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Ultrà romanisti subito liberi: scatteranno decine di Daspo

Filippo Lombardi, Emiliano Bigi e Martino Di Tosto, gli ultrà romanisti arrestati dalla polizia per gli scontri di domenica con i rivali napoletani nell’area di servizio Badia al Pino (Arezzo) sono stati scarcerati. Per i primi due il fermo non è stato nemmeno convalidato, per Di Tosto sì, ma il giudice aretino ha disposto per lui, unico ferito ufficiale della guerriglia, l’obbligo di dimora nella Capitale e di firma quotidiana anziché i domiciliari chiesti dal pm. Rinviata invece a oggi l’udienza per Antonio Marigliano, ultrà del Napoli.

Altri provvedimenti potrebbero essere presi nelle prossime ore. Molti partecipanti agli scontri sono già identificati con le telecamere dell’autogrill e dalle targhe dei veicoli filmate dalla polizia scientifica. «Ci saranno decine di Daspo, quanto accaduto è vergognoso, stiamo preparando una controffensiva», annuncia il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che oggi al Viminale incontrerà i presidenti della Federcalcio, Gabriele Gravina, e della Lega calcio serie A, Lorenzo Casini. Nel pomeriggio la riunione dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive: sul tavolo subito le misure da prendere per Napoli-Juventus di venerdì sera. «Darò indicazioni perché ci sia un’impostazione di massima precauzione», ribadisce Piantedosi.

Come scrive il Corriere della Sera, sugli scontri si fa largo l’ipotesi di un confronto pianificato da napoletani e romanisti per questioni di equilibri nel mondo ultrà. Erano 400 tifosi, c’è stato un solo ferito e nessuna aggressione agli agenti. I due romanisti arrestati lunedì evitano il carcere grazie al precedente di un tifoso laziale, per il quale la Cassazione ha disposto nel 2015 la nullità dell’arresto in flagranza differita in mancanza dei requisiti di urgenza e di impossibilità di arresto sul posto. Bigi, 40 anni, e Lombardi, 26, sono indagati dal pm Antonino Di Maio per «rissa, detenzione e lancio di petardi, fumogeni e bottiglie in modo da creare pericolo alle persone». Bigi aveva, al momento del fermo, anche un coltello a serramanico da 20 centimetri: «Lo uso per il mio lavoro da idraulico», ha detto al giudice. Lombardi, che dal 2019 e fino al 2025 ha l’obbligo di firma durante le partite della Roma in conseguenza della condanna a tre anni ricevuta in Inghilterra per la rissa in cui un tifoso del Liverpool rimase in coma, è stato riconosciuto mentre colpiva i napoletani con un’asta.

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