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Bosnia, Dzeko: “Euro 2020 ultima chance per me? Presto per dirlo”

Edin Dzeko parla del suo futuro nella nazionale bosniaca. L'attaccante della Roma, parlando ai microfoni dell'agenzia di stampa turca Anadolu, ha fatto il punto sul nuovo corso della nazionale  balcanica dal raduno di Razgrad, in Bulgaria. “Ci sono molti volti nuovi – le sue parole – Questo è il primo raduno in cui siamo tutti insieme. Ogni partita è importante per la squadra,  per il nuovo allenatore e per capire ciò che lui vuole da noi. Le prossime partite amichevoli e la Nations League ci aiuteranno ad avvicinarci alle qualificazioni per il Campionato Europeo“.

Le prospettive per Euro 2020: “È difficile dire se questa sarà l’ultima possibilità per me e per altri. Non abbiamo bisogno di pensare al passato o pensare che queste siano le nostre ultime qualificazioni. Oltre al Mondiale in Brasile, questa squadra avrebbe dovuto prender parte anche ad altre manifestazioni importanti. Ma non c’è bisogno di piangersi addosso. Bisogna essere ben preparati"

Infine sul nuovo ct Prosinecki: “Ci siamo appena incontrati. Non so ancora cosa si aspetti da noiLa cosa più importante è che tutti siano qui in buone condizioni per il raduno. Non siamo una di quelle grandi nazionali che hanno molte scelte”.

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Monchi: “Barcellona favorito, ma vogliamo inseguire il nostro sogno. Alisson? Nessuna offerta”

Ramon Rodriguez Verdejo 'Monchi', direttore sportivo della Roma, ha rilasciato un'intervista all'emittente radiofonica spagnola Cadena Cope. Queste le sue parole:

Come sta? Ha già imparato l'italiano?
In generale bene. Quello che so l'ho imparato in fretta, a volte devo anche inventarmi le parole, ma capisco bene e mi faccio capire bene in italiano.

Sinceramente, il primo pensiero dopo il sorteggio di Champions e l'accoppiamento con il Barcellona?
Inizialmente ho pensato che non siamo stati sfortunati, poi subito dopo mi sono subito concentrato sulla partita, dobbiamo prepararla nel migliore dei modi. Dobbiamo provare a fare qualcosa di difficile, qualcosa che nessuno immagina. Passa tutto in pochi secondi, subito dopo il sorteggio si pensa già al futuro.

Tutti danno per favoriti il Barça. Un vantaggio per voi?
Lo è anche per me, penso solo che l'etichetta di favorito non implica che hanno già in mano il passaggio del turno. Significa che hanno maggiori possibilità. Dovtemo dare il massimo per sognare, perlomeno, la possibilità di farcela. Ci prepararemo per realizzare questo sogno.

La stagione di Alisson?
E' titolare nella nazionale brasiliana, ha avuto progressi enormi in questa stagione e ha dato il suo contributo alla crescita della squadra. Viste le più di 10 partite chiuse a porta imbattuta in campionato e le parate decisive in Champions. E ha soli 26 anni, ha margini di miglioramento e da sicurezza alla squadra, siamo molto felici del suo rendimento

Ci sono state offerte per lui?
Nessuna. Circolano molte voci al riguardo, ogni giorno, ma non ci sono arrivate offerte.

E Under, in passato si diceva con i dovuti distinguo che ricordava il primo Messi?
Non penso che sia un giusto termine di paragone. Arriva dalla Turchia e da un lungo periodo di adattamento, poco a poco si sta rivelando un giocatore importante. In un momento difficile per la squadra i suoi gol sono stati fondamentali. E' un ragazzo giovane, deve crescere e gestire le emozioni e la pressione. Deve ancora maturare per assumere quel ruolo di leader che hanno De Rossi, Nainggolan, Strootman, Manolas e Kolarov.

Cosa pensi dei cambiamenti apportati da Valverde?
Con il 4-4-2 mi è parsa una squadra molto più equilibrata.

La differenza la fa ovviamente Messi. Senza di lui il Barça sarebbe una squadra di primo livello ma non la prima al mondo?
Ovviamente la sua presenza fa la differenza. Messi, quando è al massimo, fa la differenza e rende la sua squadra quasi imbattibile.

