Categorie
Interviste

Mourinho: “Farò turnover ma non eccessivo. Dublino? Vinciamo prima il girone. Amo Paredes”

CONFERENZA STAMPA – Le parole di Mourinho alla vigilia di Roma-Servette:

7 partite ogni 3 giorni. Questo è l’elemento da gestire?
“È una situazione che non possiamo nascondere, di cui si parla molto anche da altre parti del mondo valutando la qualità del gioco e l’intensità. Qualche cambio si farà ma non sarà turnover totale perché vogliamo vincere la partita”

Passi in avanti del gruppo in questi giorni? Le pesa non essere in panchina domani?
“Ho fiducia nei giocatori e nello staff, non stare in panchina può avere un piccolo impatto però non voglio andare oltre questo, dipende anche da come andrà la partita. Abbiamo vinto o perso con me in tribuna, non fa grande differenza questo. Dopo la partita contro il Frosinone, come avevo detto contro l’Empoli, con un altro allenatore sarebbe stata una partita di un altro mondo, con noi è stato normale vincere 7-0. Dopo Frosinone ho detto che non eravamo incredibili, così scarsi dopo le sconfitte. Dico questo quando si vince e questo quando si perde. Dopo il Frosinone il nostro lavoro non è cambiato, abbiamo lavorato su ciò che abbiamo fatto bene e ciò che va migliorato. Abbiamo vinto ma non tutto è stato perfetto e abbiamo lavorato, ovviamente è più facile lavorare sulle cose positive perchè migliori in autostima e fiducia, al contrario sulle cose negative serve equilibrio ma non puoi nasconderlo. Oggi abbiamo iniziato a vedere il Servette, dentro i nostri limiti perchè c’è poco tempo per lavorare, ma oggi abbiamo verificato fase offensiva e difensiva, per arrivare senza dubbi, anche se non con grande intensità ovviamente”

L’obiettivo della Roma è di provare a vincere questa Europa League?
“E’ prematuro, il primo obiettivo è qualificarci, secondo finire in testa, per evitare le due partite in più dei play-off contro le squadre della Champions che retrocederanno. Dobbiamo far di tutto per arrivare primi nel girone. L’obiettivo è andare passo dopo passo, dopo vedremo. Se vedi le squadre che sono già in Europa League, ci sono squadre di altissimo livello, se guardi le prime gare di Champions si può già immaginare che qualche squalo arriverà, è molto molto difficile. Lo scorso anno lo era altrettanto ma siamo arrivati a Budapest. Adesso pensiamo ai tre punti di domani, qualifichiamoci da primi e poi penseremo”.

Bove? 
“Quando parlate di Bove dovete ricordare chi lo ha fatto giocare, bisogna dire anche cose positive di me. Quando sono arrivato doveva andare in Serie C a giocare. Domani gioca di nuovo, è un ragazzo sano, lavora incredibilmente bene anche quando non gioca, è una qualità molto molto preziosa nel calcio di oggi dove tanti ragazzi non hanno questa forza mentale. E’ un ragazzo straordinario su questo aspetto, ovviamente più minuti accumula più evolve, ogni minuto che gioca bene o non bene, è uno che acquisisce esperienza e li prende con responsabilità. Gioca domani, è sempre positivo nella squadra, nel secondo tempo col Frosinone si è liberato, ha avuto più spazi, ha avuto l’opportunità di segnare, è un giocatore che cresce e l’orribile allenatore, il sottoscritto, è molto orgoglioso di avergli dato l’opportunità di passare dal livello di Serie C ad un livello importante del calcio italiano”

Paredes quanto sta dando in più alla Roma rispetto ad un Matic? Quanto invece c’è da lavorare quando la palla la hanno gli altri?
“E’ tutto vero, è un prodotto finito come giocatore, non è un ragazzino in fase di evoluzione. E’ quel giocatore là che io ti dico veramente che in fase offensiva mi è piaciuto tanto da sempre e adesso che lavoro con lui dico di più, amo Leandro con la palla, la squadra con lui è diventata una squadra che invece di avere sempre o quasi sempre meno possesso palla dell’avversario, ora ha sempre o quasi sempre più possesso palla, perchè è questa la sua caratteristica. Una connessione importante tra i difensori e la parte offensiva, una grande tranquillità con la palla tra i piedi, se la gode in quella fase. Senza palla è un pochino quello che siamo noi, non solo Leo: non siamo una squadra molto veloce, con una transizione reattiva, dobbiamo cercare equilibrio, per combattere questo tipo di problema. Nell’ultima partita mi è piaciuto questo equilibrio che la squadra ha avuto. La vera opportunità concessa è nata dalla profondità del loro attaccante sorta dalla mancata lettura dei nostri difensori che dovevano anticipare la profondità. Sono basicamente d’accordo con te. Mi piaceva tantissimo Nemanja, per questo motivo ha giocato con me in tre club diversi, mi piace tanto Paredes come giocatore e come uomo, in fase offensiva è un grande calciatore”

Match più importante per il Servette negli ultimi 20 anni, come vi preparate a questa sfida e alle sue insidie?
“Perchè la più importante? Anche per noi è importante questa sfida forse di più, perchè le responsabilità maggiori sono qui. Bisogna rispettare il Servette, non ha fatto bene finora in campionato, ma ha fatto bene nelle coppe. Ha un buon allenatore, l’ho incontrato con l’Anderlecht quando allenavo il Manchester, farò 4 cambi al massimo proprio perchè ho rispetto di loro, è una squadra organizzata con buone individualità. Auguro ai vostri tifosi di vivere una bella serata all’Olimpico, ma vi auguro anche di tornare a casa con zero punti”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *