Categorie
Esclusive

Esclusiva Retesport – AIC, Calcagno: ”Soddisfatto dell’abolizione del Decreto Crescita. L’Under 23 è una soluzione che porta benefici”

Umberto Calcagno, presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Retesport. Di seguito le sue parole.

Il calcio italiano è obbligato a voltare pagina? Da oggi i calciatori italiani partiranno da una condizione di parità rispetto agli stranieri. Dal 2019 sino al 1° gennaio 2024 coloro che provenivano dall’estero hanno beneficiato di uno sconto fiscale del 50% dell’Irpef e questo ha creato diverse storture facendo diminuire il minutaggio ai nostri giovani. Credo sia una questione di sistema: siamo riusciti a riportare i calciatori italiani sullo stesso livello competitivo.

Prosegue Calcagno: ”Bisogna tutelare il calcio nazionale: Serie B e Serie C hanno una missione per la valorizzazione dei vivai e raccolgono anche loro il lavoro effettuato dal movimento dilettantistico. Credo che l’abolizione del Decreto Crescita porterà ad avere più sbocchi: l’Italia Under 21 e 17 sono ricche di talento ma i ragazzi trovano una barriera quando arrivano ad una determinata età. Le seconde squadre come ha fatto la Juventus aiutano a superare questo momento.

Perché solo Juventus e Atalanta hanno creduto nell’Under 23? Perché è un progetto tecnico sportivo importante che non è di poco conto dal punto di vista economico. Ci sono anche altre squadre che ci stanno pensando: anche all’estero hanno portato benefici alle rispettive squadre nazionali.

Conclude il presidente dell’Associazione Italiana Calciatori. Il Decreto Crescita era un provvedimento che creava discriminazione nei confronti dei calciatori italiani. Il vero gap è creato dalla differenza di fatturati e non da una norma che creava un beneficio a discapito dei calciatori nostrani”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *