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Mancini: “L’Olimpico pieno dà una carica enorme. Ho scelto di rimanere in Italia per la Roma”

Amantino Mancini, ex calciatore in Italia di Roma ed Inter, torna a parlare ai microfoni della società giallorossa. Queste le sue parole:

Amantino quindi ha deciso cosa farà da grande?
“Sono giovane ho ancora 37 anni, ma ho deciso che voglio fare l’allenatore”.

Come mai allenatore?
“Ho fatto il corso allenatore Uefa A e sono stato promosso. Sono in attesa di fare il corso Uefa Pro.  Mi piace molto il ruolo di allenatore, ma bisogna essere molto preparati. Quando facevo il giocatore credevo fosse più difficile scendere in campo che sedere in panchina. Ora mi sto accorgendo che non è cosi. È molto più difficile comandare che essere comandato. L’allenatore è anche psicologo, padre, madre… non basta mettere bene tatticamente la squadra in campo”.

Dove le piacerebbe allenare?
“Non lo so, non ci ho pensato ancora, in Brasile ho già ricevuto offerte per andare ad allenare in B, ma prima voglio studiare come si deve. Con calma e senza fretta…”.

Intanto, ha l’occasione di venire all’Olimpico e ci sarà anche per il Barcellona. Che partita vedremo?
“Una gara aperta, sicuramente. La Roma ha bisogno di fare risultato, il Barcellona sa giocare e fa giocare i suoi avversari. La Roma non deve subire reti e fare gol il prima possibile. Se riesce ad andare in vantaggio presto, la squadra potrà affrontare tutto con più tranquillità”.

A cosa è dovuta l’infallibilità del Barca?
“Sono fortissimi nel palleggio, Messi poi lo conosciamo tutti. Hanno tante soluzioni offensive e risultano pericolosissimi”.

Come ha visto la Roma al Camp Nou?
“La Roma ha giocato benissimo, si vedeva che aveva studiato attentamente il suo avversario. Poi l’episodio del rigore su Dzeko ha condizionato tutta la partita. Comunque, la squadra ha giocato con personalità”.

La stessa personalità che servirà al ritorno?
“Beh, dovrà fare una gara diversa. Deve assolutamente vincere, quindi inevitabilmente creerà degli spazi. Deve fare un gioco più aggressivo dell’andata”.

L’Olimpico è sold out, che emozione si prova a scendere in campo con lo stadio gremito?
“Bellissimo. Giocare con l’Olimpico pieno dà una carica enorme. Ci sarà un ambiente pazzesco, ribaltare il risultato è difficile ma non è impossibile, bisognerà crederci”.

Qual è il suo giudizio su Di Francesco?
“Mi piace molto. È sincero, umano. Capisce di calcio. Ha fatto la sua Roma… e sta facendo bene”.

Di questa squadra chi l’ha colpita?
“Non conoscevo Cengiz, mi piace ed è un giocatore con grandi prospettive”.

Brasiliano come lei, Alisson lo conosce bene?
“In Brasile conoscevamo tutti le sue grandi potenzialità. Questo è il vero Alisson, ha avuto solo bisogno di tempo per ambientarsi”.

Mancini e la Champions… ci racconta la sua esperienza?
Già sentire quella musichetta ti dà la carica. È un privilegio averla potuta giocare. Dopo il Mondiale, è la competizione più importante”.

Lei è stato protagonista in UCL di una grande impresa, contro il Lione… Cosa ricorda di quella gara?
“In casa giocammo benissimo, ma non andammo oltre lo 0-0. Poi in trasferta non ci davano certo per favoriti,  loro erano uno squadrone in quel periodo. Ma vincemmo 2-0 e io feci un gran gol”.

Due coppe Italia, una Supercoppa… qual è il ricordo che le sta più a cuore?
“Impossibile scegliere un solo momento. Ricordo tutti i miei gol, ma certo il primo di tacco al derby, quello al Real Madrid e anche quello al Lione hanno un posto particolare. E poi le undici vittorie consecutive… grandissime emozioni”.

