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Mou, il cammino è da Champions: +6 sulla scorsa stagione ma i 44 punti non sono un ‘unicum’ negli ultimi 5 anni

FOCUS RS (di Francesco Oddo Casano) – Da adesso, forse, inizia un nuovo campionato, o almeno la fase finale di un torneo che può ancora rivelare grandi sorprese. La Roma centra il successo contro il Verona salendo a quota 44 punti in classifica. Una vittoria sofferta ma fortemente voluta da tutto il gruppo che, al triplice fischio di Sozza, si è ritrovata in un abbraccio collettivo, condito da un discorso motivazionale dello Special One, che non ha lasciato nulla al caso anche nel dopopartita, tra critiche ad una parte della tifoseria, ai media e anche un mea culpa nella coda finale delle sue dichiarazioni.

I numeri consacrano la bontà fin qui del cammino della sua seconda Roma: rispetto alla scorsa stagione i giallorossi infatti hanno 6 punti in più e dopo il Napoli (+13 rispetto ad un anno fa) sono la squadra che ha fatto meglio tra le big, al pari della Lazio. Male ad esempio Inter e Milan, rispettivamente -6 e -5, così come l’Atalanta -2. La Juve fa +5 ma il rendimento dei bianconeri al momento è cristallizzato, causa processi sportivi.

Oltre ai punti va analizzata anche la posizione in classifica e la distanza dalle altre in chiave lotta Champions. La squadra giallorossa infatti l’anno scorso di questi tempi aveva 11 punti di ritardo sulla terza (oggi è terza a pari merito col Milan), 5 sulla quarta. I miglioramenti in prospettiva sono evidenti a tal punto da considerare, calendario alla mano, fondamentali gli scontri diretti casalinghi che la Roma avrà contro Milan e Inter.

C’è da sottolineare anche che questo punteggio alla 23° giornata non è una novità negli ultimi 5 anni: due stagioni fa con Fonseca in panchina e nel 2017-18 con Di Francesco la Roma aveva infatti gli stessi punti (44) in classifica. Le due annate però sono terminate in maniera totalmente opposta. Nella seconda stagione di Fonseca infatti ci fu un crollo quasi senza precedenti nelle ultime 15 gare di campionato con appena 16 punti raccolti e il settimo posto – che valse la qualificazione in Conference poi vinta l’anno dopo – conquistato all’ultima giornata contro lo Spezia. Con il tecnico pescarese invece la Roma mantenne un gran ritmo, chiudendo terza con 77 punti e strappando la qualificazione in Champions.

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