Categorie
NEWS

Sabatini: “I tifosi della Roma devono fidarsi di Di Francesco”

Walter Sabatini, ds della Sampdoria, ha rilasciato un'intervista al sito gianlucadimarzio.com in cui ha parlato dell'acquisto di gregoire defrel, arrivato proprio da Trigoria dopo un'annata non convincente:  "Qui alla Sampdoria ha trovato l’ambiente adatto, è stato accettato da subito. Sta superando alcuni problemi fisici che ha avuto a Roma, oggi gioca con grande euforia e questo gli permette di fare grandi gol. Al di là delle due reti, ha fatto una partita di grande livello". 

Il dirigente ha poi commentato l'atttuale momento dei giallorossi: "Hanno una grande squadra, con grandi calciatori. I tifosi devono fidarsi di Di Francesco, ma lo dico in maniera distratta perché sono occupato sulla Sampdoria. Sulla Roma ho i migliori pensieri, ma non mi sembra il caso di entrare nei dettagli". 

 

Categorie
Allenamenti

Trigoria: squadra in campo. Florenzi, Perotti e Mirante a parte

La Roma riprende ad allenarsi dovendo fare a meno dei 13 calciatori convocati dalle rispettive nazionali. I giocatori rimasti a disposizione di Eusebio Di Francesco hanno svolto riscaldamento, per poi lavorare sulla parte atletica con esercitazioni e allunghi e infine si è svolta la classica partitella in famiglia. Florenzi, Perotti e Mirante hanno lavorato a parte svolgendo allenamento individuale. La ripresa degli allenamenti è fissata per domani alle 17.00.

Categorie
NEWS

Nzonzi, parla il suo primo allenatore: “Già da piccolo aveva grande intelligenza calcistica”

Smaïl Bouadbdellah, giornalista di Bein Sport e in passato allenatore di giovani calciatori, conosce Steven Nzonzi fin da bambino, quando calzò gli scarpini per la prima volta con la maglia del Racing Club de France football Colombes 92. Oggi il giornalista, in occasione del ritorno di Nzonzi nella sua città natìa, ha rilasciato un'intervista a Le Parisien:

Che ricordi ha di Steven Nzonzi da bambino?
“Come educatore sportivo ho lavorato solo un anno al club, ma siccome ero anche un operatore del centro di intrattenimento per i campi di vacanza della città di Colombes, ho avuto l’opportunità di averlo molto spesso con me. Ricordo in particolare l’estate del 1999, in una colonia sull’isola di Groix. Nzonzi non ha lasciato un solo istante la maglia della squadra della Nigeria!”.

Come insegnante di calcio, ha scoperto il suo potenziale?
“A quell’età rilevammo la sua intelligenza sul terreno, il suo senso del gioco, e capimmo anche che era un bravo ragazzo, quadrato, con una buona educazione e un buon ambiente familiare. Ma da lì a predire una carriera così internazionale e un titolo di Campione del Mondo… A quel tempo, non era ancora enorme come poi è diventato”.

Che rapporto ha con lui oggi?
“Sia che si tratti di Steven Nzonzi o di altri, sono sempre rimasto in contatto con i bambini del club. E non solo quelli che sono diventati calciatori. Anche se la mia professione mi porta ovviamente ad avere legami speciali con i calciatori e questo è il caso di Steven, con cui parlo molto. Soprattutto per quanto riguarda il suo nuovo status e il suo ruolo di esempio. Ne è perfettamente consapevole. Lui stesso aveva degli idoli e ora assume questo ruolo. Ricordo che una sera, dopo un incontro di Champions League, mi disse che voleva tornare a Colombes, vedere gli insegnanti, incontrare i giovani… Tutto questo si materializza oggi (l’altro ieri, ndr) con l’aggiunta di un titolo di Campione del mondo”.

