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Roma, e adesso? Nessun erede per l’azzurro, ma in attacco occhi su Kokorin

La bufera Zaniolo sembra avere spazzato qualsiasi altra considerazione ruoti intorno alla Roma in questo momento. Ma in realtà, scrive La Gazzetta dello Sportè solo un impressione, perché la dirigenza continua il suo lavoro intorno al mercato, anche se – dal punto di vista strettamente di equivalenze – gli input che giungono da Trigoria raccontano che Nicolò non sarà sostituito.

Kluivert parrebbe essere uno di quelli coinvolti nei contraccolpi del caso Zaniolo. Visto che per lui non sono giunte offerte che abbiano “emozionato” la società, a questo punto l’olandese potrebbe restare alla Roma, anche perché l’allenatore portoghese lo vede di buon occhio e, soprattutto nella prima parte della stagione, lo ha impiegato parecchio, ricevendone discrete risposte. Resta in partenze invece Under. Ieri comunque, proprio legato all’infortunio di Nicolò, è girata voce di un interesse della Roma lo svincolato Callejon, ma lo spagnolo – oltre a cercare un ingaggio assai elevato – non sarebbe convinto dall’idea di restare in Italia. Proposto anche Pereyra del Watford.

L’effetto domino innescato da Zaniolo, inoltre, potrebbe riverberarsi anche sull’attacco. A questo punto, anche se lo chiedesse, sembra difficile che la dirigenza dia il via libera alla cessione di Dzeko, ma la società vuole supportarlo a dovere. E in questo senso in prima fila pare esserci l’attaccante russo AleksandrKokorin, 29 anni, in forza allo SpartakMosca. Il giocatore, dal carattere turbolento – che gli ha causato anche problemi con la giustizia -, ha però innegabili qualità ed è in scadenza di contratto nel 2021.

In difesa, c’è da segnalare che sul fronte Smalling alla Roma aspettano novità (positive) nel giro di tre o quattro giorni, mentre per il ruolo di terzino sinistro, infine, è stato offerto Boli Bolingoli-Mbombo del Celtic Glasgow.

In ogni caso – anche se ieri Forbes ha ufficializzato la classifica dei più ricchi d’America, collocando Friedkin al 181° posto con un patrimonio di 4,1 milioni di dollari – a Trigoria resta la stessa parola d’ordine: niente spese folli. Il futuro si costruisce con calma.

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Ancelotti: “Zaniolo segua i medici e tornerà più forte. E può arretrare a centrocampo”

Zaniolo come Ancelotti. Ci hanno pensato in tanti. Le ginocchia di Nicolò hanno ceduto una dopo l’altra, come successo quarant’anni prima al tecnico dell’Everton, che ne ha parlato a La Gazzetta dello Sport. Ecco uno stralcio dell’intervista.

Che cosa si sente di dire a Zaniolo?
Nei prossimi giorni lo chiamerò al telefono, ma deve stare tranquillo. Tornerà più forte di prima, glielo garantisco. Io mi sono fatto male 40 anni fa, ora la chirurgia ha fatto passi da gigante e anche le tecniche di riabilitazione sono in continuo aggiornamento. Sono sicuro che Zaniolo diventerà un fuoriclasse e questo, oltre che per la Roma, è un bene per l’Italia.

Lei, dopo gli infortuni, modificò il suo modo di giocare: da trequartista diventò più mediano. Ipotesi plausibile per Nicolò?
Zaniolo ha qualità tecniche e fisiche impressionanti. Potrà fare in campo quello che vorrà, non escludo che possa diventare un grandissimo centrocampista, arretrando il suo raggio d’azione.

Per lei, alla fine di tanta sofferenza, ci fu il premio: lo scudetto con la Roma.
Momento indimenticabile. Che auguro a Zaniolo di vivere, perché vincere un campionato con la maglia giallorossa addosso è qualcosa di unico. Vedrete che lui ce la farà e trascinerà ancora la Magica, io la chiamo ancora così: per me è sempre la Maggica, con due “g”.

Con il Milan e con le ginocchia in disordine, ha vinto tutto e si è ripreso ciò che le era stato tolto.
Il destino, alla fine, ti restituisce sempre qualcosa. Bisogna essere pronti a prenderlo. A Zaniolo mi sento di dare un solo consiglio: segua ciò che gli dicono i medici, non abbia fretta e vedrà che alla lunga la partita la vincerà lui.