A parte Messi, che sarebbe ovvio, chi porterebbe alla Roma dal Barça? Chi sarebbe perfetto? Può sceglierne anche uno avuto al Siviglia…
Posso prenderne più di uno? (ride, ndr). Penso a Ivan (Rakitic, ndr), che sta avendo una stagione di alto livello. Nel Barcellona ce ne sono tanti che sarebbero il sogno di ogni ds, sceglierne solo uno sarebbe difficile.

I prezzi del settore ospiti del Camp Nou?
La Roma è una squadra che ha molto seguito. E arrivo da un club in cui i tifosi sono sempre stati presenti, ma qui è incredibile. A Crotone erano in 2000. Se i prezzi sono normali,un  settore ospiti da 4000-5000 posti sarà pieno sicuramente. E' una squadra che ha molto seguito, sia in campionato che in Champions. Sono d'accordo con queste richieste, evidentemente è un problema del club che ospita la partita. Cercare di avere più tifosi è sempre bello, basta volerlo.

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Strootman: “Olanda? Il nuovo ciclo mi piace, ma devo migliorare”

Queste le parole di Kevin Strootman, centrocampista della Roma e della rappresentativa olandese: 

“Stiamo entrando in un nuovo ciclo, con un nuovo ct e un diverso staff tecnico – ha dichiarato Strootman dal ritiro della nazionale -. Tutto è nuovo ma mi piace. Le critiche sono normali quando non gioco bene, le ho accettate perché anche questo fa parte del mestiere. Sono il primo a sapere che in questo momento bisogna solo migliorare. Ho 28 anni, è il momento di farlo. E ho bisogno di giocare un torneo importante con la mia Olanda”.

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Italia, prove di 4-3-3: Florenzi terzino e Pellegrini interno di centrocampo

Prime prove tecnico-tattiche di 4-3-3 per la Nazionale italiana guidata da Gigi Di Biagio, in ritiro al centro tecnico di Coverciano per preparare la prima delle due amichevoli di prestigio in programma venerdì a Manchester contro l’Argentina (il martedì successivo test con l’Inghilterra a Wembley). Dopo una prima fase di riscaldamento atletico fra palestra e campo, il c.t. della Nazionale ha diviso la sua squadra in tre gruppi, facendo svolgere esercitazioni su campo ridotto, e successivamente ha messo di fronte due squadre entrambe disposte con il 4-3-3. La formazione con la pettorina arancione vedeva in porta Buffon, in difesa Florenzi, Bonucci, Ogbonna e Darmian, a centrocampo Parolo alternato a Cristante come interno destro, Jorginho in regia e Bonaventura interno sinistro, in attacco Cutrone punta centrale con ai suoi lati Candreva a destra e Insigne a sinistra; per i blu Donnarumma in porta, difesa con De Sciglio alternato a Zappacosta a destra, Rugani e Ferrari centrali e Spinazzola a sinistra, centrocampo con Gagliardini in regia, Pellegrini interno destro, Verratti interno sinistro e in attacco Immobile e Belotti che si sono alternati come punte centrali, con Chiesa a destra e Verdi a sinistra. Domani ancora una doppia seduta di allenamento a Coverciano.

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Partita Mundial, Batistuta torna a giocare all’Olimpico dopo 15 anni

Il ritorno di Batistuta allo stadio Olimpico ormai è imminente. Il Re Leone, che proprio a Roma conquistò lo scudetto del 2001, sarà tra i protagonisti della Partita Mundial, l’incontro amichevole tra Italia e Resto del Mondo che si terrà domani sera nella capitale per sensibilizzare il pubblico sul tema della violenza sulle donne.

Grandi protagoniste saranno proprio loro, rappresentate in panchina da  Margherita Granbassi, campionessa olimpica che allenerà la squadra di calcio italiana, e da Alena Šeredová, che guiderà la squadra internazionale.

Tecnico super partes sarà Marco Tardelli, mentre il capitano della selezione denominata Resto del Mondo sarà Gabriel Omar Batistuta, che tornerà all’Olimpico 15 anni, 2 mesi e 7 giorni  dalla sua ultima partita disputata su quel campo con la maglia della Roma.

Tanti i giocatori che si esibiranno per il nobile scopo, tra questi Aldair, Simone Perrotta, Vincent Candela, Damiano Tommasi, Fabrizio Ravanelli, Gennaro Delvecchio, Marco Amelia, Lucas Castroman, Bruno Giordano, Massimo Oddo, Guglielmo Stendardo, Ledian Memushaj, Sinisa Mihajlovic, Luis Oliveira, Sebastien Frey, Aparecido Rodriguez César, Matuzalem, Marco Ballotta, Patrizia Panico, Amantino Mancini, Alessio Wilms, Christian Manfredini, Emilson Cribari, Francisco Lima, Lucas Castroman, Luciléia, Riana  Nainggolan (sorella di Radja).

Molto nutrita anche la rappresentanza degli attori come Giorgio Pasotti, Giulio Base, Danilo Brugia, Carlo Verdone, Enrico Montesano, Pino Insegno, Massimo Boldi, Fabio Fulco, Andrea Lo Cicero, Corrado Tedeschi, Franco Oppini, Giuseppe Zeno, Jimmy Ghione, Kaspar Capparoni, Luca Capuano, Massimo Giletti, Matteo Garrone, Maurizio Battista, Ninetto Davoli, Ninni Bruschetta, Raimondo Todaro Hamarz Vasfi e Ludovico Fremont.

Un successo assicurato, dal momento che in prevendita sono stati già staccati 25.000 tagliandi, una cifra all’altezza degli incontri veri di Serie A. I  biglietti si potranno acquistare anche prima della partita allo stadio Olimpico.

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Dzeko: “Il Barcellona è sempre favorito, ma possiamo fare bene anche contro di loro”

Edin Dzeko, attaccante della Roma e autore del gol che ha portato i giallorossi ai quarti di finale di Champions League, ha parlato dal ritiro della sua Bosnia, ai microfoni di novilist.hr. Queste le sue parole:

Il Barcellona è favorito non solo nei quarti di finale ma anche quando si tratta di vincere la Champions League. Tuttavia se giochiamo ancora una volta da squadra possiamo fare qualcosa di buono. Non voglio che suoni come un frase fatta ma la qualificazione ai quarti è merito di tutta la squadra, non di un solo giocatore. Abbiamo fatto del nostro meglio per i quarti di finale e sono stato onorato di aver ottenuto un degno successo. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare nemmeno la gamba di Peres nella prima partita, quando ha salvato un gol sicuro, e nemmeno le parate di Alisson, nulla di ciò. Quindi questo è un merito di tutta la squadra, e tutti i miei compagni di squadra lo meritano. Il compito dell’attaccante è quello di segnare e sono felice e orgoglioso di essere parte di questo successo”.

L'attaccante ripartisce i meriti:
Il lavoro di squadra è merito di tutto ciò che abbiamo fatto in questa stagione in Champions League. Tutti i gol segnati sono ugualmente importanti, èla squadra che ha raggiunto i risultati. Solo questo modo di pensare e di comportarsi sul campo può permetterti di competere con altre squadre“.

Sulla sua festa di compleanno e su chi gli avesse fatto gli auguri:
Ivan Perišić è stato uno di quelli che sono entrati e si sono congratulati, ma con Ivan ho ottimi rapporti da sempre. Anche Ognjen Vukojević ha parlato e si è congratulato sinceramente con me. Grazie ad entrambi, sono rimasto piacevolmente sorpreso. Con Totti il miglior saluto è stato il passaggio oltre alla soddisfazione dei fan che stavano aspettando da dieci anni. C’erano, ovviamente, biglietti di auguri individuali. Non so nemmeno chi non mi ha mandato un messaggio. Bene, ora che non dimentico qualcuno, non menzionerò i nomi. E c’erano davvero molti che si congratulavano con me, in questo modo ringrazio tutti con parole gentili“.

