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Serie A, ecco i biglietti per Chievo-Roma: tutte le info per il Bentegodi

La Roma, su indicazioni del Chievo Verona, rende note le modalità e le tempistiche d'acquisto dei biglietti per il settore ospiti del Marcantonio Bentegodi in occasio del match in programma venerdì 8 febbraio alle ore 20.30, valido per il 23esimo turno di Serie A. Trenta euro il costo del biglietto, acquistabile a partire dalla giornata di oggi e fino alle ore 19:00 di giovedì 7 febbraio presso le ricevitorie Ticketone abilitate sul territorio nazionale. L'acquisto dei tagliandi per il settore ospiti non necessita della tessera del tifoso, anche per i residenti nella regione Lazio.

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Calciomercato

Bruno Peres, niente Bologna: “Mai pensato di lasciare il San Paolo”

Chiude le porte al ritorno in Italia l'ex giallorosso Bruno Peres: "Non ho pensato di andare via. Non mi passa proprio per la testa di lasciare il San Paolo. La mia intenzione era ferma anche perché avevo cambiato da poco club e penso che non sia positivo tornare all'estero a metà stagione. Sono concentrato solo sul San Paolo e so che questo sarà un anno speciale, sono sicuro che accadranno cose molte belle". Chiuse, quindi, le porte al Bologna, interessato al brasiliano in questa finetra di mercato, come riporta Espn.com.br. Il cartellino dell'ex Torino è ancora in proprietà della Roma: il prestito, a meno di un riscatto esercitato dai verdeoro nel corso dell'anno solare, scadrà il 31 dicembre 2019.

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Rassegna stampa

Fiorentina-Roma, le probabili formazioni dei quotidiani. Spazio a Schick, chance Pastore

Ecco le probabili formazioni dei principali quotidiani sportivi e non in vista della gara di questo pomeriggio alle 18.15 tra Fiorentina e Roma, valevole per i quarti di finale di Coppa Italia.

IL MESSAGGERO
Olsen; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Cristante, Nzonzi; Zaniolo, Pastore, El Shaarawy; Schick.

IL TEMPO
Olsen; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Cristante, Nzonzi; Zaniolo, Pastore, El Shaarawy; Dzeko.

LA GAZZETTA DELLO SPORT
Olsen; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Cristante, Nzonzi; Zaniolo, Pastore, El Shaarawy; Schick.

CORRIERE DELLO SPORT
Olsen; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Cristante, Nzonzi; Zaniolo, Pastore, El Shaarawy; Dzeko.

CORRIERE DELLA SERA
Olsen; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Cristante, Nzonzi; Zaniolo, Pastore, El Shaarawy; Schick.

LA REPUBBLICA
Olsen; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Cristante, Nzonzi; Zaniolo, Pastore, El Shaarawy; Schick.

IL ROMANISTA
Olsen; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Cristante, Nzonzi; Zaniolo, Pastore, El Shaarawy; Dzeko.

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Calciomercato

Mercato, l’agente di Schick: “Resta per far bene alla Roma”

"Escludo che Schick possa andar via dalla capitale prima della scadenza del suo contratto". Con queste parole al portale sportivo ceco Isport.Blesk.cz, l'agente di Patrik Schick, Pavel Paska, spegne le voci di calciomercato in uscita. "Patrik lavora per far bene alla Roma, domani (oggi, ndr) potrebbe avere una chance di giocare titolare contro la Fiorentina. Ogni occasione che ha la vuole sfruttare al meglio". Nei giorni scorsi si era parlato soprattutto di offerte arrivate da oltremanica, in particolar modo dal Cardiff City, protagonista sfortunato della triste vicenda legata ad Emiliano Sala. "E' vero, la Premier League lo vuole, proprio oggi ho parlato con due club interessati a lui ma non c’era il Cardiff" conclude Paska.

