competere seriamente per dei trofei a tutti i livelli. Con i tifosi e con la città alle nostre spalle, tutto è possibile alla Roma. Questo Club è davvero speciale. È stato un processo lungo e difficile, ulteriormente complicato dalla crisi generata dal Covid. E ovviamente, quando si parla del Covid, ci sono cose in ballo che sono più importanti del calcio. Però, nonostante tutto, la nostra passione per questa squadra e per questa città non è mai diminuita e siamo entusiasti di essere riusciti a completare questo processo. Per noi gioia infinita, orgoglio e responsabilità. Ma, soprattutto, entusiasmo per quello che possiamo costruire, entusiasmo di arrivare a Roma e metterci al lavoro“.

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Smalling e Fazio: aria di staffetta in retroguardia

Se Florenzi in azzurro fa catenaccio sul suo futuro (ma all’Everton interessa), anche Dzeko non ci va lontano, nonostante il suo concetto (“giocare con Cristiano Ronaldo? L’importante è che io a 34 anni stia bene“) venga stiracchiato dagli speranzosi o dai timorosi.

D’altronde, in questi tempi ci certezze, scrive La Gazzetta dello Sport,  ci si aggrappa anche agli indizi che i profili social dei giocatori regalano, Chris Smalling, ad esempio, sembra davvero tra “color che son sospesi”.

Roma e Manchester United stanno trattando con meno distanza, la base è il prestito oneroso con obbligo di riscatto per una valutazione totale di 15 milioni, a cui (per la Roma) vanno aggiunti anche i tre del prestito di un anno fa. In totale, quindi, 18 milioni, non pochi per un trentunenne, ma lo United non arretra dalla linea dei 20 milioni.

Intanto Federico Fazio sembra essere ad un passo dal Cagliari. Il problema è che per l’argentino è scattato il rinnovo automatico fino al 2022 e guadagna circa 5 milioni lordi, così per mettere a punto la trattativa ci sarà bisogno che la Roma partecipi in modo serio al pagamento dell’ingaggio, ma c’è ottimismo perché si arrivi al lieto fine.

Occhio poi all’asse che potrebbe nascere col Napoli su più fronti. Qualora Dzeko decidessi di andare via, l’offensiva su Milik si farebbe seria sulla base di Under, un giovane giallorosso e un conguaglio (piccolo, vorrebbe la Roma, di sicuro meno di quanto riceverebbe eventualmente per la cessione del bosniaco). Non basta. Detto che Maksimovic resta sempre un obiettivo dei giallorossi, c’è da segnalare che, se questi ultimi riuscissero a cedere Pau Lopez, si andrebbe dritti a chiedere Meret, visto lo stop per infortunio di Gollini.

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L’importanza di avere Mkhitaryan

di Matteo Corona

Henrikh Mkhitaryan, in seguito alla rescissione contrattuale con l’Arsenal, è diventato a tutti gli effetti un calciatore dell’AS Roma. L’armeno, nonostante alcune problematiche fisiche, quando è stato presente ha dato sempre un contributo netto e deciso alla causa. Sarebbe riduttivo parlare dell’utilità e delle risorse del calciatore solamente attraverso le statistiche, anche se è doveroso citarne alcune per la produttività riscontrata nella sua prima stagione giallorossa: 22 presenze, 9 reti e 6 assist. Numeri e guizzi avvalorati dall’importanza in cui spesso sono scaturiti, anche perché quasi sempre si sono rivelati decisivi. Andando a sviscerare poi i vari acuti, ci accorgiamo del modo di giocare eclettico di Mkhitaryan e le varie modalità che sfrutta per sviluppare/finalizzare l’azione. Non è un caso che sia riuscito a far gol di destro, sinistro e di testa, dalla distanza, da opportunista e grazie a tagli da astuto incursore. Anche nelle varie assistenze per i compagni, possiamo notare di come sia in grado di leggere e interpretare le varie fasi di gioco sapientemente e velocemente. Una delle qualità che viene riconosciuta maggiormente a Mkhitaryan è quella di essere efficace ed efficiente. Come dicevamo, quando è sceso in campo ha spesso timbrato il cartellino nella casella delle realizzazioni o degli assist, unendo ad una buona tecnica uno spiccato senso nel leggere l’azione per arrivare a risultati concreti. Insomma, poche chiacchiere, spettacolarità limitata, ma tanto pragmatismo e freddezza. Anche quando capitano le giornate non favorevoli, difficilmente scende sotto la sufficienza, proprio per il suo modo di giocare pratico. Non è un caso che calciatori del calibro di Ibraihmovic prima e di Dzeko poi abbiano espresso chiaramente la loro preferenza nel volerlo accanto. Intuito, rapidità di pensiero e altruismo sono gli elementi che lo fanno sposare con la manovra. La sua versatilità offensiva, infatti, gli permette di svolgere più mansioni e compiti. Ci si aspettava un utilizzo dell’armeno sulla trequarti, ed invece si è prima accesso maggiormente sull’esterno sinistro nel 4-2-3-1, per poi divenire un tassello imprescindibile nel nuovo modulo nel finale di stagione. A tal proposito, andando a tracciare un bilancio complessivo delle statistiche del 77 giallorosso, notiamo di come in ogni settore offensivo (da sinistra a destra) sia arrivato almeno una volta qualcosa di buono. Una vera e propria spina nel fianco, proprio perché si adatta in ogni mattonella lì davanti, non riducendosi a poche tipologie di giocate per colpire.