Il bosniaco ha sottolineato poi i progressi evidenziati dal calcio italiano:
“Il fatto che era dal 2007 che non arrivavano due club italiani ai quarti, era un grosso problema per il calcio italiano nel suo complesso, specialmente nell’anno in cui la nazionale non è arrivata alla Coppa del Mondo. La Roma quest'anno ha raccolto le simpatie di tutti, perché il gruppo in cui eravamo non era facile. D’altra parte, molti pensavano a noi come la vittima sacrificale, e siamo riusciti a buttare fuori l’Atletico Madrid. Il calcio italiano si sta rafforzando di stagione in stagione, quindi non mi sorprende che due club siano tra i primi otto“.

L'attccante giallorosso riesce a dribblare anche le critiche:
Non faccio troppa attenzione alle critiche, non perché mi disturbino, ma perché di solito sono io il più grande critico di me stesso. Nelle vita degli attaccanti, si sa che si verificano periodi a secco di gol, ma quando ciò accade, cerco di sfruttare al meglio altre qualità per arrivare al successo della squadra. Dalla crisi in cui mi trovavo, sono passato al mio miglior momento, così è successo l’ultima volta. Il lavoro di un calciatore è tale che devi abituarti alle lodi che ti arrivano oggi, e alle critiche del giorno dopo. I critici ci saranno sempre, è abbastanza comune nel mondo del calcio. È importante che quelli che mi lodano siano ancora più rumorosi”.

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Le big d’Europa su Alisson, parla l’agente: “Ama la Roma e pensa solo al presente”

Ze Maria, agente di Alisson, ha rilasciato alcune dichiarazioni al tabloid inglese The Sun, parlando del futuro del portiere brasiliano della Roma. Queste le sue dichiarazioni:

Alisson è sicuramente uno dei migliori portieri al mondo. Ama la Roma al 100%. Firmerà un nuovo contratto? Ora è concentrato soltanto sulla Serie A e sulla Champions League. Abbiamo un bel rapporto con la Roma, non abbiamo parlato di lui con il Liverpool. Ora Alisson pensa soltanto al presente. Non so quanto costerà il suo cartellino, dipende dalla Roma e dal mercato”.

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Frongia: “Stadio della Roma? Tutto pronto per avviare i cantieri”

Daniele Frongia, assessore allo sport in Campidoglio, ha rilasciato alcune dichiarazioni al blog de Il Fatto Quotidiano “Io Gioco Pulito”. Queste le sue parole riguardo lo Stadio della Roma:

“L’Anac, che vigilerà sugli appalti, ha espresso un giudizio positivo sul progetto del nuovo stadio di Tor di Valle che presto prenderà forma grazie al nostro impegno. Siamo riusciti a sbloccare l’impasse e a rivoluzionare un progetto che ora è finalmente esemplare dal punto di vista infrastrutturale e ambientale. È tutto pronto per avviare i cantieri, speriamo di poter vedere la posa della prima pietra al più presto”.

Campo Testaccio?
Campo Testaccio versa in una situazione di incuria e degrado da anni, appena insediati abbiamo inserito lo stesso fra le nostre priorità. L’accordo giunto la scorsa settimana per la bonifica dell’area è solo il primo passo per la riqualificazione del Campo, ma testimonia come, se veramente si vuole, si può cambiare questa situazione di inerzia che da anni caratterizzava la Capitale. Per la nostra Amministrazione è un ottimo risultato, ma saremo realmente soddisfatti solo quando potremo restituire completamente riqualificata la zona alla cittadinanza. Quando sarà pronto? Intanto pensiamo a bonificare l’area al più presto, dopo di che contestualmente precederemo con un avviso pubblico per il reperimento di soggetti interessati a investire per un progetto di rilancio dello sport nell’intera area.

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Schick: “Non voglio andare via. Dimostrerò di essere da Roma”

Patrick Schick, attaccante della Roma,  è stato intervistato nel corso del ritiro della Repubblica Ceca nel quale ha parlato della sua avventura in giallorosso: 

Riguardo la stagione con la Roma…
Certo che non è esattamente come immaginavo. Non mi aspettavo arrivassero così tanti infortuni. Ora sto facendo di tutto per essere in salute, posso dire che non sono preoccupato per niente al momento.