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Dramma Zaniolo, fermo almeno 6 mesi. Intervento rinviato: ipotesi Stati Uniti

Il verdetto lo conosceva dai primissimi minuti dopo l’infortunio, quando il medico della nazionale Andrea Ferretti, nello spogliatoio della Johan Cruyff Arena, aveva tentato la manovra del cassetto al ginocchio già gonfio. “Rottura del legamento crociato”, Nicolò Zaniolo se lo è poi sentito ripetere ieri mattina, dal professor Mariani. Per rivederlo in campo ci vorranno però altri 5-6 mesi, scrive La Repubblica.

Non è detto che l’intervento avvenga ancora a Villa Stuart: a tarda sera, nonostante il comunicato della Roma che annunciava per oggi l’intervento, Zaniolo e le persone a lui più vicine hanno deciso di rinviarlo, per prendersi delle ore e decidere dove operarsi. Una riflessione inevitabile, suggerita dall’agente, è andata avanti fino a tarda sera e continuerà oggi: un’ipotesi è affidarsi al professor Freddie Fu di Pittsburgh. Il caso degli allenamenti Ancora ieri Zaniolo era atterrito, sconfortato, con gli occhi rossi di lacrime non tutte trattenute. Una frustrazione malcelata solo con i tanti che gli hanno telefonato (Totti gli ha scritto). A Trigoria, analizzando i perché del nuovo infortunio, è finita sotto esame la questione allenamenti: Nicolò infatti ha raggiunto Coverciano sabato 29 agosto poche ore dopo il primo allenamento con la Roma. Ha giocato 20 minuti contro la Bosnia con 4 allenamenti e mezzo nelle gambe, poi altri due giorni di viaggio, un altro mezzo allenamento e ancora in campo. E non per un’amichevole, ma per un match ufficiale in casa dell’Olanda. Per lui, che a risparmiarsi non è capace e che dopo il primo intervento era tornato solo a luglio, infilando 8 partite in un mese, è probabile che quelle sedute non siano state sufficienti a strutturare la “gabbia” muscolare al ginocchio.

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ESCLUSIVA – Malagò: “Zaniolo, che beffa. È un patrimonio d’Italia, tornerà più forte di prima”

Il presidente del Coni Giovanni Malagò è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Retesport per esprimere la propria solidarietà a Nicolò Zaniolo che ieri ha riportato la rottura del legamento crociato: "Il mio grande augurio a Zaniolo. È un patrimonio dell’intero Paese, un giocatore della Nazionale. A questa età non ci sono tanti casi di doppio infortunio in pochi mesi. Mando un grande abbraccio a Nicolò , è una vera e propria beffa. Ma sono sicuro che tornerà come prima, anzi, più forte di prima. Non so se il problema è che si gioca troppo. Lasciamo parlare le persone competenti. Ieri non sembrava un grave infortunio, Zaniolo era uscito dal campo senza barella". 

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Roma, Carles Perez negativo al Coronavirus: torna ad allenarsi a Trigoria

Buone notizie per Carles Perez: l'attaccante della Roma dopo i vari test effettuati è risultato negativo al Coronavirus. Lo spagnolo era stato trovato positivo lo scorso 27 agosto: dopo due settimane di isolamento i nuovi tamponi hanno dato esito negativo e potrà tornare ad allenarsi a Trigoria con i compagni di squadra: "Grazie mille a tutti per l'affetto che mi avete dimostrato – ha scritto sui social -. Felice di tornare a Roma e di poter partecipare agli allenamenti".

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Schick firma per il Bayer Leverkusen: alla Roma 27 milioni più bonus

Patrik Schick è pronto a vestire la maglia del Bayer Leverkusen. L’attaccante, dopo le visite mediche di stamattina, ha firmato il contratto che lo legherà al club tedesco fino al 2025. La Roma ricaverà dalla sua cessione una cifra pari a 27 milioni di euro, più bonus. Secondo quanto riporta Sky Sport, lo slittamento sulla chiusura dell’operazione è stata dovuta all’emergenza coronavirus. 

 

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Zaniolo, è rottura del crociato: “Tornerò presto”. Domani l’operazione al ginocchio sinistro – VIDEO

Alla fine è arrivata la diagnosi più dura, la più temuta, per Nicolò Zaniolo. Rottura per il legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro: lo hanno stabilito gli esami svolti in mattinata a Villa Stuart dal centrocampista della Roma, dopo l'infortunio rimediato ieri in Nazionale contro l'Olanda. Tempi di recupero: altri sei mesi. Domani mattina l'intervento. 