Insomma come mai ha scelto l’Italia?
“Per il calcio… e poi per la Roma”.

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Capello: “Per Roma e Juventus poche possibilità in Champions”

Nessuno si aspetta miracoli da parte delle squadre italiane impegnate in Champions League, neppure Fabio Capello. Il tecnico, infatti, parlando a "Radio Anch'io lo Sport",  ha detto: "Quando hai Ronaldo e Messi parti gia' da 1-0. Sono giocatori sempre determinanti , quest'anno piu' che mai. Ronaldo e' in forma da un paio di mesi e gioca in maniera diversa, da centravanti d'area di rigore, Messi inventa gioco. Non do' molte possibilita' alle due italiane, le qualita' di questi giocatori e le possibilita' economiche di queste squadre sono troppo superiori a quelle nostre". Capello ha addirittura gia' in testa chi raccogliera' l'eredita' dei due fuoriclasse: "Neymar deve migliorare ma come qualita' puo' essere paragonato a Messi, ha anche piu' fantasia, ma anche Mbappe' ha un grande futuro, sono loro i futuri giocatori da Pallone d'Oro".

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Roma-Barcellona, previsti mille tifosi blaugrana

Nonostante la sconfitta contro la Fiorentina bruci ancora, il pensiero inevitabilmente si sposta alla sfida di ritorno contro il Barcellona di domani sera. Da giorni i biglietti sono andati esauriti, anche se dei circa quattromila tagliandi a disposizione degli ospiti, come riportato oggi da diversi quotdiani, ne sono stati venduti solo mille circa, ma la cornice di pubblico è comunque ampiamente garantita. Come direttore di gara è stato designato il francese Clement Turpin, che vanta un precedente unico ma buono con i giallorossi: ha infatti diretto il match di ritorno valido per i sedicesimi di finale di Europa League, in cui la squadra giallorossa riuscì a battere in trasferta, a Rotterdam, il Feyenoord per 1-2, dopo aver pareggiato in casa 1-1. 

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Conti: “Il Barcellona ha vinto grazie ai nostri errori”

"Hanno vinto grazie ai nostri errori, sono ancora la squadra migliore al mondo e non possiamo concederceli. Sarà molto dura, il Barcellona attua sempre lo stesso stile di gioco mantenendone il controllo". Questa l'opinione di Bruno Conti, che la esterna durante un'intervista al portale sportivo Goal.com parlando del match d'andata dei quarti di Champions tra Barcellona e Roma al Camp Nou, terminata per 4-1 per i padroni di casa. L'ex campione giallorosso ha poi proseguito: "Di Francesco parlerà alla squadra con serenità, ciò che non hai fatto in 70' puoi farlo in 2 minuti e se il Barcellona dovesse segnare per primo, questo dovrà essere uno stimolo in più", ha aggiunto su una possibile rimonta giallorossa all'Olimpico domani sera alle 20.45 contro i blagrana. Conti si è espresso anche sul momento del ritiro di Francesco Totti: "Per noi è molto difficile, sarebbe come parlare di un Barcellona senza Messi. Negli ultimi anni, Francesco ha fatto tanto".  Un pensiero infine anche sul prossimo ct della Nazionale italiana: "Penso che Ranieri sia la scelta migliore, ha esperienza ed è una persona seria. So che ci sono altri nomi come Ancelotti, Mancini o Conte, ma credo vogliano ancora lavorare nel weekend e ciò lo consentono solo i club".

