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Fonseca: “Le critiche? Penso solo a lavorare. Smalling e Borja Mayoral titolari”

Fonseca: “Le critiche? Penso solo a lavorare. Smalling e Borja Mayoral titolari”

Paulo Fonseca è intervenuto in conferenza stampa per presentare la gara di domani contro il Cks Sofia.

In estate sembravi destinato ad andare via: cosa ti ha spinto a restare?

“Sono felice di essere qui e di essere parte di questa squadra. Tutti conoscono la mia situazione dello scorso anno, sono stato in prestito al Feyenoord. Quest’anno sono tornato con la convinzione di poter giocare, sto meglio dopo l’infortunio. Devo migliorare, ma sono sicuro di poter fare bene”.

E’ difficile giocare sapendo di avere una concorrenza a tre per una maglia?

“No, in una squadra come la Roma è normale, è una delle cose che mi piace del calcio il mettersi sempre alla prova. E’ positivo per la squadra avere tante alternative per lo stesso ruolo”.

Ha dichiarato che la sua prima esperienza alla Roma fu “scioccante”: cosa è cambiato rispetto al passato?

“Credo che qualcuno in Italia abbia fatto un errore nel riportare le mie parole. Ero tornato al Feyenoord e non ero contento di lasciare la Roma, mi sono limitato a dire che per me, giovane olandese alla prima esperienza in Italia, non era un contesto facile e che mi trovavo più a mio agio allenandomi e trovandomi con connazionali. Oggi le cose sono diverse, sono felice di essere qui”.

Cosa vi siete detti con Dzeko alla fine di Milan-Roma? 

“Non ricordo di preciso, mi sembra di essermi scusato per un passaggio errato. Non credo ci fosse dell’altro”.

Ci sono diversi contagi nei club: siete disposti a continuare?

“Non sono nella posizione di potermi esprimere a riguardo. Ci sono autorità ed esperti che possono farlo. Facciamo test quotidianamente, è la soluzione migliore per tenere sotto controllo il virus”.

In cosa credi di dover migliorare?

“Credo di dover migliorare tutto, non sono lo stesso giocatore che la Roma ha acquistato 3 o 4 anni fa. Ho avuto diversi infortuni, ora sono contento di stare bene e di giocare con continuità: da questo deriva tanta fiducia, spero di poter tornare ad essere il giocatore che la Roma ha comprato qualche anno fa”.

Cosa ti ha spinto a rifiutare Atalanta e Genoa?

“E’ il passato, non voglio parlarne più di tanto. Mi limito a dire che, quando un giocatore ha diversi infortuni, inizia a pensare su cosa è opportuno fare. Sono contento di essere qui alla Roma e voglio dimostrare il mio valore. Ho parlato con i Friedkin, è stato un bel colloquio”.

Stai lavorando tanto sulla fase difensiva?

“Devo lavorare sotto tutti i punti di vista, non sono mai contento di me stesso, non mi accontento. Non faccio troppo caso agli elogi, la fase difensiva è forse il mio punto debole e sto lavorando su questo. Anche per questo motivo è importante avere continuità e non infortunarsi. Spero che questo sia il mio anno”.

Ti senti più a tuo agio come esterno da difesa a 3?

“Non credo sia una questione di difesa a 3 o a 4, in entrambi i modi per l’esterno è possibile comunque attaccare. Con la difesa a 3 si può spingere di più, ma è più una questione di interpretazione del ruolo: si può attaccare con entrambi i sistemi”.