 

È importante sottolineare lo spessore umano del ragazzo. Quante volte sentiamo dire – dagli addetti ai lavori – della necessità di imparare la lingua del paese dove si va a giocare? Ecco, a tal proposito, oltre alle sei lingue che già Miki è in grado di parlare (armeno, russo, inglese, portoghese, francese e tedesco) ha dimostrato sin dalle prime interviste alla Roma (dopo pochi mesi) di saper utilizzare un ottimo italiano, aspetto non proprio scontato visto che ci sono giocatori in pianta stabile nel nostro campionato da molti anni che ancora faticano terribilmente. L’impegno e l’abnegazione si vedono anche da queste cose. Ah quasi dimenticavamo: è laureato all'Istituto di Cultura Fisica d'Armenia. La morte del padre (anche lui ex calciatore) lo ha segnato, ma lui ha saputo rialzarsi ed ora gioca in suo onore. Il rapporto col nostro paese è poi emblematico. Oltre ad avere “ingaggiato” Albano per cantare al suo matrimonio a Venezia, nei precedenti calcistici contro le compagini che riguardano il mondo Italia è sempre salito in cattedra. Il 12 ottobre 2012, nel match di qualificazione ai Mondiali 2014 tra Armenia-Italia, sigla la rete del momentaneo pari grazie ad guizzo rapido e fulmineo, trafiggendo con un diagonale chirurgico Gigi Buffon; al ritorno firma il momentaneo vantaggio (partita che finirà 2-2) di testa su angolo. Come dimenticare poi l’acuto con la maglia dell’Arsenal contro il Milan nel 2018?  L’armeno, inoltre, ha anche trovato la via della rete (fondamentale) nella finale di Europa League nel 2017 con il Manchester United contro l’Ajax, che si è rivelato il definitivo 0-2. È l'unico, insieme a Cristiano Ronaldo, della Serie A, ad aver segnato in una finale europea. Perla che arricchisce il suo percorso e il suo repertorio (in cui spicca il meraviglioso scorpione contro il Sunderland nel 2016). Miki e la Roma ancora insieme, pronti per una nuova stagione, una pedina speciale nello scacchiere di Paulo Fonseca. A 31 anni è un'arma esperta e preziosa, da utilizzare con cura perché può dare ancora molto.

Per dare luce a quanto scritto, ecco alcune giocate del calciatore negli ultimi anni. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Sorteggio calendario, la Roma parte col Verona in trasferta. Alla diciottesima il derby della Capitale

La Lega ha comunicato il contenuto della nuova Serie A, quella 2020/2021. La Roma affronterà alla prima giornata l'Hellas Verona al Bentegodi, mentre il derby della Capitale andrà in scena alla diciotesima giornata. Tra l'altro, una giornata prima della sfida con i biancocelesti, i romanisti sfideranno l'Inter in casa. Alla seconda giornata all'Olimpico andrà in scena il big match con la Juventus. Alla quinta giornata Milan-Roma, alla nona la trasferta al San Paolo mentre alla tredicesima quella di Bergamo con l'Atalanta.

 

CALENDARIO AS ROMA

PRIMA GIORNATA – Hellas Verona-Roma

SECONDA GIORNATA – Roma-Juventus

TERZA GIORNATA – Udinese-Roma

QUARTA GIORNATA – Roma-Benevento

QUINTA GIORNATA – Milan-Roma

SESTA GIORNATA – Roma-Fiorentina

SETTIMA GIORNATA – Genoa-Roma

OTTAVA GIORNATA – Roma-Parma

NONA GIORNATA- Napoli-Roma

DECIMA GIORNATA – Roma-Sassuolo

UNDICESIMA GIORNATA – Bologna-Roma

DODICESIMA GIORNATA – Roma-Torino

TREDICESIMA GIORNATA – Atalanta-Roma

QUATTORDICESIMA GIORNATA – Roma-Cagliari

QUINDICESIMA GIORNATA – Roma-Sampdoria

SEDICESIMA GIORNATA – Crotone-Roma

DICIASSETTESIMA GIORNATA – Roma-Inter

DICIOTESIMA GIORNATA – Lazio-Roma

DICIANNOVESIMA GIORNATA – Roma-La Spezia