Sugli infortuni…
Non voglio avere scusanti. I motivi per cui la stagione non è l’ideale sono di più. All’inizio ci sono stati problemi con il cuore, e per quello non ho avuto alcuna preparazione estiva, quindi sono entrato direttamente in stagione, non è stato un inizio perfetto. Credo che quando prenderò un po’ di fiducia, mostrerò il mio valore e la mia appartenenza a Roma. So che devo ripagare la fiducia che mi hanno dato. Credo che tutto stia andando in una direzione migliore. Durante il mercato estivo tutto intorno a me si è mosso velocemente. Forse c’è stata un po’ di fretta, avrei dovuto iniziare più lentamente. Ma ero entusiasta di voler fare tutto. Il mio corpo non era ancora pronto. Mentre giocavo i muscoli non erano pronti.

Sulla possibilità di lasciare la Roma…
Non è un’opzione possibile. Non voglio pensare di andare da nessuna parte. Voglio ancora dimostrare di poter essere da Roma. La mia avventura non è iniziata bene, ma potrebbe finire in modo completamente diverso. Abbiamo diverse partite prima della fine della stagione, posso arrivare al mio obiettivo.

Sui quarti di finale di Champions.
I quarti di finale contro il Barcellona sono interessantissimi. È bello far parte di questo successo, e posso ancora avere la possibilità di scendere in campo. Dipenderà tutto da come mi allenerò, solo così potrò entrare in formazione e giocare. Farò di tutto per farlo.

Sulla pressione.
La pressione c’è ancora, d’altronde sono stato uno degli acquisti più costosi in Italia. Ho provato a non sentirla, ma è impossibile. Non avevo mai visto nulla di simile prima, è tutto nuovo per me. Ho ancora 22 anni, devo abituarmi a questo. A Roma la pressione è sicuramente maggiore rispetto ad altre parti.

Su Roma.
Roma è una città bellissima. Ultimamente ha piovuto, ma normalmente il clima è mite, la qualità della vita è fantastica. Le persone sono un po’ pazze… quando passo mi chiamano e mi gridano “Schick Schick”. È difficile nascondersi, vengo riconosciuto. A volte è difficile, ma non voglio dire di no a nessun tifoso. È una cosa carina, anche se a volte è complicata.

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Bruno Peres: “Barcellona? È la partita dell’anno. Se Alisson dovesse partire…”

Il terzini della Roma Bruno Peres è stato intervistato da Premium Sport. Ecco le sue parole. 

Sul gol alla Juventus con la maglia del Torino.
"Solamente dopo, quando ho visto l’atmosfera, mi sono reso conto. Mentre lo vivevo non potevo immaginare tutto questo".

Sei entrato nella storia della Roma per il salvataggio contro lo Shakhtar…
"All’inizio ho pensato che avrebbe potuto colpirmi se avesse calciato male, magari lo avrei messo fuori. Sono stato fortunato. Ho potuto aiutare la squadra facendo una parata che normalmente fa Alisson".

Alisson che ti ha detto?
"Mi ha detto che ho fatto la parata che ci porta un passo avanti in Champions League".

Chi è il più social del gruppo?
"Io uno dei meno. Mi sa che è Strootman, è lui quello che ogni giorno cerca di mettere qualcosa dell’allenamento, delle partite. È lui quello più social".

Pensate al Barcellona?
"Il mister fa di tutto per non farlo. Sappiamo che è la partita dell’anno per noi, sappiamo che sarà dura e difficile".

È possibile fare l’impresa?
"Nel calcio sono 11 contro 11. Non ha senso allenarsi se hai già paura e sei consapevole che perderai. Dobbiamo avere coraggio".

Alisson?
"Sarà il portiere più importante del mondo. Sarà lui il titolare del Brasile per il momento che sta vivendo. Lavora tanto, sta dimostrando di essere forte partita dopo partita."

Avete paura che vada via da Roma?
"Sì, ma quando uno fa bene come lui ormai è così nel calcio. Magari è un suo sogno o ha un obiettivo, glielo auguro, ma sarò triste se dovesse partire".

Come vivete questa corsa Champions?
"Non siamo tranquilli perché se sbagliamo una partita loro si avvicinano. Dobbiamo vincere ogni partita e fare ogni punto per staccarci da Inter e Lazio. In ogni partita dimostriamo quello che chiede il mister e credo che stiamo riuscendo a fare bene".