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Mancini: ”De Rossi ha lavorato sulla testa e ha portato idee nuove. Stadio? Un’arma in più”

Mancini, alla vigilia di Roma-Brighton, è intervenuto in conferenza stampa al fianco di De Rossi. Di seguito le sue parole.

L’Olimpico sold out può rappresentare un’arma in più?
“Sì, ma in campo andiamo noi e dobbiamo essere bravi a trascinare i tifosi con noi. Non dobbiamo chiedere niente a loro, faranno ciò che fanno tutte le domeniche e siamo contenti di questo. Cercherò di farli cantare ancora di più alla fine della partita”.

Potresti giocare a destra nella difesa a 3 e mezzo?
“Saper ricoprire più ruoli è un vantaggio per me e per la squadra. Con Fonseca giocai da mediano perché mancava il centrocampo, oggi invece siamo in parecchi sia in difesa sia a centrocampo. Quando una squadra ha tanti calciatori bravi e forti alza il livello di ognuno di noi. Deciderà il mister, l’importante è allenarsi forte e giocare per vincere”.

La cosa principale che ha introdotto De Rossi nella Roma?
“Ha portato freschezza e idee nuove, noi cerchiamo di capire ciò che ci chiede e ci stiamo riuscendo, anche se non abbiamo fatto ancora nulla. In due mesi non vinci campionati e competizioni, ma ci ha portato ad avere questo cambiamento dal punto di vista tattico e dal punto di vista degli allenamenti. Il mister ha portato la serenità che ci poteva mancare, non perché Mourinho non ce la dava, ma perché non riuscivamo a ottenere i risultati. Inizialmente De Rossi ha lavorato sulla testa di tutti noi mettendola a posto, poi ci ha trasmesso le sue idee e da lì siamo partiti”.

Il passaggio alla difesa a 4?
“Mi sono trovato bene, quasi tutti noi avevamo già giocato a 4. L’importante è capire e credere in ciò che ti dice l’allenatore e cercare di assimilare subito i concetti. Non è la difesa a 4 che ci ha portato a vincere 6 partite su 7, ma un insieme di cose. A volte domini la partita e fai 0 punti, in altre occasioni è il contrario. Il calcio è così, ma l’importante è che 26 giocatori tirano dritto verso un unico obiettivo”.

La pubalgia?
“Me la stavo portando un po’ avanti da tempo, sapete benissimo il periodo che abbiamo passato alcuni mesi fa, quando non avevamo difensori centrali disponibili. Ho dovuto stringere i denti, ma non voglio passare da eroe, l’ho fatto perché potevo giocare. Con il cartellino giallo preso a Milano ho avuto la possibilità di avere alcuni giorni disponibili per recuperare, mi sono fermato 10/12 giorni e mi sono allenato. Ora non sento più dolore, sto bene”.

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