Zaniolo ha postato un messaggio sui social: "Per le tantissime persone che mi stanno chiedendo come sto,stamattina ho svolto le visite di rito che hanno evidenziato la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro! Ringrazio tutti quanti sia tifosi della Roma che no per il supporto…tornerò presto!". 

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Roma, Zaniolo è arrivato a Villa Stuart: esami strumentali al ginocchio sinistro – VIDEO

Nicolò Zaniolo è arrivato a Villa Stuart per sottoporsi agli esami strumentali al ginocchio sinistro infortunato ieri sera con la Nazionale. Zaniolo è arrivato camminando, senza stampelle, alle 9.00, accompagnato da mamma Francesca, dalla fidanzata Sara e da un membro del suo entourage. Se gli esami strumentali daranno la notizia peggiore, ossia la rottura del legamento crociato, il giocatore finirà sotto ai ferri già in giornata.

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Roma, dramma Zaniolo: nuovo infortunio al ginocchio. Si teme per il crociato

Un secondo dramma per Nicolò Zaniolo, di nuovo ko al ginocchio. Il talento giallorosso si è accasciato nel primo tempo del match tra Olanda e Italia, chiedendo immediatamente il cambio per il dolore avvertito al ginocchio sinistro. I primi esami al quale è stato immediatamente sottoposto hanno evidenziato un'infortunio al legamento crociato: ancora è in dubbio se per la rottura o una lesione. Zaniolo nelle prossime ore rientrerà nella Capitale per sottoporsi a ulteriori accertamenti a Villa Stuart

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Fienga: “Dzeko resterà fin quando lo vorrà” – VIDEO

Il CEO della Roma Guido Fienga è intervenuto durante la nona edizione del Premio Pietro Calabrese, dove è stato insignito del premio Castagna d’Oro insieme tra gli alti a Daniele De Rossi e al presidente del Verona Setti. Queste le parole del dirigente giallorosso: “Io credo che sia un passaggio naturale all’interno di uno sviluppo che ha avuto la Roma da quando è stata acquistata da Pallotta, che ha trasformato una realtà più locale in un progetto più internazionale. Oggi il progetto si è consolidato proprio con un passaggio di proprietà con un gruppo che ha un’impronta più industriale e meno finanziaria“.

Sulla nuova proprietà
Bisogna dare tempo ai nuovi proprietari di organizzarsi e di rendersi conto di tutto quanto. L’approccio è quello che state percependo, un approccio di estrema serietà anche nella soluzione di problematiche che ci saranno, senza illudere nessuno, per poi iniziare a progettare con le ambizioni che un club come la Roma deve avere. Sarà la nostra sfida tornare a dare centralità e una prospettiva internazionale a questa città. Da romano vorrei che Roma e la Roma fossero sempre percepite come simbolo positivo dell’Italia.

Sogna un ritorno di Daniele De Rossi?
Do per scontato la relazione e la passione che De Rossi, Totti e Balzaretti hanno per la Roma. Trovo sia sbagliato continuare però a mettere tutta questa pressione su di loro, dando per definito il loro ritorno. Hanno avviato dei percorsi professionali per cui oggi si stanno specializzando, acquisendo competenze specifiche. Poi ci sarà un momento in cui ritorneranno.

Quindi al momento lasciamo giocare Dzeko…
Certamente, Edin Dzeko è il capitano della Roma e fin quando lo vorrà rimarrà il capitano di questa squadra.

Un regalo da Friedkin per questa stagione?
Cerco di aiutare la società nel fare quello che bisogna fare nelle trattative, cercando di far quadrare i conti. Ritengo che la Roma abbia già una squadra forte e un allenatore molto bravo. Dobbiamo sistemare alcuni ruoli in cui abbiamo posizioni scoperte e ci concentreremo su quelli. Stiamo facendo il massimo sforzo per mantenere i giocatori che si sono distinti, senza darli via. Quello è il colpo migliore che ci può essere riconosciuto. Ossia una campagna di mercato che parta dal non scoprire quei ruoli su cui già siamo forti.

Per molti anni però si è ragionato in maniera più commerciale, vendendo campioni per far cassa…
Speriamo di poter commentare a fine mercato che la politica è totalmente diversa. Ci orientiamo su questo. Di giocatori forti ne abbiamo, se arriverà qualcuno è perché verrà giudicato in grado di portare qualità e valore aggiunto a un progetto che riteniamo già ben impostato.

Siamo in attesa del caffè tra Totti, Fienga e Friedkin allora
C’è un rapporto molto bello e sereno con Totti, De Rossi e con tutti. Non c’è motivo di creare contrapposizioni, perché non ci sono.