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Roma, maggior possesso palla e pressione alta ma più gol subiti: i numeri di una mutazione incompleta

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – La terza versione della Roma di Mourinho fatica a prendere velocità. I giallorossi, infatti, hanno raccolto solo 5 punti in altrettante partite. Lo Special One in estate ha lavorato su principi diversi rispetto a quelli attuati nel biennio precedente: costruzione dal basso più qualitativa e maggior pressing in fase di non possesso. I numeri delle prime giornate di campionato confermano tale cambiamento, ma la Roma incassa molti più gol. Alcuni meccanismi da perfezionare, a cui si aggiungono l’assenza di Smalling e il lento inserimento di Ndicka, sicuramente influiscono su quest’ultimo aspetto. Di fatto i giallorossi in 6 partite stagionali hanno mantenuto la porta inviolata solo contro l’Empoli e hanno subito 8 reti (media 1,33). La scorsa stagione, invece, la formazione di Mourinho ha incassato 38 gol in altrettante gare (media 1). Se i giallorossi dovessero continuare così subiranno circa 12/13 gol in più.

I numeri della mutazione incompleta della Roma

Siamo migliorati tanto dal punto di vista della costruzione dal basso, Paredes dà una qualità diversa alla squadra; Cristante, che adesso gioca in una posizione diversa, mi piace per i suoi inserimenti, ad esempio nell’occasione in cui ha preso il palo”. Ha dichiarato Mourinho dopo il pareggio in casa del Torino. Il tecnico portoghese ha sottolineato gli aspetti sui quali si è concentrato anche in estate: più qualità con il pallone fra i piedi, maggior pressing e più inserimenti dei centrocampisti che contribuiscono così alla manovra offensiva.

I numeri ci delineano la mutazione incompleta della Roma. Partendo dal pressing, emergono le differenze rispetto alla scorsa stagione. Un anno fa, infatti, i giallorossi erano 13°esimi nella speciale classifica che quantifica il numero di passaggi della squadra avversaria prima di un recupero palla (13,78). Nel corso di queste prime 5 giornate di campionato, invece, la formazione di Mourinho è 4° con circa due passaggi in meno consentiti agli avversari (12,15).

Analizzando il possesso palla, si palesano altre divergenze rispetto ad un anno fa. I giallorossi, infatti, solo contro il Milan hanno avuto un dominio del campo minore rispetto all’avversario (43% vs 57%). Nelle altre 4 gare (80%) di campionato, invece, hanno sempre mantenuto una percentuale di possesso palla maggiore: Salernitana 60% vs 40%, Verona 28 vs 72%, Empoli 53% vs 47 e Torino 42% vs 58%.

La scorsa stagione, invece, i giallorossi solo in 13 gare su 38 (34%) mantennero maggiormente il pallone rispetto agli avversari. Ciò che accomuna le due annate, però, sono i gol subiti quando la squadra ha cercato o è stata costretta a giocare di più il pallone. La media di reti incassate, infatti, è la stessa: 1,40 nel corso di questa stagione e 1,38 durante le 13 gare sopra citate.

Mourinho, quindi, deve perfezionare i meccanismi che si innescano quando la squadra ha un possesso palla maggiore rispetto all’avversario e un baricentro più alto. Numeri alla mano, la mutazione della Roma è iniziata ma va perfezionata velocemente altrimenti si rischia di non centrare gli obiettivi stagionali. Le qualità e l’esperienza dell’allenatore ci sono, quello che progressivamente viene meno è il tempo.

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