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STADIO

Stadio Roma, Montuori: “Entro l’anno la prima pietra”

IL TEMPO (F. M.Magliaro)  – «Noi di qui a un mese potremmo essere pronti a chiudere per andare al voto in Consiglio comunale prima dell'estate». Luca Montuori, assessore all'Urbanistica di Roma Capitale, ha in mano il dossier Stadio della Roma e, prima ancora che responsabile per materia, da tecnico – professore associato di Progettazione architettonica urbana presso il Dipartimento di Architettura di Roma Tre – è sicuramente il più attendibile dentro la Giunta Raggi a parlare del dossier Tor di Valle. Mai si era sbilanciato prima. Oggi conferma: «Se tutto fila liscio, confermo che entro l'anno potremmo anche vedere la posa della prima pietra».

Assessore, partiamo dal piatto del giorno: la relazione finale del Politecnico di Torino. Testo che dovrebbe arrivare il 31 gennaio.
«Quando arriverà ne riceverò una relazione che dovranno predisporre gli uffici che, con maggiori competenze di me, dovranno verificarne il contenuto, vedere che le risposte corrispondano alle domande. Quando questo avverrà, saremo pronti ad andare avanti».

Se il Politecnico di Torino, però, non dovesse avallare le scelte fatte dall'Amministrazione Raggi e, pur senza nominarlo, il Ponte di Traiano tornasse in gioco?
«Non è una decisione che potrei prendere da solo ma andrebbe presa di concerto con la Sindaca, gli altri Assessori e i Consiglieri. Io credo, però, che il sistema Ponte dei Congressi con il potenziamento della Roma-Lido siano sufficienti e che il Politecnico di Torino ci dirà che va tutto bene».

Assessore, nelle carte integrative spedite al Politecnico, c'è il "redigendo" Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) che, salvo una funivia distante tre km dallo Stadio, non prevede investimenti nel quadrante.
«Io credo che il PUMS integri una serie di azioni già previste e che quindi migliori la situazione. A quanto ci risulta, il sistema Ponte dei Congressi, via del Mare/Ostiense, tutta rifatta, e implementazione Roma-Lido siano sufficienti a garantire la mobilità. Io però faccio l'assessore all'Urbanistica, pur lavorando su questo a stretto contatto con la Mobilità».

Il premier Conte e il ministro delle Infrastrutture, Toninelli hanno rilanciato in modo molto forte la possibilità che sia lo Stato a finanziare il Ponte di Traiano qualora ritenuto asse strategico. Va annotato poi un potenziale sviluppo urbanistico nel quadrante Tor di Valle-Magliana. Questo non rende il Ponte di Traiano un'opera strategica a prescindere dallo Stadio?
«Queste considerazioni impongono una riflessione sulla strategia e la visione futura della città. Al di là del Tevere insistono programmi di sviluppo urbanistico nati in un'epoca diversa, antecedente la crisi del 2008. Dobbiamo decidere se l'asse verso Fiumicino è quello portante nello sviluppo cittadino, piuttosto che quello della Stazione Tiburtina dove si attesta l'alta velocità, i pullman da Cracovia o da L'Aquila, i treni regionali. Per noi il Polo Tiburtino è irrinunciabile. Quello per Fiumicino è un asse in attesa da anni e quindi un confronto va avviato con tutti quelli che detengono diritti edificatori: gli investitori sono ancora disponibili sull'asse Fiumicino?».

Assessore, i suoi uffici, pero, ci dicono che proprio lo Stadio ha rimesso in moto progetti fermi da un decennio…
«A questo ragionamento manca un pezzo: i debiti contratti con le banche nel passato. Mentre in tutta Europa chiudono i grandi centri commerciali, ci servono nuove cubature lungo l'autostrada? Io ho trovato disponibilità per la discussione: gli imprenditori chiedono tempi e politiche certe».

E se gli imprenditori non accettassero una ridefinizione delle aree? Il Ponte di Traiano serve o no?
«Quando avremo il quadro più chiaro potremo decidere se il Ponte è un'infrastruttura che serve ai cittadini, alle comunità territoriali o a chi fa investimenti».