Categorie
NEWS

[VIDEO] – Mancini: “Mi fido di Pellegrini e Cristante. Zaniolo è forte. De Rossi tornerà utile”

Roberto Mancini in conferenza stampa parla delle convocazioni e delle scelte che riaguardano i calciatori romanisti: Daniele De Rossi, per ora escluso, Bryan Cristante, Lorenzo Pellegrini e Nicolò Zaniolo. Queste le parole del commisario tecnico della nazionale: 

DE ROSSI

"De Rossi fa parte di quel tipo di giocatori di grande esperienza che potrebbe essere coinvolto per scendere in campo in partite decisive".

CRISTANTE E PELLEGRINI

"Cristante e Pellegrini l'anno scorso avevano giocato molto. Adesso stanno trovando meno spazio e per questo dovremmo anche affrontare un discorso di varianti tattiche. Sono fiducioso sul loro impiego nel prosieguo della stagione".

ZANIOLO

"Zaniolo è un Under 19 di quella rappresentativa che ha fatto finale all'Europeo. A 19 anni se sei forte devi giocare, abbiamo molti prospetti interessanti che hanno solo bisono di opportunità per dimostrare il loro valore"

Categorie
NEWS

FFP: Inter a ranghi ridotti in Champions League

Il Financial Fair Play costringe l'Inter di Luciano Spalletti ad affrontare la Champions League a ranghi ridotti. Infatti l'Uefa imporrà ai nerazzurri di mettere il lista 22 calciatori il cui valore economico sia in pareggio con i 22 iscritti alla scirsa competizione europea, ovvero l'Europa League, per evitare che il club sfrutti il vantaggio di aver sforato i paletti imposti dal FFP. 

Il numero dei giocatori scende ulteriormente a 20 in quanto l'Inter non ha nella sua rosa prodotti del vivaio, quindi in lista andranno 20 calciatori, di cui 3 portieri. Per Spalletti le scelte sono chiare: fuori Gagliardini, Joao Mario e Dalbert. La lista dovrebbe essere così composta: 

Portieri: Handanovic, Padelli, Di Gennaro (o Berni)

Difensori: Asamoah, D'Ambrosio, de Vrij, Miranda, Ranocchia, Skriniar, Vrsaljko.

Centrocampisti: Borja Valero, Brozovic, Nainggolan, Vecino, Candreva, Perisic.

Attaccanti: Icardi, Keita, Lautaro Martinez, Politano.

Categorie
Calciomercato

Ziyech: «Avevo l’accordo con la Roma, Monchi non con l’Ajax»

La Roma voleva Ziyech. L’ha contattato, corteggiato, ne aveva ottenuto anche il sì, con un’offerta di quasi 3 milioni di euro a stagione, come ricorda anche La Gazzetta dello Sport. Tranne, poi abbandonarlo al suo destino, per così dire. Destino che vuol dire ancora Ajax, che proprio in questi giorni gli ha adeguato il contratto. Ieri il marocchino ha parlato alla sua tv di casa, quella dei Lancieri: «Avevo un accordo già con fatto con la Roma, ma non c’era quello tra i giallorossi e l’Ajax. È un peccato, mi sarebbe piaciuto andare, ma non è stato possibile».  Tutto finito, dunque? Per ora sì, a confermarlo è lo stesso Ziyech: «A gennaio non prendo in considerazione un trasferimento, resto all’Ajax. Se vai in una squadra nuova devi arrivare a inizio stagione». Ed allora, in caso, se ne riparlerà a giugno prossimo.

Categorie
Tifosi

Derby, la data torna in discussione

Mancano più di due settimane, ma il derby Roma-Lazio fa già discutere. La stracittadina, infatti, si giocherà sabato 29 settembre alle 18 come stabilito dal calendario obbligato per la suddivisione dei big match tra Sky e Dazn (andrà in onda sulla piattaforma satellitare). Quel giorno, come ricorda anche Leggo, al centro di Roma è previstala maxi manifestazione del Pd contro l’attuale governo. E di conseguenza le forze dell’ordine dovrebbero dividersi tra il derby e un corteo a rischio. Impossibile anticipare a venerdì il match visto che mercoledì si giocherà il turno infrasettimanale (Roma-Frosinone e Udinese-Lazio) o posticiparlo a domenica visto che i giallorossi martedì 2 ottobre avranno il delicato impegno di Champions col Viktoria Plzen. Difficile anche spostarlo alle 20,30 (a manifestazione finita) visto che ciò comporterebbe il dirottamente della visione del match da Sky a Dazn. Osservatorio e Questura saranno a lavoro nei prossimi giorni anche coi due club per studiare il giusto piano di sicurezza da attuare.