 

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Roma-Fiorentina, le dichiarazioni nel post

Nel post-partita di Roma Fiorentina, arrivano per prime le dichiarazioni di Eusebio Di Francesco, rese e Premium:

"Non mi interessa parlare dell'arbitro, oggi non ci è girato nulla a favore. Le scelte arbitrali dubbie? Non è girato nulla, non stiamo stati bravi a concretizzare. Non facciamo gol. Si guardano prestazioni,  ma il calcio è fatto di episodi. I cambi? Nessuno può giocarle tutte, non cerchiamo cose che non esistono. Non si analizzano altre cose oltre il risultato, se c'era una squadra che meritava era la Roma. ci prendiamo questa sconfitta in silenzio e ora penseremo al Barcellona.  Quando fai tante partite, è inevitabile cambiare e questo può contromettere le prestazioni. La Juventus oggi ne ha cambiati nove, si può perderw qualcosa in lucidità. Nel primo tempo la squadra voleva far male, magari con poca qualità ma quando si creano situazioni pericolose si lavora con concetti giusti. Che la Fiorentina abbia cercato di giocare di più è vero, nel secondo molto meno"

Perchè credere nella rimonta martedì?
"Perchè viviamo per partite del genere. Si diceva che non abbiamo nulla da perdere, invece ho il desiderio di perdere qualcosa. Se però scendiamo in campo con il poco cinismo di oggi non andiamo da nessuna parte. Se invece mettiamo in campo quello che vogliamo possiamo toglierci soddisfazioni"

Cosa manca per avvicinarsi alla Juventus?
"La Roma ci si è avvicinata ma non è mai stata alla pari, nemmeno lo scorso anno quando la Juventus ha gestito il vantaggio. Qualcosa manca, a livello generale. Per migliorare va creata una mentalità, che passa anche per sconfitte brucianti. I sacrifici alla lunga vengono ripagati. Non possiamo essere la squadra che crossa e tira di più con questi pochi gol fatti. La crescita della squadra nasce dalla determinazione che si ha, per questo motivo ieri mi sono arrabbiato con alcuni ragazzi in allenamento"

 

E' poi la volta di Kolarov, che parla a Sky: "Approccio molle? No non credo, ci hanno fatto 2 gol su 2 tiri. Io sto qui a parlare del risultato c'è il mister che parlerà della difesa. Non credo si debba fare un dramma, chiaro che non sono i risultati che volevamo ma anche vincendo non avevamo chiuso niente. Bisogna andare avanti e dimostrare che siamo all'altezza di rigiocare la Champions anche l'anno prossimo, ma anche se vincevamo 8-0 la questione non era chiusa, ci servivano questi punti è chiaro ma abbiamo subito una partita e dobbiamo essere forti per superare questi risultati e ripartire martedì"

Troppo turnover?
"No credo che tutti i giocatori sono importanti. Hanno giocato tutti tante partite quindi non credo che si debba parlare di . Tutti i giocatori devono essere pronti e non è umano giocare tutte le partite"

Mancano cattiveria e determinazione?
"I fatti sono che abbiamo creato tante occasioni oggi e non abbiamo segnato quindi dobbiamo essere più cattivi ma l'importante è creare tanto. Conta il risultato però e per vincere conta far gol"

 

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Roma-Fiorentina, le pagelle

Alisson 5,5 – Non particolari colpe sul primo gol, forse meno reattivo del solito sul secondo, in generale non appare il portiere ammirato in altre occasioni. Solito dribbling da brividi col tacco nel finale

Bruno Peres 6 – Altra prova positiva per il brasiliano, costante nella spinta e nell'iniziativa, ancora perfettibile in fase difensiva. Dalla sua parte le iniziative ed i cross più pericolosi 

Manolas 5 – Solita copertura in velocità ma dorme in un paio di occasioni, una delle quali pagata a carissimo prezzo

Fazio 5,5 – Come sempre offre una prova di carattere coronata da qualche folata offensiva, dietro soffre come tutta la difesa

Juan Jesus 6 – Prova diligente a sinistra, senza infamia e senza lode. Prova anche a spingere con qualità diversa da Kolarov, di più difficile chiedere. Spostato al centro nella ripresa fa il suo dovere

Nainggolan 5 –  Appannato rispetto al solito, ha sulla coscienza un gol mangiato su assist delizioso di Schick, oltre a molta imprecisione