A che punto sono le trattative per variante e convenzione urbanistica? E la tempistica?
«Abbiamo continuato a lavorare, anche in contraddittorio con i nostri interlocutori, ai testi di variante e convenzione urbanistica, quest'ultima particolarmente complessa perché mette insieme Enti diversi – Comune, Regione per la Roma-Lido e Città Metropolitana per la via del Mare/Ostiense. Dopo il voto in Consiglio comunale, c'è da fare l'adeguamento delle carte progettuali delle opere di interesse pubblico che vanno a gara europea da fare prima della firma della Convenzione. Tutto poi andrà in Regione la cui determina, che non dipende dal Comune, costituisce il titolo edilizio. Quindi, gare europee per le opere pubbliche e, se tutto fila liscio, entro l'anno possiamo avere la prima pietra. Tempistica che non può tener conto degli eventuali ricorsi sulle gare europee».

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Rassegna stampa

Coppa Italia, la Roma al primo bivio

IL TEMPO (A.Austini) – Dentro o fuori. Una partita "senza margine di errore" ricorda Di Francesco, per mettere sull'attenti la sua Roma bella e fragile insieme: a Firenze – ore 18.15 – si gioca contro i viola il quarto di finale di Coppa Italia in gara secca, con eventuali supplementari e rigori. E' il primo bivio cruciale della stagione, che separa due prospettive opposte: restare in corsa su tre fronti, oppure buttare al vento l'unica occasione "accessibile" per tornare a vincere un trofeo che manca da 11 anni.

La Roma arriva all'appuntamento con più pensieri della Fiorentina, reduce da una vittoria rocambolesca a Verona con il Chievo e rigenerata dal colpo di gennaio Muriel. "Speriamo non sia in giornata – si augura Di Francesco a proposito del colombiano – L'ho allenato a Lecce alle prime armi e ha qualità straordinarie". E contro una difesa come quella dei giallorossi vista a Bergamo, c'è da stare preoccupati. "Pensavamo di aver ritrovato maggior equilibrio – prosegue l'allenatore – ma le partite contro Torino e Atalanta ci hanno fatto capire invece che dobbiamo ancora lavorare tanto. Un difensore deve pensare sempre in negativo, temendo che da un momento all'altro possa succedere qualcosa". Invece, specialmente quando si va sopra di un paio di gol, la tensione s'abbassa. "La sindrome delle rimonte si può curare, bisogna lavorare sulla personalità, che non si compra".

La Coppa Italia, dopo la debacle col Torino dell'anno scorso, Di Francesco la considera importante e quest'anno è in buona compagnia. "Ci teniamo tanto, specialmente ora che la Coppa è diventata un po' per tutte le squadre il torneo dove c'è maggiore voglia di andare avanti. Cercheremo di andare in semifinale, sapendo che giochiamo fuori casa contro una squadra simile a noi: segniamo tanto e ne subiamo altrettanti. Dobbiamo migliorare in difesa". Per farlo, rispolvera al centro la coppia Manolas-Fazio in attesa di un possibile innesto dal mercato. Kolarov confermato a sinistra, mentre a destra dovrebbe rivedersi Florenzi, a meno che il tecnico non voglia schierarlo esterno d'attacco: in quel caso sarà Santon il terzino. Il duo in mediana è scontato: Nzonzi e Cristante sono squalificati domenica per il Milan in campionato quindi tocca a loro, mentre Lorenzo Pellegrini partirà dalla panchina insieme a De Rossi. "Ma Daniele è in crescita – spiega Di Francesco – e se può darmi risposte sarà della partita". Magari in corso d'opera. Il trequartista centrale può essere quindi uno fra Pastore e Zaniolo, quest'ultimo pronto a spostarsi ancora a destra e convivere col Flaco ed El Shaarawy sulla corsia opposta.