Categorie
Rassegna stampa

Roma, sveglia in tre mosse

IL MESSAGGERO (U.Trani) – Il reset immediato della Roma, dopo la settimana dell'involuzione (1 punto nei match contro l'Atalanta e il Milan), è il passaggio obbligato in questa fase della stagione. E ovviamente tocca a Di Francesco il ripristino urgente della situazione iniziale. In sintesi, dopo la confusione tattica delle ultime 2 gare, bisogna riavviare e riproporre quei concetti che l'allenatore ha portato avanti per 14 mesi. Va, però, chiarito il punto fondamentale per procedere nella direzione giusta: senza la migliore condizione atletica, ogni intervento in allenamento e anche in partita rischia di essere fine a se stesso. Eusebio, da oggi pomeriggio, riprende a lavorare con la squadra a Trigoria. L'addestramento sarà parziale, con mezzo gruppo: sono 13 i nazionali, quindi gli assenti. Così anche l'amichevole di giovedì a Benevento sarà utile solo a metà. Meglio di niente, comunque. Il test verrà sfruttato per aumentare il minutaggio di chi ha giocato meno e di chi è indietro, a cominciare da Fazio, Karsdorp e lo stesso Perotti. Il programma quotidiano durante la sosta, per il resto, è scontato: lavorare sulla traccia che non c'è più. Con 3 mosse, utili per ritrovare la solidità e l'equilibrio dell'assetto. E l'identità.

LINEA DA RIQUALIFICARE – La difesa della Roma, nel torneo scorso, è stata seconda solo a quella della Juve campione: appena 4 gol subiti più dei bianconeri (28/24). Olsen non ha incassato reti a Torino, poi 5 in 2 match. Le gaffe dei singoli, di reparto e di squadra hanno evidenziato la fragilità attuale. In 51 partite della stagione passata furono 23 i clean sheet (18 in serie A e 5 in Champions, 22 con Alisson in porta e 1 con Skorupski). Contro l'Atalanta e contro il Milan, l'improvviso black out per il tiro al bersaglio degli avversari, con il record all'Olimpico della squadra di Gasperini: 16 conclusioni nel 1° tempo. Il quartetto usato nelle prime 2 gare è lo stesso dell'anno scorso: Florenzi, Fazio, Manolas e Kolarov. Restano i più affidabili, avendo poi i ricambi in ogni ruolo: Karsdorp a destra, Luca Pellegrini a sinistra, Santon per le 2 fasce, Marcano e Jesus centrali. Ma Di Francesco, con i 4 titolari, va sul sicuro. Fazio e Kolarov devono però entrare in forma. La difesa a 3, bocciata a San Siro, è l'opzione in corsa.

BARICENTRO DA SISTEMARE – Il 4-3-3 è scomparso dopo il viaggio a Torino e il 1° tempo contro l'Atalanta. E' il sistema di gioco di riferimento dell'allenatore: lo rivedremo presto. Inutile, invece, tirare in ballo ancora Strootman, unico intermedio della rosa capace di interpretare correttamente le 2 fasi: non c'è più. Bisogna aspettare Cristante e Lorenzo Pellegrini, scoprire Coric e Zaniolo e capire se, in alcune partite, De Rossi e Nzonzi potranno convivere nel centrocampo a 3. Con loro, assetto meno sbilanciato. L'ultimo arrivato sa fare la mezzala, posizione che Pastore si deve riprendere per avere spazio nella Roma. All'allenatore piace poco la formula con il trequartista.

