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Retesport, lo sbarco in Giappone – Diario di viaggio (Day 1)

RETESPORT IN GIAPPONE (dal nostro inviato Gianluigi d’Orsi) – Non so quanti dei giocatori della Roma abbiamo visitato il Giappone, o quanti sognassero di farlo; Mourinho sembrava sincero quando ha detto di essere felice di questa tournée, di certo essere qui, per me, è un sogno realizzato. Arrivare qui passando per Abu-Dhabi, dove la gente si aggirava con le maglie delle varie nazionali mentre raggiungeva il Qatar e dove due tifosi argentini mi hanno detto di essere felici di Dybala alla Roma, ha aggiunto un prologo che nemmeno se avessi scritto io sarebbe stato così significativo. Forse i tifosi giallorossi che abitano il sol levante saranno delusi dalla mancanza dell’argentino, ma di certo loro non hanno deluso me: il Giappone è esattamente come te lo aspetti, per quello che si può subodorare da lontano, ed anche meglio. Sul treno che porta dall’aeroporto alla città non ho sentito una -dico una- volta la voce di un viaggiatore. Non il suono del telefonino, la voce.

In compenso ho visto, per la prima volta in vita mia dal vero, i ragazzi con la divisa della scuola: uguali, sono proprio quelli dei cartoni animati. Le signore in kimono? Salite anche loro, peccato non poterle fotografare. Tokyo scorre veloce nella sua bellezza silenziosa, alternando le luci dei grattacieli, i templi nascosti, le vie piene di insegne colorate ed i localini dalle porte scorrevoli dove si entra, ci si inchina, e si mangia al banco di legno. È sicuramente il posto, tra quelli che ho visitato, dove la tradizione millenaria e la modernità convivono nella maniera più incredibile. Il modo di fare, le abitudini, le ritualità, a volte gli abiti si sposano magnificamente con una modernità che ha portato, ad esempio, i primi treni ultraveloci già dagli anni sessanta. Domani ne prenderò uno per portare i miei occhi a poter raccontare a tutti i retesportivi di Kyoto, l’antica capitale, a detta di molti la città più bella. Intanto la Roma volerà verso Tokyo per farsi riempire gli occhi da tanta bellezza, mentre noi ci riempiremo di gioia, come sempre, aspettando di vederla scendere in campo.

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