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Lotito tuona: “Niente decreto crescita? E’ un danno per il calcio. La Roma senza Mou e Lukaku è morta”

Il Decreto Crescita sarà abolito e il calcio italiano dunque non potrà più usufruire della parziale defiscalizzazione dei contratti di giocatori e allenatori che provengono dall’estero. Una norma che indubbiamente negli ultimi anni ha permesso al calcio italiano di attrarre nel nostro paese personaggi importanti, su tutti Josè Mourinho.

Il presidente Lotito, senatore della Repubblica, ha tentato fino a domenica sera con un exploit finale di inserire i calciatori e le società sportiva nel nuovo Decreto Crescita, un tentativo vano però.

Questo il commento dello stesso Lotito ai microfoni de La Stampa: «L’emendamento in questione lo ha fatto Galliani, non era manco mio. Per il resto, io sono abituato, come faceva Andreotti, a portare l’impermeabile estate e inverno: a me scivola tutto».

«Qualcuno ha cominciato a speculare “no perché il calcio, il settore giovanile…”: una stronzata. Giorgetti? Lasciamo perdere… Tu mica importi il ragazzino che prende 50 euro, importi i campioni. Quindi vai anche a mortificare la competitività del calcio italiano. Se tu oggi hai possibilità di avere Lukaku… gioca con la Roma, no? Lukaku cor cavolo che lo pijavi! Hai capito qual è il problema? Mourinho non lo pijavi! Perché Mourinho si avvale di questa norma. Hai capito? Così crei un danno alle società: senza Mourinho e Lukaku la Roma è morta».

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