Gonalons 5 – Qualche verticalizzazione la prova, per il resto però si fa sentire poco a centrocampo e rischia di regalare un assist a Simeone cercando un retropassaggio verso Alisson, che lo salva

Strootman 5,5 –  A tratti meglio del solito, prova anche il tiro da fuori trovando la grande risposta di Sportiello. Si spegne progressivamente

Defrel 4 –  Non si ricorda una palla toccata dal francese, che esce all'inizio della ripresa

Dzeko 6 – Nel buio del pomeriggio romanista offre lotta, assist e qualche tiro in porta. Sulla sua strada tanta sfortuna e tanto Sportiello

El Shaarawy 5 – Tanta corsa ma poco arrosto, il voto potrebbe essere più basso non fosse per una bella girata nel primo tempo che Sportiello contiene senza difficoltà ed un tiro al volo, terminato fuori, nel finale

Schick 5 – Entra nella ripresa, gran tocco di palla per un bellissimo assist che Nainggolan spreca. A parte questo si ricorda un colpo di testa e nulla più. Troppo poco

Kolarov 5,5 – Sostituisce Manolas e va a sinistra, prova le solite iniziative senza pungere come altre volte
 

Florenzi sv – Entra per Strootman cercando di dare vivacità alla manovra, piazza un bel cross non sfruttato, poi corre e basta

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Monchi: “Dopo Barcellona siamo sulla strada giusta”

Monchi, come di consuetudine, ha rilasciato alcune dichiarazioni prima della partita casalinga. Queste le parole del ds ai microfoni di Premium: "Il futuro della squadra? Noi proviamo sempre a costruire una squadra più forte, abbiamo una base importante come abbiamo risultato a Barcellona, al di là del risultato, che è bugiardo. Raiola a Trigoria? Ci siamo visti per parlare del futuro di Luca Pellegrini e di niente altro; siamo sulla strada buona. Dopo Barcellona eravamo frastornati, ma da giovedì abbiamo pensato alla partita con la Fiorentina. Siamo sulla strada buona, dobbiamo lavorare per migliorarci"

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Roma-Fiorentina, la formazione ufficiale

Arriva l'undici ufficiale dei giallorossi, con qualche piccola sorpresa. Ancora fuori Schick, dentro Defrel come anticipato dallo stesso Di Francesco in conferenza stampa e riposo per Kolarov che viene sostituito da Juan Jesus. Il 4-3-3 dei giallorossi si disegna quindi così: Alisson, Bruno Peres, Manolas, Fazio, Jesus; Nainggolan, Gonalons, Strootman; Defrel, Dzeko, El Shaarawy. 

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Roma-Fiorentina, out Luca Pellegrini: attacco influenzale per il giovane giallorosso

Luca Pellegrini, terzino della Roma, questa mattina ha lasciato il ritiro di Trigoria per un attacco influenzale. Il classe ’99 quindi non sarà disponibile per la gara di questa sera contro la Fiorentina: il giovane difensore era alla sua seconda convocazione consecutiva dopo il doppio infortunio al ginocchio sinistro.

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Roma-Fiorentina, i convocati di Di Francesco: c’è Nainggolan

Non ci saranno, come anticipato in confertenza dal tecnico, ne Under ne Perotti contro la Fiorentina. Convocato però Radja Nainggolan. Ecco la lista dei 22 giallorossi convocati da Eusebio Di Francesco per la sfida della 32^ giornata di Serie A.

Alisson Becker
Bogdan Lobont
Lukasz Skorupski

Luca Pellegrini
Juan Jesus
Aleksandar Kolarov
Elio Capradossi
Federico Fazio
Alessandro Florenzi
Bruno Peres
Jonathan Silva
Kostas Manolas

Radja Nainggolan
Kevin Strootman
Lorenzo Pellegrini
Daniele De Rossi
Maxime Gonalons
Gerson

Edin Dzeko
Patrik Schick
Gregoire Defrel
Stephan El Shaarawy