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Interviste

Kristensen: ”Roma io ci credo. Scamacca è super e con Mourinho si va in Champions”

Rasmus Kristensen, arrivato in prestito dal Leeds, è uno dei volti nuovi che i tifosi stanno conoscendo nel corso delle amichevoli. L’esterno destro ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport in cui parla del suo ambientamento e delle prospettive future. Di seguito le sue dichiarazioni.

Kristensen, che ricordo ha di Gianluca Scamacca, uno degli obiettivi di mercato della Roma?

“Scamacca mi sembra davvero un ottimo calciatore, ricordo anche quel gol che ci ha segnato in quella partita, nella scorsa stagione. Mi sembra un attaccante forte, per tanti motivi. Questo lo posso dire”.

Già, ma lei in quella partita era in panchina. Da lì lo ha studiato meglio?

“Lo ricordo giocare, come si muoveva in campo. Ripeto, mi sembra davvero un ottimo giocatore”.

Il ritiro qui in Portogallo come sta procedendo?

“Sta andando tutto molto bene. Chiaramente stiamo lavorando sulla parte fisica, lentamente stiamo crescendo ed entrando in forma. Per me è sicuramente positivo trascorrere più tempo possibile con i nuovi compagni, sentirmi parte di questa squadra che mi ha fatto sentire subito come se fossi in una famiglia. Sono stato accolto subito molto bene da tutti quanti, fin dal primo giorno. Di conseguenza le sensazioni non possono che essere assai positive”.

Si aspettava di diventare subito un titolare del gruppo giallorosso?

“Non so se sarò davvero io il titolare a destra, questo lo vedremo solo quando inizierà la stagione, quando giocheremo le prime partite vere. Io farò sempre del mio meglio, voglio aiutare la squadra e cercherò di sfruttare ogni occasione, ogni minuto che il mister mi darà. Una cosa però è certa e questa ve la posso assicurare fin da questo momento: Io in campo darò sempre il massimo, in qualsiasi posizione Mourinho deciderà di schierarmi”.

L’obiettivo della Roma è tornare in Champions League già dalla prossima stagione. Si sente fiducioso per questo traguardo?

“Sì, sono ottimista, viste anche le qualità che ha questa squadra e quello che sto vedendo anche qui in Portogallo. L’obiettivo finale è quello di finire più in alto possibile, possibilmente giocando anche un buon calcio. In questa fase però dobbiamo concentrarci su di noi, per mettere a punto gli automatismi di squadra che di sicuro saranno fondamentali”.

Qual è secondo lei la sua qualità migliore?

“Penso che la qualità che mi contraddistingue di più è probabilmente la forza, la qualità fisica. È sempre difficile giudicarsi, parlare di se stessi, di solito i giudizi li lascio agli altri. Ma se me lo chiedete penso proprio che la potenza e la prestanza fisica mi permettano anche di fare altre cose in campo, come una corsa, un gol, un assist. Posso essere utile sia in fase difensiva sia in fase offensiva. Mi piace correre e lottare, sono uno che dà sempre il cento per cento di sé in campo per aiutare la squadra fino all’ultimo minuto dell’ultima partita”.

Nella sua carriera ha girato molto: Danimarca, Olanda, Austria, Inghilterra e ora Italia. Che calcio si aspetta da queste parti?

“L’Italia è un paese che mi ha sempre affascinato e sono felice ora di essere arrivato a giocare qui. Ogni paese è diverso dagli altri, ogni paese ha il suo calcio. Perciò adesso sono pronto a scoprire anche quello italiano, credo sarà sicuramente molto interessante”.

L’abbiamo vista già molto coinvolta nel gruppo, festeggiando in particolar modo il gol segnato da El Shaarawy contro il Braga.

“Ma io sono fatto così, sono un tipo molto passionale, a cui piace festeggiare i bei momenti e mostrare sempre le proprie emozioni. Qui è stato facile ambientarmi, lo ripeto, perché tutti mi hanno fatto sentire a mio agio già dal primo momento. Se poi c’è da fare qualcosa con la squadra ancora meglio”.

Ha conosciuto José Mourinho: finora che impressione le ha fatto?

“Un grande tecnico, probabilmente il migliore di sempre nella storia del calcio. Da lui sto imparando molto, ogni giorno, cerco di ascoltarlo in ogni suggerimento che mi dà. E ho voglia di restituirgli tutta la fiducia che ha riposto in me”.

Che cosa le ha detto in modo particolare?

“Di lottare per me, per la squadra e per lui”.

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