Immancabile il commento del tecnico sul "pizzino" di Paratici pubblicato da Il Tempo domenica scorsa, col nome del baby giallorosso tra gli obiettivi di mercato della Juve: "Non mi piacciono i pizzino, sono discorsi che fanno comodo per far girare delle voci. Zaniolo gioca con noi e sono felice di tenerlo". Ballottaggio fra Dzeko e Schick davanti, "probabile giochi solo uno di loro" svela Di Francesco, che risponde stizzito alla domanda sul perché il ceco è rimasto fuori a Bergamo: "Al posto di chi doveva giocare? Di Dzeko che ha segnato due gol e stava facendo bene?". Nervi scoperti, tipici di ogni allenatore prima di uno spartiacque del genere.

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Di Francesco: “Dobbiamo crescere in fretta, bisogna lavorare sulla personalità”

Il tecnico giallorosso Eusebio Di Francesco ha parlato ai microfoni di Rai 2 alla vigilia della sfida dell'Artemio Franchi contro la Fiorentina per i quarti di finale di Coppa Italia. Ecco le sue parole.

Com'è stato il giorno dopo Atalanta-Roma?
Sicuramente siamo dispiaciuti del risultato per come si era messa la partita, ma guardiamo il bicchiere mezzo pieno.

Non è la prima volta che succede. Come si cura questa "sindrome"?
Con il lavoro, cercando di lavorare sulla testa dei ragazzi. E' l'unico modo per migliorare la personalità che è una cosa che non si compra.

Perché non ha mandato in campo Schik in un momento così difficile?
Lo avrei dovuto mettere in campo al posto di chi? Dzeko dopo che aveva fatto due gol e stava facendo bene? Io sono sempre lo stesso allenatore che ha fatto i primi 45 minuti in un certo modo…

La Fiorentina nelle ultime due gare ha segnato 7 gol subendone 6. Che riflessione suggeriscono questi dati?
Che siamo un po' simili in questo momento, segnamo tanto ma ne subiamo altrettanti. Oggi come oggi noi nella fase difensiva dobbiamo migliorare.

C'è possibilità di vedere Dzeko e Schick insieme tra domani e la sfida col Milan?
Domani è più probabile che giochi solo uno dei due. Si tratta di una coppia che sta raggiungendo una condizione fisica ottimale e questo ce lo possiamo permettere.

Come definisce il biglietto di Paratici dove c'era scritto 40 milioni accanto a Zaniolo?
I pizzini non mi piacciono nemmeno più di tanto. Sono discorsi che fanno comodo per far girare la voce. Io so solo che Zaniolo gioca nella Roma e siamo ben felici di averlo.

Contro il Milan non ci saranno Nzonzi e Cristante. Premesso che si potrebbe mettere Pellegrini in mediana, De Rossi potrebbe farcela?
L'ho visto in crescita, se dovesse dare risposte positive potrebbe essere della partita.

Che regalo chiederebbe in questo momento Di Francesco?
In questo momento la Fiorentina, poi al mercato ci penserà il direttore. A blindare Zaniolo ci penseranno loro.

La Roma è guarita o no?
Abbiamo dimostrato di dovere crescere ancora in questo cammino. Ci sono sempre meno partite e dobbiamo farlo in fretta.

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Karsdorp: “Voglio dare il 120% per questa maglia, non ho fatto vedere ancora abbastanza”

Protagonista di 3 gare consecutive per la prima volta da quando veste le maglia della Roma, Rick Karsdorp è tornato a parlare del suo momento in giallorosso. Ecco le sue parole al match program realizzato dal club in occasione di FiorentinaRoma:

Rick, come è stato il ritorno in campo?
“Calcisticamente ho avuto un inizio positivo, un buon inizio. Sono soddisfatto, giocare tre partite è stata dura, ma sono contento. Peccato per il risultato finale a Bergamo. Anche dal lato personale il 2019 sarà un anno speciale, mia moglie è in attesa e diventerò padre”.

Come si sente a livello fisico?
“Fisicamente mi sento bene, naturalmente devo abituarmi a giocare tre partite in una settimana. Non accadeva da tanto tempo ed è normale metterci un po’ a smaltire la fatica. Però mi sento abbastanza bene”.