FASCIA PROTETTA – Monchi ha acquistato solo Kluivert per il ruolo di esterno offensivo. Sinistro. Di Francesco, però, lo vede bene pure a destra. Il ds avrebbe portato a Trigoria anche Malcom, a conferma che la Roma vuole sfruttare le corsie, con il 4-3-3 o il 4-2-3-1. Di interpreti ce ne sono in abbondanza: Under, Perotti, El Shaarawy, Kluivert e, volendo, Coric. Ecco perché è inutile forzare in quella posizione Schick. Che è il vice di Dzeko. Da Milano in poi, i giocatori andranno utilizzati dove si trovano a loro agio. Per essere di nuovo squadra.

Categorie
Rassegna stampa

Dzeko, il centravanti rifinitore non ha bisogno del trequartista

IL MESSAGGERO (A.Angeloni) –  Sbuffa, sbraita, alza la voce, gesticola, poi la Roma perde, gioca pure male e dici: Dzeko è nervoso. E ti credo, ma ben venga. Meglio acceso e incazzoso che spento e pure demotivato. Del resto si andava sostenendo – nemmeno troppo tempo fa – che Dzeko fosse un po' troppo buono. Ora non possiamo certo lamentarci se ha deciso di perdere la pazienza, possiamo lamentarci se lo fa platealmente, con il compagno, con l'allenatore. Il problema è capire: perché si innervosisce? La mancanza del gol non può essere il motivo: ne ha segnato uno fino a ora e anche quando – in passato – non li faceva con continuità, non reagiva come abbiamo visto a San Siro, mandando a quel paese un compagno e rispondendo all'allenatore. Edin si arrabbia – come è successo lo scorso anno dopo la prima sfida con l'Atletico Madrid – quando la squadra gioca male e quando lui è fuori dal contesto, quando non è al centro del mondo.

DENTRO E FUORI AREA – Quindi per provare a spiegare, facciamo riferimento a motivazioni tattiche. Esempio: quando Totti faceva il centravanti, la Roma aveva bisogno di un rifinitore? No, perché il capitano era bomber e trequartista, attaccava l'area e tornava per rifinire, ora per gli esterni, ora per il trequartista, che era Perrotta, uomo di prosa e non di poesia. Dzeko, lo abbiamo detto tante volte, è un attaccante di quel genere: ama occupare l'area, ma gli piace anche sfruttare – partendo da dietro – le sue qualità tecniche. Non a caso, oltre ai 74 gol romanisti, ha realizzato anche 29 assist. Roba da trequartista, insomma. Ecco perché, forse, uno con queste caratteristiche avrebbe bisogno più di un collega che sappia cogliere i tempi giusti per l'inserimento, piuttosto che di un calciatore capace di innescarlo. Per ora non si è ancora abituato a giocare con Pastore dietro a lui. Poi, con Schick in una posizione molto accentrata, Edin finisce con il fare solo il rifinitore oppure a fare a gomitate con gli avversari, ma sempre e solo fuori dall'area. Dici, è nervoso. E ti credo. Come si risolve la questione? Dare a Dzeko ciò di cui Dzeko ha bisogno, aspettare che si abitui oppure prendere altre strade: Pastore finto centravanti, Schick al posto del bosniaco, ogni soluzione diversa può essere giusta e migliore. Ma Dzeko, dietro a lui, non sembra avere la necessità di un rifinitore, ma di gente che corra e si sovrapponga: mezz'ali, ali, un po' meno i trequartisti puri.

Categorie
Tifosi

[FOTO] – Milan-Roma, striscione contro la proprietà: “Ma quale scudetto, ma quale coppa dei campioni. I vostri trofei: plusvalenze e cessioni!”

"Ma quale scudetto, ma quale coppa dei campioni. I vostri trofei: plusvalenze e cessioni!". Questo il testo di uno striscione, firmato gruppo Roma,  comparso subito dopo la sconfitta dei giallorossi per 2-1 sul campo del Milan in campionato, esposto nella Capitale in zona Boccea. Prosegue la protesta dei tifosi contro l'attuale proprietà americana.