(di Francesco Oddo Casano) – Rincorso due anni fa, prima dell’arrivo di Reynolds, vicino all’approdo in giallorosso oggi. Meglio tardi che mai direbbe qualcuno. Zeki Celik è pronto a sbarcare alla corte di Josè Mourinho. 180 cm, fisicità, fluidità di passo e visione di gioco di primissimo livello. Sono queste le principali caratteristiche del terzino turco (sarebbe il terzo nella storia della Roma dopo Ucan e Under), che hanno stregato da tempo gli osservatori e i dirigenti di Trigoria.
Occasione a basso costo
La scadenza contrattuale a giugno 2023 ha reso ulteriormente ghiotta l’occasione, per centrare un obiettivo che possa finalmente equilibrare i valori sulla fascia destra, rispetto all’overbooking che si registra attualmente sul fronte sinistro. Celik è un calciatore duttile, capace di giostrare da terzino classico in una difesa a 4 ma anche come esterno di centrocampo nel 3-5-2. Abbina a questa ottima capacità d’adattamento, come detto, un’ottima visione di gioco: rispetto a Karsdorp che ama affondare sull’out di destra fino alla linea di fondo e offre il meglio di sé quando viene servito in corsa, il terzino del Lille ama spesso sterzare verso il centro del campo, cercando combinazioni utili con i compagni.
Piede destro educato, ha mostrato in Francia – complice anche un discreto numero di gare europee tra Champions ed Europa League – di avere anche una discreta freddezza quando deve generare un assist vincente. In Ligue1 ha segnato 8 reti in tre anni, anche questo dato è migliore rispetto allo score dell’olandese (1 rete nelle ultime due stagioni). La Roma è pronta a sferrare l’affondo decisivo per una cifra intorno a 7 milioni (ne volevano 15 l’anno scorso) con Pinto ormai al rush finale per chiudere la seconda operazione in entrata di questa lunga estate.