In cosa sente di dover migliorare in particolare?
“Non ho fatto vedere ancora abbastanza. Se giochi tre partite in un anno è ovviamente troppo poco. Devo migliorare ancora molto sotto ogni punto di vista, spero di avere altre occasioni per dimostrare i miei progressi. Sarà necessario che lavori ancora di più sulla fase difensiva. In Olanda sono nato centrocampista offensivo, mi concentravo più sulla fase offensiva, giocando da trequarti. Oltre a quello, credo di dover migliorare anche sul ritmo partita, ma sono certo che quello crescerà giocando gara dopo gara. Ma se dovessi scegliere un aspetto direi la fase difensiva”.

Crede che il calcio italiano, molto più tattico rispetto a quello olandese, le permetta di crescere sotto questo aspetto? Nonostante lei non abbia giocato con continuità ha avuto la possibilità di allenarsi con il gruppo a lungo…
“Sì, certo nel calcio bisogna sempre cercare di migliorare. Penso che venire in Italia sia stata la scelta giusta per me, in particolare alla Roma. In Italia gli allenamenti sono molto tattici, in Olanda meno. Insomma, è una buona occasione per me per crescere ed era quello che necessitavo in questa fase di carriera. Queste tre partite che ho giocato non sono niente perché devo far vedere molto di più e spero di averne l’occasione in futuro”.

Nell’ultimo periodo, anche a causa degli infortuni, il mister ha schierato insieme a lei molti giovani. La freschezza della gioventù può essere l’arma in più della Roma in questa seconda parte di stagione?
“Io non mi sento più molto giovane. Justin è giovane, dato che ha 19 anni. Io ne ho quasi 24 e c’è una bella differenza! Certamente è bello avere tanti giocatori giovani in squadra in un mix con gente più esperta. Penso che sia la miscela perfetta. I giocatori giovani vogliono dare sempre il 200%”.

Archiviata la delusione di Bergamo, testa alla Coppa Italia che è un obiettivo concreto per club e tifosi.
“Penso che tutte le partite siano importanti se giochi con la Roma. Il campionato, la coppa, ma anche le amichevoli. Quando indossi la maglia della Roma vuoi vincere tutte le partite. Anche contro la Fiorentina dobbiamo portare a casa il risultato. In Coppa Italia la stagione scorsa siamo stati eliminati troppo presto e ora vogliamo fare meglio. Adesso ci aspetta la Fiorentina”.

Dopo aver battuto la Virtus Entella negli ottavi, ora si inizia a fare sul serio: mercoledì la partita a Firenze…
“La competizione è impegnativa. Nell'ultima partita in coppa abbiamo giocato contro una squadra di Lega Pro, adesso affrontiamo una squadra di Serie A. Il livello è più alto e dobbiamo farci trovare pronti. Penso che questa squadra ha fatto vedere contro il Torino quello di cui è capace. Non dobbiamo sottovalutare la Fiorentina, ma noi siamo la Roma e dobbiamo giocare ogni partita a testa alta per vincere".

Il giocatore più rappresentativo della Fiorentina è Federico Chiesa, che potrebbe trovare dalla sua parte.
“Sì, che cosa devo dire? Certo Federico Chiesa è un ottimo giocatore, ma penso che la gente non mi conosca ancora, non mi ha ancora visto giocare molto. Voglio dare il 120% per questa maglia. Adesso che ho giocato tre partite mi sento bene e mi voglio far vedere sempre di più. Non vorrei parlare di giocatori della Fiorentina perché quello che conta è la Roma”.

La Coppa Italia sarà un impegno importante in un momento molto intenso della stagione, in cui la Roma si giocherà l’ingresso nelle prime quattro posizioni in campionato e la Champions League con il Porto.
“Non vedo l’ora di giocare queste partite! Mi piace la pressione e si sente sempre con una squadra come la Roma. Ci sono ancora tante sfide da affrontare e possiamo fare bene. Il quarto posto in campionato è un nostro obiettivo insieme alla Coppa Italia. Ci aspettano tante partite importanti e non vedo l’ora di giocarle e poter dare il mio contributo. Finalmente, dopo tanto tempo”.

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[FOTO] – Roma, i convocati per Firenze. Clima teso a Termini, i tifosi: “Svegliatevi”

Clima teso alla stazione Termini per la partenza della Roma in direzione di Firenze, dove domani alle 18.15 affronterà la squadra viola nei quarti di finale di Coppa Italia. "Svegliatevi, basta rimonte" urlano i tifosi presenti, circa una ventina, per l'occasione. Non gradiscono Manolas e Kolarov, tra coloro pronti a rispedire al mittente le critiche. Applaudito, invece, Edin Dzeko. Con la squadra presente anche Francesco Totti. Tra i convocati, Di Francesco ritrova anche Coric, assente a Bergamo, mentre viene aggrregato al gruppo il giovane Riccardi. Ecco la lista completa:

Portieri: Olsen, Fuzato, Greco.
Difensori: Karsdorp, Lu. Pellegrini, Kolarov, Marcano, Santon, Fazio, Florenzi, Manolas.
Centrocampisti: Cristante, Lo. Pellegrini, De Rossi, Coric, Zaniolo, Pastore, Nzonzi, Riccardi.
Attaccanti: Dzeko, Schick, Kluivert, El Shaarawy.

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COPPA ITALIA

Fiorentina-Roma, Pioli: “Muriel? Non so se può reggere tre partite in una settimana. La Roma ha qualche lacuna, giocare in casa ci può aiutare”

Domani sarà il giorno di Fiorentina-Roma. Così mister Stefano Pioli ha presentato il match di Coppa Italia in conferenza stampa alla vigilia:

LA COPPA ITALIA – “Partita più importante della stagione? E’ quella più importante per la Coppa Italia perché è gara secca. Ma il campionato sarà lungo e abbiamo un obiettivo importante da raggiungere, non è facile ma vogliamo provarci fino all’ultimo. Anche la Coppa Italia è una competizione importante a cui teniamo. Affrontiamo un grande avversario e servirà una prestazione importantissima. La Roma domenica a Bergamo ha dimostrato il suo grande potenziale tecnico nel primo tempo, ma anche qualche lacuna, qualche difficoltà. Ho rivisto anche la gara di campionato giocata qui al Franchi, è una squadra con grandissimo talento e chiunque scenderà in campo sarà una formazione di alto livello. Ci vorrà una prestazione di livello. Noi favoriti? Giocare in casa ci può aiutare, ci sarà bisogno di un grande incitamento, anche se i nostri tifosi non sono stati favoriti dall’orario".

ZANIOLO –  "Nella partita di campionato qui a Firenze è uno dei giocatori che mi ha più impressionato, ha prospettiva, tecnica ma anche fisicità, mi ha colpito il modo in cui combatteva con Veretout. Non so come era quando giocava nelle giovanili viola, a volte è difficile capire quale può essere il futuro di un ragazzo. Si fanno delle scelte, a volte ti ripagano, altre no".

CHIESA – "E’ un ragazzo molto determinato che sta completando la sua maturazione con il lavoro quotidiano. Ma è ancora troppo giovane e ha ancora grandi margini. E’ sereno, sta bene ed è determinato, deve continuare così e lasciar stare le voci di mercato che inevitabilmente ci sono. Il futuro? Credo che in questo momento la sua idea è pensare a lavorare. Nessuno di noi deve pensare a cosa succederà l’anno prossimo, la realtà è la partita di domani. Non ho idea di cosa succederà, leggo poco i giornali".

MURIEL –  "Non so se può reggere tre partite in una settimana ma non è un giocatore che si ammazza di lavoro in partita. Domenica ha finito bene la partita, poi adesso ha entusiasmo e convinzione e questo ti aiuta a recuperare energie più in fretta. E’ un giocatore importante per noi anche per la personalità e il carattere".